OZU YASUJIRO - I sei capolavori restaurati
 
Far conoscere – e rendere accessibili – al pubblico i grandi protagonisti del cinema di oggi e di ieri è sempre stato l’obiettivo dei focus dedicati alla storia del cinema orientale, presentati durante le varie edizioni del Far East Film Festival di Udine nel corso degli anni. Un obiettivo che oggi, grazie all’attività di distribuzione nazionale della Tucker Film (formata dal C.E.C. di Udine e da Cinemazero di Pordenone), è diventato un approdo concreto. Avere la possibilità di riportare sul grande schermo lo splendore di alcuni capolavori del cinema non ha prezzo: e così la Tucker, appunto, ha acquistato i diritti per l’Italia di 6 capolavori del maestro Ozu Yasujiro, restaurati digitalmente dalla major nipponica Shochiku. I film – in formato 2K - saranno distribuiti nelle migliori sale italiane all’inizio del 2015 e permetteranno al pubblico italiano di riscoprire i gioielli di un cineasta con la C maiuscola. Se Tokyo Story (1953) viene considerato dall’autorevole Sight & Sound come il più bel film di sempre dell’intera storia del cinema (votato da 358 registi di tutto il mondo), non sono certo da meno gli altri titoli restaurati. Il FEFF 16 (2014) presentò il meraviglioso Good Morning, uno dei primi film a colori di Ozu, dove possiamo riscoprire la cura e la poetica raffinatissima con cui Ozu utilizzava la tavolozza cromatica. Il pacchetto Ozu, è un regalo prezioso per tutti, un pacchetto inaspettato che ci arriva dall’Oriente, ancora più prezioso se pensiamo al fatto che molti dei film di Ozu sono andati distrutti durante la seconda guerra mondiale e molti altri sono stati conservati senza la cura necessaria. In sei film, potremo così riscoprire l’avanguardia, la poesia, la semplicità profonda del suo realismo dove l’elemento sociale dell’incontro tra modernità e tradizione viene raccontato con uno stile unico nella storia del cinema.
 
Tarda primavera (Late Spring, 1949) è il film quintessenziale di Ozu. Storia di un vecchio professore e sua figlia (lei non vuole sposarsi per non lasciar solo il padre, lui si sacrifica per spingerla al matrimonio), è una descrizione potente e insieme lieve dell'inevitabile mutevolezza delle cose umane.
 
Viaggio a Tokyo (Tokyo Story, 1953) è ancora oggi il più famoso dei film di Ozu, e lo celebra con estese citazioni Wim Wenders in Tokyo-ga. E' la cronaca venata di amarezza del viaggio di un'anziana coppia per far visita ai figli sposati nella metropoli.
 
Fiori d'equinozio (Equinox Flower, 1958) ironizza pacatamente sulla perdita dell'autorità paterna: un padre che si oppone al matrimonio della figlia viene battuto dalle forze coalizzate del mondo femminile.
 
Buon giorno (Good Morning, 1959), remake alla lontana del capolavoro muto Sono nato, ma..., è una deliziosa commedia sullo sciopero del silenzio di due fratellini che vogliono che la famiglia compri un televisore; e insieme è una divertita riflessione sul linguaggio: di cosa parliamo quando parliamo?
 
Tardo autunno (Late Autumn, 1960) è un ironico film, pieno di nostalgia agrodolce, su tre vecchi amici, ex corteggiatori di una donna ora vedova. Cercano di combinare il matrimonio della figlia di lei, col pensiero che pure la madre si possa risposare.
 
Il gusto del saké (An Autumn Afternoon, 1962), ultimo film di Ozu, è un'elegia del tempo che scorre e della nostalgia del passato, imperniato ancora sul tema del matrimonio, ma con un accenno sul filo del ricordo agli ambienti studenteschi dei vecchi tempi.

> QUI < la programmazione e i cinema interessati.

Fonte e link per ulteriori informazioni:
www.tuckerfilm.com/film/ozu-yasujiro-i-sei-capolavori-restaurati.html
www.fice.it/it/news-details.asp?idnews=1431