E' per me una grandissima emozione poter finalmente avere fra le mie mani il primo numero italiano di Pretty Guardian Sailor Moon, attesissima riedizione dello storico titolo Kodansha recentemente pubblicato in occasione dello scorso Lucca Comics da GP Publishing, dopo aver letto e tradotto per diletto diverse volte, vocabolario alla mano, queste stesse storie dal giapponese, sia nell'edizione originale del 1992, sia nella riedizione del 2003, su cui il manga di cui parleremo è basato.
Pretty Guardian Sailor Moon, titolo internazionale dell'opera scelto dall'autrice stessa, nasce in primis come versione di lusso di uno storico manga, ora completo di splendide tavole a colori, nuove illustrazioni e nuovi retroscena, ma anche come lettura cartacea da affiancare alla visione dell'omonimo live action da esso tratto che nel 2003 andava in onda in patria. Chi aveva avuto la fortuna di leggere l'edizione originale, pubblicata dal 1992 al 1997 da Kodansha, si era dunque trovato davanti, leggendo la ristampa, un manga sì simile a quello che conosceva, ma con qualche differenza che lo rendesse simile alla Sailor Moon in carne ed ossa che vedeva sugli schermi. In più, adesso la storia era al passo coi tempi, differenziandosi a sua volta dalla celebre versione animata che, coi suoi 200 episodi, era stata lo specchio di un'epoca, gli anni '90, di cui mostrava lo scorrere e i cambiamenti in fatto di mode, hobby, tecnologie. Per fare qualche esempio, in questa nuova versione sono state ritoccate diverse tavole, perché l'autrice voleva migliorarle sul lato grafico, rendendo i personaggi e le ambientazioni più simili al telefilm (è il caso di diversi accessori e fronzoli, assenti nell'anime e nel manga prima versione, che sono stati aggiunti alle divise delle guerriere) o, semplicemente, più moderni (gli appassionati della serie animata ricorderanno di certo il floppy disc con cui i malvagi facevano il lavaggio del cervello agli umani nell'episodio in cui entrava in scena Sailor Mercury, ebbene in questa nuova versione del manga è stato sostituito da un più attuale cd-rom). La bella storia imbastita da Naoko Takeuchi durante gli anni '90, fortunatamente, è rimasta tale, dunque anche in Pretty Guardian Sailor Moon si narrerà della quattordicenne piagnucolona Usagi Tsukino, che ha ottenuto dalla gatta parlante Luna il potere di trasformarsi nella guerriera Sailor Moon allo scopo di debellare il male, e delle quattro amiche e compagne che la aiuteranno nella missione.
E' indubbio che la quasi totalità dei lettori italiani che si avvicineranno a questo manga avranno già visto e apprezzato, probabilmente in tenera età, l'omonimo adattamento animato che tanto furore e successo fece nel nostro paese una quindicina di anni or sono. E' bene dunque dire che, a giudicare da questa prima uscita, il manga rispecchia a grandi linee la trama dell'anime, ma la narrazione è più matura, concitata, priva dei molti episodi riempitivi che annoiarono parte degli spettatori ma nel contempo delinearono alla perfezione i caratteri dei personaggi, che in questo primo volume si sono succeduti con un ritmo frenetico ma si sono presentati soltanto a grandi linee, senza ancora averci fatto partecipi dei loro caratteri e dei loro segreti. Le vicende si distaccano da quelle animate sul finire del volume, inoltre vi sono meno sottotrame amorose e un umorismo sì presente ma più contenuto rispetto alla versione animata. A rimanere è la grandissima cura spesa dall'autrice per la caratterizzazione grafico-nomastica dei personaggi, i quali hanno tutti diversi simbolismi legati ai pianeti da cui traggono i poteri e alle leggende e mitologie ad essi legati, dal colore dominante ai gusti, dalle attitudini finanche ai nomi e cognomi. Con la sua atmosfera romantica e sognante, Sailor Moon è una storia moderna e urbana, i cui protagonisti sono ragazzi come tanti che vanno a scuola, bighellonano, giocano ai videogames, ma sono anche i protagonisti di una favola del ventesimo secolo, che ci parla di un amore voluto dal destino e di una cruenta battaglia tra il bene e il male, una grande avventura fruibile perfettamente sia dai giovani che dai più grandicelli tramite le sue diverse chiavi di lettura. Ad aiutare l'atmosfera, i particolarissimi disegni della maestra Takeuchi, che ci regalano personaggi longilinei, slanciati, dotati di singolare bellezza ma anche, all'occorrenza, capaci di fare smorfie e piagnistei ove la gag lo richiede. Disegni che oltretutto miglioreranno sempre più man mano che la storia procederà, facendosi sempre più leggeri, puliti e gradevoli all'occhio. Gli sfondi, di contro, saranno un po' scarni, ma vengono compensati da una profusione di retini e decorazioni usati con grande cura.
GP Publishing lancia Pretty Guardian Sailor Moon in due versioni, una da edicola a 4.50 euro e una da fumetteria a 5.90. Unica differenza fra le due versioni, oltre al luogo di distribuzione, è il tipo di carta utilizzato (patinata per le pagine a colori nell'edizione da fumetteria) e la presenza della sovraccoperta nel secondo caso. Il lavoro svolto dall'editore è lodevole: l'edizione da fumetteria è assolutamente identica alla controparte giapponese, con la sola differenza del romaji, del logo dell'editore sulla cover, dell'immagine di Usagi sulla costina e un paio di centimetri d'altezza in più: stessa consistenza, stesse pagine a colori in apertura, stesse illustrazioni e testi all'interno della sovraccoperta, stessi colori, stesse pin up interne e una carta spessa e bianchissima. L'adattamento è stato svolto in maniera certosina, rispettando alla perfezione tutti i termini voluti dalla maestra Takeuchi (Tuxedo Kamen, le formule di trasformazione/attacco) o traducendoli in italiano in maniera letterale senza invenzioni di sorta (Maboroshi no ginzuishou/Cristallo d'argento illusorio, Odango-atama/Testa di odango). Addirittura, è stato adottato un diverso font per i testi secondari scritti a mano e non al computer nella versione originale. Dovendo recriminare qualche piccolezza, aldilà delle onomatopee lasciate in originale per espresso volere dell'autrice, si potrebbe obbiettare per la mancanza del font "tenebroso" che in originale caratterizzava i discorsi dei cattivi, la totale mancanza di note esplicative che spieghino termini nipponici come "odango", "kamikakushi" o "prin" e un lievissimo errore di stampa che nel primo capitolo mette in bocca la stessa frase a due personaggi, saltandone dunque una. Si tratta, a parte questi piccoli dettagli, di una delle migliori edizioni mai viste in Italia, sicuramente degnissima di rappresentare un'opera importante, attesa e curata come questa, facendo anche una bella figura esposta in libreria.
Edito ormai nel millennio scorso da Kodansha, Pretty Guardian Sailor Moon è il celebre manga dell’autrice Naoko Takeuchi il cui successo, dovuto all’estero in particolare alla trasposizione animata realizzata praticamente in contemporanea all’uscita su rivista della controparte cartacea di riferimento, ha avuto ampia risonanza in quasi tutto il mondo.
Nonostante il poco lusinghiero primato di “adattamento largamente censurato” che la trasmissione nostrana reca con sé, l’affetto che il nostro Paese ha dimostrato nei confronti dell’affascinante guerriera Sailor Moon si è dimostrato profondo e tenace tanto da resistere alla sua prolungata assenza coatta dagli schermi, e la paziente e fiduciosa attesa dei fans è stata recentemente ripagata dalla decisione di Takeuchi-Sensei di scegliere proprio l’Italia come nazione di rilancio della sua opera, e grazie all’impegno e all’eccellente lavoro svolto dalla casa editrice GP Publishing possiamo finalmente apprezzare in una edizione elegante e aderente all’originale le avventure di una delle paladine della giustizia più famose dell’immaginario collettivo degli ultimi anni.
Uno dei principali pregi di SM fu quello di proporre una storia dalla palese matrice shoujo incorporando e adattando punti cardine e stilemi di produzioni più prettamente maschili come i live action à la Power Rangers, in un risultante mix potenzialmente appetibile a fruitori di ambo i sessi.
Chiunque abbia seguito, seppur parzialmente, le succitate serie avrà senza dubbio riconosciuto in SM i clichés “Sentai”: le trasformazioni, i power up, avversari e alleati di origine aliena, l’ambientazione metropolitana, la giovane età dei personaggi, il tutto ridefinito in chiara chiave femminile e conseguentemente denominato “Majokko-Sentai”.
A parte ciò, come credo ogni lettore abbia notato, il tankoubon si discosta piuttosto marcatamente dalla variante TV: innanzitutto, la velocità di narrazione è elevata; tuttavia, affrancandosi dall’utilizzo esclusivo dello statico schema con un’apertura incentrata sulla vita quotidiana, l’attacco del mostro e il conseguente contrattacco Sailor, essa rende la lettura più emozionante e coinvolgente.
Al contempo però, determinati snodi nevralgici restano vulnerabili: ciò è evidente nel caso dei quattro generali Shitennou, Jadeite, Nephrite, Zoisite e Kunzite, di cui almeno i primi due qui appaiono e vengono sconfitti in maniera fulminea ricorrendo a talune soluzioni narrative un poco semplicistiche senza la complessità psicologica e sentimentale che li caratterizza nell’anime, la quale permette un’umanizzazione del conflitto bene-male, per me uno degli aspetti più ragguardevoli del titolo.
La forte sensazione di imprevedibilità del plot originario è ulteriormente rafforzata dal comparto grafico, dinamico malgrado i vistosi retini e i simboli che costellano i balloons nelle tavole, le quali spesso introducono repentini cambi di scena, sebbene a volte, rarissime in verità, la divisione in vignette sia eccessiva e un po’ confusionaria.
Comunque, PGSM è un ottimo prodotto, gradevole, scorrevole e interessante, e i fattori opinabili che ho comunque ritenuto corretto menzionare compaiono in minima parte nell’insieme della pubblicazione, la quale è e rimane imprescindibile e che, pertanto, non posso fare a meno di consigliare ai vecchi ammiratori, ai suoi detrattori e a coloro che hanno soltanto adesso l’opportunità di farne la conoscenza.
Ogni volta che mi avvicino a Sailor Moon è come se fosse la prima. Sia per l'anime, visto a suo tempo nei primi passaggi televisivi che successivamente nella versione originale, che per il manga nella sua prima edizione italiana, recuperato parzialmente e a spezzoni dal mercato del collezionismo.
Ed è come se fosse una prima lettura anche con questa nuova edizione della GP Publishing grazie in particolare alla raccolta in volumi che conferisce al manga un dinamismo, un energia e una tensione narrativa che la precedente edizione in singoli capitoli non riusciva a trasmettere pienamente. Ma il merito di ciò va anche allo stile di disegno della sensei Takeuchi che passa in scioltezza da tavole dall'aria eterea, elaborate e ricercate a disegni in stile “chibi” buffi e divertenti ma mai poco curati o approssimativi.
E' quindi finalmente ora di tuffarsi a seguire le avventure di Usagi e delle altre guerriere che vestono alla marinaretta senza guardare a ciò che è stato ma a ciò che sarà.
Dopo aver letto il primo volume di Sailor Moon, provo sensazioni contrastanti. Da un lato la gioia di avere tra le mani un manga cosi bramato, che volevo leggere da anni, che a causa del blocco che l'autrice impose impedendone ristampe, quasi mi spingeva alla folle impresa di recuperare la vecchia edizione Star Comics, e dall'altro un po' di delusione mista ad amarezza.
Infatti dopo aver letto il volume, il mio pensiero è stato: Mah
Non è stato purtroppo all'altezza delle mie aspettative, io che ho visto l'anime, sono rimasto spiazzato dalla velocità a cui gli eventi si susseguono, solo nel primo volume ben quattro guerriere Sailor fanno la loro comparsa, gli scontri si risolvono in una pagina, e l'introspezione sui vari personaggi è nulla. Lo scopo dei nemici è oscuro, tranne un minimo accenno al loro obbiettivo, come anche quello delle Sailor che vengono mandate allo sbaraglio dalla malefica gatta nera. E anche vero che è solo il primo volume, quindi è forse un po' presto per giudicare.
Magari se avete seguito solo l'anime potreste rimanere un po' spiazzati come accaduto a me, oppure no. Lode invece a GP Publishing per l'ottima edizione, la deluxe sublime sotto tutti i punti di vista, bella da tenere in esposizione.
Sailor Moon è tornata ed è qui per punirvi in nome della luna!
Finalmente in Italia in un'edizione degna di questo nome, il più famoso manga di Naoko Takeuchi. Lo shoujo che ha forse creato il genere majokko-sentai (ragazzine apparentemente normali che grazie a manufatti/animali parlanti acquisiscono poteri sovrannaturali trasformandosi in eroine), arriva grazie alla GP Publishing in 12 volumi più Sailor V e 2 volumi speciali.
La storia si dipana veloce, vengono presentate in rapida successione le varie protagoniste - Sailor Moon, Sailor Mercury, Sailor Mars e Sailor Venus - capitanate da una splendida gatta parlante - Luna - che spiega loro per sommi capi chi siano e lo scopo della loro missione.
Il tratto della Takeuchi è molto versatile, spazia dal tipico stile shoujo al deformed (molto usato soprattutto per la protagonista, con esiti esilaranti), ad uno stile più "serio" e "oscuro" nel rappresentare i nemici delle guerriere.
Un po' strano è - dopo una vita a sentire Bunny, Ubaldo, Amy, Marzio, Rea, Morea, eccetera - leggere i nomi originali quali Usagi, Umino, Ami, Mamoru, Rei, Minako, eccetera, ma ci si fa l'abitudine molto in fretta.
In sintesi, un manga che nonostante sia "anziano" in quanto risente dell'atmosfera anni '90, rimane godibilissimo ancora oggi.
[CERCAMANGA_Pretty Guardian Sailor Moon]
Pretty Guardian Sailor Moon, titolo internazionale dell'opera scelto dall'autrice stessa, nasce in primis come versione di lusso di uno storico manga, ora completo di splendide tavole a colori, nuove illustrazioni e nuovi retroscena, ma anche come lettura cartacea da affiancare alla visione dell'omonimo live action da esso tratto che nel 2003 andava in onda in patria. Chi aveva avuto la fortuna di leggere l'edizione originale, pubblicata dal 1992 al 1997 da Kodansha, si era dunque trovato davanti, leggendo la ristampa, un manga sì simile a quello che conosceva, ma con qualche differenza che lo rendesse simile alla Sailor Moon in carne ed ossa che vedeva sugli schermi. In più, adesso la storia era al passo coi tempi, differenziandosi a sua volta dalla celebre versione animata che, coi suoi 200 episodi, era stata lo specchio di un'epoca, gli anni '90, di cui mostrava lo scorrere e i cambiamenti in fatto di mode, hobby, tecnologie. Per fare qualche esempio, in questa nuova versione sono state ritoccate diverse tavole, perché l'autrice voleva migliorarle sul lato grafico, rendendo i personaggi e le ambientazioni più simili al telefilm (è il caso di diversi accessori e fronzoli, assenti nell'anime e nel manga prima versione, che sono stati aggiunti alle divise delle guerriere) o, semplicemente, più moderni (gli appassionati della serie animata ricorderanno di certo il floppy disc con cui i malvagi facevano il lavaggio del cervello agli umani nell'episodio in cui entrava in scena Sailor Mercury, ebbene in questa nuova versione del manga è stato sostituito da un più attuale cd-rom). La bella storia imbastita da Naoko Takeuchi durante gli anni '90, fortunatamente, è rimasta tale, dunque anche in Pretty Guardian Sailor Moon si narrerà della quattordicenne piagnucolona Usagi Tsukino, che ha ottenuto dalla gatta parlante Luna il potere di trasformarsi nella guerriera Sailor Moon allo scopo di debellare il male, e delle quattro amiche e compagne che la aiuteranno nella missione.
E' indubbio che la quasi totalità dei lettori italiani che si avvicineranno a questo manga avranno già visto e apprezzato, probabilmente in tenera età, l'omonimo adattamento animato che tanto furore e successo fece nel nostro paese una quindicina di anni or sono. E' bene dunque dire che, a giudicare da questa prima uscita, il manga rispecchia a grandi linee la trama dell'anime, ma la narrazione è più matura, concitata, priva dei molti episodi riempitivi che annoiarono parte degli spettatori ma nel contempo delinearono alla perfezione i caratteri dei personaggi, che in questo primo volume si sono succeduti con un ritmo frenetico ma si sono presentati soltanto a grandi linee, senza ancora averci fatto partecipi dei loro caratteri e dei loro segreti. Le vicende si distaccano da quelle animate sul finire del volume, inoltre vi sono meno sottotrame amorose e un umorismo sì presente ma più contenuto rispetto alla versione animata. A rimanere è la grandissima cura spesa dall'autrice per la caratterizzazione grafico-nomastica dei personaggi, i quali hanno tutti diversi simbolismi legati ai pianeti da cui traggono i poteri e alle leggende e mitologie ad essi legati, dal colore dominante ai gusti, dalle attitudini finanche ai nomi e cognomi. Con la sua atmosfera romantica e sognante, Sailor Moon è una storia moderna e urbana, i cui protagonisti sono ragazzi come tanti che vanno a scuola, bighellonano, giocano ai videogames, ma sono anche i protagonisti di una favola del ventesimo secolo, che ci parla di un amore voluto dal destino e di una cruenta battaglia tra il bene e il male, una grande avventura fruibile perfettamente sia dai giovani che dai più grandicelli tramite le sue diverse chiavi di lettura. Ad aiutare l'atmosfera, i particolarissimi disegni della maestra Takeuchi, che ci regalano personaggi longilinei, slanciati, dotati di singolare bellezza ma anche, all'occorrenza, capaci di fare smorfie e piagnistei ove la gag lo richiede. Disegni che oltretutto miglioreranno sempre più man mano che la storia procederà, facendosi sempre più leggeri, puliti e gradevoli all'occhio. Gli sfondi, di contro, saranno un po' scarni, ma vengono compensati da una profusione di retini e decorazioni usati con grande cura.
GP Publishing lancia Pretty Guardian Sailor Moon in due versioni, una da edicola a 4.50 euro e una da fumetteria a 5.90. Unica differenza fra le due versioni, oltre al luogo di distribuzione, è il tipo di carta utilizzato (patinata per le pagine a colori nell'edizione da fumetteria) e la presenza della sovraccoperta nel secondo caso. Il lavoro svolto dall'editore è lodevole: l'edizione da fumetteria è assolutamente identica alla controparte giapponese, con la sola differenza del romaji, del logo dell'editore sulla cover, dell'immagine di Usagi sulla costina e un paio di centimetri d'altezza in più: stessa consistenza, stesse pagine a colori in apertura, stesse illustrazioni e testi all'interno della sovraccoperta, stessi colori, stesse pin up interne e una carta spessa e bianchissima. L'adattamento è stato svolto in maniera certosina, rispettando alla perfezione tutti i termini voluti dalla maestra Takeuchi (Tuxedo Kamen, le formule di trasformazione/attacco) o traducendoli in italiano in maniera letterale senza invenzioni di sorta (Maboroshi no ginzuishou/Cristallo d'argento illusorio, Odango-atama/Testa di odango). Addirittura, è stato adottato un diverso font per i testi secondari scritti a mano e non al computer nella versione originale. Dovendo recriminare qualche piccolezza, aldilà delle onomatopee lasciate in originale per espresso volere dell'autrice, si potrebbe obbiettare per la mancanza del font "tenebroso" che in originale caratterizzava i discorsi dei cattivi, la totale mancanza di note esplicative che spieghino termini nipponici come "odango", "kamikakushi" o "prin" e un lievissimo errore di stampa che nel primo capitolo mette in bocca la stessa frase a due personaggi, saltandone dunque una. Si tratta, a parte questi piccoli dettagli, di una delle migliori edizioni mai viste in Italia, sicuramente degnissima di rappresentare un'opera importante, attesa e curata come questa, facendo anche una bella figura esposta in libreria.
Autore: Kotaro
Edito ormai nel millennio scorso da Kodansha, Pretty Guardian Sailor Moon è il celebre manga dell’autrice Naoko Takeuchi il cui successo, dovuto all’estero in particolare alla trasposizione animata realizzata praticamente in contemporanea all’uscita su rivista della controparte cartacea di riferimento, ha avuto ampia risonanza in quasi tutto il mondo.
Nonostante il poco lusinghiero primato di “adattamento largamente censurato” che la trasmissione nostrana reca con sé, l’affetto che il nostro Paese ha dimostrato nei confronti dell’affascinante guerriera Sailor Moon si è dimostrato profondo e tenace tanto da resistere alla sua prolungata assenza coatta dagli schermi, e la paziente e fiduciosa attesa dei fans è stata recentemente ripagata dalla decisione di Takeuchi-Sensei di scegliere proprio l’Italia come nazione di rilancio della sua opera, e grazie all’impegno e all’eccellente lavoro svolto dalla casa editrice GP Publishing possiamo finalmente apprezzare in una edizione elegante e aderente all’originale le avventure di una delle paladine della giustizia più famose dell’immaginario collettivo degli ultimi anni.
Uno dei principali pregi di SM fu quello di proporre una storia dalla palese matrice shoujo incorporando e adattando punti cardine e stilemi di produzioni più prettamente maschili come i live action à la Power Rangers, in un risultante mix potenzialmente appetibile a fruitori di ambo i sessi.
Chiunque abbia seguito, seppur parzialmente, le succitate serie avrà senza dubbio riconosciuto in SM i clichés “Sentai”: le trasformazioni, i power up, avversari e alleati di origine aliena, l’ambientazione metropolitana, la giovane età dei personaggi, il tutto ridefinito in chiara chiave femminile e conseguentemente denominato “Majokko-Sentai”.
A parte ciò, come credo ogni lettore abbia notato, il tankoubon si discosta piuttosto marcatamente dalla variante TV: innanzitutto, la velocità di narrazione è elevata; tuttavia, affrancandosi dall’utilizzo esclusivo dello statico schema con un’apertura incentrata sulla vita quotidiana, l’attacco del mostro e il conseguente contrattacco Sailor, essa rende la lettura più emozionante e coinvolgente.
Al contempo però, determinati snodi nevralgici restano vulnerabili: ciò è evidente nel caso dei quattro generali Shitennou, Jadeite, Nephrite, Zoisite e Kunzite, di cui almeno i primi due qui appaiono e vengono sconfitti in maniera fulminea ricorrendo a talune soluzioni narrative un poco semplicistiche senza la complessità psicologica e sentimentale che li caratterizza nell’anime, la quale permette un’umanizzazione del conflitto bene-male, per me uno degli aspetti più ragguardevoli del titolo.
La forte sensazione di imprevedibilità del plot originario è ulteriormente rafforzata dal comparto grafico, dinamico malgrado i vistosi retini e i simboli che costellano i balloons nelle tavole, le quali spesso introducono repentini cambi di scena, sebbene a volte, rarissime in verità, la divisione in vignette sia eccessiva e un po’ confusionaria.
Comunque, PGSM è un ottimo prodotto, gradevole, scorrevole e interessante, e i fattori opinabili che ho comunque ritenuto corretto menzionare compaiono in minima parte nell’insieme della pubblicazione, la quale è e rimane imprescindibile e che, pertanto, non posso fare a meno di consigliare ai vecchi ammiratori, ai suoi detrattori e a coloro che hanno soltanto adesso l’opportunità di farne la conoscenza.
Autore: Shaoranlover
Ogni volta che mi avvicino a Sailor Moon è come se fosse la prima. Sia per l'anime, visto a suo tempo nei primi passaggi televisivi che successivamente nella versione originale, che per il manga nella sua prima edizione italiana, recuperato parzialmente e a spezzoni dal mercato del collezionismo.
Ed è come se fosse una prima lettura anche con questa nuova edizione della GP Publishing grazie in particolare alla raccolta in volumi che conferisce al manga un dinamismo, un energia e una tensione narrativa che la precedente edizione in singoli capitoli non riusciva a trasmettere pienamente. Ma il merito di ciò va anche allo stile di disegno della sensei Takeuchi che passa in scioltezza da tavole dall'aria eterea, elaborate e ricercate a disegni in stile “chibi” buffi e divertenti ma mai poco curati o approssimativi.
E' quindi finalmente ora di tuffarsi a seguire le avventure di Usagi e delle altre guerriere che vestono alla marinaretta senza guardare a ciò che è stato ma a ciò che sarà.
Autore: Swordman
Dopo aver letto il primo volume di Sailor Moon, provo sensazioni contrastanti. Da un lato la gioia di avere tra le mani un manga cosi bramato, che volevo leggere da anni, che a causa del blocco che l'autrice impose impedendone ristampe, quasi mi spingeva alla folle impresa di recuperare la vecchia edizione Star Comics, e dall'altro un po' di delusione mista ad amarezza.
Infatti dopo aver letto il volume, il mio pensiero è stato: Mah
Non è stato purtroppo all'altezza delle mie aspettative, io che ho visto l'anime, sono rimasto spiazzato dalla velocità a cui gli eventi si susseguono, solo nel primo volume ben quattro guerriere Sailor fanno la loro comparsa, gli scontri si risolvono in una pagina, e l'introspezione sui vari personaggi è nulla. Lo scopo dei nemici è oscuro, tranne un minimo accenno al loro obbiettivo, come anche quello delle Sailor che vengono mandate allo sbaraglio dalla malefica gatta nera. E anche vero che è solo il primo volume, quindi è forse un po' presto per giudicare.
Magari se avete seguito solo l'anime potreste rimanere un po' spiazzati come accaduto a me, oppure no. Lode invece a GP Publishing per l'ottima edizione, la deluxe sublime sotto tutti i punti di vista, bella da tenere in esposizione.
Sailor Moon è tornata ed è qui per punirvi in nome della luna!
Autore: GianniGreed
Finalmente in Italia in un'edizione degna di questo nome, il più famoso manga di Naoko Takeuchi. Lo shoujo che ha forse creato il genere majokko-sentai (ragazzine apparentemente normali che grazie a manufatti/animali parlanti acquisiscono poteri sovrannaturali trasformandosi in eroine), arriva grazie alla GP Publishing in 12 volumi più Sailor V e 2 volumi speciali.
La storia si dipana veloce, vengono presentate in rapida successione le varie protagoniste - Sailor Moon, Sailor Mercury, Sailor Mars e Sailor Venus - capitanate da una splendida gatta parlante - Luna - che spiega loro per sommi capi chi siano e lo scopo della loro missione.
Il tratto della Takeuchi è molto versatile, spazia dal tipico stile shoujo al deformed (molto usato soprattutto per la protagonista, con esiti esilaranti), ad uno stile più "serio" e "oscuro" nel rappresentare i nemici delle guerriere.
Un po' strano è - dopo una vita a sentire Bunny, Ubaldo, Amy, Marzio, Rea, Morea, eccetera - leggere i nomi originali quali Usagi, Umino, Ami, Mamoru, Rei, Minako, eccetera, ma ci si fa l'abitudine molto in fretta.
In sintesi, un manga che nonostante sia "anziano" in quanto risente dell'atmosfera anni '90, rimane godibilissimo ancora oggi.
Autore: Picciotta74
[CERCAMANGA_Pretty Guardian Sailor Moon]
Probabilmente è stato evitato per mantenere quanto più fedeli le tavole. A Lucca quando mi sono avvicinato allo stand una delle ragazze GP ci ha tenuto a precisare che le onomatopee erano state lasciate in originale secondo il volere dell'autrice, quindi immagino che ci tenessero particolarmente a non "manomettere" le tavole.
Per quanto riguarda l'atmosfera anni '90 direi che siamo nel periodo di massimo splendore. tra l'altro in questi giorni sto vedendo Nadesico e devo dire che l'effetto nostalgia sta facendo i suoi danni. Anche perchè forse il meglio lo abbiamo già visto.
L'edizione GP è splendida davvero. Complimenti a Kotaro perchè le sue prime impressioni hanno espresso alla perfezione le sensazioni che ho avuto.
Aggiungo inoltre che il manga non e' che si mantenga su buoni livelli sempre, dopo l'equivalente della serie S dell'anime tutti i problemi latenti (eccessivo focus su Usagi, storie "riciclate", comprimari piatti) diventano incredibilmente manifesti.
Per quanto riguarda la storia beh chi non la conosce?
Devo ancora comprarlo cavoli ç_ç
Ottimo approfondimento!
Anche a me la velocità con cui vengono narrate le vicende inizialmente ha spiazzato ma andando avanti con la lettura ci si fa l'abitudine (anche se avrei apprezzato notevolmente un piccolo accenno alla storia d'amore fra Naru e Nephrite).
Attendo con ansia il secondo volume! =)
Perchè questo succederà!
Ho già altre serie in corso ed essendo un pò cresciuto non voglio certo perdere tempo per un prodotto per signorinelle!!!!!!(sarà anche un capolavoro ma non è il mio genere e come grafica non è brillante).
L'ho interpretata come: questa è l'edizione per i vecchi fan e i veri appassionati, sapete già tutto, non c'è bisogno che vi spieghiamo cos'è uno Shitennou e robe simili. Non so se nell'edizione da edicola ci sono.
Per la velocità della narrazione... il bello viene dopo! Fa bene la Takeuchi a non tirarla tanto per le lunghe, la storia vera inizia quando le guerrire si riuniscono.
Però mi rendo conto che i manga infiniti degli ultimi anni ci hanno un pò abituato male, da questo punto di vista, e ora vedere una storia che procede spedita spiazza molti di noi.
Abbiate pazienza e mi darete ragione! Sailor Moon va letta fino in fondo!
E' un edizione F-A-V-O-L-O-S-A, credo che la GP si sia dimostrata davvero all'altezza della situazione, anche se anch'io avevo notato piccoli difetti riportati nell'articolo (perchè mantenere gli idiogrammi dei suoni onomatopeici?e inoltre avrei davvero gradito le note per la traduzione di alcuni termini).
Per chi è rimasto deluso da questo primo numero perchè diverso dall''anime, dico: non giudicate troppo presto. La storia è stata appena introdotta, sono certa che alla fine ne sarete entusiasti. Il manga è 10000 volte migliore dell'anime, la storia è più complessa e più matura.
Non vedo l'ora che esca il prossimo numero!!!
Quello che mi incuriosisce e che, da come ho capito questa è una "ammodernamento" da parte dell'autrice giusto ? Quindi ci sono differenzi forti e meno forti, a me interesserebbe sapere se è così, cioè se questa versione è differente dalla "classica" e in cosa o.O ?
Non so chi posso rispondermi,Kotaro (come me grande appassionato del "genere" e come, in privato, qui tra i commenti, sulla scheda, a me interesserebbe una risposta se c'è.
Ritornando al manga, anche a me mancano gli approfondimenti dell'anime, ma immagino che in molti casi, siano aggiunte, io ho letto l'edizione Star ma ho ricordi nebulosi, quindi non so dirvelo xD, so solo che questo è un manga che merita, già sento di poterlo annoverare tra i migliori della mia collezione, ovviamente opinione personalissima ^*
Le differenze sono unicamente di tipo grafico (disegni rifatti, aggiunte di retini), ma la storia è sempre quella.
Per chi volesse avvicinarsi adesso a questo titolo, credo sia l'occasione ideale, ma anche per chi volesse riviverne i fasti, poichè siamo al cospetto di uno di quegli spartiacque generazionali che hanno segnato un'epoca.
Complimenti a tutti i recensori.
Boh, leggerò il primo volume e poi deciderò!
P.S. @ximpalullaorg : come mai questa risposta o.O ? non mi sembra di aver parlato cosa e meglio di cosa (scusate il gioco di parole), forse non ti riferivi a me ^*
Forse per Sailor Moon potrei fare un'eccezione
Ehi! Perchè con cinque opinioni adesso è solo colpa mia?
Ma perchè
1- la tua parte è più ampia delle altre e essendo la 1a si nota molto di più.
2- perchè è quella più espressiva e forse la più completa -per non togliere nulla alla bravura degli altri recensori- ma è anche perchè ti è stato concesso più spazio
Comunque siete davvero malefici: Sto vagando su un filo, dato che un giorno decido di prenderlo e un altro mi dico che è meglio lasciarlo perdere, visto anche che lo stile della Takeuchi non è che mi attiri più di tanto, ma leggendo tutte queste fantastiche impressioni mi sento in colpa per non averlo preso... Magari opterò solo per Sailor V visto che son solo 2 numeri
Complimenti a tutti però
Anche io sono rimasta un po' spiazzata dal veloce susseguirsi degli eventi, ma alla fine sarei rimasta meno contenta invece su 5 capitoli, per esempio, che parlassero solo di come Sailor Moon combattesse i cattivi, anzi trovo che la scelta di far arrivare una dopo l'altra le guerriere sia stata anche una mossa per evitare che la gente si annoiasse. Ovviamente non guasterebbe un po' di caratterizzazione dei personaggi, ma sono fiduciosa del fatto che nei prossimi volumi la caratterizzazione si farà più evidente.
infatti ho parlato al plurale, "mi state invogliando" <img class="emoticons" src="/images/Emoticons/tongue.gif" alt="" title=":P"> XD
però, senza nulla togliere agli altri chiaramente, il tuo modo di scrivere (tra recensioni, articoli, approfondimenti e quant'altro) lo trovo sempre molto convincente, molto ben fatto e molto sentito...quindi sì, TU hai una grossa colpa <img class="emoticons" src="/images/Emoticons/biggrin.gif" alt="" title=":D">
Tieni conto che adesso lo leggi a sei capitoli tutti insieme, ma i lettori degli anni '90 lo lessero un capitolo al mese sulle pagine di Nakayoshi. Aspettare mesi perchè la storia decollasse non avrebbe permesso al manga di avere successo e sarebbe stato interrotto, dunque suppongo sia per questo che il ritmo è piuttosto sotenuto, almeno agli inizi.
Ringrazio per i complimenti e chiedo scusa ai vostri portafogli!
Tant'è che mi sono dovuto accontentare per ora della versione da edicola (presa quasi al volo) perchè in fumetteria la versione deluxe era già finita...
Comunque niente male neanche l'edizione base... sono pienamente soddiasfatto dell'acquisto.
Tanto collezionerò tutte e due le edizioni
Ancora la versione da edicola da noi non è arrivata e poi ci si mette questo articolo.. LOL
Se oggi pomeriggio scendo e non trovo la versione economica compra lo Deluxe! U_U
p.s.
Bel articolo!
Spero che sia all'altezza della fama. vedremo con i numeri successivi
condivido tutte le opinioni..sono rimasta spiazzata a vedere che nel solo primo volumetto hanno scoperto 4 guerriere e Usagi ha pure baciato Mamoru!
Il volume lo prendo domani non vedo l'ora...
L'edizione da edicola che volevo prendere non è ancora arrivata.. T__T speriamo che entro fine settimana arrivi.
I disegni sono molto carini, mi piacciono!
Complimenti anche a Kotaro, Shaoranlover, Swordman, GianniGreed e Picciotta74 per le ottime recensioni
In pratica ero al giornalaio per comprare una rivista di programmi TV che compro ogni settimana e vedo l'unico volume disponibile di Sailor Moon *_*
Grazie Dio XD
Cmq, una domandina: ovviamente usciranno sempre in edicola vero? Non vorrei che abbiano fatto così solo per il primo volume...il che manderebbe a quel paese la mia "prenotazione" fatta dall'edicolante di fiducia sul secondo volume
Non ti preoccupare, uscirà tutti i mesi anche in edicola, salvo diverse disposizioni che verranno poi all'occorrenza. Tuttavia, non credo che sia il genere di manga che flopperà in edicola e verrà distribuito solo nelle fumetterie, quindi non c'è problema alcuno!
<i>Pretty Guardian Sailor Moon, titolo internazionale dell'opera scelto dall'autrice stessa</i>
Ma il titolo non era Bishoujo *un'altra parola che non ricordo* Sailor Moon?
Se questo è "troppo rosa" ti sconsiglio di guardare gli scaffali delle fumetterie quando uscirà il sesto numero!
(di cui c'è già una piccola anteprima, dato che nella notizia per le immagini abbiamo usato le cover dei volumi)
Il titolo è "Bishoujo senshi Sailor Moon", ossia "la bellissima guerriera Sailor Moon", che anni addietro era noto internazionalmente con la traduzione inglese "Pretty Soldier Sailor Moon". Da quando è uscita la nuova edizione, in accordo col titolo del telefilm che è infatti questo, l'autrice ha preteso che il titolo internazionale dell'opera fosse "Pretty Guardian Sailor Moon", che infatti è scritto in romaji, affiancato ai kanji e kana del titolo giapponese, sulle cover dei volumi originali (puoi vedere tu stesso il logo originale fra un'opinione e l'altra ).
Sono d'accordissimo con te
Ormai nn so come abbia fatto ad avere successo quella porcheria banalissima delle Pretty Cure(stavo vedendo un episodio su Rai Gulp,nn ho potuto resistere un secondo di + dallo spegnere la TV),Twin Princess...vabbè,Sugar Sugar Rune si può anche salvare dato che è fatto da un'altra grande autrice(Moyoko Anno)...
Quando ho visto Sailor Moon per la prima volta è come se avessi visto una luce accecante...era bellissimo!!!
cmq il volumetto me lo aspettavo + grande,più o meno come quelli delle versioni GOLD(Planet Manga) di FMA,Angel Sanctuary,Bleach,ecc. o delle Perfect Edition della Star Comics... O.o
Grazie per la precisazione
Renesmee
Sailor Moon, con Saint Seiya e un pò Dragon Ball, è il mio primo anime, quello che adoro da sempre, quindi come potevo non prenderlo????
Comunque visto che sono in bancarotta (causa acquisto artbook della stessa opera a lucca comics) ho scelto di fare l'edizione da edicola, quindi quella che mi arriverà di Lucca che è una deluxe servirà almeno a farmi vedere come è fatta la versione deluxe.
Sono felice tutto sommato xD
Complimenti per le recensioni e w Sailor Moon
Sempre in trepidazione per il numero 2 e per la versione deluxe.
Devo dire però che non mi sarebbe dispiaciuta una paginetta finale delle spiegazione dei vari termini giapponesi come kami-kakushi e shitenno... il cui significato niìon mi è proprio immediato diciamo...
Sì, "Ami" e "Luna" sono invertite, infatti nel volumetto giapponese sono al contrario. Per Sendaizakaue/Sendaizakanoue si tratta di due modi diversi di dire la stessa cosa (il "no" di solito si sottintende), ma bastava sceglierne uno!
1. In che cosa consisterebbero i 2 volumi speciali?
2. Umino è il nome o il cognome della versione giapponese di Ubaldo? No, perché mi sembra che debba chiamarsi, di nome intendo, Gurio, o qualcosa di simile...
3. La cosa difficile non è tanto ficcarsi in testa quali siano i nomi originali dei vari personaggi quanto pronunciare il nome effettivo di Ami in luogo di Emy, il che sorgerebbe spontaneo, fra l'altro, visto che si tratta di un caso in cui il nome in questione può essere scritto sotto diverse varianti .
4. Provate a dirmi perché, a volte, soprattutto quelle donne sotto le cui spoglie si nascondono i nemici, presentano dei tratti tipicamente mascolini. E poi c'è anche da dire che tanto le donne quanto gli uomini siano eccessivamente magri. Le donne, però, sono decisamente ed esageratamente prosperose...
5. Si noti anche come pure Nephrite si spacci spesso e volentieri per una donna – in ben due occasioni, in particolare - e che quindi il fatto di assumere temporaneamente delle sembianze femminili non sia una prerogativa esclusiva di Zoisite, la cui natura effeminata non si palesa minimamente - almeno nel primo Tankoubon ma poi chissà... - .
6. Un'altra cosa riguardante gli Shitennou, infine, riguarda il loro rapporto che non è per nulla conflittuale come invece viene presentato nell'anime – il che, non so, mi è indifferente, anche se preferivo quando nascevano degli attriti fra loro come nel caso, eclatante, di Zakar e Nevius - .
7. Si voglia osservare, poi, come in una scena, e precisamente quella in cui Rea dia da mangiare ai suoi due adorati corvi, la ragazza abbia due mani destre, cosa assolutamente scandalosa per un'autrice affermata quale Naoko Takeuchi, appunto.
8. La Takeuchi afferma che ora come ora si vergogna di vedere quanto fosse inesperta all'epoca in cui realizzò Sailor Moon ma a me sembra che il suo nuovo stile non sia per niente soddisfacente soprattutto per quel che concerne i volti dei personaggi.
9. L'unica cosa positiva del Manga è che verrà approfondito il rapporto che esisteva fra gli Shitennou ed Endymion.
Concludo dicendo solamente che approvo su tutta la linea GianniGreed, mentre parzialmente Shaoranlover – e precisamente sulle questioni vertenti sul fatto che si sia scelta proprio l'Italia quale primo Paese per assistere alla rinascita delle leggendarie Guerriere Sailor e che nel Manga vi siano degli sconnessi quanto repentini cambi di scena - .
A Shaoranlover: “un mix potenzialmente appetibile a fruitori di ambo i sessi”... Ed ecco, difatti, quali rappresentanti maschili di questa categoria proprio Kotaro e il mio odiato/adorato fratellone...
1) I due volumi speciali contengono diverse storie brevi situate all'interno della trama principale ma slegate da essa. Da alcune di queste sono stati tratti episodi animati, come ad esempio la storia di Chibiusa con la compagna di classe vampira (anche se tra manga e anime vi sono differenze), la storia di Ami e Mercurius da cui è stato tratto lo special Il primo amore di Ami e una versione a fumetti di L' amante della principessa Kaguya, il film cinematografico relativo alla serie S.
2) Umino è il cognome. Come da te detto, il nome proprio è Gurio.
Comunque, buona cosa davvero che la GP si sia assunta anche l'onere di pubblicare questi volumetti extra, diciamo. Fra l'altro, ho sentito dire che è molto probabile, dopo tutto, che verranno rilasciati anche gli Anime comics e gli Artbook. Waaah!
Seconda cosa, ho comprato il primo sailor moon magazine ( <3 ), e c'è anche un piccolo preview book del manga, che mostra tutte le copertine delle prossime uscite:
copertine:
prima uscita: sailor moon novembre
seconda :sailor mercury dicembre
terza: sailor mars gennaio
quarta: sailor jupiter febbraio
quinta: sailor venus marzo
sesta: sailor chibiusa aprile
settima: sailor uranus maggio
ottava: sailor neptune giugno
nona: sailor pluto luglio
decima: sailor saturn agosto
undicesima: sailor chibi chibi settembre
dodicesima: usagi, chibiusa, chibichibi vestite da principesse ottobre 2011.
questo è il piano dell'opera, x quanto riguarda gli altri 2 manga (non dovevano essercene 14?) non so nulla D:
Come dice la recensione di GianniGreed, anche io ho provato le stesse sensazioni. Io con l'anime ho pianto abbastanza, con il manga se è così come il primo nn penso di farlo. Fatto sta che amo gli anime piuttosto dei manga, quindi io Sailor Moon la ricorderò come Il cartone animato che mi ha cresciuto.
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