Ao no exorcistIl sito ufficiale di Jump Square della Shueisha ha annunciato, la settimana scorsa, che l'adattamento in anime di Ao no Exorcist, opera della mangaka Kazue Katō, ha avuto il via libera.

Trama: Questo universo è composto di due mondi paralleli che si specchiano l'uno nell'altro. Il primo è il mondo degli umani, quello che noi conosciamo, Assiah. Il secondo è il regno dei demoni, Gehenna. Normalmente passare da un mondo all'altro è impossibile, tuttavia alcuni demoni sono in grado di attraversare il confine e possedere gli esseri umani. Satana, il signore dei demoni ha tutto ciò che vuole alla sua portata, tranne una cosa, presente solo nel regno degli umani. Allo scopo di recuperarla ha creato Rin, suo figlio da una donna umana. Ma Rin accetterà i piani del padre o preferirà fare di testa sua, diventando magari ... un esorcista?


Inoltre la stessa autrice, il cui manga è serializzato in Giappone dall'aprile 2009 (importato anche in Italia da Panini Comics), ha rilasciato un'intervista al recente Japan Expo per il sito Manga-News, che vi riproponiamo qui di seguito:

Intervistatore: Può raccontarci il suo percorso e, naturalmente, il suo debutto come mangaka?
Kazue Katō: Amo disegnare sin da quando ero piccola. Da giovane volevo diventare illustratrice di libri per bambini. Un giorno, quando avevo otto anni, mia madre mi comprò una rivista Ribon (una rivista specializzata sulle serie shojo, ndr). Per me è stata come una scossa: sono stata catturata dai disegni e dalle storie della rivista e per me è stato naturale scegliere la via che porta al mestiere di mangaka.

E come è avvenuto il suo debutto professionale?
Verso i 19 anni ho proposto una storia a un editore, nel quadro di un concorso per il premio Tezuka. Quest'ultimo ha apprezzato il mio lavoro e ho ottenuto il secondo posto.

kazue katoDi che parlava quella storia?
Era un racconto abbastanza classico, incentrato sul genere fantasy. Ho raccontato di una caccia ad un drago.

Quali sono i mangaka che l'hanno influenzata?
All'inizio sono soprattutto gli autori della rivista Ribon che mi hanno influenzata. Ho ugualmente apprezzato molto il lavoro di Gosho Aoyama con Yaiba e anche Katsuhiro Otomo. In fondo le mie fonti d'ispirazione sono tre, differenti l'una dall'altra!

Lei ha debuttato con lo shojo, per poi passare abbastanza rapidamente allo shonen, perché? È un modo di fare frequente?
Per quelli della mia generazione è una pratica abbastanza frequente. Infatti mi sono resa conto che lo stile shojo non mi è congeniale...Per esempio, è impossibile per me passare delle ore a disegnare gli occhi grandi e brillanti (tipici degli shojo) di un personaggio. Mi sono rivolta di conseguenza verso gli shonen.

Nelle serie lei si disegna spesso sotto forma di un coniglietto, perché questo animale?
In realtà adoro i peluches e mi piace disegnarli sin da quando ero più giovane. Il coniglio è un animale carino, per questo lo uso per i miei autoritratti.

Come ha concepito la storia di Ao no Exorcist?
Ho immaginato la trama di Ao no Exorcist cercando di trovare delle nuove tematiche. Sebbene il tema dell'esorcismo non sia nuovo nei manga non è stato mai trattato nel senso “classico” del termine, cioè senza mescolarsi a uno o a più temi diversi.

Secondo lei, quali sono gli ingredienti indispensabili per fare un buon shonen?
La cosa più importante è mettere in scena dei personaggi solidi con dei tratti ben elaborati, e di non trascurare gli aspetti drammatici della sua storia.

Oggi è soddisfatta di Ao no Exorcist o le piacerebbe tornare indietro e rielaborare certi elementi della sua trama?
In realtà vorrei correggere parecchie cose!(Risata). Per esempio vorrei rielaborare il secondo volume approfondendo la trama.

Riesce a rispettare le date imposte dall'editore?
Sono parecchio stressata quando mi resta poco tempo prima della consegna delle tavole, ma in genere riesco a farcela. Fortunatamente il mio editore è tollerante!(Risata)

Da dove ha tratto ispirazione per creare i personaggi principali?
Mi sono ispirata a dei personaggi degli shonen classici. Così il protagonista, Rin, talvolta è un po' stupido, ma si può contare su di lui, è degno di fiducia.

Ha un'idea di quale sarà la fine della storia?
Ho immaginato più finali per Ao no Exorcist, ma non ho ancora deciso quale scegliere.

Ao no Exorcist avrà una storia molto lunga, come quelle di Naruto o Dragonball?
Non lo so ancora, tutto dipenderà dal successo della serie in Giappone. Per adesso la serie è apprezzata dai lettori di Jump Square, dunque proseguirà! Incrocio le dita perché continui così!(Risata)

Può dirci quali sono i suoi manga preferiti?
Akira e One Piece.

Se non fosse una mangaka quale altro lavoro avrebbe voluto fare?
Un lavoro collegato al disegno. Illustratrice senza dubbio.

Ha mai fatto un lavoro nel mondo dell'illustrazione, anche occasionalmente?
Sì, per mio padre che lavora nella pubblicità. Ho realizzato per lui diversi disegni e illustrazioni.

Grazie mille!
Grazie a voi.