Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Dedichiamo questo appuntamento ferragostano ai sequel di alcune serie. Prese in considerazione sono state Ghost in the Shell 2.0, Kuroshitsuji II e Black Lagoon Second Barrage.
A seguire il conclusivo appuntamento con il sondaggione setimanale.
Per saperne di più continuate a leggere.
IL SONDAGGIONE
Per l'ultimo appuntamento con questa serie di sondaggi vi chiediamo una sorta di feedback ad ampio spettro sugli aspetti maggiormente graditi (o all'occorrenza sgraditi) della rubrica.
Sentitevi liberi di selezionare nelle opzioni del sondaggio o di specificare nei commenti.
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Dedichiamo questo appuntamento ferragostano ai sequel di alcune serie. Prese in considerazione sono state Ghost in the Shell 2.0, Kuroshitsuji II e Black Lagoon Second Barrage.
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Ghost in the Shell 2.0
8.0/10
Utente5795
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Solitamente i film riciclati, ovvero quelli composti da significative porzioni di una precedente opera, realizzati solitamente in funzione riassuntiva (o integrativa se presentano scene inedite), non sono ben visti: d'altronde come si potrebbe intendere qualcosa che sfrutta i punti di forza di un suo predecessore, magari illustre, se non come una furbata spudoratamente commerciale? Posto quindi che questa categoria di lungometraggi si porti dietro un non leggero fardello sul piano intenzionale, credo però che ostracizzarli a priori, come spesso accade, non sia corretto. Nel valutare questi lavori, solitamente tengo conto di quanto l'opera originale sia stata rispettata, e se gli eventuali cambiamenti e rielaborazioni si siano inseriti con efficacia nella matrice originaria: in altre parole se il risultato, pur dovendo sottostare allo sgradevole nominativo di pellicola riciclata, si dimostra infine appagante, è per me condizione necessaria e sufficente per considerare il film meritevole - come <i>Evangelion: Death & Rebirth</i> e i due film di <i>Gurren Lagann</i>, che apprezzo sinceramente.
Tutto questo discorso serve a rendere più chiari i motivi della valutazione da me attribuita al qui recensito <i>Ghost in the Shell 2.0</i>, che di primo acchito pare niente di più di un capriccio del regista Mamoru Oshii, reo di avere profanato il suo capolavoro conferendogli una veste grafica più al passo con i tempi ma lasciando pressochè immutato tutto il resto, spinto da un impulso creativo di poco conto o magari dalla possibilità di racimolare qualche quattrino in più. Indicativamente l'opera a cui <i>2.0</i> può essere accostata più facilmente è <i>Evangelion 1.01</i>, con la differenza che, mentre il primo capitolo del <i>Rebuild</i> presentava un restyling grafico piuttosto intenso e qualche piccola differenziazione narrativa, <i>2.0</i> non solo non ha il minimo elemento di novità nella trama e nei personaggi, ma la modernizzazione visiva che lo caratterizza è tutto sommato marginale. Character design e storyboards sono gli stessi, quello che cambia è la stesura del colore e la gestione delle ombreggiature, e ultima ma non meno importante la presenza massiccia della computer graphics, utilizzata nelle luci, nelle ambientazioni e ovviamente negli effetti speciali.
Diciamolo chiaro: questo è <i>Ghost in the Shell</i>, né più né meno, graficamente potenziato, certo, ma in soldoni siamo di fronte a un film parassita... Però è un gran bel film. Non soltanto perchè chi è rimasto fedele all'originale può ritrovare qui intatto tutto quello che aveva amato di esso, ma anche per la mirabile assimilazione tra il gentile ritocco estetico apportato e tutto il resto. Certo, l'abbondante utilizzo della CG non risparma qualche scivolone, in particolare in due scene realizzate interamente a computer, sulle quali bisognerebbe stendere un velo pietoso per la loro grettezza e l'assoluta incapacità d'integrazione con le sequenze 2D che le circolandano; tolte quelle però, il risultato è davvero sopraffino, in grado di rendere più morbidi e meno brutali gli scorci sulla cupa realtà di New Port City pur mantenendo intatti tutta la freddezza, il distacco e l'alienazione che da sempre hanno contraddistinto il <i>Ghost in the Shell</i> di Oshii.
<i>2.0</i> è in fondo un film sul quale c'è poco da dire e tutto da vedere: non pretende di essere depositario di chissà quali cambiamenti, bensì è un tanto piccolo quanto convincente restauro del suo antesignano, luccicante in superfice e solidamente fedele a se stesso nella sostanza. La visione è ovviamente sconsigliata a chi cerca qualcosa di veramente inedito sull'universo cinematografico di <i>GITS</i>: a tal proposito consiglio caldamente <i>Innocence</i>, seconda divagazione oshiiana sugli spunti del mangaka Masamune Shirow. Nessun problema invece per chi si affaccia per la prima volta sulla seminale saga cyberpunk, essendo come ho già detto <i>2.0</i> equivalente al primo film, e allo stesso modo lo consiglio senza ripensamenti anche a chi è già esperto in materia: dopotutto è una buona occasione per rivedersi <i>Ghost in the Shell</i>...
Tutto questo discorso serve a rendere più chiari i motivi della valutazione da me attribuita al qui recensito <i>Ghost in the Shell 2.0</i>, che di primo acchito pare niente di più di un capriccio del regista Mamoru Oshii, reo di avere profanato il suo capolavoro conferendogli una veste grafica più al passo con i tempi ma lasciando pressochè immutato tutto il resto, spinto da un impulso creativo di poco conto o magari dalla possibilità di racimolare qualche quattrino in più. Indicativamente l'opera a cui <i>2.0</i> può essere accostata più facilmente è <i>Evangelion 1.01</i>, con la differenza che, mentre il primo capitolo del <i>Rebuild</i> presentava un restyling grafico piuttosto intenso e qualche piccola differenziazione narrativa, <i>2.0</i> non solo non ha il minimo elemento di novità nella trama e nei personaggi, ma la modernizzazione visiva che lo caratterizza è tutto sommato marginale. Character design e storyboards sono gli stessi, quello che cambia è la stesura del colore e la gestione delle ombreggiature, e ultima ma non meno importante la presenza massiccia della computer graphics, utilizzata nelle luci, nelle ambientazioni e ovviamente negli effetti speciali.
Diciamolo chiaro: questo è <i>Ghost in the Shell</i>, né più né meno, graficamente potenziato, certo, ma in soldoni siamo di fronte a un film parassita... Però è un gran bel film. Non soltanto perchè chi è rimasto fedele all'originale può ritrovare qui intatto tutto quello che aveva amato di esso, ma anche per la mirabile assimilazione tra il gentile ritocco estetico apportato e tutto il resto. Certo, l'abbondante utilizzo della CG non risparma qualche scivolone, in particolare in due scene realizzate interamente a computer, sulle quali bisognerebbe stendere un velo pietoso per la loro grettezza e l'assoluta incapacità d'integrazione con le sequenze 2D che le circolandano; tolte quelle però, il risultato è davvero sopraffino, in grado di rendere più morbidi e meno brutali gli scorci sulla cupa realtà di New Port City pur mantenendo intatti tutta la freddezza, il distacco e l'alienazione che da sempre hanno contraddistinto il <i>Ghost in the Shell</i> di Oshii.
<i>2.0</i> è in fondo un film sul quale c'è poco da dire e tutto da vedere: non pretende di essere depositario di chissà quali cambiamenti, bensì è un tanto piccolo quanto convincente restauro del suo antesignano, luccicante in superfice e solidamente fedele a se stesso nella sostanza. La visione è ovviamente sconsigliata a chi cerca qualcosa di veramente inedito sull'universo cinematografico di <i>GITS</i>: a tal proposito consiglio caldamente <i>Innocence</i>, seconda divagazione oshiiana sugli spunti del mangaka Masamune Shirow. Nessun problema invece per chi si affaccia per la prima volta sulla seminale saga cyberpunk, essendo come ho già detto <i>2.0</i> equivalente al primo film, e allo stesso modo lo consiglio senza ripensamenti anche a chi è già esperto in materia: dopotutto è una buona occasione per rivedersi <i>Ghost in the Shell</i>...
Black Butler II
7.0/10
Recensione di AmarantaKiller
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Dopo avere molto apprezzato la prima serie, mi sono avvicinata a Kuroshitsuji II con non pochi pregiudizi, perché convinta, come molti utenti hanno scritto, che in genere le seconde serie non siano mai all'altezza delle prime.
Tuttavia ho dovuto ricredermi: ho gradito questa serie anche se il mio voto è più basso. Il motivo non risiede nella storia, che a mio parere è sufficientemente verosimile, bensì nell'andamento del racconto narrativo e nell'aggiunta di alcuni elementi che nella prima serie quasi mancano.
Innanzitutto la storia è ambientata sempre in Gran Bretagna, presenta lo stesso scenario già noto di una sfarzosa residenza inglese e lo schema dei personaggi si ripete: un nuovo efebico "bocchan", Alois Trancy, questa volta biondo e con gli occhi azzurri; un nuovo maggiordomo infernale con il quale ha suggellato il contratto, Claude; e una servitù sui generis, i cui componenti in realtà sembrano soldati travestiti.
E soprattutto non manca il reale motore di tutta la storia, che analogamente alla serie precedente è quello della vendetta. Le vittime della vendetta di Alois sono i Phantomhive, contro i quali i Trancy si sono sempre scontrati a causa della contesa del titolo di "cane da guardia" della regina. Questo rappresenta l'espediente che riporta in scena Sebastian e Ciel ai quali, dopo una prima puntata introduttiva sui Trancy, viene riservata tutta l'attenzione nel corso degli episodi. Già questa modalità sottolinea il primato che ha la storia di Ciel sull'altra e in un certo senso soddisfa anche le aspettative dello spettatore nostalgico, che si era affezionato a lui.
Alois non può essere definito una sorta di sosia di Ciel, perché ha una personalità completamente differente: è capriccioso, violento, cinico, ma anche insicuro e affettivamente fragile. Come Ciel, anche lui è reduce da un passato tremendo, fatto di abusi e di abbandoni, ma al contrario del primo è un personaggio più umano, che mostra le sue debolezze e dà sfogo alla sua emotività più e più volte.
L'ingresso del secondo demone Claude, nonché antagonista di Sebastian, aggiunge a quest'anime una buona dose di scene di combattimenti eccezionali tra i due e mantiene alta l'adrenalina. E non solo: tra loro inizia un vero testa a testa, fatto di continui sgambetti e d'inganni, che derivano dal desiderio di entrambi di appropriarsi dell'anima di Ciel. Ciò imprime una grande spinta all'azione, che procede in modo dinamico e vivace. In questo modo la tensione è sempre viva puntata dopo puntata e ciò va assolutamente apprezzato.
Invece non ho gradito la struttura narrativa, perché il racconto prosegue in modo abbastanza discontinuo e talvolta diventa persino confuso. Infatti, la storia si alterna tra l'azione, che va avanti, e i continui flashback - numerosi anche nella prima serie -, che man mano chiariscono le intenzioni e le motivazioni che inducono i protagonisti ad agire in un certo modo. Tuttavia, tutto ciò spezza la linearità e la piacevolezza, che invece emergono nella prima serie.
Altro elemento che non ho gradito è l'inserimento di un fanservice gratuito e immotivato che si esplicita con il personaggio di Hanna, la cameriera di Alois, che inoltre all'inizio è una sorta di remissiva vittima sacrificale sulla quale viene esercitata un'esagerata violenza dal suo padrone.
Al di là di tutto, Kuroshitsuji II resta comunque un anime dalla grafica di buonissima qualità e dal character design seducente, anche se, come ogni seconda serie, sottrae sempre quel qualcosa d'indefinito alla storia che si è tanto amata.
Con il finale secondo me c'è un calo di tono della vicenda, oltre al fatto che esso lascia uno spiacevole retrogusto amaro.
Tuttavia ho dovuto ricredermi: ho gradito questa serie anche se il mio voto è più basso. Il motivo non risiede nella storia, che a mio parere è sufficientemente verosimile, bensì nell'andamento del racconto narrativo e nell'aggiunta di alcuni elementi che nella prima serie quasi mancano.
Innanzitutto la storia è ambientata sempre in Gran Bretagna, presenta lo stesso scenario già noto di una sfarzosa residenza inglese e lo schema dei personaggi si ripete: un nuovo efebico "bocchan", Alois Trancy, questa volta biondo e con gli occhi azzurri; un nuovo maggiordomo infernale con il quale ha suggellato il contratto, Claude; e una servitù sui generis, i cui componenti in realtà sembrano soldati travestiti.
E soprattutto non manca il reale motore di tutta la storia, che analogamente alla serie precedente è quello della vendetta. Le vittime della vendetta di Alois sono i Phantomhive, contro i quali i Trancy si sono sempre scontrati a causa della contesa del titolo di "cane da guardia" della regina. Questo rappresenta l'espediente che riporta in scena Sebastian e Ciel ai quali, dopo una prima puntata introduttiva sui Trancy, viene riservata tutta l'attenzione nel corso degli episodi. Già questa modalità sottolinea il primato che ha la storia di Ciel sull'altra e in un certo senso soddisfa anche le aspettative dello spettatore nostalgico, che si era affezionato a lui.
Alois non può essere definito una sorta di sosia di Ciel, perché ha una personalità completamente differente: è capriccioso, violento, cinico, ma anche insicuro e affettivamente fragile. Come Ciel, anche lui è reduce da un passato tremendo, fatto di abusi e di abbandoni, ma al contrario del primo è un personaggio più umano, che mostra le sue debolezze e dà sfogo alla sua emotività più e più volte.
L'ingresso del secondo demone Claude, nonché antagonista di Sebastian, aggiunge a quest'anime una buona dose di scene di combattimenti eccezionali tra i due e mantiene alta l'adrenalina. E non solo: tra loro inizia un vero testa a testa, fatto di continui sgambetti e d'inganni, che derivano dal desiderio di entrambi di appropriarsi dell'anima di Ciel. Ciò imprime una grande spinta all'azione, che procede in modo dinamico e vivace. In questo modo la tensione è sempre viva puntata dopo puntata e ciò va assolutamente apprezzato.
Invece non ho gradito la struttura narrativa, perché il racconto prosegue in modo abbastanza discontinuo e talvolta diventa persino confuso. Infatti, la storia si alterna tra l'azione, che va avanti, e i continui flashback - numerosi anche nella prima serie -, che man mano chiariscono le intenzioni e le motivazioni che inducono i protagonisti ad agire in un certo modo. Tuttavia, tutto ciò spezza la linearità e la piacevolezza, che invece emergono nella prima serie.
Altro elemento che non ho gradito è l'inserimento di un fanservice gratuito e immotivato che si esplicita con il personaggio di Hanna, la cameriera di Alois, che inoltre all'inizio è una sorta di remissiva vittima sacrificale sulla quale viene esercitata un'esagerata violenza dal suo padrone.
Al di là di tutto, Kuroshitsuji II resta comunque un anime dalla grafica di buonissima qualità e dal character design seducente, anche se, come ogni seconda serie, sottrae sempre quel qualcosa d'indefinito alla storia che si è tanto amata.
Con il finale secondo me c'è un calo di tono della vicenda, oltre al fatto che esso lascia uno spiacevole retrogusto amaro.
Black Lagoon Second Barrage
7.0/10
Recensione di Metaldevilgear
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Tonnellate di piombo e litri di sangue ricompaiono su schermo in una delle serie d'azione più 'tamarre', ma allo stesso tempo godibili, degli ultimi anni, vale a dire <i>Black Lagoon</i>. La seconda stagione, nominata <i>The Second Barrage</i>, non fa altro che riprendere il singolare tran tran quotidiano della Lagoon Company, la cui 'raison d'être' sembra basarsi su mille e uno modi di procacciarsi denaro (ovviamente sporco).
Le missioni narrate in questa serie sono soltanto tre, due delle quali snodatesi nella prima metà e ambientate nella città immaginaria di Roanapur (<i>un posto meraviglioso in cui puoi spazzar via qualsiasi cosa senza andarci troppo per il sottile</i> - dice Benny); i restanti sei episodi sono invece ambientati in Giappone e racchiudono probabilmente il meglio delle vicende dell'opera.
<i>Second Barrage</i> non propone - giustamente - niente di nuovo rispetto agli esordi, tuttavia, rincarando la dose di violenza, rendendo ancora più scurrili i dialoghi e più forti i messaggi politici/sociali, pare che gli autori siano riusciti a fare centro. Anche a distanza di pochi mesi dal rilascio della prima stagione, non si fatica a constatare che alcuni passi avanti siano stati fatti, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi secondari - se escludiamo nomi come Shenhua e Sawyer -, su tutti, la coppia formata da Hänsel e Gretel, i due micidiali gemellini incontrati nella prima parte. Ma sono ben tratteggiati anche Yukio Washimine, figlia di un boss della yakuza, e la sua guardia del corpo, Ginji Matsuzaki, noto per l'uso straordinario della katana, un'arma alquanto infrequente in <i>Black Lagoon</i>.
Tra i personaggi principali troviamo invece una Balalaika in grande spolvero e una Revy molto più affabile che in passato, soprattutto nei confronti del collega nipponico, Okajima, qui colto più che mai dalle incertezze (restare a Tokyo o lasciarsi definitivamente alle spalle il passato?), ma in evidente crescita dal punto di vista dell'arguzia e della determinazione.
In definitiva <i>Second Barrage</i> non delude le attese dei fan, tenendo fede alla solita miscela esplosiva, spassosa e travolgente, supportata da un comparto tecnico sfarzoso e non priva di lezioni di vita.
Le missioni narrate in questa serie sono soltanto tre, due delle quali snodatesi nella prima metà e ambientate nella città immaginaria di Roanapur (<i>un posto meraviglioso in cui puoi spazzar via qualsiasi cosa senza andarci troppo per il sottile</i> - dice Benny); i restanti sei episodi sono invece ambientati in Giappone e racchiudono probabilmente il meglio delle vicende dell'opera.
<i>Second Barrage</i> non propone - giustamente - niente di nuovo rispetto agli esordi, tuttavia, rincarando la dose di violenza, rendendo ancora più scurrili i dialoghi e più forti i messaggi politici/sociali, pare che gli autori siano riusciti a fare centro. Anche a distanza di pochi mesi dal rilascio della prima stagione, non si fatica a constatare che alcuni passi avanti siano stati fatti, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi secondari - se escludiamo nomi come Shenhua e Sawyer -, su tutti, la coppia formata da Hänsel e Gretel, i due micidiali gemellini incontrati nella prima parte. Ma sono ben tratteggiati anche Yukio Washimine, figlia di un boss della yakuza, e la sua guardia del corpo, Ginji Matsuzaki, noto per l'uso straordinario della katana, un'arma alquanto infrequente in <i>Black Lagoon</i>.
Tra i personaggi principali troviamo invece una Balalaika in grande spolvero e una Revy molto più affabile che in passato, soprattutto nei confronti del collega nipponico, Okajima, qui colto più che mai dalle incertezze (restare a Tokyo o lasciarsi definitivamente alle spalle il passato?), ma in evidente crescita dal punto di vista dell'arguzia e della determinazione.
In definitiva <i>Second Barrage</i> non delude le attese dei fan, tenendo fede alla solita miscela esplosiva, spassosa e travolgente, supportata da un comparto tecnico sfarzoso e non priva di lezioni di vita.
Per l'ultimo appuntamento con questa serie di sondaggi vi chiediamo una sorta di feedback ad ampio spettro sugli aspetti maggiormente graditi (o all'occorrenza sgraditi) della rubrica.
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Mi affascina di più la seconda parte, ma comunque come anime rispecchia perfettamente la storia del manga, e ciò è cosa buona
Per il sondaggio ho votato "Da spazio alla voce di noi utenti."
Essa poi offre l'occasione di poter leggere delle ottime recensioni, così da avere dei punti di vista alternativi su una serie, magari scoprendone lati insospettabili.
Ultimo, ma non meno importante, penso sia bello discutere con gli altri utenti. Il confronto di opinioni, se lo si fa in modo pacato, può risultare producente.
Il primo titolo mi sa troppo di commercialata, che i fan vedono perchè vogliono continuare questo titolo.
Mi fa piacere che sia piaciuto.
Il secondo titolo mi interessa molto e spero di vedere la prima serie e se è bella di vedere la seconda con le stesse belle aspettative.
Infine con il terzo si va sul sicuro, già il nome Black Lagoon dice molto, anche se la seconda serie è stata non proprio quello che mi aspettavo, ma comunque buona.
Quindi un applauso ai recensori e voglio dire che i loro voti sono giusti.
Al sondaggio ho votato le prime 4 opzioni, proprio perchè questa sezione è importante per far sapere e sapere.
il secondo di kuroshitsuji avrò presto la possibilità di vederlo, avendo già visionato la prima serie.
il second barrage di black lagoon l'ho visto a sprazzi, ghost in the shell non mi interessa.
per il sondaggio avrei quasi votato tutte le voci XD però visto che dovevo sceglierne una... non ho potuto
Quanto al sondaggio è abbastanza ovvio che sarebbero votabili tutti i motivi. Noto che tutte le domande fatte finora o hanno riconfermato la validità del format adattato finora oppure mi sembrano (e chiedo scusa in anticipo) abbastanza inutili. Forza ragazzi spremetevi le meningi e proponete qualche progetto un più ambizioso!
Black Butler non mi interessa proprio.
Black Lagoon Second Barrage prima o poi lo devo vedere, ho visto solo la prima serie, e sto leggendo il manga, per ora mi basta.
La rubrica è ottima, ma io non ne usufruisco molto, dato che non leggo tutte le recensioni presentate ma solo quelle di anime e manga che rispecchiano i miei gusti
Semplicemente perché capita che la rubrica mi invogli ad iniziare qualche serie che magari non conoscevo.
Riguardo i titoli odierni, conosco solo Kuroshitsuji II e personalmente non lo ritengo da 7 ma da 6 massimo! La grafica curata e la bella colonna sonora non bastano.. per me è una serie totalmente inutile, puro fanservice (e non mi riferisco solo ad Hanna, ma anche a tutti quegli atteggiamenti da checca isterica di Alois) che serve solo a mettere in mostra la figaggine di Seb (ancor più di quanto non succedesse nella prima serie)!
Insomma, mi trovo d'accordo con la recensione ma non con il voto!:)
Tra l'altro.. io adoro Alois, e credo di essere una delle poche persone al mondo! *_*
1) - Il poter discutere con gli utenti dei vari titoli recensiti
(dialoghi di confronto si spera costruttivi).
2) Dare spazio alla "voce" degli utenti
3) Altro: Anche il venire a conoscenza di opere a noi sconosciute.
4) credo che riesca anche ad invogliare molti nello scrivere di più e meglio.
Per quanto mi riguarda scrivo quanto e quando ho voglia e (pur cercando di migliorarmi) ormai ho il mio stile e le mie convinzioni riguardo a come dovrebbe essere fatta una "buona" recensione. Non necessariamente vedo in questa rubrica le migliori recensioni in circolazione sul sito... talvolta capitano rece lacunose o terribilmente tediose o con giri di parole buoni solo per dare sfoggio di una certa padronanza di linguaggio...magari rendono una rece più "bella" ma più "bella" non è certo sinonimo di migliore. A patto che le rece siano scritte con un italiano corretto e quindi leggibile preferisco le rece non troppo prolisse, dirette e " semplici". Saranno meno "belle" ma spesso si rivelano le più funzionali. Anche per questo motivo in passati sondaggi ho votato per aumentare il numero di rece in vetrina e non a vantaggio solo delle rece "perfette" anche perchè leggere sempre le rece dei soliti utenti potrebbe stancare alla lunga.
* GITS conosco solo la prima versione, il 2.0 non ho avuto il piacere di guardarlo
Bel film comunque, uno dei miei preferiti in assoluto.
* Kuroshitsuji devo ancora vedere il primo e a dirla tutta non m'intriga poi troppo.
Ce l'ho da parte e prima o poi u'occhiata gliela darò.
* La seconda serie di Black Lagoon è fantastica.
Il voto (per i miei canoni di giudizio) è ingeneroso.
Io avrei assegnato un voto tra l'otto e il nove.
Per il sondaggio ho votato le prime 4 opzioni.
Anche se non mi piace fare recensioni, e in ogni caso non ne sarei in grado, è bello che si dia la possibilità agli utenti di dire la loro opinione.
Riguardo al sondaggio, io ho votato le due opzioni "Poter leggere le migliori recensioni degli utenti" e "M'invoglia a recensire di più e/o meglio".
Per quanto riguarda il sondaggio ho votato le seguenti opzioni: "Il poter discutere con gli utenti dei vari titoli recensiti" {ma anche vedere gli altri che discutono è costruttivo, a patto che non si scada nel flame }, "Dà spazio alla voce di noi utenti" e infine "M'invoglia a recensire di più e/o meglio". Tutti coloro che non amano le recensioni prolisse e barocche sono avvisati!
Quanto al sondaggio... ho votato principalmente per "Il poter discutere con gli utenti dei vari titoli recensiti", è curioso conoscere il punto di vista altrui, purché sia costruttivo.
La recensione di Kuroshitsuji II da parte di Amaranta Killer, se non erro, è già apparsa nella rubrica tempo fa... siamo già alle repliche?
Black Lagoon 2nd Barrage non lo conosco e dalla descrizione di Metal Devil Gear potrebbe interessarmi... lo metto in lista d'attesa.
Toujours de bonnes critiques et de bons auteurs!
PS: al sondaggio ho votato tutte le opzioni disponibili. Per motivare "altro" direi che per me è una continua scoperta di opere nuove da vedere!
La seconda parte di Black Lagoon a me è piaciuta anche un po' di più della prima, in particolare per il rilievo che viene dato a Balalaika, personaggio carismatico e senza dubbio il mio preferito di tutta la serie. Per cui un 7 è pienamente meritato.
Per Kuroshitsuji non concordo su alcuni punti. I nuovi personaggi inseriti, a parte il sovracitato Alois, non sono veramente nulla di eccezzionale. Al contrario, sono d'accordo con AmarantaKiller nell'aver trovato la trama confusionale e caotica, e personalmente ho trovato il finale sbrigativo e molto scontato. Inoltre, concordo sulla sua idea a riguardo del fanservice fatto su Hanna che, tra l'altro, non so spiegarmi: Kuroshitsuji è una serie prettamente indicata al pubblico femminile, perchè inserirci visioni di seni e e fondoschiena della classica maso-maid? Mistero.
Visto com'è finita la prima serie, trovo che la seconda non avrebbe nemmeno ragione d'esistere, ma questa è solo una mia opinione.
Passando alle recensioni posso dire che, conoscendo tutti i titoli citati, "Kuroshitsuji II" non meriti un voto tanto alto. Infatti, non credo sia minimamente paragonabile alla prima, che ritengo splendida e quasi priva di difetti. Questa seconda serie spicca principalmente dal lato tecnico, mentre scarseggia in quello riguardante la storia. E' chiaro che, tralasciando il paragone con la serie precedente, è un anime di tutto rispetto e che merita la visione, però nella normale sufficenza. Mentre condivido a pieno le altre due recensioni, in tutti gli aspetti.
Concludo facendo i miei complimenti a tutti e tre i recensori.
L'unico che ho visto è Black Lagoon è diciamo che sono quasi completamente d'accordo con la recensione però devo dire che la prima aveva molto più fascino forse per via della minore presenza della violenza fine a se stessa.
1- Il poter discutere con gli utenti dei vari titoli recensiti
2- Altro: si ha la possibilità di conoscere altri anime/manga
Il problema della seconda stagione non è poi tanto la nudità (mai totale cmq) di Hanna, quanto la sceneggiatura campata per aria e il finale fuori luogo, più ancora che scontato.
Con dispiacere noto che conosco solo un titolo: Ghost in the shell 2.0 che condivo punto per punto tutta la recensione di Fagiana.
Di Black lagon vorrei leggere il manga prima di guardare la stagione uno e due dell'anime; infine sul titolo di Kuroshitsuji II posso dire di non aver apprezzato il manga, quindi l'anime al momento non m'invoglia per niente.
Ottimo lavoro dei tre recensori!!!
spero che si faccia di meglio in futuro perché tutti gli anime che ho conoiuto grazie a anieclick me li sono dovuti trovare!!
Non dico che animeclick non sia funzionale,anzi è un bel sito, ma sostengo che questa rubrica sia pressoché inutile
No, Bob, credo che invece sia andata in pubblicazione la recensione che la stessa Amaranta ha scritto per il primo Kuroshitsuji.
Bravo Fagiana, ottima recensione. Recupererò tutto GITS, compreso il 2.0.
Ma, a proposito, scusate l'ignoranza: il sequel non era l'Innocence? Credo che questo sia da considerarsi un remake
L'unico che conosco dei tre é Black Butler, recensione ben scritta ma non concordo sulle conclusioni, la seconda serie non mi piace per nulla e ad essere sincera preferisco il manga anche alla prima serie anime.
Sinceramente il primo mi è piaciuto tantissimo però se in questo hanno "messo a nuovo" la CG non può che essere ancora più bello, mi sa che me lo devo vedere
Discutere di anime non è male ma non so quanto mi possa interessare su animeclick che mi piace per la sua natura pseudo-statica. Per cercare nuovi anime uso il metodo "andare a casaccio". Visto che sono in modalità "polemica", storcerei il naso su quel "qual'è" del "sondaggione" che mi piacerebbe vedere senza apostrofo (almeno per nemesi contro i miei prof.) anche se ormai anche la crusca sembra essersi arresa.
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