Se pensate che essere un regista di anime sia figo, tra cosplay, festival e gadget a volontà ebbene ripensateci. Siamo di fronte a un mestiere duro, fatto di lunghe ore davanti a un computer, cibo precotto e nottate passate in ufficio come racconta, in un'intervista rilasciata al sito RocketNews24, Azuma Tani.

Dopo aver diretto la trasposizione animata di Thermae Romae questo volitivo astro nascente dello studio di produzione DLE ha appena concluso, dopo tre mesi di intensa attività, il film Glass no Kamen Desu ga the Movie Onna Spy no Koi! Murasaki no Bara wa Kiken na Kaori!? (letteralmente "È la maschera di vetro, ma… il Film: L’amore delle donne spia! Il profumo pericoloso della rosa scarlatta!?") tratto da una serie di 17 brevi episodi andati in onda quest'anno, Glass no Kamen Desu ga, e che altri non sono che la trasposizione parodistica del manga noto in Italia come Il grande sogno di Maya.
Attraverso le sue parole possiamo così avere una testimonianza di prima mano per ottenere informazioni riguardo al poco conosciuto mondo che si cela dietro una produzione animata.

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Che cosa si prova ad essere un regista di anime? Raccontaci una tua giornata tipo.

Quando stai facendo un anime, ci sono due fasi: la scrittura e l'animazione. Durante la produzione di Glass Kamen, mi svegliavo intorno alle 7.30 o giù di lì, guardavo uno dei miei programmi TV preferiti - "Ama-chan" - poi iniziavo a scrivere e disegnare. Verso le 10:00 l’ufficio inizia a popolarsi, quindi diventa più difficile concentrarsi sulla scrittura. In quel momento mi occupavo dell’animazione. I membri del team mi mostravano il lavoro svolto e così la giornata se ne andava via veloce tra domande e risposte. Io sono infatti colui che dà tutte le indicazioni del caso, dico che cosa è bene e ciò che necessita invece di un lavoro più accurato. Quasi tutti i giorni pranzavo intorno alle 14:00 prendendo un bento o un ramen da un negozio vicino all'ufficio.

Quindi sei in ufficio la maggior parte del tempo?

Durante la produzione di Glass Kamen dormivo in ufficio quasi tutte le sere. Cenavo intorno alle 22:00 - ancora una volta, ramen o bento – per poi tornare al lavoro. Mi addormentavo intorno alle 02:00

In quei tre mesi ti è capitato di andare fuori ufficio?

Dovevo andare in studio di registrazione per supervisionare i doppiatori qualche volta, ma non potendo lasciare l’ufficio per molto, ci stavo pochi minuti giusto il tempo di un ascolto, di dare la mia approvazione e tornare di corsa in bici.

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Dove dormivi la notte?

Ho un tatami che avevo disteso sul pavimento in una delle sale riunioni, e utilizzavo un peluche di uno dei personaggi di DLE come un cuscino. Non era ovviamente la più piacevole delle sistemazione per la notte: quando si dorme sul pavimento ci si sveglia con il prurito in ogni parte del corpo. Per completare Glass Kamen ci sono voluti circa tre mesi e li ho praticamente passati tutti in ufficio ma se si spende troppi giorni di fila in questo modo, si inizia a impazzire e così, verso la fine della produzione, ho cercato di andare a casa quasi tutti i giorni. Quando arrivavo di notte, mia moglie e i bambini li trovavo sempre addormentati e la mattina, dovendo andare via presto, non li svegliavo: praticamente non ci si vedeva mai anche se rientravo!

Quante volte sei riuscito a vedere la tua famiglia?

Da quando è iniziata la produzione di Glass Kamen, ho cenato con la mia famiglia solo una volta.
Tempo per gli hobby? Non proprio. Ma, io sono fortunato in quanto il mio hobby principale è stare in sella a una bicicletta da strada. Quando vado in ufficio o allo studio di registrazione ho un po' di tempo per godermi le due ruote. Uso una app mobile chiamata Strava che registra il tuo percorso, misura il tempo e la velocità medi e poi confronta il rendimento di altri bikers della zona.
Sono orgoglioso di dire che sono al primo posto su ogni percorso intorno al mio ufficio! Pensate che una volta, ho avuto fortuna trovando tutti i semafori verdi e ho registrato una velocità media di 62 km/ora [ndr: è più veloce del limite per le auto in Giappone].


Quando sei in sella, stai pensando all'anime?

No, no! Questo è il mio momento per una totale evasione. Quando sono in bici non penso a nulla!

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Qual' è il momento della giornata in cui si è più creativi?

Dopo le 10 di sera, la gente lascia l'ufficio e resto solo io e pochi altri. C’è la giusta tranquillità e posso dare liberamente sfogo ai miei pensieri creativi. In quel momento di solito bevevo un sacco di bevande energetiche e masticavo un sacco di gomme, dato che questo mi aiutava a pensare ma una volta ho bevuto davvero troppa caffeina e mi sono sentito male. Per paura di un serio malore al cuore ho così deciso di dare un taglio alle bevande energetiche.

Fonte consultata:
RocketNews24