Nel 2010 la Compile Heart, dimostrando non poca creatività, ebbe la strana idea di creare un videogioco basato sulla console war con protagoniste le versioni antropomorfizzate (e moe) delle console stesse. Da quel momento la serie Hyperdimension Neptunia, con la sua carica di follia e originalità, è entrata nei cuori dei giapponesi con varie sequel e remake (tra cui anche una versione anime), ambientanti tutti nel 'magico' mondo di Gameindusti (composto dai mondi di Planeptune, Lastation, Lowee e Leanbox), protetto dalle sue quattro attraenti dee, ovvero Neptune, Vert, Blanc e Noire, personificazioni di Xbox 360, Wii, PlayStation 3, e della mai distribuita Sega Neptune.
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection

In attesa dell'arrivo degli Hyperdimension Neptunia Re;Birth (remake per PsVita dei primi due giochi della serie) e del nuovo titolo che 'aggiornerà' Gameindustri alla next gen, grazie all'intermediazione di Nis America e Bandai Namco arriva in Europa Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection, spin-off della serie principale realizzato in esclusiva per PlayStation Vita, che, pur condividendo con i giochi originali l'ambientazione e i personaggi, fa sbarcare Hyperdimension Neptunia in un genere completamente diverso, quello degli idol game (genere 'tristemente' noto ai fan di Berserk, vista la smodata passione di Kentaro Miura per la serie Idolmaster).

La storia di Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection inizia con l'universo di Gameindustri di nuovo in pericolo. Planeptune, Leanbox, Lastation e Lowee sono sotto attacco di una nuova e potente minaccia... le idol! Il misterioso gruppo Mob48 sta scalando rapidamente tutte le classiche dei quattro mondi, e le dee protettrici degli stessi (Neptune, Vert, Blanc e Noire), che traggono potere dalle quote di mercato detenute (in fondo è o non è una versione moe della console war?), decidono di correre ai ripari di fronte a tale straripante successo, sfidando le Mob48 al loro stesso gioco. Già, ma come si può diventare delle idol famose in grado di recuperare i favori del pubblico (e le quote di mercato)? Semplice, unendo i loro poteri le quattro dee evocano da un altro mondo (la Terra) il più grande produttore di idol in circolazione... uno studente squattrinato che ama giocare agli idol game. Quest'ultimo, precipitato di punto in bianco nel colorato universo di Gameindustri, si vede costretto suo malgrado a curare la carriera musicale delle dee, iniziando così la sua avventura in questo nuovo, e decisamente particolare, capitolo della console war.
 

Il gioco si articola in più modalità, la prima della quali è la Producer mode, ove il giocatore assume in pieno il ruolo di produttore musicale, dovendo innanzitutto decidere quale delle quattro dee aiutare: la sbadata Neptune, la prosperosa Vert, la tsundere Noire, o la fredda Blanc. Una volta compiuta la scelta si passa quindi alla programmazione delle giornate lavorative, stando ben attenti a cercare un equilibrio tra le varie attività, perché se da una parte è necessario curare le doti canore, il ritmo, l’espressività, e il grado di preparazione della propria idol, dall'altra anche le quattro dee risentono dello stress e, soprattutto nel caso di Blanc, il rischio di rimetterci la pelle è piuttosto elevato (arrivare al 100% di stato dello stress comporta peraltro l'immediato game over). Il giocatore dovrà così barcamenarsi tra l'attività pubblicitaria (dagli eventi, agli spot tv), lo studio (in fondo una idol deve sapere cantare!), il riposo, con la possibilità di passare un po' di tempo in compagnia della idol prescelta, ovvero di intrecciare rapporti con altre idol in modo da formare un gruppo, e infine quello che può ben dirsi l'elemento centrale dell'intera programmazione, il concerto live.

 
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection

Ad eccezione di quest'ultimo, le varie attività programmate, invero, implicano un'interazione minima, e il gioco in questi frangenti somiglia più che altro ad una visual novel in cui la partecipazione ad un evento, piuttosto che la partenza per una vacanza anti-stress, portano all'attivazione di alcune scenette in cui il protagonista dialoga con la idol e con le persone a lei vicine (ad esempio le sorelline delle quattro dee), permettendo così di instaurare un rapporto più forte e di conoscere meglio i vari personaggi, i cui comportamenti presentano peraltro continui riferimenti al mondo reale e, ovviamente, alla console war. Proprio questi 'dialoghi' costituiscono una parte fondamentale del gioco, ma, pur essendo piacevoli e tutto sommato ben strutturati, non sono poi così tanti, e una volta esauriti l'attività di programmazione delle giornate diventa meramente meccanica e alquanto noiosa, contando ben poco la possibilità di sbloccare nuovi palcoscenici/oggetti/canzoni da utilizzare durante i concerti.

 
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection

Discorso diverso va invece fatto per questi ultimi, giacché l'interazione del giocatore diventa più marcata, con la possibilità di scegliere la canzone da far interpretare alla idol, il palcoscenico ove si terrà l'esibizione, e persino i vestiti da far indossare alla dea (da questo punto di vista le combinazioni sono quanto mai numerose). Nel corso del concerto, poi, il giocatore, stando attento alle reazioni del pubblico, deve destreggiarsi tra i vari effetti scenici a disposizione (dalle luci ai fuochi d'artificio) per aumentare al massimo l'hype del pubblico. Le prime volte tale modalità è anche appassionante, ma col passare del tempo non solo ci si rende conto del fatto che il numero di canzoni disponibile è alquanto limitato (difetto non da poco per un gioco 'musicale'), ma che soprattutto le varie scelte compiute sono di natura prettamente estetica, e persino nel caso degli effetti scenici vien quasi il dubbio che sia più remunerativo premere tasti a caso non appena si sente il vociare del pubblico, piuttosto che pianificare attentamente il loro utilizzo.

Oltre alla modalità Producer vi sono poi la modalità Unlimited Concert, che, come si può ben intuire dal nome, permette di 'eliminare' tutti gli aspetti gestionali, per dedicarsi esclusivamente ai concerti live, e la Viewer Mode, in cui, grazie all'utilizzo del touch, il giocatore può 'dare sfogo' al suo voyeurismo (per essere più diretti questa modalità è fanservice allo stato puro).

 
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection

In generale, il gameplay di Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection, dopo un inizio interessante, si rivela tutto sommato mediocre, soprattutto in termini di longevità, con alcune buone idee (si veda i dialoghi stile visual novel o la possibilità di gestire i concerti), che tuttavia, anche a causa del budget di produzione limitato, non vengono sfruttate a pieno, lasciando in bocca quella tipica idea del vorrei ma non posso, peraltro amplificata dal fatto che l'ambientazione così come le protagoniste ben si prestavano alla realizzazione di un idol game con i fiocchi.

Altra conseguenza del budget di produzione limitato è poi l'aspetto tecnico del gioco, che fa il minimo sindacale, con una parte 3D, quella dei concerti, alquanto scialba, bilanciata, nelle sezioni visual novel, da sprite 2D di elevata qualità che propongono anche ambientazioni molto belle, basate sulle caratteristiche delle varie console (Lowee ad esempio è una via di mezzo tra una città e un paesino giapponese vecchio stile, mentre Lastation è il tripudio della tecnologia). Non meglio va nel comparto sonoro, che, pur potendo contare sul doppio audio e su un doppiaggio giapponese strepitoso (la voce di Blanc, Kana Asumi, è assolutamente adorabile), non riesce a lasciare il segno proprio dove sarebbe più importante, ovvero nella parte musicale, con poche canzoni, che inoltre non risultano certo indimenticabili.
 
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection
 
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection per certi versi rappresenta perfettamente lo stereotipo della buona idea attuata in modo tutt'altro che impeccabile. L'ambientazione e i personaggi di Hyperdimension Neptunia ben si prestavano alla creazione di un idol game piacevole e divertente, e se in alcuni frangenti tale risultato è stato anche conseguito (si veda ad esempio gli ottimi dialoghi), ciò che limita fortemente l'esperienza di gioco è una generale povertà di contenuti, che, pur non intaccando più di tanto le prime ore di gioco (che anzi sono molto appassionanti), mina fortemente la longevità e rigiocabilità del titolo. Insomma, per chi vuole cimentarsi in un idol game Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection può rappresentare un buon inizio, anche perché gli idol game non abbondano certo in occidente, ma, visti i contenuti, forse sarebbe stato opportuno venderlo ad un prezzo più basso, trattandolo per quello che è, ovvero un simpatico passatempo a base di fanservice.