Dalle vetuste simulazioni di Poker al Solitario a cui gioca anche mammà, fino a giungere alle più moderne ed evolute versioni online dei giochi collezionabili che fanno la gioia di ogni nerd, di "cardistica digitale" ce n'è a bizzeffe, e i giochi più noti possono contare su un gran numero d'installazioni in giro per il mondo videoludico.
Yu-Gi-Oh è sicuramente uno dei giochi di carte collezionabili più noti al mondo, anche grazie ai multipli media che ricopre, e numerose sono anche le sue versioni digitali, di cui il gioco in questione è l'ultima incarnazione in ordine di tempo.
Come il titolo suggerisce il gioco si basa sulla recente serie Zexal, prendendone personaggi, meccaniche e, ovviamente, carte.
In particolare, la modalità Storia prenderà spunto dal Carnevale Mondiale dei Duelli, con qualche licenza poetica qui e là per poterci dare la possibilità di utilizzare svariati personaggi.
Riuscirà questa nuova incarnazione a vincere, convincere e divertire?
Le risposte, ovviamente, a breve.
Fortunatamente, i duelli sono ben gestiti anche per chi non ha mai approcciato il franchise in alcun modo, permettendogli di capire al volo le regole ed accompagnandolo sin dai primi scontri, facendolo crescere per bene, mentre i veterani si troveranno subito a casa.
C'è forse solo qualche problema con i cursori, liberi d'essere spostati anche durante i turni dell'avversario e che dunque non vedono la loro posizione "resettata" quando tocca di nuovo a noi: questo porta il rischio di mettere fine al turno subito dopo aver pescato, se si preme A con troppa noncuranza per mandare avanti il dialogo fanfarone di turno.
E' però solo un dettaglio, perché il resto funziona più che bene.
Maggior chiarezza l'avrebbe probabilmente meritata anche la schermata di gestione del deck, un po' confusionaria e problematica, a causa dell'enorme sciame di icone minuscole che invadono lo schermo e mille opzioni più o meno eloquenti.
Ma il fulcro principale, ovvero i duelli veri e propri, come detto funziona più che bene e soprattutto ha un buon ritmo ed è divertente: le partite si susseguono l'una dopo l'altra senza stancare, intrattenendo e stimolando l'ingegno, e, soprattutto nella modalità Storia, (che poi è quella a cui conviene dare la priorità se si vuole entrare per bene nell'ottica del gioco) il coinvolgimento sempre maggiore e lo "schiudersi" delle strategie proprie del duellante che abbiamo scelto e relativo deck si percepisce profondamente, scontro dopo scontro, fino a diventare dei piccoli maestri nell'uso delle varie combinazioni di carte.
Non c'è altro al di là dei duelli, ma quello è ciò che conta e quello funziona, per fortuna.
Inutile spiegare più di tanto le regole del gioco di carte effettivo, visto che World Duel Carnival ci riesce meglio di me, mi limiterò ad una spiegazione sommaria: ogni giocatore comincia con 8000 punti, e la vittoria si raggiunge portando a 0 il punteggio avversario.
Per farlo bisogna evocare mostri, farli combattere tra loro, piazzare trappole, utilizzare magie e sfruttare tutte le tattiche possibili, ricorrendo anche ai mostri XYZ propri della serie animata da cui il gioco è tratto.
Più chiarezza sarebbe, come già accennato, servita molto nella sezione di personalizzazione del deck, decisamente confusionario.
Giusto per cercare il pelo nell'uovo, sarebbe stato bello anche assistere a vere e proprie evocazioni dei vari mostri e vederli interagire durante le battaglie sullo schermo superiore, anziché vedere le immagini statiche dei duellanti con fumettino annesso, ma anche qui è più un orpello mancato che altro.
Anche l'accompagnamento musicale è ben realizzato, con temi di sottofondo ai duelli che ben rendono le situazione dipinte su schermo, con tanto di "cambio di registro" quando i punti di uno dei due contendenti cominciano a scarseggiare, in modo da dare una sferzata d'adrenalina allo svantaggiato o caricare verso la vittoria colui che si è portato in vantaggio, magari dopo una prima parte di duello difficile.
Non c'è traccia di doppiaggio (non è necessariamente un male, visto che probabilmente si sarebbe trattato di quello americano) e gli effetti sonori si limitano a fare il loro compitino, così come in generale tutto il lato estetico del gioco, buono ma che non eccelle né si lancia in particolari guizzi, cosa non necessariamente importante ma che comunque si apprezza in un gioco.
Ovviamente ognuno dei personaggi giocabili usa anche il suo deck personale, con i relativi punti di forza e punti deboli, e le sfide sono sapientemente strutturate in modo da farci comprendere abbastanza in fretta dove il nostro mazzo vuole andare a parare, come strategia vincente per avere la meglio sugli altri duellanti: questo rende la modalità Storia anche un enorme trial per diventare esperti su moltissime delle carte e strategie possibili all'interno del gioco, per poi scatenarsi nella seconda modalità principale, il Duello, di cui parlerò fra poco.
Il suo essere un'ottima palestra non rende infatti la Storia eccessivamente facile: le sfide aumentano di difficoltà man mano che si procede nel cammino di ognuno dei personaggi, ed è anche possibile settare il livello di difficoltà tra quattro in modo da accrescere la competitività dei rivali.
Il Duello è invece una modalità a scontro libero dove creare il proprio mazzo (o caricarne uno basato su quelli già esistenti dei personaggi affrontati nella Storia) e utilizzarlo contro una moltitudine di personaggi dell'anime, potendo settare alcune regole (come il numero di punti o le carte bandite) in modo da personalizzare e variare un po' l'azione.
Purtroppo, per quanto i duelli di entrambe le modalità siano coinvolgenti e ben fatti, è tutto qui: non esiste nessuna modalità multiplayer online od offline, il che è decisamente una castrazione violenta alle possibilità del gioco, che per sua natura si presta alla sfida tra più giocatori umani, anche considerato che i duelli occupano il 100% del gameplay (come detto per forza di cose).
Ma anche in single player alla fin fine c'è poco stimolo per darsi da fare: le carte sono tutte disponibili sin dall'inizio, così come le bustine protettive e le plance di gioco extra raffiguranti personaggi recenti e storici umani e "mostruosi", almeno nella versione occidentale che è stata inspiegabilmente resa "tutto regalo".
Tutto regalo tranne il prezzo pieno per un titolo 3DS, che però si ritrova ad offrire, alla fin fine, un sacco di materiale sfruttabile decisamente poco.
Tutto questo è un peccato, perché 3DS o 2DS alla mano le sfide sono interessanti, divertenti, tecniche, articolate e ben orchestrate, con un grande valzer di evocazioni e trappole, magie e contromosse che ribaltano la situazione da un turno all'altro.
Poche accortezze quasi scontate al giorno d'oggi gli avrebbero garantito una valutazione decisamente più elevata di quella che già ha, perché di per sé diverte ed intrattiene stuzzicando il cervello, ma Konami ha purtroppo preferito limitarsi ad un compitino facile, sfruttando un setting (ovvero il gioco di carte e le sue regole) a colpo sicuro.
Rimane la bella sensazione d'escalation provata sfidando i personaggi virtuali del gioco, senz'altro impossibile da ignorare, e che sicuramente farà piacere anche ai fan della serie o chi vuole provare un trading card game virtuale.
Certo, non a prezzo pieno, troppo elevato per quello che il gioco ha da offrire, nonostante le 5000+ carte: sembra un'enorme demo, ricchissima ed intrigante, che però non sfocia in un gioco completo a cui dedicare quel gran numero di ore della nostra vita che sicuramente avrebbe potuto meritare.
Pro
- Divertente e calibrato in modo da poter essere per tutti...
- Un quantitativo di carte gigantesco...
- Un gran numero di personaggi ed extra...
Contro
- ...Peccato che offra poco con cui giocare
- ...Disponibile interamente da subito, dov'è il piacere del collezionismo?
- ...Falciati o regalati nell'edizione occidentale, pourqui?
Mi sono ritirato dalla scena di gioco di Yugi da un bel po' di tempo, però mi fa dispiacere vedere tirare fuori questi strafalcioni...
alla fine è come un eterna partita a solitario...carina, divertente, ma per nulla accattivante. mi ricordo ancora le edizioni cartacee: quante battaglie con gli amici, gli scambi di figurine ecc..
ora, la tecnologia progredisce...bene, ma non bisogna dimenticarsi che tutto è iniziato dallo scontro tra 2 "duellanti". detto ciò non mi rimane altro che rimarcare il mio sdegno verso una serie che, ormai, ha perso molto del suo iniziale "appeal"
Che quelle mancanze siano gravi l'ho scritto nella recensione, che è appunto fatta di voto e soprattutto di informazioni scritte (che tu hai certamente letto visto che sei a conoscenza dei suddetti difetti), sicuramente più eloquenti di un semplice numero quando si medita l'acquisto di un gioco, visto che riportano importanti dettagli non riducibili ad un pugno di cifre.
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