Yuru kyara apertura


"Il kawaii è parte di ogni cosa, anche la più seriosa. Avvicina l'estraneo, fa sorridere chi ha occhi per vederlo. Sono dettagli che s'ingrandiscono a macchia d'olio. Danno una scusa in più per godere dei pezzetti di vita che ci sono stati dati. (...) Sono spiritosi i giapponesi. Amano ridere e hanno una soglia del ridicolo che è più generosa della nostra. (...) Il kawaii è l'amuleto del buonumore."


Prendo in prestito le parole di Laura Imai Messina, curatrice del blog Giapponemonamour, per introdurre una sfaccettatura dell'immenso mondo che circonda la parola Kawaii: le mascotte.

L'amore del Giappone per le mascotte è abbastanza noto e ben documentato. Scuole, ospedali, catene alberghiere, industrie, tutti ne hanno una. Ma lo "Yuru kyara" è un tipo speciale di mascotte: sono morbide e soffici creature che rappresentano organi di governo, a partire dai Comuni e Prefetture per arrivare alle carceri e ai partiti politici nazionali con lo scopo di promuovere una causa, incentivare il turismo o ammorbidire le immagini dell'apparato politico e/o burocratico agli occhi del pubblico.

Yuru kyara 01

Devono essere peluche, per farti venire voglia di abbracciarli, ma allo stesso tempo devono essere anche un po' bizzarri per dare l'idea di essere accessibili a tutti.
Da qui deriva il loro nome, coniato dal disegnatore Jyun Miura, per descrivere personaggi creati in un modo piuttosto ingenuo da artisti non professionisti con un intento comico; infatti "yurui" vuol dire "sciolto, casuale" e "kara" invece "carattere - personaggio".

Spesso a prima vista non si riesce a capire esattamente cosa rappresentino, quindi di solito è il loro nome di battesimo a svelarci le loro peculiarità; inoltre per molti viene anche costruita una storia elaborata, spesso hanno la possibilità di comunicare con i loro fan, attraverso i propri siti web, ma anche Twitter e altri social.

Negli ultimi anni infatti si è assistito ad un vero e proprio boom: c'è Katakkuri-chan che, con la faccia quadrata, la divisa delle guardie carcerarie e un fiore viola in testa, rappresenta la prigione di Asahikawa, appena a nord di Tokyo. Oppure Eeta-kun, per l'Agenzia fiscale nazionale, con le sembianze del monitor di un computer o ancora Koroton, l'ambasciatore del turismo di Maebashi, città conosciuta soprattutto per la sua carne di maiale e che ha appunto una sorta di porcellino come mascotte.

Yuru kyara duo

Per non parlare di Manatee, creato da una filiale della East Nippon Expressway, che gestisce circa 4.000 chilometri di autostrade in Giappone, per insegnare le buone maniere quando si è alla guida. Oppure di Sento-kun, un ragazzo con le sembianze del Buddha e un bel paio di corna di cervo, per unire così insieme le due caratteristiche principali della città di Nara.

Tutti questi pupazzoni colorati e teneri si sfidano nel Yuru Kyara Grandprix, per decretare la migliore mascotte dell'anno e ogni volta il numero dei votanti cresce a dismisura. Nell'ultima edizione il numero di voti on line è raddoppiato rispetto all'anno precedente, raggiungendo quota 15 milioni così come quello dei partecipanti arrivato oltre 1500 (l'80% in più).

Yuru kyara grand prix

Questo enorme successo è dovuto principalmente all'incredibile popolarità raggiunta dal vincitore dell'edizione del 2011 e cioè Kumamon, l'enorme mascotte a forma di orso nero, inizialmente creata per promuovere il turismo a Kumamoto, dopo l'apertura nel 2011 della linea ferroviaria Kyushu Shinkansen.
Kumamon ha 228.695 seguaci su Twitter e 115.279 mi piace su Facebook, ha intrattenuto l'imperatore e l'imperatrice del Giappone, ha visitato la Francia, Taiwan e gli Stati Uniti e ha persino partecipato ad un seminario di economia all'Università di Harvard. Ma soprattutto ha dato vita ad un commercio stratosferico: il suo faccione nero dalle gote rosse è stato messo su 6.000 diversi prodotti venduti da imprese locali e comprendono dai più svariati generi alimentari a borse, vestiario, accessori per il cellulare e chi più ne ha più ne metta, generando un fatturato di 29 miliardi di yen (poco più di 200 milioni di euro) solo nel 2012!
Fatturato che probabilmente crescerà in maniera esponenziale visto che il reparto PR del Kumamon ha annunciato l'abolizione del divieto sulla vendita internazionale di prodotti marchiati col suo bel faccione. Sono state perciò avviate le procedure di autorizzazione ufficiali in Cina, Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Thailandia, America e Unione europea.
Per sapere le date precise della messa in commercio nei vari paesi, potete consultare il suo sito internet ufficiale.

Yuru kyara kumamon

Ovvio che ora il Grand Prix venga visto come una ghiotta occasione soprattutto da parte delle Prefetture per incrementare le proprie entrate e incentivare anche il turismo. L'ultimo ad aggiudicarsi lo scettro di migliore mascotte è stato a novembre del 2013 Sanomaru, il rappresentante della città di Sano, nella prefettura di Tochigi, a circa 55 km a nord di Tokyo. In realtà questa cittadina nasce dalla fusione di altri tre comuni che nel 2005 hanno unito le forze per consolidare le finanze locali. Sanomaru quindi non è stato pensato solo per attirare l'attenzione sulla città, ma anche per rafforzare il senso di comunione dei suoi abitanti.

Sanomaru è un samurai che indossa abiti tradizionali quali una gonna stile hakama e le infradito zori. Invece del cappello di paglia detto kasa, indossa una ciotola per il ramen, decorata con il nome della città e due patatine fritte al posto della spada. In questo modo pubblicizza due delle specialità culinarie della città: il ramen e le patate fritte accompagnate da una speciale salsa.
Sanomaru è già al lavoro per realizzare la sua missione: fa circa 60 presenze al mese, guadagnando circa 5,000 yen (circa 35 euro) per ogni comparsata; inoltre ha anche lui un vasto merchandising, che comprende 350 diversi prodotti. Anche se non siamo ancora al livello di Kumanon, ci sono buone probabilità che faccia guadagnare non poco alla sua città.

Yuru kyara sanomaru

Inoltre gli Yuru Kyara sono riusciti ad entrare anche nel Guiness dei Primati! Il 27 gennaio 2013, 141 mascotte si sono riunite presso il famoso parco a tema Huis Ten Bosch a Nagasaki, per cercare di ballare tutti insieme la stessa coreografia, su una stessa canzone, per almeno 5 minuti. Dopo due tentativi falliti, alla fine - al terzo - ce l'hanno fatta!

Fonti consultate:
www.topics-on-japan.blogspot.it
www.japandailypress.com
www.blogs.wsj.com/japanrealtime
www.stuffmyboyfriendtellsme.wordpress.com
www.traintracks.jp/en
www.japantrends.com
www.3wavesjapan.com