Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.

La rubrica di oggi ha un tocco che si potrebbe definire "calcistico", lasciamo però a voi di capire il perché. Non è difficile.
Quanto alle opere coinvolte: Kuroshitsuji II, Gantz e Infinite Stratos.

Per saperne di più continuate a leggere.


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La storia (?) ci insegna che di rado le seconde serie di anime di successo sono al livello delle prime. Spesso i mangaka o i produttori continuano una serie già morta e sepolta sull'onda della fama che essa ha riscontrato. Guarda un po' che strano, anche qui è lo stesso, dopo che la prima serie - ho fatto la recensione anche di quella, se vi va andatevela a leggerla - ha avuto un grande successo, fino ad arrivare a un finale che sembrava inequivocabilmente chiuso e desideroso di non essere riaperto.

Detto questo, vi consiglio con tutto il cuore di non guardare la seconda serie se vi è piaciuto lo svolgimento della prima, per non rovinare l'idea che vi siete fatti. Infatti qui non troveremo elementi interessanti o particolarmente gotici, al contrario questi saranno rovinati in malo modo. L'unica cosa interessante sarebbe costituita dall'aggiunta di un secondo maggiordomo che combatterà col nostro Sebastian, ma anche questa è generalmente trattata piuttosto male e senza esaltarne gli aspetti positivi.
Neanche la trama di fondo rende, visto che sono ormai scomparsi tutti gli elementi davvero interessanti della prima serie, e lo scopiazzamento di questi fa cadere ancora più in basso l'opera. Perfino i personaggi sono, in alcuni punti, espropriati dalla propria caratterizzazione e sostituiti da personaggi-fantoccio, stupidi e noiosi.

Concludo qui perché non ho altro da dire riguardo alla serie.
Un'ultima mia ipotesi: forse guardando prima la seconda serie e poi la prima si può occultare lo squallore di quella con il progressivo miglioramento di questa. Sfortunatamente, non ho modo di confermare. Se fate così, scrivetemi quel che vi è parso. Grazie dell'attenzione.



3.0/10
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Che dire, Gantz è un progetto interessantissimo sviluppato male e superficialmente. Ovviamente a mio avviso, tanto che sono uno dei pochi a cui non è piaciuto l'anime in questione.
Già dal primo episodio, sono rimasto infastidito da una prepotente e assai mediocre computer grafica che poi mi ha perseguitato per tutti gli episodi; in alcuni era davvero fastidiosa. Per il resto ci sono una valanga di luoghi comuni sugli esseri umani, tette da 10" misura che ballano solo a guardarle e sbudellamenti gratuiti in pieno stile splatter.

In effetti, ne sono certo, il successo di questa serie è dovuto esclusivamente al fanservice. Scene ecchi che sfiorano l'hentai, armi che fanno esplodere le teste, cervelli e brandelli di carne che schizzano in faccia a tutti, purtroppo non mi bastano per definirlo un buon lavoro. Sono rimasto molto deluso, considerando che i disegni sono gradevoli, guarda caso i più curati sono quelli delle ragazze.
Le musiche sono accettabili, ma nulla di che. Inoltre alcune sembrano un tentativo, che non so se definire bello o brutto, di creare un'atmosfera da pazzo psicopatico; mi riferisco alla musica del Gantz.

Non ho letto il manga in quanto non sono un lettore di fumetti, ma basandomi sulla serie animata, vedo troppi interrogativi che non trovano risposte, superficialità in alcune situazioni, che se trattate meglio potevano essere di grande effetto.
Ancora, su una serie di 26 episodi, con una trama che vuole essere "complicata" non posso ammettere spazi di uno o più episodi sprecati per inutili riflessioni, tanto da sembrare dei filler. Parliamo di una serie media non di progetti tipo Naruto o Bleach da n episodi dove, per quanto fastidiosi, alla fine i filler ci possono stare.
I personaggi, se consideriamo che sono diversi, sono discretamente sviluppati; nota positiva della serie è che in pochi secondi descrive ogni personaggio e non lascia in ombra nessuno neanche il più insignificante.



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IS, Infinite Stratos, è la dimostrazione lampante di quanto l'animazione giapponese possa cadere in basso.
Ma iniziamo dalla trama: dieci anni prima dei fatti narrati, viene inventata l'arma più potente al Mondo, ovvero l'unità mobile armata IS, dalla solita ragazzetta prodigio giapponese - ma che fortuna, va'. Il Mondo adotta questa nuova arma, investe nella ricerca e invia le proprie più valide ragazze ad addestrarsi alla IS Academy. Il motivo è imprecisato, ma si sa, è meglio avere delle ragazzine in mutande pronte a fare fuoco contro nazioni nemiche. Ah, ho detto che solo le ragazze possono pilotare gli IS?

La trama scricchiola ch'è 'na bellezza. Potrei capire se la tecnologia a base degli IS fosse di derivazione aliena, oppure di un popolo antico-misterioso alle radici della razza umana, ma qui si parla di una ragazzetta giapponese che inventa dal nulla un'unità mobile armata che funziona solo a cromosoma XX. Non si spiega mai il perché.
No che non si può spiegare, altrimenti decadrebbe tutto il fulcro su cui si basa la narrazione. Ed è inutile nascondersi dietro la solita tiritera che rimane pur sempre un anime da intrattenimento; una tecnologia che reagisce in base al sesso dell'utente è totalmente campata per aria, per quanto uno si possa sforzarsi di pensare il contrario.
E infatti l'anomalia sta nel fatto che al mondo c'è solamente un pene-munito in grado di pilotare l'IS, l'unico ragazzo che può frequentare l'accademia IS, che alla fin fine è un istituto completamente femminile.

Praticamente IS Stratos ecc. è un anime di genere harem infarcito di mecha, ecchi e anche di un blando tentativo di shonen-ai, stroncato dopo due puntate, per fortuna.
Oltre al personaggio maschile, Ichika, vengono introdotte delle ragazzette in calore, macchiette malamente parodistiche dei propri paesi di appartenenza: c'è l'inglese snob, la tedesca tutta di un pezzo, la francese che non si capisce che è, la cinese inutile e l'amica del cuore giappa che, quatta quatta, prova qualche sentimento per il tonto Ichika.
Tonto perché, nonostante il mare di fi*a in cui è immerso, stenta a degnare di qualsiasi pensiero impuro le feromoniche compagne di corso.

Il finale, poi, è un'autentica fetecchia. Roba spiattellata così, tanto per, nelle ultime due puntate e che non porta a niente: interrogativi irrisolti e solite gag trite e ritrite, tra cui la stra-fritta "uscita al mare" con relativa sfilata di costumini striminziti delle prima citate feromoniche amichette.
Sì, un 3 pieno è quello che si merita.
Oltre alla trama e al suo svolgimento, vomitevole è anche il chara design che non è niente di innovativo, solito modello di base a cui viene cambiata solamente l'acconciatura e a volte il colore degli occhi.