Jiro TaniguchiIl Settimanale D, allegato del sabato del quotidiano la Repubblica ha presentato in una breve intervista realizzata da Tiziana Lo Porto a Jiro Taniguchi, proclamato Maestro del Fumetto nell'ultima Lucca Comics, in cui il mangaka giapponese risponde ad alcune domande a partire dall'opera gli Gli Anni Dolci di cui la Rizzoli Lizard ha da poco pubblicato curato la pubblicazione in Italia.

E' il fumettista giapponese più famoso in Europa, Jirô Taniguchi, nato a Tottori nel 1947, autore di neo-manga in cui mescola linguaggi orientali e occidentali, contaminando la rigida struttura del fumetto nipponico e firmando negli anni una produzione imponente e bella, da outsider. Gli Anni Dolci è il poetico adattamento a puntate del romanzo di Hiromi Kawakami (critica letteraria, saggista, molto nota in patria, tanto che per questo libro ha ottenuto il Tanizaki Prize): Il primo volume è appena uscito in Italia per Rizzoli Lizard, che ne pubblicherà il secondo in primavera.

La storia è quella dell'amore tra una donna di trentaanni,Tsukiko, che rincontra per caso in un bar il suo ormai sessantenne professore di giapponese. L'incontro sarà il primo di molti, e tra passeggiate nei mercatini delle pulci, escursioni a caccia di funghi e fiori, la coppia scoprirà di essere innamorata a dispetto della differenza d'età. La particolarità di questo romanzo ricco di poesia sta soprattutto nella sua struttura: la storia d'amore è narrata infatti tramite diciassette brevi racconti, diciassette momenti tra i due innamorati, tutti collegati tra di loro

Da anni Taniguchi vive a Tokyo, da dove si sposta raramente. Ogni tanto va in Francia per presentare un nuovo libro o come in questi giorni per il tour promozionale di Quartieri Lontani, il film che il regista belga Sam Garbarski (già noto per Irina Palm con Marianne Faithfull) ha tratto da una sua graphic novel: presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma arriverà nelle sale italiane a inizio 2011. La nuova graphic novel è In una lontana
Città (in uscita in una nuova edizione integrale per Coconino Press) ed è la storia di Hiroshi Nakahara, un uomo di quarantotto anni dalla vita ordinaria.Un giorno Hiroshi sale su un treno e si ritrova misteriosamente diretto al suo paesino natale. Arrivato a destinazione, si ritroverà con un corpo da quattordicenne e la mente di un adulto. Quel viaggio nel tempo diventa per lui una seconda possibilità, che gli permette di riscrivere la propria storia.Su quest'opera, su come è nata lui stesso ha voluto fare una dichiarazione.

Jiro Taniguchi: È una cosa che ho sognato. Tornare ragazzino e riuscire a dichiararmi a una mia compagna di scuola di cui ero innamorato. Mi sono svegliato e ho pensato che sarebbe stata una buona idea raccontare una storia in cui il protagonista ritrovasse la sua vita e il corpo di quattordicenne mantenendo l'animo adulto.


Adolescenza, amore, manga. Cos'altro è stato determinante per la sua vita?

Jiro Taniguchi: Il matrimonio. La collaborazione che ho iniziato con mia moglie da quando ci siamo sposati è stata sicuramente decisiva per il mio lavoro.


Lei in Europa è famosissimo. Le sue storie hanno lo stesso successo in Giappone?

Jiro Taniguchi: Sono stato premiato anche lì, ma non ho lo stesso successo che ho in Francia e in altri paesi. E la cosa mi stupisce. I protagonisti delle mie storie sono giapponesi, sono persone che a Tokyo incontri tutti i giorni. E il loro universo è lontanissimo da quello degli italiani o dei francesi.


Eppure è qui in Occidente che lei è pieno di editori e lettori.

Jiro Taniguchi: Sì, ed è una cosa che mi sembra appartenere alla dimensione dei sogni. Fatico a capire come sia possibile che ci siano così tanti lettori interessati ai miei personaggi. Anche perché, quando lavoro, non smetto mai di domandarmi se non stia facendo troppe storie, e se i miei lettori non finiranno per stancarsi di me.


L'idea che i suoi fumetti possano essere letti su un iPad la infastidisce?

Jiro Taniguchi: No, se alla gente piace l'idea, per me non c'è nessun problema. Mi domando solo se il fumetto sia poi cosi adatto per essere letto su un iPad.


Lei possiede un iPad?

Jiro Taniguchi: No, sono un tipo piuttosto all'antica. Non mi piace la televisione, guardo solo i programmi comici o il telegiornale. Preferisco passare il mio tempo libero in modo diverso.


Cioè come ?

Jiro Taniguchi: Me ne vado a spasso. Le idee mi vengono così, camminando, indipendentemente dal luogo. Oppure leggo. In questo momento, un libro di Sawaki Kotaro. È un reportage, la storia di una coppia che vive in montagna (anche in Gli anni dolci, tra un ristorante e l'altro, i due protagonisti vanno in montagna a cercare funghi.


A proposito del film di Sam Garbarski, le è piaciuto il suo adattamento di In una lontana città?

Jiro Taniguchi: Sì, mi è piaciuto e mi ha sorpreso.


Cosa in particolare?

Jiro Taniguchi: Il fatto che nel film il protagonista sia diventato un disegnatore di manga. La scelta funziona così bene che alla fine del film mi ero dimenticato che nella storia originale non lo fosse.


Cos'altro le è piaciuto?

Jiro Taniguchi: Le musiche degli Air. Aiutano a dare intensità ai sentimenti dei personaggi. Del resto sono uno dei miei gruppi preferiti, insieme ai Massive Attack e a Brian Eno. Poi mi piace molto la musica techno.


Se tornasse ai 14 anni come il protagonista del film, cosa farebbe?

Jiro Taniguchi: Di sicuro avrei il coraggio di dichiararmi a quella ragazzina a cui non dissi mai il mio amore. E poi forse cercherei di studiare di più: da bambino non leggevo solo manga. Quei manga, però, mi hanno influenzato, hanno cambiato il resto della mia vita
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Gli anni dolci (Sensei no kaban), è stato serializzato regolarmente sulle pagine del magazine Manga Action a partire dal numero 22 del 2008. Ecco le prime tavole a colori del manga. Le altre 33 pagine sono visibili sul sito ufficiale di Futabasha.

Un ringraziamento personale ad Ichiki e Kotaro per il loro contributo a questa notizia.