Chi fa parte della “generazione” Dragon Ball di sicuro saprà che negli adattamenti italiani si è particolarmente restii ad utilizzare termini quali “morire” o “uccidere”, spesso sostituiti con parole meno dirette quali “distruggere”, “annientare” ed “eliminare”. In un caso particolare si sostituì la parola “suicidare” con “annullare”...

Tuttavia in One Piece, e precisamente nel corso del quarto episodio de Il teatrino di Cappello di paglia, abbiamo delle sorprese in tal senso; date un’occhiata al breve spezzone video sottostante:


Notiamo che nel siparietto comico sono usate parole tabù come “defunto”, “morto” e addirittura “schiattato”. Senza contare che è stato associato ai personaggi un accento siciliano in riferimento al tema della mafia italiana (che si stia già spianando il terreno per Tutor Hitman Reborn?).

Ecco di seguito la versione in giapponese:


Ma questi piccoli cambiamenti possono essere davvero considerati un vero e proprio passo in avanti? E, soprattutto, non sarà il caso che il MOIGE intervenga contro gli adattatori che hanno osato tanto?