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Irene Tempesta

Volumi letti: 23/23 --- Voto 9
Dalle copertine non avrei mai dato un centesimo.
Forse anche per questo è, purtroppo, un manga poco conosciuto e pertanto sottovalutato, una vera ingiustizia perché in questo caso non bisogna fermarsi alle apparenze, qui siamo davanti a un manga fantastico!
Devo dire di essermi avvicinata al mondo di "Dorohedoro" grazie al consiglio di un conoscente, consiglio che tra l'altro riguardava l'anime.
Per chi non l'avesse visto, consiglio assolutamente anche l'anime perché è fedelissimo alla controparte cartacea, ben realizzato e doppiato in italiano, ottimo inizio per chi volesse conoscere "Dorohedoro" (anche se è uscita solo la prima stagione, per ora). Quindi io vidi inizialmente l'anime e me ne innamorai subito arrivando ad acquistare immediatamente tutta la serie in blocco, per fortuna completa di tutti i 23 volumi.

Comincio col dire che una trama così particolare non mi era mai capitata in decenni di lettura, è davvero un manga unico e inimitabile!
Questo è un titolo che spicca per la sua originalità e particolarità non solo a livello narrativo, ma anche grafico.
L'autrice ha creato un intero universo con regole ben precise e fin dai primi capitoli incuriosisce il lettore, rapito dai vari misteri che circondano i personaggi e i vari mondi e non può non affezionarsi ai personaggi e voler continuare e vedere come andrà a finire.

"Dorohedoro" è un seinen dark fantasy, la parola stessa del titolo significa fango/melma. E fango e melma costituiscono la città di Hole, e impregnano ogni cosa con la sua pioggia scura.
Hole è il mondo degli umani, una città degradata, sporca, dove i poveri abitanti vengono spesso usati come cavie per esperimenti magici. Parallelamente vi è il mondo degli stregoni, più vivace e pulito, qui la famiglia di En spadroneggia nel suo bel castello nel lusso in quanto sono stregoni d'élite, in grado di fare magie prodigiose, ogni mago possiede una magia particolare: - distruttiva, come per esempio Shin, o come quella della sua compagna Noi -rigeneratrice e guaritrice. La magia fuoriesce dalle dita sotto forma di fumo, ma non tutti gli stregoni sono uguali, ad alcuni, minori, esce poco fumo o nullo, altri hanno poteri davvero inutili. Molti stregoni minori spesso si recano a Hole per far pratica con la magia; infine ci sono i Demoni, esseri superiori con poteri immensi formidabili, superiori agli stregoni; in questa scala sociale alcuni umani agognano a diventare maghi, e alcuni maghi a divenire demoni, attraverso esami concessi ma lunghi e con trabocchetti emotivi non indifferenti.

La cosa interessante di "Dorohedoro" è che qui non esistono buoni o cattivi, ogni fazione ha pregi e difetti, ragione e torto, l'autrice non ti fa tifare per una fazione piuttosto che un'altra, tutti i personaggi di questa storia sono divertenti, bizzarri, a volte inquietanti, la caratterizzazione dei personaggi è davvero interessante e originale, in un clima a tratti tetro, lugubre, carico di splatter, ma anche tanto humor nero e ironia. Vengono trattati molti temi, come la disparità sociale, il valore dell'amicizia, il desiderio di evolversi socialmente, le ingiustizie, i soprusi e il desiderio di vendetta.

La trama parte con il protagonista Cayman, un umano con un'insolita testa di rettile e delle croci sugli occhi, ritrovato in un vicolo senza memoria e immune alla magia, segno che è stato sottoposto già a diversi incantesimi. Cayman in questo mondo si è fatto numerosi amici, prima fra tutti Nikaido una abilissima cuoca che cerca di portare avanti il suo ristorante a base di gyoza (presto si scoprirà essere in realtà una strega), ma Cayman vuole assolutamente ricordare il suo passato e scoprire chi è in realtà: questo sarà il primo e principale rompicapo di una lunga serie, ma l'autrice è molto abile a svelare le carte in tavola piano piano, con regolarità e con interessanti colpi di scena, arrivando infine agli ultimi volumi chiudendo tutti i cerchi narrativi senza lasciare domande in sospeso.
Se devo fare una nota personale, essendo una serie molto lunga ho notato un po' di pesantezza nelle scene di alcuni volumi dove molti personaggi morivano e resuscitavano come niente fosse, avrei sacrificato volentieri un paio di capitoli per evitare certe scene un po' ripetitive e che potrebbero stancare.

Hayashida ha lavorato a questo manga per ben 18 anni, l'autrice ha dichiarato di disegnare da sola, un lavoro immenso!
Il suo stile è inimitabile e a me è piaciuto tantissimo, le mani sono molto realistiche, si nota lo stile accademico che discosta tantissimo dai suoi colleghi mangaka (che disegnano i tipici volti con gli occhi enormi e niente naso, giusto per intenderci), infatti si è laureata all'accademia delle belle arti di Tokyo, il tratto a volte è volutamente poco preciso e spesso sporco, con una inchiostratura a tratti marcata, che rimanda a un'atmosfera lugubre e oscura, un richiamo perfetto al fango e alla melma tipici di questa storia.

La Planet manga ha fatto un'ottima edizione, peccato non abbia messo pagine a colori! infatti sulle pagine dove in origine erano previste il bianco e nero rende difficile l'identificazione stessa dei dettagli di quei disegni, io le avrei messe a colori assolutamente perché viste online in originale sono bellissime. Su ogni volume alla fine è sempre inserito un capitolo supplementare che va ad aggiungere dettagli su alcune scene e sui nostri protagonisti, devo dire molto carini, io li ho riletti con calma una volta finita la serie.

Consiglio "Dorohedoro" soprattutto a chi non è amante del genere dark fantasy, perché reputo che quando un'opera è ben scritta, possa conquistare anche chi non è amante del genere come la sottoscritta (una apprezzamento simile mi è successo infatti solo con un altro titolo: "Berserk")

Dato che purtroppo questo è un manga poco conosciuto e pertanto sottovalutato, invito tutti a recuperare la serie e dare una possibilità di lettura, vi renderete subito conto dai primi volumi di avere tra le mani una perla rara, una storia interessante raccontata con un stile unico!
A mio parere " Dorohedoro" vale molto più di tanti manga più famosi sul mercato elevati a capolavori.
Correte a leggerlo, non ve ne pentirete!

Ataru Moroboshii

Volumi letti: 23/23 --- Voto 9
"Dorohedoro" è un seinen dark fantasy caratterizzato da un tratto sporchissimo che rende giustizia al significato del nome di questo manga: "Dal Fango al Fango".
L'universo narrativo di quest'opera è costituito da tre mondi: il mondo degli uomini, degradato, sporco e anarchico, oppresso da una pioggia nera e densa che cade sulla città di Hole, letteralmente un buco, la pioggia cola nelle sue fogne e nelle sue falde dando forma al fango tossico e corrosivo che dà titolo al manga. La pioggia scura deriva dal fumo che emettono gli stregoni acerbi quando usano i loro incantesimi sulle persone di Hole per fare pratica trasformandole in grottesche creature mutate. Il secondo mondo è quello degli stregoni, una terra luminosa e palesemente più ricca ma non per questo una terra facile, qui comanda la famiglia di En, un gruppo di stregoni d'élite capaci di emettere grandi quantità di fumo magico dai poteri portentosi, ma non tutti gli stregoni emettono fumo e non tutti i fumi sono utili. Questi stregoni meno fortunati possono però rivolgersi agli occhi crociati, un vasto gruppo di spacciatori in grado di procurarsi la polvere nera, una sostanza sintetica capace di incrementare le loro capacità magiche. Il terzo mondo è quello dei demoni, l'inferno. I demoni come degli dei capricciosi conducono per lo più la loro vita in modo egoistico, immortali e quasi onnipotenti vengono riveriti dagli stregoni nella speranza di fare un giorno parte di questa ristretta cerchia. Questa sorta di ascensore sociale è fondamentale in "Dorohedoro" ed è uno dei punti cardine dell'opera. I giovani di Hole invidiano gli stregoni e sognano di diventare come loro, gli stregoni poco dotati sono alla perenne ricerca della polvere nera che gli consente di sfoggiare poteri pari agli stregoni d'élite e la preoccupazione di questi ultimi e di servire ed ingraziarsi più demoni possibile nella speranza che un giorno gli venga concesso di diventare a loro volta demoni. I protagonisti di "Dorohedoro" sgomitano e si affrontano in questa insoddisfazione quasi perpetua in cui c'è sempre qualcuno che sta meglio.

La caratteristica migliore di "Dorohedoro" è la gestione dei personaggi, divertenti, bizzarri e sempre tridimensionali non si dividono in buoni e villain ma bensì in fazioni. Tendenzialmente i personaggi hanno sempre iterazioni molto umane con i loro compagni, mentre si trasformano in belve sanguinarie quando incontrano qualcuno diverso da loro. Persino i protagonisti che vivono nel mondo degli uomini, Kaiman e Nichaido non hanno remore di uccidere alcuno stregone anche se indifeso, poiché "diverso". Ai loro occhi ogni stregone è colpevole delle disgrazie di Hole. Da qui l'altro motore del manga: il rancore. Diversi personaggi hanno questioni in sospeso con qualcuno, e quasi tutti le affrontano in modo distruttivo, si potrebbe persino dire che il rancore stesso è il vero villain di questo manga. Al rancore è legata in molti modi la complicata situazione del protagonista Kaiman, ritrovato in un vicolo senza memoria, ha ora una testa da alligatore e l'immunità alla magia, segno che è stato sottoposto già a diversi incantesimi. Questo risulterà essere il rompicapo iniziale del manga, rompicapo complicato ma molto ben fatto come si scoprirà con il proseguo dei capitoli.

Il tratto dell'opera è, come si diceva, molto sporco e va a riempire di ombreggiature e dettagli ogni ambiente in modo da rendere lugubre persino la sontuosa villa di En, nel manga si insiste spesso in scene splatter e body horror ricordando in certi passi alcune tavole di Junji Ito e Miura. Le abilità nel disegno non sono però pari a questi due mostri sacri, come si evince dalle proporzioni umane non sempre azzeccate. Oltre alle proporzioni l'opera ha altri difetti specie nella parte finale in cui lo "scontro" tanto atteso viene continuamente allungato in un déjà-vu della saga di Majin Bu in "Dragonball Z", dove sfilano numerosi trucchi ed espedienti che fanno traballare il plot per potere battere un nemico che non vuole proprio saperne di cedere.

In definitiva è un manga molto buono in cui si combatte come in uno shounen, ma in cui le relazioni e i personaggi sono diametralmente opposti a quelli di uno shounen.


 1
Butticchio x

Volumi letti: 23/23 --- Voto 8,5
"Dorohedoro" è un manga ricco di passione, capace di far immergere fin dai primi capitoli all'interno della narrazione, estraniando il lettore da tutto ciò che lo circonda. Un'opera ricolma di pathos, forza e in grado di far nascere, con i personaggi, un legame che permette di creare affinità non solo con il protagonista Cayman e la sua migliore amica Nikaido, ma anche con il loro nemici, resi in modo per nulla scontato o stereotipato.
I disegni sono abbondanti di particolari e il tratto, che a prima vista può sembrare disordinato e caotico, rapisce il lettore catapultandolo in un universo di dettagli. La struttura delle tavole è ben studiata e rende la lettura molto scorrevole.
In conclusione, l'opera di Hayashida, permette, a chi la legge, di immergersi in un mondo tetro, ma che grazie all'emotività e forza dei personaggi diventa anche accogliente, accompagnando sentimenti di tristezza e rabbia ad altri di felicità per i protagonisti, con cui si prova empatia sin dalle prime pagine.


 6
Pan Daemonium

Volumi letti: 23/23 --- Voto 8
Un'opera nata ben venti anni fa e sopravvissuta alle intemperie editoriali di un mondo, quello nipponico, in forte modificazione a livello di gusti ed andamenti artistici (aver cambiato tre riviste nel corso della propria vita ed esser rimasti ancora sulla cresta dell'onda è, comunque, notevole), "Dorohedoro" spicca non solo per la caparbietà nel sopravvivere, ma anche per la peculiarità.
Seinen di rara fattura, "Dorohedoro" non è altro che la trasposizione di quello che è il suo titolo: dal fango al fango (泥/doro = fango). Fangoso è il modo in cui è stato disegnato (tratti sporchi, senza alcuna perizia, con un inchiostratura talmente pervasiva da rendere lugubre qualsiasi ambientazione), fangoso è il mondo in cui i protagonisti vivono, fangosi sono i personaggi stessi.
Non è una novità il racconto del dissidio tra chi ha determinati poteri e chi non li detiene nella sfera del fantasy e dell'animazione nipponica, ma una strutturazione così argomentata e solida dei maghi e degli umani si era raramente potuta osservare. La bellezza dei primi volumi è proprio nel giramento di testa che proviamo nell'introdurci in questi due mondi distinti, ma paralleli, nei loro abitanti, nelle loro somiglianze (tante) e dissomiglianze. Da una parte queste povere formiche umane adoperate come cavie, dall'altra una sottospecie di monarchia che permette ai maghi di espletare i propri "bisogni" stregoneschi. Il fango è persino nella magia: non un qualcosa che si impara, ma biologicamente insita in questa sottospecie di individui alla fine umani o comunque umanoidi. Generatori di fumo e tubicini/vasi che si interdigitano nel corpo dei maghi. Questa magia, o meglio, questo fumo, altro non è che il fango di cui sono succubi - e fangosa è la sua caratteristica fisica, il come appare. Su questo apparato sporco e nerastro, fuliginoso, Kyuu Hayashida, la creatrice, gioca come farebbe un creatore - o, meglio, come farebbe un demone. "Dorohedoro" è ricco di spunti comici e di intromissioni, appunto, demoniache, che come un terzo mondo parallelo, o piuttosto come una sottospecie di intermundia, riduce lo stress del dover essere costantemente immersi nel nero e nella pece. La cosmologia demoniaca di "Dorohedoro", che riprende motivi cristiani, ma anche shintoisti, è un collante fondamentale e contribuisce concettualmente a quello che è il punto di base del manga e il fondamento di tutte le sue storie ed anche delle relative magagne: l'ambizione. I mondi di "Dorohedoro" non sono statici e la "mobilità sociale" è la norma. Così come i maghi agognano di divenire, almeno temporalmente, demoni, così gli umani agognano di divenire maghi.
Queste passioni oscure, mescolate a una storia di vendetta quasi ontologica e millenaria, creano Dorohedoro ed il suo fango. Peccato davvero che nel corso degli anni ed in particolare dal 17° volume in avanti l'Autrice dà adito, tramite un falso comunicato di chiusura imminente dell'opera, al dubbio che le idee su come concludere tutto ciò siano quantomeno scarse. È stato abbastanza triste constatare che, purtroppo, ciò era abbastanza vero - e confermato dalla stessa Artista in una postfazione finale.

Attenzione: questa parte contiene spoiler
Il problema vero non è tanto nella intricatezza dello strisciante finale, che si trascina per volumi e volumi senza una parvenza di terminazione, quanto nel fatto che nel reale finale del 22° volume ci sia la perdita di tutti quei valori, o non-valori, di cui pareva impregnata la società generale. È inconcepibile che il finale di "Dorohedoro" possa essere il "e vissero tutti e felici e contenti", eppure tale è stato. Il male, mai realmente e manicheisticamente chiaro nella sua ubicazione, si palesa improvvisamente nella creatura da abbattere, creatura non banale - intendiamoci - e vera summa del fango di cui abbiamo accennato prima. Creatura che ha un significato profondo ed "ontologico", specchio di soprusi e violenze; forse significato sociologico, direi. Eppure, che la Autrice abbia dovuto ricorrere ad espedienti di dubbio gusto e molto distanti dallo spirito di un'opera seinen dice molto. Fondamento di "Dorohedoro" è sempre stata la organicità, la fisiologia della magia, di quel fumo prodotto dalla maggioranza di maghi (e dalla minoranza, i cosiddetti "occhi crociati", mondo di mezzo tra umani e stregoni, sorge un'ondata di ressentiment di egregia fattura sociale). Il fumo aveva un effetto ignoto al mago stesso, che era costretto ad adattare la propria vita alle proprie innate e sconosciute capacità. È, pertanto, incredibile come la Hayashida abbia potuto capovolgere questo postulato e dare al protagonista un potere palesemente ex post, quindi modulato a posteriori sul proprio essere. Potrebbe essere una banalità, ma l'idea - di per sé anche parzialmente comica, come il resto dell'opera - è comunque in completo contrasto con lo spirito poco vago e molto pratico di "Dorohedoro".

Questo manga, in sintesi, ospita il massimo della crudezza, della disperazione e del dolore, uniti a protagonisti dalla caratterizzazione fantastica e dalla comicità barbaramente umana. Tutto l'universo di "Dorohedoro" si distingue, dal primo all'ultimo dei personaggi umani, dal primo all'ultimo dei personaggi stregoneschi e dal primo all'ultimo dei personaggi demoniaci. Il mondo è coerente, è immersivo, è sporco e catartizzante. Eppure l'additare "il Male" come nemico improvviso e generale, utilizzare mezzi da shounen - quali un potere improvviso improvvisamente utile al dirimere la matassa - per riportare "il Bene" nel mondo, ossia lo statu quo precedente alle vicende, è stata una mossa di cattivo gusto.

Fine parte contenente spoiler

"Dorohedoro", comunque, rimane un unicum, sia per come nasce che per come muore.

P.S.: nei primi volumi l'Autrice inserisce costanti rimandi alla band "Slipknot". I rimandi spariscono intorno a metà dell'opera. Forse, forse era un preannuncio che avrei dovuto cogliere.


 1
Mattia Tenaglia

Volumi letti: 18/23 --- Voto 10
Un capolavoro! Il manga è semplicemente favoloso, divertente, avvincente, ricco di azione e colpi di scena. È incentrato sulla storia di Kaiman, uomo lucertola, e Nikaido, sua fedele amica, alla ricerca della verità: chi è realmente Kaiman? Chi è l'uomo dentro la sua bocca? Quali segreti si celano nel passato dei due?
La trama risulta ricca e piacevolissima, lo sviluppo dei personaggi è apprezzabilissimo, l'intreccio degli eventi semplicemente sublime. La mangaka riesce a non essere mai banale e srotola la matassa piano piano, lasciando dapprima il lettore confuso, ma allo stesso tempo affascinandolo a quella che è una vera e propria baraonda!
Consigliatissimo, manga poco conosciuto e pertanto sottovalutato, ma davvero unico e originale. Voto: 10.


 1
inchioz

Volumi letti: 10/23 --- Voto 9
Dorohedoro è il primo manga iniziato a leggere su "consiglio" di AnimeClick.it, quindi merita di essere il primo manga che recensisco.
Che dire di questo gioiellino? Mi ci sono voluti 2 volumi per innamorarmi, quindi non proprio un colpo di fulmine, ma ora sono completamente assuefatto ai suoi "fumi"...
Lo storia, benché a tratti sia molto semplice (o appaia tale), e le motivazioni di fondo a muovere i vari personaggi sembrino strampalate e piene di bizzarrie, avanza in un crescendo narrativo che strega, incuriosisce e ti cala completamente il quel mondo grottesco. I disegni trasudano atmosfere fumose, tra cucine di bettole e periferia industriale, saturano gli occhi e l'immaginazione, facendo diventare la scena più gore e malsana comunque digeribile e, quando necessario, divertente.
Tutti i personaggi sono dettagliati e narrati in modo eccezionale, senza mai far scoprire troppo sulle loro vite ed esperienze precedenti, in modo da mantenere il cervello del lettore costantemente incuriosito e desideroso di risposte.

La cosa che più mi piace di questo manga è la sottilissima linea di demarcazione tra bene e male, forse addirittura inesistente. La circolarità della trama, che crea un uroboro di connessioni tra i vari personaggi, a mio avviso è gestita in modo virtuoso dalla mangaka.

Non do 10 solo perché sono a metà dell'opera e non voglio spingermi a tanto, ma mi sento di consigliare questa storia a chiunque piacciano le "storie malate" e non abbia voglia di prendersi sul serio nemmeno per un attimo. Un manga unico. Impedibile.


 8
rocktd

Volumi letti: 19/23 --- Voto 10
Si dice che in ciascuno di noi, nella nostra persona, convivano diverse personalità. Ciò vale profondamente nell'universo di Dorohedoro, come una regola aurea che fa si che il buono e il cattivo non esistano. Siamo di fronte a qualcosa di diverso dai soliti manga: il buono non combatte contro il cattivo. Piuttosto fa qualcosa di più sottile che richiede grande sensibilità. Combatte contro la Cattiveria, che è qualcosa che può prendere possesso di qualsiasi persona, trasversalmente agli schieramenti. Così anche la narrazione è costretta ad alternarsi tra le diverse fazioni, tutte a loro modo nel giusto.
I moltissimi personaggi - tutti senza eccezioni ben caratterizzati- rendono la trama un gomitolo ben congegnato che il lettore non vede l'ora di sciogliere. La componente mistery è sviluppata magistralmente riuscendo a diventare una fonte inesauribile di curiosità. Senza cali. Senza sbagliare niente in nessun volumetto. Crescendo con picchi improvvisi e fiammate sempre verso l'alto.
Dorohedoro riesce ad incastonare nella sua trama momenti divertenti i quali non sono alternati a quelli adrenalinici e brutali, quanto piuttosto fusi con essi. Si tratta di puro humor nero', capace di trasformarsi in splatter o incubo in pochi passaggi. E' un opera veramente unica, atipica. Sorprendente. Leggendola ci si ricorda perché è sbagliato produrre dozzinalmente e in massa, per il solo amore dei soldi, manga banali, ripetitivi e già visti. Sono le opere come Dorohedoro che vanno incoraggiate e sostenute.

Il tratto eccezionale e scuro della Q Hayashida si sposa perfettamente con le sue folli trovate: le maschere, le creature macabre, i demoni super partes, i poteri del fumo nero, sono solo alcuni elementi di un elenco che non potrebbe mai rendere giustizia alla ricchezza di questo manga. Una menzione particolare va fatta per la cucina stregonesca'. Dimenticate pozioni, intrugli, formule magiche e filtri amorosi per come li avete conosciuti fino ad ora. Osserando le ricette e le pietanze di Dorohedoro vi verrà solamente voglia di mangiare questi cibi impossibili. Una voglia che potrete appagare solo recandovi ad Hole. O nel mondo degli stregoni.
Che altro ancora: le architetture da capogiro fanno venire in mente Tsutomu Nihei; le proporzioni saltano volutamente così come gli stereotipi dei personaggi, le donne vengono disegnate fuori dai canoni imposti dalla moda. Il tratto è sporco, scuro, calcato. Leggendo Dorohedoro scoprirete perché i vasi si rompono da soli in una stanza, come è possibile resuscitare le persone, quando è opportuno indossare la maschera. Q Hayashida è riuscita a regalarci pagine manga tra le più belle di sempre.
Voto massimo.


 2
manaka the luckyboy

Volumi letti: 10/23 --- Voto 10
Dorohedoro... Un titolo che non è ne bello ne ha un significato particolare, esso richiama infatti alla sporcizia (doro significa fango, hedoro scarichi di fogna), qualcosa di macabro e indesiderato ma che in questo caso anche interessante.
Premetto che questo è uno dei miei manga preferiti, è unico nel suo genere e si vede che l'autore ha voluto mettere nelle sue tavole tutta la sua fantasia o meglio ancora la sua pazzia.
Sono rimasto colpito e interessato dall'inizio alla fine di ogni volume di questa serie che ha un disegno bellissimo in ogni dettaglio, questo disegno sporco e pieno di dettagli sottolinea appunto la sporcizia e il malessere di quell'orrendo luogo chiamato hole, dove inizia la nostra storia.
Ed è appunto la storia originale la cosa che rende il manga così fantastico e unico, una storia che trasuda mistero da ogni vignetta, piena di colpi di scena e rivelazioni che aggiungono a loro volta altri misteri e domande.
I personaggi di questo manga sono anch'essi molto originali e si intrecciano fra loro in modo perfetto dando la sensazione di completare pian piano un enorme puzzle, non ci sono personaggi troppo stereotipati e i poteri degli stregoni non sono come ci si potrebbe aspettare "fuoco" "acqua" "elettricità" e neanche raggi luminosi o onde energetiche ma poteri che nessuno si aspetterebbe e usati in modo affatto banale.
Questo non è però il genere di manga che vuole insegnarti qualcosa, c'è forse una piccola denuncia alla droga ma non è questo quello che l'autore vuole comunicarci, lui vuole solo raccontarci una storia, la storia di un uomo con la testa di lucertola, che vuole scoprire la sua vera identità e il suo vero volto, segreti avvolti nelle più profonde spire del caos.


 2
Gordy

Volumi letti: 16/23 --- Voto 10
Dorohedoro è un manga unico nel suo genere. Geniale come pochi altri, quasi assurdo: inimitabile insomma.
In Dorehodoro ci sono due categorie di persone: gli stregoni e quelli che nello sono e due mondi per ospitarli anche se spesso tramite portali ci si sposta da uno all'altro.
Il nostro protagonista si risveglia con una testa di coccodrillo e senza più memoria. Non sa chi è perché sia così, ma sa che vuole capire chi gli ha fatto questo, tornare come prima (qualunque volto abbia mai avuto) e recuperare i suoi ricordi. Non è neanche sicuro se sia uno stregone o meno.
La trama è molto interessante, piena di suspense e c'è la curiosità di scoprire la verità insieme a Cayman.
Ma non è questo il vero punto di forza del manga.
E' difficile da spiegarlo a parole ma tutto quello che succede in Dorehodoro, da uno smembramento, ad un semplice dialogo, ai disegni stessi appare geniale e stupefacente. Anche la cosa più banale non lascia indifferenti.
Dorohedoro è in grado di rendere ridicole scene drammatiche e drammatiche scene ridicole.
I disegni sono tanto sporchi quanto splendidi.
Un manga da 9.5 e, non potendoglielo dare gli do il voto più alto possibile.


 7
fedcjmanga

Volumi letti: 16/23 --- Voto 10
"Q Hayashida" (il cui vero nome è "Kyu Hayashida"), dopo essersi laureato all'università delle Belle Arti di Tokio, realizza un manga tuttora in corso di nome "Dorohedoro". Esso è stato realizzato a partire dal 2000 e, per adesso, conta 16 volumi.
Questo manga è pubblicato in patria sul mensile "Ikki" della "Shogakukan", mentre qui in Italia grazie alla "Planet manga" nella collana "Manga 2000"
La prima edizione di "Dorohedoro" è andata esaurita dopo pochissimo tempo seguente all'inizio della pubblicazione, e adesso, la casa editrice che lo stampa ha pubblicato le ristampe dei numeri meno reperibili.

Città di Hole. Un luogo sporco, pericoloso e violento, dove vivono persone eccentriche spesso vittime della magia di stregoni. Questi ultimi sono capaci di creare portali magici che collegano il loro mondo a quello degli umani. Essi utilizzano Hole come loro laboratorio dove, per realizzare esperimenti, si servono di singoli individui come cavie.
Ma a contrastarli ci sono i nostri due protagonisti. Uno chiamato Cayman, uomo con la faccia da rettile trasformato in questo stato da uno stregone. Il suo vero volto si trova nella sua gola. E ogni qual volta che può infila la testa dei suoi nemici nelle sue fauci per scoprire chi è l'autore della sua trasformazione. Insieme a lui viaggia una ragazza di nome Nikaido, proprietaria del locale Hungry Bug ma allo stesso tempo cacciatore di stregoni.

Questa è la trama sintetizzata di questo fantastico titolo.
Passando alle mie impressioni personali inizio dicendo che questo manga è probabilmente la cosa più strana ed inquietante che abbia mai letto. Mi intriga molto il modo in cui l'autore ha sviluppato una trama che poteva essere molto seria e disturbante in una maniera abbastanza simpatica e poco adulta come avrei creduto prima di leggerlo.
Questo manga è una cosa sovrumana, ma allo stesso tempo molto duro e forte. Per questo non può essere consigliato a tutti, ma probabilmente alle persone più mature o addirittura adulte.
Lo stile di disegno del sensei è un tratto mai visto prima. Ammirando ogni sua tavola devi sforzarti per capire quello che succede in essa.
Mentre la storia è una di quelle più particolari e complicate che abbia mai letto. Ma è anche molto coinvolgente ed emozionante, tant'è che certe volte ti puoi pure immedesimare nei personaggi più strambi e psicopatici che ci sono.
Si può capire da quello che ho detto che questo manga ha soddisfatto molto le mie aspettative!

Axelio

Volumi letti: 15/23 --- Voto 9
In una parola: sporco.
Tristi figuri perlopiù macabramente mascherati fanno la spola tra una città che sembra essere appena uscita dal meno ispirato boom edilizio possibile (palazzoni su palazzoni, cemento armato, e, perché no, qualche fogna a cielo aperto) e un mondo dove la croce rovesciata è unanimemente considerata l'elemento di arredo più elegante. Nel mentre si massacrano, vuoi sparando dalle dita fumo nero variegatamente magico, vuoi a martellate/coltellate/mazzate generiche.
E tutto ciò è bellissimo.

E' bellissimo per come dopo pochi numeri sei affezionato tanto ai buoni quanto ai cattivi (quello più odioso è, indovina indovinello, quel coccodrillo del protagonista) e quando appaiono nuovi personaggi che non si capisce se son buoni o cattivi, finisce che ti affezioni anche a loro.
Cosa che porta il momento in cui (ipoteticamente, non dico che succeda, non voglio spoilerare niente a nessuno) due di queste fazioni si scontrano e si massacrano senza pietà, a essere un momento di raro pathos.
E' bellissimo perché nonostante il degrado che sprizza da tutti i pori di questo seinen, la sensazione che ti lascia è come di una placida routine, come un senso di famiglia. Provare per credere.

Poi, lo stile di disegno: sicuramente la prima cosa a saltare all'occhio, non piacerà ai puristi della proporzione e agli amanti dei corpi femminili snelli, non si può negare che porti con sé una carica di grande impatto e sia eccezionalmente ben amalgamato col tipo di storia che racconta. Personalmente penso esistano poche pagine di manga belle come le vedute di palazzoni malmessi e accatastati, bagnati da una pioggerella sordida, che regala "Dorohedoro".

Infine la suspance. La storia è a tratti confusa, a tratti fin troppo chiara, eppure riesce a creare i suoi topos, a farti aspettare con ansia il momento in cui succederà questa o quell'altra cosa. Non c'è niente da fare, Q sa come montare la tensione, a tratti è cinematografico.
Il tutto condito da un sano splatter, da uno humor stupidissimo e un'amore morboso per la cucina che "Toriko" in confronto è uno che mangia surgelati.
In una parola: sporco.

Ningen

 1
Ningen

Volumi letti: 7/23 --- Voto 10
Questo è il manga più bello ed originale che mi sia capitato di leggere ultimamente.
Il manga è ambientato in due mondi, il mondo umano e quello degli stregoni, che sono rappresentati in maniera molto particolare, spesso volutamente esagerata, che rende l'ambientazione di questo manga unica ed originale.
La trama è qualcosa di sensazionale, non avevo mai letto nulla del genere, ha la rara capacità di affascinare ed interessare il lettore ed immergerlo completamente nella storia narrata.

La trama segue le vicende di Cayman, (uomo?) trasformato in lucertola, da uno stregone, ma che non ricorda nulla del suo passato, ed è in cerca di questo, per poter tornare normale. In ogni capitolo si scoprono nuovi pezzi del magnifico puzzle, che compone la trama, andando a formare un meccanismo perfetto, che funziona in ogni sua parte. Nessuna sbavatura, in nessuna occasione, abbiamo tanta azione, ma anche tanti misteri, che incollano veramente il lettore in attesa della soluzione, che poi arriva con una naturalezza incredibile e senza nessuna forzatura. Non manca neanche un bel po' di umorismo, anche questo ottimamente inserito, sopratutto per allegerire la lettura e non donargli un tono troppo serioso.
I personaggi sono fantastici c'è poco da dire, sia stregoni che umani. E' anche azzeccatissimo il modo in cui vengono gestiti, perché avremo indistintamente momenti in cui saranno protagonisti gli stregoni come En, Shin, Noi, Ebisu, o il povero Fujita, e momenti in cui avremo invece Cayman, e i suoi "alleati", Nikaido, il dr Kasukabe, o il dr Vaux, senza contare molti altri personaggi, molto importanti all'interno della trama, che non sto qui ad elencarvi.
Una cosa che colpisce sono i poteri degli stregoni, sarebbe stato facile dotarli di palle di fuoco, fulmini a catena e dardi di ghiaccio, come fa un comune manga, ma ancora una volta "Dorohedoro" è unico ed originale, ed i poteri sono qualcosa di mai visto e spassosissimi.
I disegni sono ancora una volta all'insegna dell'originalità. Se ad una prima occhiata lo stile può non piacere, col passare dei capitoli si capisce che lo stile è quello più congeniale all'opera, anzi che era l'unico stile di disegno possibile per un'opera del genere.
Io credo che sia molto difficile non apprezzare "Dorohedoro", chi è appassionato di fumetti deve assolutamente leggerlo, ma anche chi non lo è dovrebbe, perché è un'opera geniale, al cui confronto anche manga di autori più blasonati e molto più seguiti, diventano banali e ripetitivi.
La perfezione non esiste, ma qui ci siamo andati molto vicini...

DaisukeKatashi

Volumi letti: 8/23 --- Voto 10
"Quindi non avevate in previsione di morire oggi. Sarà un pensiero banale, ma quegli stupidi che danno troppa importanza alla vita finiscono per morire in questo modo!" - Shin

INTRODUZIONE
Dorohedoro è un manga ideato dalla mangaka (ebbene sì, sottolineiamo che è una donna) Q Hayashida, in Italia conosciuta anche grazie al manga Maken X (il manga tratto dall'omonimo gioco). Ma ritorniamo al manga Dorohedoro, che in Giappone è serializzato su Shogakukan dal 2002 e attualmente il manga conta quindici volumi, ovviamente ancora in corso. In Italia il manga è pubblicato dalla Planet Manga (Panini Comics). L'edizione Italiana della Planet comprende sovra-copertina, però è priva delle pagine a colori dell'edizione originale giapponese. Il prezzo dei primi sette volumi era di 4,00€, invece i numeri otto e nove costano 4,50€ a tomo e invece a partire dal decimo volume, il manga va a costare 5,90€ a tomo. Con un aumento spropositato di prezzo, forse dovute alle scarse vendite o alla sete di denaro della Planet Manga. Ovviamente i volumi esauriti non vengono ristampati e quindi per il sottoscritto è difficile procurarsi i volumi mancanti, per avere il manga completo fino al quattordicesimo volume. Ma passiamo oltre.

TRAMA
Dorohedoro è ambiento in un mondo abitato da una parte da stregoni e dall'altra da gente comune. Il nostro protagonista, Cayman, sfortunatamente non è un uomo qualunque, si ritrova, in seguito ad un incidente che gli ha provocato la perdita della memoria, una vistosa testa da Caimano (d'altro canto il protagonista si chiama per l'appunto Cayman). L'enorme Cayman insieme all'amica Nikaido, abile cuoca ed esperta di arti marziali, dà la caccia agli stregoni provenienti dall'altro oscuro mondo parallelo, per scoprire chi ha ridotto il povero Cayman in quelle condizioni. L'unico indizio che possiede Cayman è il volto umano che si trova all'interno della sua bocca; Cayman sottopone al giudizio dell'individuo all'interno della sua bocca tutti gli stregoni che incontra, solitamente la risposta è negativa e il nostro Cayman strazia il corpo dello stregone. Il nostro protagonista ha uno strano "potere", è immune ad ogni magia degli stregoni. Questo piccolo riassunto della trama riguarda un piccolo frangente, quindi consiglio vivamente di leggere direttamente l'opera.

CONSIDERAZIONI
Dorohedoro risulta diverso dai soliti manga, dove il buono combatte contro il cattivo. In Dorohedoro il buono ed il cattivo non esistono. Ognuno ha le proprie ragioni per essere nel giusto, quindi la narrazione si alterna tra i due diversi schieramenti. Un altro elemento fondante nel manga è la presenza di moltissimi personaggi, tutti (ma proprio tutti) ben caratterizzati. Dorohedoro riesce a alternare momenti felici e divertenti ad altri adrenalinici e brutali. Quindi risulta un seinen come pochi, veramente atipico. Per quanto riguarda la trama è avvincente in ogni suo volume, non cade mai né nel banale, né nel ripetitivo. Il tratto oscuro della Q Hayashida è veramente mooooolto buono, personalmente mi ricorda vagamente quello di Tsutomu Nihei e di Tsutomu Takahashi. Che altro dire per questo piccolo capolavoro, se non quello di consigliarlo a tutti. In poche parole il mio voto finale a quest'opera è un 10, non proprio tondo ma poco ci manca.

Socrate

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Socrate

Volumi letti: 14/23 --- Voto 10
Alcuni manga li prendi per sentito dire, per le recensioni che leggi su internet che ti dicono che quello è il manga più bello del mondo, per il disegno in copertina che sembra ben fatto... ma questo è tutta un'altra cosa!
È un manga fuori dal comune, dal tratto grezzo ed oscuro, talmente tanto oscuro che ti impiastrichi le dita in certe pagine da quanto sono nere, eppure riesce anche a farti ridere!
La trama è ottima, intrigante, piena di sorprese, con dei personaggi più svariati e bizzarri.
Ma quello che secondo me è il punto di forza del manga è sicuramente il disegno: è grezzo, sporco, senza molti fronzoli, se fosse disegnato diversamente non avrebbe lo stesso effetto.
Va anche detto che proprio per questo non è un manga per tutti, ma per gli appassionati del genere il voto da dare è minimo 10 e lode!


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Rain

Volumi letti: 14/23 --- Voto 10
Wow. La prima parola che dissi dopo aver finito di leggere il primo volume di Dorohedoro. Wow anche dopo averne letti 14. Ci sono troppi aggettivi per descrivere quest'opera: meravigliosa, inquietante, unica,capolavoro... scegliete esse. Una storia ambientata in un mondo spietato, cinico, ricco di odio e follia; uno dei protagonisti meglio riusciti in un manga e un gruppo di nemici con i fiocchi. Sangue, violenza, momenti divertenti, combattimenti, magia, armi, angoscia, paura, innovazione... Tutto questo è Dorohedoro, probabilmente il miglior seinen che abbia mai letto e sicuramente una delle migliori storie mai pubblicate dalla Panini. Acquisto obbligatorio per tutti i lettori di fumetti in generale. Promosso con lode.


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Rufy9191

Volumi letti: 13/23 --- Voto 10
Questo manga non è conosciuto da tantissime persone ed è abbastanza sottovalutato direi.

Il mondo di Dorohedoro è suddiviso in due mondi, il mondo degli umani e il mondo degli stregoni, i quali sfruttano gli umani come se fossero della cavie per i loro allenamenti. Nel mondo degli umani vive il protagonista, che si chiama Cayman, un ragazzo la cui testa è stata trasformata in quella di un rettile da uno stregone. Il suo problema e che ha un'amnesia totale del suo passato e non sa appunto quale stregone lo abbia mutato e quindi lui andrà a cercarlo nel mondo degli stregoni per riuscire a tornare normale.

Il tratto è assolutamente interessante e unico. All'inizio il disegno da l'impressione di essere una specie di schizzo sporco, e questo fa sì che l'ambientazione sia macabra e scura. I combattimenti sono molto violenti e splatter, e questo da una buona sensazione sul mondo creato dal mangaka.

Parlando dell'edizione, fino ai primi 7 volumi il costo era di €4,00, l'8 era di €4,50 e poi i restanti €5,90. Edizione molto buona con sovraccopertina, carta molto buona e per niente trasparente. È un manga che consiglio tantissimo.


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Northensnow

Volumi letti: 13/23 --- Voto 10
Stupendo, eccezionale, favoloso. Finalmente un manga senza personaggi che si atteggiano a detentori di verità assolute, senza menate filosofiche da terza media, senza fronzoli. Chi sono i buoni? Cayman e Nikaido, che uccidono qualsiasi stregone capiti loro a tiro? O gli stregoni, che da anni trattano gli umani come cavie? Non c'è una risposta, nessuno cerca di giustificarsi, fa semplicemente quello che desidera, quello che il mondo l'ha abituato a fare. È un manga ricco di violenza, ma mai gratuita; ci sono momenti divertenti e inquietanti, e solo la prospettiva li divide. La storia procede con ritmo, le scoperte si susseguono generando nuovi misteri. Seguire Dorohedoro è un piacere.
I disegni, anche se sporchi, nascondono migliaia di dettagli e finezze da scoprire.
Dorohedoro è uno dei manga più belli che abbia mai letto, e non smetterò mai di consigliarlo.


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Davidejuve

Volumi letti: 6/23 --- Voto 10
Un manga più che ottimo, dalle ambientazioni variegate, si va da quelle scure e decadenti di Hole al mondo degli stregoni, e sono sempre ben rese grazie anche al tratto sporco di Q Haydashida. Mi sono avvicinato a questo manga incuriosito dal protagonista, Cayman, un uomo dalla testa da alligatore che caccia gli stregoni cercando di scoprire chi tra loro lo ha trasformato in quello che è. Non ricordandosi più niente del suo passato ottiene informazioni infilando la testa del malcapitato tra le sue fauci, facendoli "giudicare" dalla testa d'uomo che si trova al suo interno.
Gli amanti dei combattimenti non saranno sicuramentedelusi da Dorohedoro, scontri sanguinari ma ben accompagnati da situazioni tragi-comiche, il tutto mixato benissimo.
La narrazione è fluida e non annoia mai il lettore, la storia mai scontata e i colpi di scena continui.
Voto 10 assolutamente.

DivinImpero

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DivinImpero

Volumi letti: 10/23 --- Voto 9
Uno dei pochi manga che ancora riesce a coinvolgermi durante la lettura. Assolutamente innovativo. La cosa più sorprendente è che, nonostante le ambientazioni claustrofobiche e le sequenze horror-splatter, Dorohedoro non risulta mai pesante alla lettura, anzi, ho sempre trovato nelle pagine di questo fumetto una particolare leggerezza che riesce a metterti a tuo agio. Sarà probabilmente per il fatto che il "cattivo" perde il suo aspetto stereotipato (abusato alla grande in molti manga) e assume spesso atteggiamenti che lo mostrano come una figura molto spontanea (se ne trova dimostrazione nelle varie scene di vita quotidiana al palazzo di En). Le pagine del "demone supplementare" e vari altri momenti (ad esempio nel numero 4 con la partita di baseball) contribuiscono a sdrammatizzare i toni e si presentano come un simpatico intervallo ben integrato nella situazione della trama.
Stupende le continue citazioni culinarie.
Deve molta della sua ispirazione ai film di Alien, anche se trovo molti punti in comune con certi film di Tim Burton (un film a cui di certo Dorohedoro non può essersi ispirato, ma con il quale ha molte somiglianze è Sweeney Todd, dove il binomio horror-cucina giunge a livelli supremi).
Il tono si fa più serioso negli ultimi volumi finora usciti, abbandonando in parte gli aspetti più divertenti e rilassanti, ma acquisendo una maggior capacità di coinvolgere.
La mia speranza è che Q Hayashida non voglia esagerare portando avanti per troppi numeri la serie, ma che la concluda al momento giusto lasciandola fresca e vitale come lo è stata finora.


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sensei 12

Volumi letti: 11/23 --- Voto 9
Un seinen davvero con i fiocchi.
Dorohedoro da' l'impressione di trovarsi in un mondo cinico, sanguinolento, paradossale e a volte tragi-comico.
Nel corso dei volumi si assiste ad un piacevole miglioramento nello stile dell'autrice che riesce a creare una serie di trame e sottotrame per niente banali.
Di solito il mondo della magia è un argomento così altamente trito e ritrito che ormai non crea più curiosità... ma Dorohedoro è diverso! C'è di tutto: Thriller, misteri e colpi di scena, combattimenti cruenti, personaggi caratterizzati al minimo dettaglio, gag tragicomiche e soprattutto... la storia. C'è una trama ben definita fin dalla prima pagina del manga e che non smette di stupire per i mille intrecci fra i vari personaggi.
Personaggi che non sono classificabili con il soluto "buoni" o "cattivi"... sta al lettore scegliere per chi simpatizzare, nessuno ha ragione e nessuno è in torto.

In breve: un ottima manga che merita sicuramente il 9... ma non il 10 a causa dell'edizione Panini abbastanza oscena: innanzitutto tutte le pagine a colori sono in bianco e nero e ciò ne fa derivare una gran confusione in quanto quelle pagine sembrano un ammasso di grigi sciolti... quindi il colore serve eccome.
Il prezzo: ingiustificato; l'aumento degli ultimi volumi a fronte di una edizione identica a quella dei volumi precedenti, almeno ci fossero le pagine a colori, ma nemmeno quelle ci sono...


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Aniki87

Volumi letti: 11/23 --- Voto 9
Quando mi trovai tra le mani il primo volume di Doroheroro, non potei fare a meno di comprarlo: soltanto nel sfogliarlo riuscii a vedere di sfuggita scene splatter e personaggi dall'aspetto assurdo. Arrivata a casa, dopo aver letto il primo volume, già bramavo per avere il secondo! Ho subito pensato che fosse uno dei migliori manga del momento e per fortuna ha sempre continuato ad esserlo. In undici volumi Dorohedoro non smette di shockare con la sua aperta violenza e colpi di scena.
L'ambientazione è cupa e macabra, ma non mancano i siparietti comici (che comunque sono per la maggior parte sanguinolenti), quindi i momenti di tensione e di narrazione un po' più tranquilla si alternano in modo perfetto.
Sin da subito si fa notare lo stile narrativo insolito: che passa dal raccontare le vicende di Cayman e i suoi amici a quelle degli antagonisti.
E' assai strano arrivare a simpatizzare per i cattivi (anche se non si può parlare di buoni e cattivi in senso classico... Cayman non è il solito eroe tutto buoni sentimenti) ma non se ne può proprio fare a meno, perchè il fattore costituito dalla società degli stregoni è parte integrante della narrazione.
Infatti alla fine di ogni volume (o quasi tutti, non vorrei dire una castroneria) c'è un capitolo chiamato "Demone supplementare" dove vengono narrati piccoli siparietti tragicomici degli stregoni, nemici di Cayman.
Io sono arrivata alla strana situazione di amare sia gli protagonisti che gli antagonisti.
Consigliato a tutti quelli che si sono stancati di manga triti e ritriti che parlano tutti della stessa cosa... se volete leggere qualcosa di davvero originale Dorohedoro fa per voi!


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Yuri90

Volumi letti: 11/23 --- Voto 9
Atmosfere macabre e grottesche, l'eccesso di violenza e di scene puramente splatter è bilanciato dall'inserimento di personaggi assurdi e da un umorismo nero a tratti demenziale questo è DOROHEDORO. Questo è il manga che più mi sta appassionando, e tra le serie in corso io lo reputo il numero uno in assoluto. Un manga della signora Q. Hayashida (non si direbbe ma è proprio una donna) che ci catapulta in un mondo completamente diverso dal nostro dove troviamo: il misterioso, sarcastico, cattivo Mister En (nonché il mio personaggio preferito); la simpatica Ebisu, l'incapace ma che sa essere coraggioso nei momenti giusti Fujita; la bella e ottima cuoca Nikaido, la forzuta Noi, il pazzo Shin e il protagonista principale di questa incredibile opera, Cayman.
il manga alterna momenti di tensione (come ad esempio quando Cayman ha delle visioni), momenti di vera comicità (come ad esempio i vari litigi tra Ebisu e Fujita) momenti profondi a momenti di pura violenza dove si vede scorrere il sangue dei vari personaggi (come ad esempio la lotta tra En e Cayman).
Insomma un manga completo sotto ogni punto di vista, che sa trasportarti e catapultarti in un mondo completamente nuovo. Siamo giunti all'undicesimo volume e pare che la storia si stia per chiudere (questo naturalmente è un parere personale e non ne sono certo). Nel numero undici in particolare le carte in tavola si ribaltano completamente, non per niente lo trovo uno dei volumi più belli ed appassionanti.

Per quanto riguarda il tratto della signora Q. Hayashida, direi che è un tratto molto sporco, oscuro e cupo, ed infatti e per questo che son rimasto stupito-allibito la prima volta che ho sentito che era una donna; ma è importante ricordare che, a differenza di molti autori di magna, Hayashida rimane una delle ultime autrici che non usa il computer per i vari "ritocchi" dei disegni, e questo ne rallenta la periodicità di pubblicazione.

Per quanto riguarda la struttura narrativa, direi che si mantiene sempre su alti livelli e i dialoghi sono sempre molto scorrevoli. Unica pecca di questo fantastico manga è purtroppo la periodicità, poichè escono solo un paio di volumi all'anno. Un manga che deve essere letto e riletto per capire a fondo tutte le varie trame e sottotrame, tutti i particolari che vanno ad unirsi in una storia senza pari. Dorohedoro è un must! Consigliato, consigliato e ancora consigliato!
Dato che è una serie ancora in corso, non posso dargli un 10, ma se dovesse andare avanti così state pur sicuri che il 10 se lo merita.


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agito

Volumi letti: 9/23 --- Voto 9
La prima volta che ho sfogliato Dorohedoro mi ha subito colpito, mi aveva incuriosito quel particolare tratto di Q Hayashida sporco, caotico, eppure molto preciso e pieno di particolari, ma per sicurezza comprai solo il primo numero... appena l'ho letto non vedevo l'ora di leggere il numero successivo; purtroppo in quel periodo ne erano usciti solo due numeri, ed ho dovuto aspettare un anno e mezzo per il numero 3.
La storia, pur essendo intricatissima, grazie al maestro è sempre chiara e scorrevole e, anche se si può tranquillamente definire splatter, la violenza in questo manga non riesce comunque a diventare qualcosa di soffocante ed esagerato.
In definitiva è un ottimo manga, anche se non è molto conosciuto, aspetto il prossimo numero con ansia... aspetto... aspetto... aspetto...

Naco

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Naco

Volumi letti: 8/23 --- Voto 10
Bello veramente. L'ambientazione è spettacolare, il disegno è ricco di particolari e perfettamente in linea con l'ambientazione sporca di Hole e del mondo degli stregoni.
Violenza, mistero e magia trovano un'armonia perfetta ed il fumetto è molto ben articolato e mai scontato.
Sicuramente uno dei titoli più belli che abbia mai letto, peccato solo che le uscite siano lente in quanto è ancora in prosecuzione in Giappone.
Consigliato a tutti gli amanti del genere.

Tielle

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Tielle

Volumi letti: 8/23 --- Voto 8
Q Hayashida mi ha stupito subito, con poche pagine. Trama molto originale (qeste sono le avventure che ti fanno sperare in nuovi orizzonti narrativi), così come i personaggi, che difficilmente scadono nel già visto. Grafica ok. Cosa si può volere di più dalla vita. Vedere come andra a finire.
E dispiacerà parecchio vedere la parola fine su questo manga.

Cligola (o Inu, higolo,...)

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Cligola (o Inu, higolo,...)

Volumi letti: 6/23 --- Voto 10
Un manga difficilmente classificabile, in quanto si differenzia da tutti (o quasi) i titoli più famosi. La storia alterna momenti di grande tensione e scene abbastanza comiche. Da sottolineare l'abbondante uso di toni scuri e di retini, che contribuiscono a creare l'atmosfera di questo particolare titolo. Il tratto di Hayashida è buono, anche se non sempre preciso (e forse la cosa è anche voluta). Tuttavia la città di Hole viene riprodotta molto bene in tutta la sua distruzione e decadenza. Le tavole, che ad un primo sguardo possono sembrare alquanto grezze, mostrano ad una più attenta lettura una grande quantità di particolari. Anche i personaggi sono splendidamente caratterizzati e particolareggiati, soprattutto gli stregoni e le loro sembianze, anche se non mancano alcune sproporzioni che però non sono evidenti. Consigliato a chi vuole leggere qualcosa di nuovo e agli amanti delle storia di fantascienza, avventura e azione!
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E' d'avvero bellissimo perchè graficamente in bilico tra le cupe geometrie di Tsutomu Nihei (Blame) e l'eccentrico caos di Shinichi Hiromoto (Fortified School, Go Go Heaven), il giovane Q ci offre uno stile di disegno unico, decadente, grottesco, volutamente non conforme, specie sotto il profilo anatomico, dove la struttura della tavola si permette persino il lusso di varcare i confini dello standard nipponico.
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Davvero splendido!!!
Il disegno, alle volte non troppo preciso, risulta comunque gradevole e visionario per rappresentare decentemente la decadenza di hole e lo strano mondo degli stregoni, meravigliosamente caratterizzati dalle loro strane maschere.
La storia altalena momenti di tensione, come le visioni di Cayman (forse dovuti a lampi di genio dell’autore, e momenti di comicità gratuita.
Al momento, anche se la serie non possiede una forma propria, risulta interessante e vitale, con buone prospettive di diventare un manga che con dignità si differenzia dalla massa.
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E' un manga che colpisce per la violenza, mai nascosta, e la crudezza di molte tavole ma sopratutto per il disegno personale, per la ricchezza di dettagli e di elementi originali, dei personaggi e degli ambienti.
La storia è coinvolgente, con i misteri che circondano quasi tutti i personaggi. Dal secondo volume diventa più complessa e articolata, confermando tutte le qualità del primo.
I personaggi sono ben caratterizzati, sia del mondo umano che degli stregoni. Q Hayashida ha già introdotto molti temi in solo due volumi e questo fa intravedere le notevoli capacità dell'autore e le potenzialità dell'opera.
E se la vostra curiosità si è destata non vi resta che leggere le schede che seguono...

Itzla

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Itzla

Volumi letti: 8/23 --- Voto 10
Il più bel manga che io abbia mai letto!
E' misterioso avvincente violento. Poi è anche simpatico e umoristico.
Un po' eccessiva la parte riguardante il cibo, ma caratterizza molto i personaggi!
Shin è un grande col martello. Una fantasia che va oltre l'immaginabile. Poi la cura dei particolare e nonostante il tratto grezzo, la sua molteplicità da precisione e coerenza a tutto il disegno. Un capolavoro.

Rohen

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Rohen

Volumi letti: 6/23 --- Voto 9
Identità, maschera di carne, scaglie e zanne, e una testa dagli occhi crociati tra le fauci, questo è Cayman, l'ammazzastregoni di Hole, un posto in cui gli stregoni mettono alla prova, su cavie umane, il loro nero fumo, essenza materiale della propria arte magica, passando da un lato all'altro d'una porta/passaggio dimensionale che li riporta a casa, un posto magico, ma intessuto d'una realtà quasi tangibile, dove anche le più bizzare metamorfosi sembrano scientificamente attendibili...
Insieme a Nikaido,cuoca letale e prosperosa, Cayman è alla ricerca della sua identità sottratta, obliata e tra funghi, martelli e demoni, farà (e ammazzerà) il possibile, pur di ricordare, pur di essere di nuovo se stesso...

Hyo

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Hyo

Volumi letti: 5/23 --- Voto 8
Trama: Cayman non è un uomo normale, la sua vistosa testa da alligatore infatti non passa inosservata neanche fra gli abitanti della città di Hole, luogo in cui gli stregoni amano praticare la loro magia sulla gente, lasciandosi dietro morti e persone deformi. Cayman dà la caccia proprio a questi misteriosi personaggi provenienti da un mondo parallelo al quale solo loro sembrano avere accesso. Nel far questo si avvale dell'aiuto dall'amica Nikaido, esperta di arti marziali e cuoca di professione. Il protagonista di questo manga ha la caratteristica di essere immune alla magia degli stregoni e sa che l'unica possibilità che ha di tornare umano è quella di trovare l'autore della sua trasformazione, della quale non conserva alcuna memoria. L'unico indizio che possiede è il volto umano visibile dall'interno della sua bocca, al giudizio del quale sottopone gli incauti stregoni che hanno la sfortuna di attraversare la sua strada.

Commento: Dorohedoro è un manga veramente fuori dagli schemi che catapulta da subito il lettore nel bel mezzo dell'azione.
Caratteristica essenziale di questo fumetto è infatti la quasi totale assenza di spiegazioni: si viene messi al corrente delle bizzarre regole che governano questo mondo assurdo solo attraverso le azioni dei personaggi o, in maniera un po' bizzarra e comunque indiretta, con gli inserti speciali a fine volumetto. Le particolarità dell'ambientazione sono palesi già dalle prime pagine del primo numero; in scenari sporchi e degradati si muovono dei personaggi con abitudini alquanto discutibili ma che finiscono per trovare riscontro con le necessità della società in cui vivono. Le situazioni altamente paradossali che vengono descritte sono sempre trattate in modo macabro-umoristico e hanno la capacità di appassionare e divertire il lettore con trovate spesso imprevedibili.
Questo lavoro di Q Hayashida ha rappresentato per me una vera sorpresa, soprattutto dopo aver letto il primo numero di Maken X, che si era rivelato così sconclusionato da risultare scoraggiante. In Dorohedoro invece, malgrado le continue assurdità che vengono proposte, l'autore riesce a mantenere vivo l'interesse e l'attenzione sullo sviluppo dell'intreccio. Di certo si tratta di un'opera che non ha troppe prestese di approfondimento e che non offre molti spunti di riflessione ma che sa appassionare. Il disegno, com'è caratteristica dell'autore risulta davvero personale, molto sporco ma piuttosto particolareggiato, con una buona resa nelle numerose scene d'azione. L'edizione della Planet è apprezzabile, con carta di media qualità e sovracopertina: il numero di pagine non è elevatissimo ma il prezzo è abbastanza competitivo.
Un manga molto gustoso ma che non piacerà a tutti data la sua particolarità. Il mio consiglio è comunque di dargli una chance, potrebbe sorprendere!