FullmetalAlchemist2009-0È iniziato lo scorso 5 aprile uno dei titoli maggiormente attesi della nuova stagione televisiva giapponese: è Fullmetal Alchemist – Brotherhood (Hagane no renkinjutsushi – Fullmetal Alchemist in originale), il remake della prima serie animata in 51 episodi del 2003 by Studio Bones.

Considerata la grande popolarità del titolo, al primo posto in un sondaggio online sui migliori anime di tutti i tempi organizzato da TV Asahi, ed essendo il manga originale di Hiromu Arakawa alle battute conclusive, Studio Bones ha deciso di ascoltare le suppliche dei fan realizzando una nuova serie ben più fedele alla controparte cartacea. Paradossalmente, la nuova serie parte con un primo episodio che si rivela essere un filler introduttivo, probabilmente per scostarsi in un certo senso dalla versione del 2003.

Ambientato nel continente di Amestris, un mondo molto simile all’Europa di inizio 900 in cui è naturale la presenza dell’Alchimia, pratica esoterica a metà strada tra scienza e magia in grado di modificare lo stato della materia, Fullmetal Alchemist racconta la storia di due giovani fratelli, Edward e Alphonse Elric che, nel tentativo di resuscitare la propria madre, decidono di infrangere il più grande tabù delle scienze alchemiche: la trasmutazione umana.

L’esperimento è l’inizio di una orribile tragedia: la donna non torna in vita, Ed perde la gamba sinistra, Al l’intero corpo, riuscendo a rimanere in questo mondo grazie alla grande abilità del fratello, che lega la sua anima a un’armatura vuota, sacrificando però il suo braccio destro. Mutilati nel corpo ma saldi nello spirito, i due fratelli decidono quindi di mettersi in viaggio alla ricerca della Pietra Filosofale, leggendario artefatto in grado di amplificare le pratiche alchemiche e forse di restituire loro i corpi originari. Edward entrerà a far parte di un’associazione militare alle dirette dipendenze dell’esercito di Amestris, gli Alchimisti di Stato, assumendo il soprannome di Alchimista d'Acciaio...

Il primo episodio del remake si situa cronologicamente subito prima della partenza dei fratelli Elric per la città di Reole, e si svolge a Central City, la capitale di Amestris, sede del quartier generale degli Alchimisti di Stato.
L'Alchimista di Fuoco Roy Mustang, superiore di Ed, riceve l'incarico di arrestare un terrorista che mira a rovesciare il comando generale dell'esercito, Isaac McDougal, ex-alchimista di stato noto come l’Alchimista di Ghiaccio. Intenzionati ad aiutare Mustang, i due fratelli si battono contro Isaac con l'aiuto del maggiore Alex Luois Armstrong, avendo infine la meglio, non senza l’intervento di King Bradley in persona, comandante supremo dell'Esercito. Fanno pertanto la loro comparsa già da questo primo episodio alcuni dei personaggi più importanti della saga: Roy Mustang, King Bradley, Maes Hughes, Alex Louis Armstrong e Kimbly.

FMA2009Diversamente dal manga e dalla prima serie, in cui la vicenda iniziava circoscritta intorno ai fratelli Elric per poi allargarsi progressivamente solo in un secondo momento, in questo remake gli eventi narrati lasciano presagire fin da subito le nubi all'orizzonte che attendono i nostri protagonisti: dai discorsi di Isaac intuiamo esserci qualche oscuro segreto dietro all'esercito, e sentiamo parlare degli orrori compiuti durante la guerra di Ishbal; non solo, scopriamo fin da subito che King Bradley non è sicuramente una persona comune, in grado di uccidere un alchimista dotato di pietra filosofale senza apparente difficoltà, e abbiamo persino l'apparizione del volto del “Padre” in un paio di fotogrammi.

Dal punto di vista tecnico questa nuova serie parte bene: ben animata la opening, più essenziale la ending, musicalmente forse niente di innovativo ma molto piacevoli da ascoltare.
Discrete le animazioni anche durante l'intera puntata e positivo anche il disegno, con uno stile più delicato di quello della prima serie, più fedele a quello dell'Arakawa. Buone, infine, colorazioni e fondali.

Peccato che il successivo episodio abbia disilluso le ottime aspettative riposte: la puntata è un insieme di flashback sull'infanzia dei fratelli Elric che, partendo dalla morte della madre arriva fino all'esame da Alchimista di Stato sostenuto da Edward davanti a King Bradley in persona, passando per il primo incontro con Mustang e l'allenamento con l'insegnante. Ma nel manga tutti questi eventi non vengano mostrati subito, anzi poco alla volta, mai fini a se stessi ma sempre funzionali allo sviluppo e all'approfondimento della psicologia dei personaggi e delle vicende. Tutti questi eventi sono invece accatastati uno dopo l'altro senza un apparente schema logico se non la mera disposizione cronologica degli avvenimenti, andando a rovinare il sottile gioco di suspense creato dall'autrice nella sua opera. Anche se prese separatamente, i singoli episodi mostrano tutti i loro limiti. Come non ricordare uno dei momenti più belli e struggenti della scorsa serie, l'episodio “Mamma”? Ebbene, qui non vi è alcuna traccia di quel pathos, la madre dei due fratelli ci viene mostrata solo per pochi secondi, senza neanche il tempo di conoscerla un minimo, per poi venire catapultati a fatto già avvenuto, con Ed e Al seduti davanti alla sua tomba. Ma anche il discorso tra Winry e Riza sul voler proteggere qualcuno, se inserito a questo punto della vicenda, viene privato di tutto il significato di cui era carico invece nel manga originale. Gli autori si spingono addirittura a mostrare il Portale e il suo “contenuto”, facendo già intuire il motivo per cui Ed non necessiti di cerchi alchemici per effettuare le sue trasmutazioni.

A peggiorare ulteriormente il tutto vi è un netto calo dal punto di vista tecnico: i disegni diventano già più approssimativi, la cura nelle proporzioni anatomiche, specie di visi e arti, viene meno, e le linee di contorno tendono a risultare fastidiosamente spesse nelle inquadrature da lontano; si salvano fortunatamente almeno i primi piani. Anche le musiche sono più anonime rispetto al passato, arrivando ad annoiare in alcuni punti cruciali quali la morte della madre o il drammatico momento della perdita degli arti per i due fratelli.

È sicuramente ancora troppo presto per giudicare veramente questa nuova serie, ma l'inizio non è certamente dei migliori, non solo perché inferiore a quello della vecchia produzione, ma soprattutto per l'eccessiva libertà nello sviluppo della vicenda rispetto all'originale. E sebbene questo fosse stato uno dei maggiori punti di forza della scorsa serie, stavolta rischia di tramutarsi nel suo peggior difetto. Purtroppo sembra più una mera operazione commerciale atta a sfruttare l'enorme successo del titolo, più che un tentativo di dare ai fan del manga una trasposizione realmente più fedele.

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