Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.

Oggi appuntamento a tema shonen con celebri esponenti del genere: in manga Bakuman e Fairy Tail, in anime Gintama.


Per saperne di più continuate a leggere.


6.0/10
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Al momento, è il manga che leggo più volentieri, anche se dal voto che ho deciso di dargli non sembrerebbe. Il problema è che secondo me, nonostante alcuni pregi che me lo fanno apprezzare molto, ha anche delle pecche che gli impediscono di essere migliore.
La trama è piuttosto semplice: Takagi è uno scrittore di talento che vuole fare il mangaka e per questo coinvolge Mashiro, suo compagno di classe abile nel disegno. Quest'ultimo all'inizio non vorrebbe, ma si convince quando scopre che la ragazza di cui è innamorato vuole fare la doppiatrice: viene così deciso che quando il manga che i due ragazzi avranno scritto avrà un anime lei sarà la doppiatrice dell'eroina, e solo allora Mashiro si potrà sposare con lei.

Detta così, la trama sembra parecchio brutta, invece due cose sono interessanti: la descrizione di come funziona Jump e quello che io, arbitrariamente, ho definito 'meta-manga'.
Ora, per quanto riguarda la prima parte, la cosa essenziale da dire è che Bakuman non è un manga realistico, quindi ci sono parecchie cose decisamente romanzate tipiche di uno shonen, però ho apprezzato comunque il voler inserire alcune di quelle che sono, da quello che ho visto in giro, le problematiche tipiche dei mangaka (lo stress, le consegne, i soldi, i problemi di salute), pur senza approfondirle in maniera reale. Inoltre, mi è piaciuta molto tutta la spiegazione su Jump e anche i momenti in cui si spiegavano alcune tattiche da manga maistream e cose simili.

La parte che in assoluto mi fa piacere Bakuman è quello che ho definito 'meta-manga', prendendo impropriamente la definizione da 'metateatro'. Con questa definizione non mi riferisco solamente al fatto che all'interno di Bakuman siano presenti tantissimi altri manga inventati dagli autori all'interno del manga (con tanto di stili di disegno diversi, cosa che ho molto apprezzato), ma anche al fatto che il manga sembra faccia di tutto per dimostrarsi realistico, per far credere al lettore che tutto quello che accade è vero, salvo poi smascherarsi in più occasioni per quello che è, cioè esso stesso un manga di quel Jump di cui si parla tanto. Un esempio per far capire meglio quello che intendo: gli occhi di Mashiro vengono ad un certo punto paragonati a quelli di un protagonista di manga shonen tipico di Jump. Peccato che Mashiro sia a tutti gli effetti un protagonista di manga shonen!
Teniamo presente che questo serve anche, però, per fare una pubblicità 'occulta' agli autori più famosi di Jump, ma è una cosa così spudorata da far sorridere.

Purtroppo, però, quando la trama esaurisce questi due aspetti, finisce per diventare pesante e ripetitiva, piena di dialoghi a volte eccessivi, senza effettivi spunti, e sembra frutto di un allungamento fine a se stesso che non trovo adatto ad un manga di questo genere, che secondo me dovrebbe finire in non troppi numeri.
I personaggi in generale mi piacciono, però le caratterizzazioni non le ho trovate proprio il massimo: la protagonista femminile non ha molto carattere, molti dei personaggi che ruotano attorno ai protagonisti sono o estremamente assurdi oppure un po' piatti, pochi riescono veramente a spiccare e sicuramente non sono i protagonisti.

Ora, i difetti che ho trovato, oltre a quello già citato sopra della trama. Innanzitutto, i disegni. Ho letto sia Hikaru no Go che Death Note e, benché non sia esperta, mi sembra di aver notato un deciso calo. Trovo fatte meglio alcune pagine dei manga inventati che quelle del manga vero.
Inoltre, quello che davvero non mi piace di Bakuman è la parte romantica, e dire che dovrebbe essere una parte fondamentale del manga dato che Mashiro accetta di diventare mangaka per riuscire a sposarsi con la sua bella. Ora, i personaggi si amano così, a prescindere, senza che davvero questo amore sembri essere dimostrato in qualche maniera; le volte che lo è, si scade in una sdolcinatezza assurda che personalmente non mi convince per niente. Stessa cosa per Takagi e la sua ragazza, si amano ma non si capisce perché visto che soprattutto lui non sembra far niente per dimostrarlo. E se all'inizio la storia 'non ci vediamo finché non avremo realizzato i nostri sogni' era talmente assurda da far sorridere, tirandola per le lunghe non fa più divertire, fa solo arrabbiare e 'spreca' pagine del manga.
In sostanza, è un manga che ha dei buoni spunti, ma a parer mio sarebbe potuto risultare migliore.



8.0/10
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Mi sono approcciata a questo anime con non pochi pregiudizi, in quanto non amo particolarmente anime e manga umoristici e 'Gintama' lo è senza dubbio. E' un anime particolare in cui, pur non essendoci un vero filo logico (essendo ogni puntata a sé stante), c'è tuttavia coinvolgimento, grazie anche ai bei personaggi messi in scena.
Personalmente ritengo che in un anime sia fondamentale il protagonista. Più volte ho dovuto constatare che, di fronte a un personaggio principale poco carismatico, la narrazione stenta a decollare o a proseguire fluidamente. Certo, il problema può essere risolto attraverso varie scorciatoie e puntando su personaggi secondari, ma non è mai la stessa cosa. 'Gintama' invece presenta un fantastico protagonista, lontano anni luce dagli stereotipi attuali. Gintoki non esagera mai in ogni suo comportamento. Il buonismo non manca, ma non è mai eccessivo. C'è una buona razionalità e un'apprezzabile maturità dietro i suoi discorsi e le sue azioni, e ciò forse è anche dovuto al fatto che sia relativamente più grande di suoi colleghi di shonen jump.
E' un personaggio forte, ma le prende anche di brutto e questo è encomiabile perché i combattimenti non risultano mai esageratamente scontati.

Vi è una stupidità contagiosa in tutti i protagonisti che, insieme a Gintoki, sanno creare un ambiente familiare per lo spettatore. Gli stessi antagonisti della serie sono perfettamente caratterizzati e non possono non piacere. Pur vedendosi molto poco rimangono impressi e si aspetta con ansia il loro ritorno in scena. Una comicità a volte davvero spiazzante sa raccontare la storia senza appesantirla troppo, attraverso caricature e imitazioni divertentissime che, se si conosce un po' il mondo dei manga, si apprezzano ancora di più. Certo la mancanza di senso si fa sentire a volte e ammetto che alcuni episodi risultino, a lungo andare, un po' noiosi da seguire, ma ci sta.

Le poche (ahimè) puntate in cui l'umorismo lascia spazio a una maggiore serietà trasformano quest'anime in una vera perla e mi mandano in "un brodo di giuggiole" i combattimenti disseminati qui e là nel corso dell'anime, essendo una vera amante dei samurai e delle fantastiche armi bianche, le katane. In effetti però, ogni puntata, se guardata attentamente, fa trapelare qualcosa di tutti i personaggi di cui ci vengono mostrati punti deboli e forti in modo piuttosto cristallino e ciò è di forte impatto emotivo.
Altro punto di forza di 'Gintama' è indubbiamente il disegno, che si presenta molto più bello di quello del manga, se devo dire la mia è per quello che ho visto. Buona la grafica e stupende le musiche, in particolare, alcune opening ed ending sono spettacolari (fantastici i DOES!!).
Trovo i doppiatori perfetti sia nella versione originale sia in quella italiana.
Insomma 'Gintama' è un anime da consigliare anche a quelli che, come me, non amano troppo il genere umoristico, ma che, data la mia esperienza positiva, potrebbero ricredersi. In fondo: solo gli stupidi non cambiano idea - mi calza a pennello in questo caso.



4.0/10
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Cos'è Fairy Tail? Per un giocatore di D&D è assurdo, per un lettore di manga navigato un brutto shonen e per un neofita un ottimo prodotto.
FT è uno shonen di ambientazione fantasy in cui purtroppo - e scrivo purtroppo perché l'idea di partenza era buona - l'unica cosa che rientra nei canoni del fantasy è la presenza di gilde di "maghi"; tutto il resto è una brutta distorsione giapponese del fantasy, un mondo che è una commistione di epoche storiche senza criterio e un uso della magia che non risponde a nessuna logica classica. I poteri dei maghi di questo mondo sono molto più simili ai frutti del diavolo di One Piece, non esiste infatti un mago nell'accezione classica del termine, ovvero persone dotate di poteri particolari - chi il fuoco, chi il ghiaccio, chi evoca armature che garantiscono un power-up in battaglia, chi il fulmine, chi manipola il metallo, chi il tempo ecc - e sono in grado di usare solo quel tipo di potere, per cui potete ben capire che FT sta al fantasy come Moccia sta a Tolkien.

La trama... Mmm, ci sarebbe una vera e propria trama di fondo che pero non è ancora partita, ossia dal mondo sono spariti i draghi e nessuno sa il perché, tocca ad umani addestrati dai draghi stessi, i dragon slayer (WTF? Viva il controsenso nel nome!), come il protagonista scoprirlo. Questo arco narrativo non è ancora partito perché al momento ci sono stati solo archi filler - alcuni carini, altri illeggibili - con protagonista il dragon slayer in questione e altri membri della gilda di cui fa parte, Fairy Tail appunto. Voi vi chiederete: "Quasi 30 numeri e la storia di fondo non è ancora partita, com'è possibile?". Eh, me lo chiedo pure io visto la totale inconcludenza e bruttura di almeno metà delle saghe edite finora, una su tutte quella del mondo parallelo.

Altro punto dolente, i combattimenti tutti sono condotti allo stesso modo: arrivano i buoni, vengono gonfiati di botte, poi al grido di battaglia "noi siamo maghi di FT la gilda dell'Ammmoree e siamo tutti amici" si rialzano e sconfiggono il bastardone di turno, SEMPRE con il combattimento contro il boss di turno che tocca al protagonista, anche se nella gilda ci sono "maghi" ben più forti di lui. I combattimenti poi sono mooooolto vari, quasi tutti i cosiddetti maghi si prendono a cazzotti sfruttando i loro frutti del diavolo... ah pardon, poteri magici. Strategie? Attacchi a distanza? Sciami di meteore? Ma chissene, a noi "maghi" ultrapalestrati piace fare a cazzotti e finire conciati peggio di un guerriero con una spada di legno in mezzo ad un esercito di troll.
L'introspezione e il background dei personaggi principali ci sono; in alcuni casi, Erza ad esempio, sono buoni, in altri (vedi Lucy) pessimi.

In conclusione, se avete qualche anno di esperienza alle spalle con i manga e cercate una lettura non impegnata, uno shonen con delle sane botte ma anche una buona trama, qualche gag e dei bei personaggi Fairy Tail non fa per voi, dirottate la vostra attenzione su ad esempio One Piece o HSD Kenichi; se siete amanti del fantasy evitate questo manga come la peste, mentre se siete neofiti al vostro primo shonen potrebbe piacervi e più in là, confrontandolo con altre opere da voi lette, vi servirà come metro di paragone per quello che non deve essere un buon shonen. Prodotto altamente sconsigliato dai 16 anni in su.