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Utente70577

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Utente70577

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 9
Quella che sono in proncito a scrivere è una recensione dall'elevata difficoltà poiché l'opera recensita non ha una trama su cui discutere, particolari caratteristiche tecniche da elogiare (semplicemente tutto sopra la media, ma non qualcosa che "fa strappare i capelli"), in sostanza l'opera può essere riassunta come segue: "Fa ridere, eccome se fa ridere!". E dopo aver scritto questo potrei fermarmi siccome, sicuramente, alla maggior parte degli utenti interessa soltanto questo, cioè se la visione ne vale la pena e se lo farà ridere. E potrei davvero farlo, anche perché ho raggiunto il numero dei caratteri minimi per una recensione e pertanto sono a norma anche per il Vademecun del sito.

Però c'è qualcosa dentro di me che freme, in qualche modo, nel volervi spiegare quanto quest'anime possa essere considerato "una piccola perla della risata". Sia chiaro, da una collaborazione tra Square Enix e la Sunrise (casa dello storico "Gintama") non poteva non nascere qualcosa di memorabile. Quindi il mio giudizio estremamente positivo non può che essere persino una conseguenza ovvia e inevitabile. Dunque cosa aggiungere di più che sia per voi interessante?
La "trama" (le virgolette sono obbligatorie) narra di un gruppo di studenti liceali e delle loro disavventure; disavventure esclusivamente demenziali, come ci si aspetterebbe. E qui inizia, e qui finisce la spiegazione. Dopodiché tutto ruota a un unico schema fondamentale, la "gag". Riferimenti a serie e videogiochi famosi (fin dai primi minuti del primo episodio!), comiche e sadiche scene in cui è coinvolta la nostra pletora di personaggi principali (tutti protagonisti a parte il protagonista stesso, in effetti); sono queste le caratteristiche che possono essere individuate nella serie. Il tutto, naturalmente, punta a divertire lo spettatore.
Consiglio questa serie per chi è alla ricerca di una risata? Certamente, anche perché se ne farà più di una.


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T-Poison

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 7,5
"Danshi Koukousei no Nichijou" è una serie formata da dodici episodi, prodotto dallo studio Sunrise e mandato in onda durante la stagione invernale del 2012.
Gli episodi sono formati da vari sketch, della durata di pochi minuti (a volte anche di pochi secondi e raramente le situazioni sono collegate tra di loro), che vedono come protagonisti tre liceali (Tadakuni, Yoshitake e Hideoni) affrontare situazioni di vita quotidiana insieme ai loro compagni di scuola.
Uno dei motivi che hanno reso valido "Danshi Koukousei no Nichijou" è proprio la struttura degli episodi: il fatto che siano composti da scenette di breve durata consente di sfruttare al massimo l'effetto comico di ogni situazione. Inoltre, quest'anime è salvato dall'idea di non voler affrontare alcuna tematica seria. Di solito, nelle serie comiche di ambientazione scolastica ci sono delle puntate dai toni seri, utili a portare avanti la morale della storia. In questa serie manca qualsiasi intento che non sia il mero divertimento dello spettatore. I personaggi non hanno alcuna crescita e resteranno sempre degli amabili idioti che non imparano niente dalle situazioni che gli capitano, finendo per incappare sempre negli stessi errori (memorabili, in questo senso, le scene con "la ragazza letterata").
Ad aumentare l'effetto comico della serie c'è la costante presenza di un'atmosfera svogliata (come affermato anche all'inizio di ogni episodio), che i personaggi stessi non cercano affatto di migliorare. Anzi, essi passano spesso con noncuranza da una tematica ad un'altra nello stesso sketch, come se si fossero annoiati della situazione precedente.
Il disegno dei personaggi non è particolarmente curato e così finiscono tutti per assomigliarsi un po', mentre le animazioni si mantengono su di un discreto livello, non eccellente, ma neanche mediocre.
Infine, merita una menzione la splendida ending,"O-hi-sama" di Amesaki Annainin, che rispetta completamente lo spirito demenziale della serie.
Quindi, se cercate una serie comica che non abbia troppe pretese, "Danshi Koukousei no Nichijou" è la serie che fa per voi. Inoltre, vi consiglio di vedere gli episodi a poca distanza l'uno dall'altro. L'anime ne acquista in efficacia.


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fedelic

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 7,5
Serie di 12 episodi di durata canonica.

Trama: la serie si incentra sulla vita quotidiana di un gruppo di tre amici e i loro compagni di scuola, dove vediamo il loro rapporto con l'altro sesso. Il risultato di questo rapporto sfocia quasi sempre in gag esilaranti e travolgenti che si basano su possibili teorie sul rapporto ragazzo/ragazza (epici sono i discorsi su cosa rendono un uomo e una donna cool). Ma non ci sono solo gag di questo genere, molto spesso assistiamo a situazioni stupide che vengono rese molto serie (esempio: il gioco della lattina) e quando scopri la verità, beh, ti fa ridere. Molto trattato è il tema fratello/sorella, dove vediamo come i vari protagonisti, che hanno una sorella maggiore o minore, convivono in casa e fuori e spesso finisce con qualcuno che viene malmenato (vedi Motoharu e sua sorella). Come finale non si assiste ad un vero proprio finale, tant'è che una situazione serie viene fatta passare per un sogno, e lascia un indizio per una possibile seconda stagione (anche se non credo che ciò avverrà).

Come detto i temi trattati sono i rapporti ragazzo/ragazza che vengono fatti vedere sotto il lato divertente; il problema è che in alcune situazioni si raggiungono dei punti troppo estremi, dove i ragazzi o le ragazze vengono talmente ridicolizzare da essere fatte passare come persone con un quoziente intellettivo pari a quello di una scimmia (vedi le tre ragazze che ci sono alla fine di ogni episodio, vengono placate con del semplice cioccolato lanciatogli dalla finestra, come neanche allo zoo si fa). A parte questa precisazione, perché come situazione mi ha fatto storcere il naso, per il resto viene fatto vedere come i ragazzi liceali vedono le ragazze e fanno teorie e congetture su come si possono comportare in certe situazioni, e come sono visti loro agli occhi delle ragazze.

Animazioni: fatte egregiamente, incredibili sono i disegni di Yoshitake e Hidenori quando, facendo qualcosa di stupido, come giocare a Dragon Quest, fanno le facce serie enfatizzando il momento di stupidità. Aiutano nel rendere la situazione divertente anche le facce buffe che fanno i protagonisti nei momenti in cui sono sorpresi.

Musiche: l'opening è abbastanza seria, rispetto a quello che tratta l'anime, come se volesse essere una presa in giro nei confronti di loro stessi. L'ending invece è esattamente l'opposto, molto idiota.

Questo anime è da vedere assolutamente, in quanto non richiede grande impegno nel guardarla, in quanto non c'è una vera e propria trama, e poi ti fa divertire molto (quindi perché non vederla); non sarà di sicuro tempo sprecato.
Come voto finale do un 7.5 perché sono state fatte gag divertenti, comunque ci sono stati episodi in cui alcuni sketch non sono stati molto coinvolgenti (tranquilli, si contano su una mano).

Buona visione!


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Eoin

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 8
"Danshi Koukousei no Nichijou" (Daily Lives of High School Boys) è un anime del 2012, costituito da 12 episodi di durata canonica. E' tratto da un omonimo manga, scritto e disegnato da Yasunobu Tamauchi.
Ogni puntata è divisa in brevi spezzoni (alcuni anche brevissimi, giusto una manciata di secondi) più o meno indipendenti, ognuno dei quali vede come protagonisti i giovani Tadakuni, Hidenori e Yoshitake, studenti di un liceo maschile, e/o i loro compagni di scuola, che passano le proprie giornate per lo più affrontando il loro cruccio principale: i rapporti col gentil sesso, tra timidezze, presupposti infondati, giochi infantili e improbabili simulazioni di approcci.
Fedele alla struttura della versione cartacea, composta da capitoli di poche pagine, l'anime è, come già accennato, suddiviso in micro-episodi, ciascuno dei quali è basato su rapidi scambi di battute, forse qualche urlo di troppo, tsukkomi esasperati, rotture della quarta parete e situazioni assurde e demenziali ma, allo stesso tempo, anche bizzarramente plausibili. La brevità di ogni scenetta evita la presenza di punti morti, che appesantiscano il ritmo narrativo, e rende la visione di ogni puntata molto scorrevole.
Ho trovato la maggioranza degli sketch esilarante e anche quelli meno efficaci in tal senso riuscivano comunque a strappare più di un sorriso. Qua e là c'è anche spazio per alcune inquadrature davvero ben realizzate, che oserei definire poetiche, funzionali a comunicare dei bei messaggi sul valore dell'amicizia e sulla solidarietà maschile.
I personaggi sono per lo più di sesso maschile e le poche ragazze che compaiono sono rappresentate a volte come antagonisti, violente, prepotenti e invidiose del fatto che a dei noiosi ragazzi sia stato dedicato un anime, a dispetto dell'innata simpatia delle studentesse liceali (si prendono in giro le numerose serie con cast prevalentemente femminile, così di moda negli ultimi anni), a volte come creature misteriose, ricche di contraddizioni e incomprensibili. Di alcune non vengono mostrati mai nemmeno i volti completi, sempre occultati da capelli, sapienti inquadrature e oggetti di scena. Anche le comparse hanno sempre il viso parzialmente oscurato.
Mi ha stupito come la mancanza di interazione con il sesso opposto abbia reso tutti i protagonisti straordinariamente innocenti e infantili: è sufficiente un bastone raccolto da terra per dar vita ad una fantasiosa avventura in stile RPG, con tanto di castelli, combattimenti contro mostri e demoni, ed effetti sonori amatoriali. Anche gli studenti dall'aspetto meno raccomandabile si dimostrano premurosi e remissivi fino all'inverosimile, oppressi dal timore reverenziale che provano nei confronti delle ragazze.
I personaggi hanno un design piuttosto semplice, vagamente spigoloso e alcuni di essi tendono a somigliarsi un po'. L'inconveniente di confondersi è evitato solo grazie al taglio e al colore dei capelli.
I personaggi, per quanto si tratti di un anime comico-demenziale, sono caratterizzati abbastanza bene, in quanto, dai loro dialoghi e dai loro atteggiamenti, anche quelli più idioti, è possibile comprenderne la psicologia tormentata di teenager. A tal proposito, anche la presenza di momenti un po' più malinconici, destinati a dubbi e riflessioni, aiuta notevolmente. E' però doveroso ricordare che siamo comunque ad un livello di introspezione poco approfondito e che molti personaggi, specie quelli secondari, hanno personalità solo accennate, giusto quanto basta per inserirli nelle gag dei protagonisti principali.
Dal punto di vista tecnico, ho trovato le animazioni piuttosto dinamiche, per quanto semplici, ma più che adeguate per un anime di questo genere. Ho apprezzato molto anche la colonna sonora, grazie ad un'opening energica, per quanto non originalissima, e ad alcuni intermezzi musicali, mentre ho trovato l'ending piuttosto fastidiosa.
Le ambientazioni oscillano tra quelle mediamente dettagliate e quelle tremendamente scarne, ma quasi sempre regolari e lineari. Tuttavia, la cosa che mi ha colpito di più è il fatto che, in ogni caso, fossero straordinariamente ordinate e pulite, povere di accessori ed essenziali, cosa insolita quando si parla di anime con protagonisti adolescenti, i quali spesso vengono rappresentati come sovrani del soqquadro, sia a casa che a scuola. D'altronde, le interazioni con l'ambiente circostante da parte dei vari personaggi sono piuttosto scarse (la parola "sfondo" è più che mai adatta), il che giustifica il fatto che le scenografie appaiano frequentemente come distanti, quasi soffuse. Molto belli i colori, vivi e luminosi, specie per le scene girate al tramonto, sulla riva del fiume.
In conclusione, "Danshi Koukousei no Nichijou" è una serie leggerissima, spensierata e divertente, priva di qualsivoglia forma di fanservice e volgarità spicciola (in quasi tutti i micro-episodi), sicuramente una bell'opera di intrattenimento con cui allietarsi la giornata. Consigliato a chi desidera qualcosa di diverso dal classico anime scolastico/slice of life a base di gonnelle svolazzanti.


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Tomoya Fujisaki

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 8
Danshi Koukousei no Nichijou è un anime del 2012 ed è una commedia scolastica demenziale. Come suggerito dal titolo, la storia ha a che fare con tre ragazzi di una scuola superiore per soli maschi, Hidenori, Yoshitake e Tadakuni, e con le vicende in cui essi sono coinvolti durante le loro turbolente giornate da liceali.
Nel corso di questi 12 episodi si susseguono brevi archi autoconclusivi, in genere lunghi pochi minuti, e in ognuno di questi ci troviamo ad assistere alle tragicomiche vicende dei protagonisti e dei loro compagni di classe, in particolare Motoharu e Mitsuo. Uno dei temi principali è il gioco tra amici, "malato", divertente e demenziale, seguito a ruota da un altro tema, ovvero il modo in cui questi ragazzi si confrontano (o ,per meglio dire, affrontano) le ragazze. Il primo tema vede protagonisti Hidenori e Yoshitake, mentre Tadakuni è lasciato in disparte suo malgrado, soprattutto per la sua eccessiva "normalità", e comprende dei veri e propri colpi di genio, come l'episodio incentrato sul gioco "calcia la lattina" oppure il primissimo episodio, nel quale a casa di Tadakuni i tre ragazzi per gioco si mettono i vestiti della sorella, o ancora, un fantastico ricordo d'infanzia di Yoshitake e Hidenori. Pertanto la componente ludica di quest'anime comporta un susseguirsi di gag e momenti brillantissimi, e a mio giudizio è il lato più apprezzabile dell'anime.
Per quanto riguarda invece il rapporto con le ragazze si va per alti e bassi, e il fatto che le ragazze, soprattutto le sorelle dei ragazzi e la presidentessa del liceo femminile, si comportino costantemente da pazze isteriche è un pò fastidioso, soprattutto per il fatto che i ragazzi davanti a loro devono sottomettersi e non sanno proprio come poter controbattere. Inoltre verso la fine di ogni episodio c'è una parte ,dedicata appositamente alle ragazze, che fa il verso al titolo stesso dell'anime, ed è quasi sempre poco interessante. Questi sketch, aggiunti ad altri episodi piuttosto sottotono rispetto a quelli più geniali, costituiscono la parte meno interessante di Danshi Koukousei no Nichijou e penalizzano la valutazione finale.
I personaggi migliori sono senza dubbio Yoshitake e Hidenori. Yoshitake è sempre coinvolto nelle situazioni più assurde e suscita una discreta simpatia, e Hidenori è un personaggio completo, reso perfetto dal grande doppiatore Tomokazu Sugita (alias Gintoki Sakata), che conferisce un atteggiamento grandiosamente comico ed espressivo. All'inizio pensavo che la voce non potesse adattarsi benissimo ad un ragazzo come era successo nel particolare caso di Switch di Sket Dance, ma mi sono ricreduto subito, è stata una scelta più che azzeccata.
Ho infine amato la ragazza in riva al fiume,che ogni volta si siede vicino a Hidenori! Quei siparietti pregni d'imbarazzo e quegli attimi di panico sono per me memorabili, e il modo in cui si concludono è stupendo.
In conclusione, Danshi Koukousei no Nichijou è un anime a tratti divertentissimo, e nonostante ci siano episodi belli, soprattutto i primi, affiancati da episodi più mediocri, è un anime che merita di essere visto.


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falcus92

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 8
Quando decido di guardare una serie slice of life con del tocco demenziale ho sempre il timore di trovarmi davanti opere che dopo i primi episodi diventano monotone. Stranamente "Danshi Koukousei no Nichijou" mi ha molto stupito. Dopo i primi tre episodi in cui sono rimasto interdetto, nonostante le risate che mi sono fatto, sono entrato nella mentalità di questo lavoro e l'ho apprezzato come pochi perché è riuscito a coinvolgermi e a tenermi incollato allo schermo nonostante le tantissime cose che ho da fare nel web. Pensavo all'inizio che fosse la solita commedia scolastica che ci mostra gli eventi classici nel periodo delle superiori. In parte questo è vero, ma la modalità di narrazione è completamente diversa da quella che ci si aspetta. Non ci troviamo più davanti i famosi eventi che si vengono a costruire per le vicende dei personaggi, qui ci saranno circa sei-sette sketch a episodio che permettono di sviluppare la puntata senza che ci sia una vera e propria storia. In effetti manca il classico "filo conduttore" che uno slice of lice necessita di inserire per dare un senso all'anime. Qui tutto è portato avanti dalle gag, tanto è vero che la trama è banalissima e semplicissima.

"Danshi Koukousei no Nichijou" narra della storia di alcuni giovani che frequentano le scuole superiori. In quest'anime ci verranno mostrati i loro deliri, le loro vicende e le loro interazioni con il sesso opposto. Non c'è un vero e proprio protagonista, o meglio Tadakuni, che sembra il personaggio principale, spesso e volentieri viene per interi episodi eclissato. Ciò, ovviamente, rafforza la mia tesi nel dire che manca un vero protagonista. Ma questa scelta è sbagliata? In realtà no. Il poter inserire diversi personaggi in un anime che si basa sugli sketch permette di creare tante vicende una diversa dall'altra generando così curiosità nello spettatore. Anche per questo non si cadrà nella monotonia annoiando lo spettatore. Anche quando sembra che le gag si assomiglino in realtà sono completamente differenti, nel senso che spesso vengono riproposte situazioni già precedentemente trattate però quello che accade all'interno è diverso.

Il chara, a causa della limitazione di questa scelta narrativa, non subisce evoluzione, ma è già ben formato dall'inizio. Hidenori e Yoshitake, due dei personaggi più importanti, saranno le colonne portanti dei deliri di quest'anime. La cosa bella e coinvolgente è che le loro vicende sono, quasi sempre, verosimili e lo spettatore pensando che possa trovarsi lui in quelle situazioni le vive come se fosse presente in prima persona. Ma non mancheranno mai le critiche rivolte agli altri anime/manga/videogiochi. Questa serie animata è ricca di citazioni e di elementi parodistici anche complessi. Per questo motivo certe battute possono sembrare strane, infatti le vicende di una gag che descriveva il passaggio del vicino di casa attraverso il balcone sono un chiaro riferimento a "Tonagura!", ma chi non conosce il suddetto anime non potrà cogliere l'ilarità della vicenda. Proprio per questo motivo vi consiglio di guardare l'anime solo se si ha un discreto bagaglio culturale di anime/manga.

Passiamo alle note dolenti: il lato tecnico. Niente da ridire per le OST e la regia. Il grande problema di questo anime è il disegno, infatti è abbastanza poligonale, a partire dai menti triangolari fino ai quadrilateri degli occhi. Inoltre non verranno, non so per quale assurda scelta, disegnati spesso e volentieri gli occhi delle ragazze, che presenteranno tutto il viso meno quella parte. Altro grande problema sono le animazioni, che ho trovato macchinose e con pochi frame. Certe volte sembra che i personaggi si muovano a scatti. Comunque quest'ultimo aspetto è molto altalenante, si passerà da episodi ottimi ad altri mediocri. Un vero peccato, perché mi aspettavo di più sotto quest'aspetto.
Consigliato.


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Rygar

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 9
Questa serie ha avuto il grosso pregio di rilanciare il tanto bistrattato genere "vita quotidiana", offrendo uno spaccato sulla vita di un gruppo di ragazzi liceali, su che cosa pensano del mondo (e delle donne), della loro inesperienza e dell'interazione tra gli stessi compagni di classe/amici.

"Danshi Kōkōsei no Nichijō" è un'opera della stagione invernale 2012 composta da 12 episodi più 6 speciali di circa 2 minuti ciascuno. Ciascuna puntata è composta da una serie di mini episodi (più un episodio bonus dopo l'ending dedicato alle ragazze).
Trama: non c'è molto da dire. "Danshi Kōkōsei no Nichijō" tratta della vita quotidiana di un gruppo di ragazzi iscritti a una scuola esclusivamente maschile, per cui le donne sono per loro un pensiero fisso, divenendo spesso oggetto di sogni e di fantasticherie varie. Oltre a ciò sono presenti altre tematiche, come l'amicizia, l'immedesimarsi nel fantasy, ecc. La trama si articola tra i vari mini-episodi sino a ricongiungersi nell'episodio finale, dove tutto si completa.

Grafica: sostanzialmente senza infamia e senza lode. Data la natura dell'anime non si corre il rischio di incappare in animazioni elaborate e frenetiche. Tutto è piuttosto semplice e carino. Le ambientazioni sono comuni e limitate a un contesto cittadino, il character design è semplice ma carino.

Sonoro: un punto di eccellenza dell'anime è senz'alcun dubbio il comparto sonoro. Opening ed ending sono spettacolari per la loro vena demenziale e per il loro divertimento. Le OST sono semplicemente contagiose (quell'assolo di chitarra elettrica a inizio episodio è onnipresente, martellante e crea dipendenza), belli gli effetti sonori. Anche il doppiaggio è all'altezza. Se i protagonisti fanno così ridere è anche per merito di un doppiaggio perfettamente calzante nel ruolo.

Personaggi: un altro punto di eccellenza di questa serie riguarda la realizzazione dei personaggi. Pur trattandosi di comuni liceali, la caratterizzazione individuale è estremamente spiccata e ciascuno di loro sa far ridere a modo suo. La cosa bella è che alla fine il trio iniziale dei protagonisti si allarga, e chi inizialmente ricopriva un ruolo secondario ora è divenuto protagonista. Ottimo lavoro. Alcuni personaggi (quasi sempre quelli femminili) sono volutamente disegnati senza occhi, o a volte anche senza la faccia, come a enfatizzare la preponderanza "maschile" della serie.

Sceneggiatura: tutto il comparto scenografico svolge più che bene il proprio lavoro. Ogni puntata è composta da una serie di mini-episodi apparentemente a sé stanti; dico apparentemente poiché sono presenti una serie di saghe che verranno riprese nel corso della serie (saga del fiume, saga del consiglio studentesco, ecc.). Questa scelta narrativa è convincente ed è logica, poiché permette di divertire lo spettatore senza fossilizzarlo fino alla conclusione di ciascuna saga. Di conseguenza la gestione temporale si adatta di volta in volta. Carinissimi gli episodi dedicati alle ragazze alla fine della puntata.

Finale: il finale calza a pennello ed è veramente conclusivo. Tutto si compie come si deve compiere e non si lascia alcuno spiraglio a nuove serie: se dal lato emotivo si potrebbe dire "peccato", dal lato razionale non si può che dire "ben fatto", diversamente bisognerebbe cambiare titolo all'opera.
In sintesi: "Danshi Kōkōsei no Nichijō" è un'opera che nonostante appaia senza pretese, sa raggiungere brillantemente il suo obiettivo, ossia far ridere. Magari non tutti gli episodi sono divertenti in egual misura, ma nel complesso è un'opera più che gradevole, che sa coinvolgere in ogni momento e che regala autentiche perle d'umorismo. Dato il genere l'opera non presenta restrizioni di pubblico, pertanto è consigliata a chiunque voglia farsi qualche sana risata senza troppi pensieri.


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Amaterasu

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 6
"Danshi Koukousei no Nichijou" è un anime del 2012 tratto dall'omonimo manga di Yasunobu Yamauchi, di 12 episodi da venticinque minuti circa, ognuno dei quali racchiude un vario numero di mini-episodi autoconclusivi.

La serie, di stampo prettamente demenziale, narra le vicende quotidiane di tre amici liceali, la loro banale vita scolastica e sociale, puntando su un humour tipicamente giapponese: la grigia normalità dei protagonisti viene colorata di tinte sovrannaturali e decisamente comiche, regalando allo spettatore un affresco di personaggi strani (seppure sorprendetemente realistici) e situazioni spiritose all'apparenza individuali, ma che nell'ultima parte della storia acquisiscono anche un certo legame l'una con l'altra.
Essendo la storia incentrata sull'argomento "normalità", chiaramente non si può trattare di una trama particolarmente originale; cose del genere (cioè il resoconto del proprio quotidiano) si sono viste più volte in varie occasioni, e affrontate anche decisamente meglio - esempio topico potrebbe essere "Bakuman": un caso in cui mangaka scrivono di mangaka. E nemmeno la comicità denota peculiarità, essendo di una tipologia, come già detto, particolarmente diffusa. Eppure, "Nichijou" riesce a prendere. Inaspettatamente, senza rendersene conto, ci si ritrova ad amare certi personaggi e a non vedere l'ora che spunti una gag dedicata a loro.

Fonte principale della comicità della serie credo sia il chiaro riferimento alla vera natura della quotidianità liceale nipponica, sottolineata, oltre che da conversazioni più che realistiche - c'è addirittura una gag in cui si parla di Twitter! -, da esplicite citazioni di manga/anime molto famosi: esempi lampanti possono essere la palese somiglianza delle OST usate nei momenti più "tragici" con quelle di "Sayounara Zetsubou Sensei", o il fatto che la figura oggetto di desiderio di Hidenori in uno sketch sia la copia esatta di Madoka Kaname. Questi riferimenti, lungi dall'essere elemento di speculazione, non fanno altro che far immedesimare ancora di più lo spettatore nell'anime, introducendolo in un universo parallelo al suo; solo che, diversamente dalla sua vita, quella dei protagonisti di Nichijou è follemente divertente!

Fino a ora mi sono trovata a elencare i capisaldi che reggono il prodotto, rendendolo significativo o comunque degno di essere visto. Ora però, veniamo alla sua grande pecca. Perché, sì, pur essendo dannatamente spiritoso nella trama, l'anime è pessimo in una cosa: la grafica.
Per essere un'opera del 2012, anno in cui, grazie a mille invenzioni tecnologiche nel campo dell'animazione, si pensa di aver raggiunto un buonissimo livello in fatto di effetti e disegni, trovarsi di fronte a una così lampante carenza di budget (e penso proprio di voglia di fare) è davvero degradante. Magari posso anche capire il design: i disegnatori, in fin dei conti, si devono essere attenuti alle tavole dell'autore, rispettandone anche lo stile. Ma quegli sfondi stilizzati, quegli effetti scarni, quelle luci inesistenti sono un vero supplizio, che infastidisce per tutta la visione. E la cosa mi dispiace, perché penalizza di molto il mio voto.

Una sola nota positiva alla realizzazione grafica, anche se non è proprio relativa a essa, la attribuisco all'originalità nelle rappresentazioni delle ragazze. Dovete sapere, infatti, che, fatta eccezione solo per alcuni personaggi ricorrenti nella serie, non vengono mai fatti vedere i volti delle controparti femminili, sempre in ombra. Questo penso sia per attribuire maggior soggettività alla serie: essendo la vita quotidiana di ragazzi che non hanno per niente esperienza con il gentil sesso, la loro scarsa conoscenza le rende degli esseri alieni, così lontani da non poterne vedere il viso. Questa è l'unica parte davvero originale dell'anime, e che più di tutte mi hanno colpito.

Il mio giudizo alla fine sfiora la sufficienza. Evitando ulteriori commenti sul disegno, la mia percezione dell'anime è quella di un prodotto con del potenziale che però non è stato sviluppato al meglio. Se si fosse strutturata la storia in maniera più coinvolgente, magari con un accenno di trama o un filo logico che connettesse più episodi, sarebbe anche venuto fuori qualcosa di carino. Così, però, gli unici elementi di continuità risultano essere: il ripetersi di nuovi personaggi, che molto spesso hanno delle storie tutte per loro, scollegate da quelle dei protagonisti; il proseguire di una storia "alternativa", la vita quotidiana delle ragazze, che si sviluppa parallelamente a quella principale in maniera simpatica e divertente. Elementi troppo esigui per invogliarmi alla visione di una seconda serie.

In conclusione, consiglio quest'anime essenzialmente a chi ha del tempo da perdere. Vi state annoiando e volete farvi quattro risate? Guardatevi un episodio di "Danshi Koukousei No Nichijou". Non vi preoccupate se state seguendo un altro anime e volete finirlo prima di iniziarne un altro: la storia non invoglia alla prosecuzione.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 7
Tra le novità del 2012 questo "Danshi Koukousei no Nichijou" è stata una piccola sorpresa molto gradita. Senza un filo logico ben definito, ma composto solo da una lunga serie di sketch ambientati tra i membri di un istituto liceale maschile, quest'anime si è rivelato essere molto divertente, anche se, com'è in fondo normale che sia, ogni tanto subisce qualche calo fisiologico tra un episodio e l'altro.

Tadakuni, Hidenori e Yoshitake possono essere considerati come i tre personaggi cardine dei vari sketch. Si tratta di tre liceali che passano il loro tempo oziando e cercando qualcosa che possa alleviare la noia da cui sono costantemente afflitti. Proprio per quest'ultimo motivo i tre finiranno per impegnarsi in giochi e avventure il cui tratto dominante è quello demenziale. Così si passa dal gioco di ruolo "vivente", alla creazione di improbabili manga e così via. Dotati di una certa timidezza, specie nei confronti dell'altro sesso, a mio avviso le parti più divertenti si hanno proprio in occasione dei diversi contatti che avranno con delle ragazze: in particolare ho trovato esilaranti tutti gli episodi in cui Hidenori veniva importunato sulla riva del fiume da una ragazza sconosciuta; ma anche gli sketch con la sorella di Yoshitake e quelli con la cameriera bruttina sono davvero ben riusciti.
Con il passare degli episodi, l'attenzione si sposta su personaggi sempre nuovi che arricchiscono la trama e il divertimento. Ancora una volta gli episodi meglio riusciti sono quelli che prevedono una controparte femminile: il personaggio di Ringo-chan, tra tutti, è quello più divertente e meglio riuscito.
Quasi paradossalmente, invece, la parte che non mi è piaciuta è proprio quella dedicata alle "liceali" alla fine di ogni episodio: tre ragazze inutilmente violente e, nella sostanza, poco divertenti.

La mia valutazione di quest'anime, dunque, è buona, anche se non troppo. I motivi sono sostanzialmente due: il primo è che secondo i miei parametri di valutazione una serie di questo tipo non può essere associata, per grandezza, a titoli più complessi e profondi che di diritto rappresentano l'èlite di questo genere artistico. Il secondo sta nel continuo alternarsi di situazioni estremamente comiche e altre molto più noiose: come dicevo prima, ciò è fisiologico, tuttavia non si può non tenerne conto.
Quello che è certo è che "Danshi Koukousei no Nichijou" è un validissimo scacciapensieri, consigliabile a chiunque non disprezzi il genere demenziale. Se non pretendete troppo da un anime, questo titolo saprà ripagarvi con alcune ore di grande ilarità.


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Moscow-Reggio

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 8
Una piacevole sorpresa, questo "Danshi Koukousei no Nichijou". L'anime spicca per diverse peculiarità assolutamente deliziose, oltre a essere una serie molto originale per il genere. Ma qual è il genere di quest'anime? La commedia scolastica? Sì e no allo stesso tempo, perché l'anime narra le vicissitudini di un gruppo di liceali frequentanti la stessa scuola, ma una buona metà di queste, se non di più, avviene fuori la scuola, e solo raramente si intrecciano con questioni scolastiche.
Come suggerisce il titolo, l'anime non propone una commedia scolastica, ma appunto "le vite quotidiane di ragazzi delle superiori". Allora è uno "slice of life"? Sì, ma allo stesso tempo no, perché ci vengono mostrate spaccati di vita di questo gruppo di studenti, ma è anche vero che questi "spaccati i vita" quasi sempre sono assolutamente paradossali, sarcastiche e la demenzialità domina ogni "sketch", siamo lontanissimi da una visione eterodossa dello "slice of life" in cui, per definizione, le situazioni e i personaggi sono profondamente realistici, di solito drammatici. "Danshi Koukousei no Nichijou" rimescola le carte, interseca in maniera brillante generi apparentemente distanti tra loro come lo sono la commedia scolastica, lo "slice of life" e il demenziale.

Prima ho parlato di "sketch", anziché di episodi, non a caso: un'altra fondamentale peculiarità che rende quest'anime particolare e quasi unico nel suo genere è che non c'è una storia lineare, ma anzi, si segnala per la totale assenza di una trama portante. Per rendere appieno l'idea di "spaccati di vita di un gruppo di liceali", ogni episodio, fino alla fine, è formato da diversi sketch che mostrano singole vicissitudini di ciascuno studente (o gruppi di studenti); si tratta quindi di un'interpretazione alla lettera della parola "slice of life", gli "spaccati di vita" qui sono letterali, ma allo stesso tempo, per il carattere paradossale, demenziale e assurdo che hanno, essi risultano essere veri e propri sketch comici, divertentissimi tra l'altro: molte volte si resta piegati in due dalle risate. Un'altra caratteristica fondamentale, infine, è l'assenza di un vero protagonista: infatti i personaggi maggiormente mostrati sono Tadakuni e soprattutto Hidenori e Yoshitake, tuttavia molte altre volte vengono mostrati altri personaggi e altre situazioni in cui il trio è completamente assente. Fondamentalmente ogni personaggio o gruppo di personaggi è protagonista degli sketch in cui compare, senza continuità.
L'ultima particolarità è il fatto che il volto della gran parte delle ragazze non viene mostrato (soprattutto se più grandi), ma solo poche di loro vengono presentate, selezionatissime e fondamentali, perché a differenza di tutte le altre sono parte fondamentale e protagoniste di molti sketch, spiccano per la loro caratterizzazione, ben più stramba della normalità, e rappresentano la diversità perché queste ragazze sono quelle che si apriranno ai ragazzi e/o che apriranno la mente e/o il cuore di qualcuno dei protagonisti. Sono una chiave nell'evoluzione dei rapporti, dei sentimenti e/o del modo di vedere di qualcuno dei ragazzi, e prima ancora di se stesse nei confronti dei maschi.

Le tematiche e i discorsi sono leggerissimi, si va dai giochi, all'amicizia e soprattutto ai rapporti con le ragazze, alla totale o quasi incapacità di capirle e soprattutto rapportarsi, di avere una fidanzata, il tutto in maniera scanzonata e demenziale. I personaggi infine sono tutti piacevolissimi, impossibile non fare il tifo per ognuno di loro, primi fra tutti Hidenori e Yoshitake, due autentici geni dell'idiozia.
Da segnalare, come ciliegina sulla torta, certe citazioni al mondo otaku e a una certa cultura giapponese. Animazione e disegni sono essenziali, così come l'OST.
In sintesi, "Danshi Koukousei no Nichijou" è un anime intelligentemente ironico e divertente, che si candida come una delle migliori e più originali serie demenziali/commedia scolastica degli ultimi anni.


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Nobume

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 7
"Danshi Koukousei no Nichijou" racconta appunto la vita quotidiana di un gruppo di ragazzi liceali in modo sarcastico e avvolte pungente. Come ogni slice of life che si rispetti verrà osservata ogni 'situazione tipo' di uno studente maschio, anche le più imbarazzanti come le chiacchierate con i compagni inesperti, le piccole curiosità sul genere femminile e sulla sessualità. Insomma, sicuramente quest'opera tenta di fare leva sul genere commedia e comico, cercando più che l'analisi di reali spicchi di vita odierna, i lati burleschi, imbarazzanti, a tratti complessi da analizzare se non usando appunto la vena comica. Non critico quest'opera per non avere tentato d'introdurre argomenti seri perché fin dall'inizio era ovvio che non sarebbe stato questo il reale obbiettivo prefissato. Quest'anime procede bene e lascia buoni momenti di allegria un po' di vari tipi, senza mai azzardare di macinare più volte lo stesso argomento se non per ironizzare sulla stessa ripetizione. Sono però un bel po' le note di demerito, quelle che potevano essere decisamente sfruttati meglio.

Primi di tutti, i personaggi. Ammetto che fatico a ricordare i nomi così come ad associare un carattere preciso a ognuno di loro. Oltre ai tre protagonisti, si cala molto di qualità di caratterizzazione, si utilizzano spesso cliché per riempire i varchi creati dalla poca attenzione ai dettagli e questo con il tempo è sempre più evidente, nonostante il buon carisma dei tre ragazzi che animano le vicende. La ragazza letterata, il compagno dell'ultimo anno, la sorella violenta... resta solo questo e nulla più. La trama è quasi inesistente anche se qualche evento poi va a collegarsi con altri più avanti, e purtroppo non ci troviamo dinnanzi a nulla d'innovativo, è senz'altro un titolo creato per farsi due risate.

Il lato tecnico è ugualmente poco curato. I disegni sono basilari così come le colorazioni e i fondali. Spesso i volti sono disegnati con tale superficialità che si mettono da parte gli occhi nascosti con semi tratti creati a righe nere. I personaggi secondari non hanno mai volto, sempre celato su un'oscura nube nera in fronte. Le musiche si salvano con una buona atmosfera incalzante e i doppiatori sono senz'altro bravi nel mestiere, basti pensare che due dei tre ragazzi protagonisti prendono voce da due dei doppiatori d'avanguardia di "Gintama", una serie nota per la comicità e i dialoghi mentali che appunto sono spesso protagonisti anche in questa breve opera, che riesce anche a farsi capire più con i pensieri dei protagonisti che con i veri e propri dialoghi botta e risposta. E' senz'altro utilizzato bene il metodo riflessivo.

"Danshi Koukousei no Nichijou" perciò serve solo a fare ridere, non aspettatevi altro. Ma non preoccupatevi, il suo scopo lo raggiunge piuttosto bene, a tratti ricalca proprio la comicità di "Gintama" e se avete un'esperienza minima in videogame e manga sono sicura che cogliendo le tante citazioni riderete come si deve.


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Crashis

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 9
La trama (?)
Esiste una trama in un anime del genere? Tanto per cominciare, conosceremo un cast strapieno di studenti liceali, che saranno coinvolti in gag ridicole ed esilaranti, talmente tanto belle che sono quasi al limite dell'immaginario. Inutile dirlo, nonostante i personaggi siano tantissimi, sono tutti caratterizzati ottimamente, e tutti hanno carisma da vendere. Le gag sono veramente ben riuscite: ci capiterà ben più di una volta di vedere uno dei protagonisti che corre con la tipica fetta di pane tra i denti, mentre è inseguito dai suoi due amici che mangiano curry o ramen, come se nulla fosse. Insomma, quest'anime è la cosiddetta "Randomness" fatta anime. Mai visto nulla del genere, è da dire, e un prodotto simile ha veramente stile da vendere.

Lato tecnico
Dal punto di vista tecnico, l'anime rimane negli standard: i personaggi sono ben definiti, dallo stile a tratti minimal, e si palesa una grande cura soprattutto nelle espressioni, curate soprattutto nell'area degli occhi e degli zigomi dei personaggi. Vedremo tantissime volte i personaggi ricoperti da un alone nero, o fare facce talmente esilaranti o stupide che faranno sganasciare dal ridere senza pensarci due volte. Dal punto di vista sonoro, però, c'è da dire una cosa: le musiche sono veramente bellissime (soprattutto l'nding), e le BGM sono veramente ben azzeccate per un anime di vita quotidiana come questo.

Commento finale e impressioni personali
Insomma, tiriamo le somme: "Danshi Koukousei No Nichijou" cos'è? E' un anime di vita quotidiana sbarellato e ridicolo, bellissimo ed esilarante. E' un genere che si sta sviluppando un bel po', negli ultimi tre anni, e questo mi fa veramente felice, perché questa serie si assicura senza problemi un sequel. Spero di vederlo arrivare presto, perché questa prima serie, di quest'anime così strano, mi ha fatto letteralmente morire dal ridere. E' qualcosa da vedere a cuor leggero, ma è consigliabile vederlo a piccole dosi, non più di un episodio al giorno, la randomness potrebbe svanire già dopo 24 minuti di non stop, minando la visione ottimale dell'anime.
Voto finale: 9.


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Scodella

Episodi visti: 12/12+6 --- Voto 8
"Daily Lives of High School Boys" è una collezione di momenti di vita quotidiana dei tre protagonisti principali, che frequentano la scuola superiore. Ci si trova di fronte a uno slice of life in piena regola, dove vediamo rappresentate situazioni quotidiane come la passeggiata dopo scuola, le vacanze estive o il pomeriggio al parco.
La caratteristica principale, che più mi ha colpito, è il tono leggero e divertente che contraddistingue lo svolgimento della storia. Ogni episodio regala un sorriso e una risata, senza scivolare nel banale e senza annoiare. L'anime si fa amare per la sua 'ironia, che è il filo conduttore che lega le varie situazioni, sdrammatizzando il tutto. Ho apprezzato i disegni e in generale la parte grafica, che è molto curata.
Consiglio quest'anime a chi vuole passare qualche momento di spensieratezza facendosi una risata.