Kabuki Manga, l’ondata degli artisti “edopop”

Una decina di artisti contemporanei per celebrare l’influenza della nuova cultura pop giapponese (della quale i manga sono l’espressione più celebre ed eclatante) sull’arte italiana, europea e asiatica. È quella che va in scena alla galleria Orsorama di Milano, con opere che slittano tra cultura alta e bassa, tra oggetti d’uso quotidiano e pittura “alta”, tra scultura e fotografia digitale. La mostra, curata da Silvia Fabbri, non rappresenta che la tappa più recente di un progetto più ampio, nato da diversi anni, che ha visto nella collaborazione tra Silvia Fabbri e Christian Gangitano, grande esperto della nuova cultura pop giapponese e animatore del blog nipposuggestioni (http://nipposuggestioni.blogspot.it/), la realizzazione di mostre personali e collettive, eventi, happening, realizzazione di cataloghi.

Oggi, è la volta di questa mostra, in cui si mescola l’idea di teatro tradizionale giapponese con la cultura manga, in una galleria atipica situata nel centro di Milano, che nei suoi spazi mescola in maniera intelligente e disincantata quadri, installazioni, foto, ma anche oggetti d’arredo creati da artisti, come cuscini, foulard, t-shirt, cravatte. Si va dai quadri floreali, dai soggetti manga, di Felipe Cardeña, a quelli di Tomoko Nagao, che mescolano suggestioni pop con riferimenti alla storia dell’arte occidentale, a quelli di uno dei maestri della nuova pittura giapponese, Hiroyuki Matsuura, alle tele dell’italiano Dany Vescovi, che ricrea suggestioni astratte guardando alla tradizione decorativa nipponica, fino alle grandi composizioni digitali di Svetlana Schmidt, in bilico tra newpop e rimandi all’estetica liberty.

Nutrita anche la parte dedicata alla scultura: dagli ironici gioci pop-concettuali di Francesco De Molfetta (con un Gundam col volto di Obama intitolato Gundama), alle raffinate donne orientaleggianti di Paolo Cassarà, alle elegantissime carpe stilizzate (Mimetic Koi) di Robert Gligorov, fino alle sculture di Hiroto Kitagawa, che mescolano la tradizione della terracotta italiana, studiata a Carrara, con le influenze formali dei manga giapponesi. Infine, due artisti italiani hanno anticipato di molti anni questa nuova tendenza, e come tali vengono giustamente celebrati: si tratta dello scrittore e artista visivo Gino Armuzzi, che fin dagli Ottanta esegue singolari quadri-sculture, sia in forma di assemblaggio di oggetti che in formato digitale, dedicati proprio all’influenza dei manga giapponesi nella cultura occidentale; e di Alfredo Cannata, che fin dai primi anni Novanta esegue bizzarri e raffinati ritratti di ragazzi, a metà strada tra immaginario pittorico classico e cartoon.

Kabuki Manga
a cura di Silvia Fabbri
dal 14 ottobre al 14 novembre 2014
Orsorama Art Gallery
via Dell’Orso 14 Milano
da lunedì a sabato
orari: 10.30 – 14.00, 15.00 – 19.00

http://orsorama.com/

Fonte: www.italianfactory.info/portale/index.php/2014/10/kabuki-manga-londata-degli-artisti-edopop/