Dofus_logoL’attuale panorama degli MMORPG non è certo povero di esponenti ma, a dirla tutta, a fronte di poche valide eccezioni, una buona parte delle nuove produzioni nascono e sostanzialmente vengono dimenticate nel giro di poco tempo. Ciò accade perché, in un panorama così affollato, il più delle volte forse si preferisce “andare sul sicuro” attenendosi ai soliti collaudati stereotipi, dando però vita all’ennesimo gioco-clone.
Ogni tanto però assistiamo alla nascita di un titolo in grado di ritagliarsi un suo spazio in tale quadro congestionato, meritandosi l’attenzione della comunità videoludica grazie magari a poche ma azzeccate peculiarità; è questo il caso di Dofus 2.0, l’ormai ben conosciuto MMORPG (Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game) tattico prodotto e sviluppato nel settembre del 2004 in Francia da Ankama Studio; produzione che, pur non volendo snaturare troppo i canoni del genere, intraprende dichiaratamente strade alternative. “Dofus, L’altro MMORPG”, recita infatti a ragione lo slogan pubblicitario, si perché questo videogioco può vantare degli elementi peculiari e tutto sommato innovativi, che illustreremo qui di seguito dopo averne già dato un accenno nella preview riguardante la fase di beta testing della nuova release di gioco, a cui hanno avuto modo di partecipare gratuitamente anche gli utenti di AnimeClick.it, grazie alle 500 Beta-Key re-galate da AnimeClick.it ed Ankama qualche tempo fa.

DOFUS si è ormai conquistato da tempo un suo zoccolo duro di aficionados, più di 25 milioni in tutto il mondo; questo anche grazie ad un saldo sistema di server di supporto e ad una localizzazione in tutte le principali lingue, italiano compreso. Il gioco è infatti completamente tradotto nel nostro idioma, e nel complesso si può affermare che è stato fatto un buon lavoro, soprattutto se si considera la reinterpretazione ironica e piacevolmente eccentrica di tutta la terminologia “classica” tipica del genere fantasy (il “dungeon” ad esempio viene ironicamente ribattezzato “dongione” in Dofus).

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Dofus 2.0 è programmato in Flash, questo potrebbe essere considerato il suo unico limite in realtà, visto che tale tecnologia non può ovviamente competere coi ben più pesanti motori grafici tridimensionali, ma nel contempo tale caratteristica consente un’ampia compatibilità con tutte le piattaforme di gioco, anche se non tecnologicamente all’avanguardia; infatti per godersi appieno Dofus 2.0 basta un hardware modesto (CPU 1 GHz, 512 MB di RAM, scheda video da 64 MB) ed un qualsiasi sistema operativo Windows™, Mac™ o Linux™. Naturalmente è richiesta una connessione ad internet, visto che stiamo parlando di un gioco online.

Innanzitutto rassicuriamo i fruitori di vecchia data: chi giocava già alla versione 1.29 infatti, non si troverà di fronte a sconvolgenti ed indigesti cambi di rotta, gli sviluppatori si sono infatti occupati essenzialmente di un massiccio restyling grafico generale, confermando e migliorando di fatto ciò che di buono e collaudato già c’era nella vecchia incarnazione del gioco. In realtà la fase di migrazione dei vecchi account alla nuova versione non è ancora avvenuta, questo perché Ankama ha deciso di darsi un altro po’ di tempo per le ultime rifiniture. Questo è naturale se si considera l’entità della manovra, anche se già in passato erano stati introdotti continui aggiornamenti atti a bilanciare e migliorare l’esperienza di gioco.
Ogni mappa del gioco, ogni schermata, è stata letteralmente ridisegnata e ricolorata da zero; le location sono fortemente caratterizzare e restano fedeli ad un piacevole stile vivace e cartonesco, estremamente dettagliato e ricco di particolari. Il level design, oltre a risultare molto gradevole, è poi semplice e funzionale, visto che l’esplorazione avviene percorrendo schermate dalla vaga impostazione isometrica, legate tra di loro da collegamenti posti perimetralmente ad esse, dando un buon senso di fluidità nel passaggio da una “mappa” all’altra, e rendendo l'errare per le incantevoli terre di Amakna intuitivo ed immediato.

Dopo aver effettuato la registrazione sul sito ufficiale ed aver facilmente effettuato il download e l’istallazione dei dati di gioco (una decina di megabyte), potrete dedicarvi alla creazione del vostro personaggio giocante, scegliendone il sesso, modificandone il colore e, soprattutto, scegliendo la vostra classe tra le differenti 12 a disposizione. E qui notiamo un altro punto forte di Dofus 2.0, ovvero l’originalità del chara design. Non ci ritroveremo infatti dinnanzi alle tipiche razze presenti in un qualsiasi altro MMORPG fantasy: al posto dei tipici orchi, elfi, goblin e creature simili, Ankama ha scelto di proporre una vasta rosa di razze inedite, dalle sembianze spesso simpatiche, strambe o maliziose.
L’anima però resta sempre quella di un RPG classico, in cui si è chiamati a scegliere tra invocatori, ladri, arcieri, guaritori, cacciatori di tesori, varie tipologie di guerrieri e maghi, pur non escludendo delle piacevoli ed originali varianti.
Ogni classe ha quindi le sue peculiarità, e non va scelta a cuor leggero, visto che deve poter valorizzare il nostro stile di gioco. Nel caso si fosse però colti da indecisione, è sempre possibile studiare la guida passo passo dal sito ufficiale, oppure rispondere alle domande di un simpatico test che ci suggerirà la classe che più ci rappresenta.

Una volta scelto e personalizzato un proprio personaggio, il giocatore può immergersi nell’avventura vera e propria. La curva di apprendimento è ben bilanciata, infatti tutta l’altopiano iniziale del gioco assolve al ruolo di tutorial, grazie alla presenza di particolari PNG (riconoscibili da un punto esclamativo sulla testa) parlando con i quali verranno assegnate delle quest “formative”, che cioè illustrano le meccaniche alla base del gioco. Inoltre un animaletto al centro dell’interfaccia comandi saltellerà ogni tanto per segnalarci la sua disponibilità a dispensare preziosi consigli.
Il progressi di gioco vengono salvati in automatico, ed ogni volta che ci si riconnette, si può continuare la partita dallo stesso punto in cui la si era interrotta.

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L’esplorazione delle mappe è libera e inizialmente è probabile imbattersi in qualche mostriciattolo come un moskito od un pappatutto. Cliccando su di una di queste creature inizierà il combattimento che si svolgerà su di un terreno di gioco simile al precedente, ma suddiviso in caselle, a mo di scacchiera in pratica; i giocatori sono tenuti innanzitutto a scegliere una posizione di partenza, quindi potrà cominciare un combattimento a turni. Qui si palesa la bella componente tattica di Dofus 2.0, infatti ogni combattente ha a disposizione un certo numero di punti movimento e di punti azione, esauriti i quali deve passare il turno. Viene da se che la bravura sta nell’ottimizzare tali punti in funzione degli spostamenti sul terreno di battaglia, e dell’utilizzo di magie e abilità varie, peculiari quest'ultime della classe d’appartenenza del personaggio. Sviluppare poi una strategia di combattimento che sfrutti le abilità proprie del personaggio è fondamentale: un arciere dovrà dardeggiare il nemico restando a debita distanza, sfruttando magari gli ostacoli, i ripari e la conformazione del terreno a proprio vantaggio; i ladrubi possono far danni piazzando trappole e sfruttando l’invisibilità per colpire alle spalle il nemico; i guerrieri invece possono buttarsi nella mischia senza troppi problemi, magari contando sul supporto di un guaritore o di un mago.
A fine combattimento verranno assegnati dei punti esperienza, ed al passaggio di livello sarà poi possibile gestire la crescita delle caratteristiche del proprio personaggio, ridistribuendo un certo numero di punti abilità a parametri quali vitalità, saggezza, forza, intelligenza, fortuna e agilità; parimenti verranno sbloccate anche nuove abilità ed incantesimi da far ugualmente sviluppare.

Uscendo vittoriosi da uno scontro si può spesso entrare in possesso anche di oggetti, accessori, armi e risorse varie. Molti di questi son commerciabili, barattabili o anche acquistabili da utenti o mercanti. Vestiario, accessori ed armi serviranno a potenziare una gran varietà di caratteristiche del nostro personaggio; oltre che ad offrire un certo grado di personalizzazione, spesso bizzarra.

Anche l’apprendimento dei mestieri (boscaiolo, fabbro, pescatore, alchimista, minatore ecc…) è importante, ed è reso possibile dall’interazione con alcuni particolari PNG (personaggi non giocanti), ed al conseguente allenamento in quella attività. I PNG possono anche assegnare missioni, spiegare alcune meccaniche di gioco o vendere degli oggetti.

Dopo le primissime ore di gioco probabilmente risulta inevitabile accorgersi dell’utilità della chat incorporata nell'interfaccia di gioco, magari inizialmente utilizzata per chiedere qualche dritta ad altri giocatori, o per gestire la compravendita di qualche oggetto. Senza rendersene conto si finisce per socializzare o magari con l’entrare in una gilda, constatando gli indubbi vantaggi offerti dal lavoro di squadra; ed infatti alcune quest del gioco in molte fasi incoraggiano tale approccio. Di sicuro l'utente avrà di che interagire e socializzare, visto che la comunità italiana di Dofus è fervida, questo grazie anche all’ottimo lavoro di supporto offerto dal forum italiano.

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In Dofus 2.0 è possibile iniziare a divertirsi senza spendere un soldo visto che già con un semplice account gratuito è possibile provare un’esperienza di gioco vasta e senza limiti di tempo. Ovviamente alcuni elementi vengono preclusi all’utente free che, ad esempio, non può scegliere alcune classi, allevare un famiglio (un animaletto da compagnia) oppure agire liberamente in alcune aree che restano esplorabili, ma in cui risulta impossibile combattere, raccogliere risorse e interagire con i PNG. Aderendo invece ad un abbonamento dal costo irrisorio, si potrà vivere un’esperienza di gioco ricca, completa e libera a 360 gradi.

Concludendo, Dofus 2.0 non disattende le promesse iniziali, migliorandosi sotto ogni aspetto (musiche ed interfaccia comprese), e presentando in definitiva una grafica ed uno stile piacevole, un bestiario e dei personaggi accattivanti ed originali, sorretti da una struttura solida e ben collaudata. Un’esperienza di gioco che viene rinverdita dai continui contenuti ed iniziative (come il recente Pappaball) elargiti dal team di Ankama, che dimostra così di saper giocare bene le proprie carte, dando prova di tenere alla propria comunità di appassionati in continua crescita.
Se si ha un po’ di tempo libero potrebbe risultare estremamente piacevole immergersi nel mondo di Amakna, alla ricerca dei sei dofus, le uova di drago da cui prende il nome il gioco, affrontando un’avventura con la giusta dose di humor, profondità e “pericolose” missioni. E’ proprio il caso questo di dire che provare non costa nulla.