Il Sondaggione di AnimeClick.it

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E' stato davvero drammatico concludere la rubrica di questa settimana, praticamente ogni volta che iniziavo a lavorarci dovevo poi chiudere dopo poco per improvvisi attacchi di fame mai visti neanche in un film di zombi di Romero!
Avevo bisogno di aiuto e allora mi sono rivolo alla persona giusta, la regina delle ricette e delle news culinarie qui su AnimeClick.it: la nostra Hachi194!
Questo succulento elenco di pietanze giapponesi è stato scelto da lei con la speranza che siano  tutte più o meno rintracciabili anche nei ristoranti o negozi italici.
Lo so, mancano diverse cosucce deliziose come la carne di Kobe ma, in effetti, anche basandoci su anime e manga (e infatti ho allegato alle foto anche le screen di titoli famosi) sono questi i cibi giapponesi più conosciuti qui da noi. 
PS: lo sappiamo che alcuni non sono originari del Giappone!

Andiamoli a scoprire insieme con le schede fatte da Hachi e poi votate, illustrandoci quali sono per voi i più buoni, quali vorreste provare e dove li avete assaggiati.

Inforchiamo le bacchette
ITADAKIMASU!


Soba/Udon

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Anche se non si direbbe, la pasta è uno degli alimenti più amati dai Giapponesi, che ne consumano giornalmente più di qualsiasi altro cibo.
I Sobaya, locali specializzati in vari tipi di pasta, spesso sono aperti tutto il giorno senza interruzioni. Ad un occhio inesperto, soba e udon potrebbero sembrare la stessa cosa (spaghetti in brodo). Ma in realtà c'è una bella differenza.

Soba: sono preparati con farina di grano saraceno che conferisce loro un colore scuro. Il piatto standard è la kake soba, (soba in brodo) consistente di tagliatelle di soba bollite e servite in una tazza di brodo caldo chiamato tsuyu, fatto con dashi, mirin e salsa di soia e guarnito con fettine di negi (cipollotto).
La soba migliore viene detta Ni-hachi ("due-otto") perchè è fatta di due parti di farina di frumento e otto di farina di grano saraceno. In Giappone è tradizionalmente considerato educato mangiare gli spaghetti rumorosamente (la parola giapponese onomatopeica è tsuru-tsuru), anche perchè aspirandoli rapidamente in bocca vengono raffreddati, cosa importante quando si mangia in fretta.

Udon: sono paragonabili a tagliatelle un po' arrotondate, preparate solo con farina di grano tenero, sale e acqua, senza uova. Sono di solito serviti come zuppa in brodo caldo, possono essere cucinati in molti modi, usando diversi tipi di brodo ed accompagnandoli con diversi tipi di contorni.
La più antica descrizione della loro preparazione la si ritrova nel libro di ricette Ryori monogatari (Storie di cucina) del 1643 e in quel periodo erano molto diffusi nella zona intorno a Osaka e Kyoto. Gli udon sono così amati che ogni anno, il 2 luglio, nella Prefettura di Kagawa, si festeggia il giorno dell'Udon!

Taiyaki

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Letteralmente "orata al forno", è un dolce giapponese a forma di pesce, di solito ripieno di anko, una sorta di marmellata di fagioli azuki zuccherati, ma altri ripieni possono essere crema o cioccolato, e ne esistono anche versioni salate con prosciutto, uova e formaggio.
Il Taiyaki viene preparato usando l'impasto dei pancake o dei waffel; questo è versato nelle due parti dello stampo a forma di pesce, mentre il ripieno in una sola parte, quindi lo stampo viene chiuso e cotto su tutti e due lati fino alla completa doratura. Il Taiyaki fu cucinato per la prima volta nel ristorante "Naniwaya in Azabu" a Tokyo nel 1909.

Onigiri

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E' composto da una polpetta di riso bianco, di solito di forma triangolare, con un cuore di salmone (sake), tonno (tsuna) o altro e vari condimenti possibili come l'umeboshi, il sesamo e molto altro...
Si potrebbe considerare il simbolo della cucina giapponese ed esistono negozi specializzati chiamati Onigiri-ya che vendono solo onigiri fatti a mano nelle diverse varianti. Il Murasaki Shikibu Nikki, ovvero il "Diario di Shikibu Murasaki" (in inglese conosciuta anche come "Lady Murasaki") testimonia che queste palle di riso erano presenti già nel suo periodo, cioè l'XI secolo. Se entri in un konbini e ne mangi uno scopri a tue spese che creano dipendenza... però almeno sono economici!

Riso al curry

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Strano ma vero: è proprio questo piatto di origine indiana (introdotto nel corso del Periodo Meiji (1868-1912) dagli inglesi) ad essere il più amato dai giapponesi e quello che molti di loro associano alle mura domestiche.
Da uno studio del 2011 infatti risulta che più del 70% degli intervistati collega proprio il riso al curry giapponese, detto kare raisu, all’espressione “haha no aji”, traducibile come “sapore di mamma”. Vuoi vedere che anche i Giapponesi sono mammoni come gli Italiani?
Da ricordare però che il curry giapponese è differente da quello indiano sia per sapore, decisamente più dolce, sia per consistenza, meno liquida e più cremosa.

Dorayaki

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E' un dolce composto da due pancake di kasutera (un impasto simile al pan di spagna) e riempito al centro con l'anko, una sorta di marmellata di fagioli azuki zuccherati, oppure con crema di castagne o cioccolato. In origine aveva un solo strato; la forma attuale a due strati fu inventata nel 1914 da Ueno Usagiya.
Attualmente l'omonimo negozio situato all'indirizzo 1-10-10 Ueno, Taito-Ku, Tokyo è considerato il migliore di tutto il paese. In giapponese "dora" significa gong e probabilmente la forma simile a quella dello strumento musicale ha dato origine al nome del dolce.

Gyudon

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Il Gyudon è il donburi di manzo, cioè una ciotola di riso con sopra la carne. In particolare questo è composto da carne di manzo e cipolla, lasciati bollire in una salsa leggermente dolce aromatizzata con dashi, salsa di soia e mirin; il tutto è poi versato in una ciotola contenente riso caldo.

gyudon


E' un piatto relativamente recente: nasce infatti intorno al 1870, con l'arrivo degli Occidentali e del loro uso di cibarsi di carne bovina. E' talmente popolare che si stima che ogni giorno ne vengano vendute 300.000 ciotole! Il più famoso ristorante di gyudon è Yoshinoya che lo serve a Tokyo da più di cento anni e ha più di 300 filiali in tutto il paese.

Gyoza

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Sono la versione giapponese dei ravioli cinesi jiaozi. La ricetta più comune prevede un ripieno misto di carne tritata di maiale, aglio, cavolo, zenzero, nira (erba cipollina cinese), sake, salsa di soia, sale, pepe e olio di sesamo, il tutto avvolto in una pasta sottile.
La maggior differenza rispetto a quelli cinesi è il forte sapore di aglio e il delicato sapore degli altri condimenti come sale o soia. Di solito sono serviti brasati come antipasto in quasi tutti i ristoranti di ramen, ma sono anche venduti spesso in bancarelle quando vi sono feste popolari, fiere o altre occasioni simili.
Il metodo di cottura più comune è quello detto yaki-gyoza, nel quale i ravioli sono prima fritti dal lato piatto per creare una superficie croccante e poi si aggiunge acqua e si copre con un coperchio finché la parte superiore non si cuoce al vapore.

Okonomiyaki


okoduo


Chiamato anche "la pizza di Osaka", in realtà la traduzione letterale vuol dire okonomi= ciò che vuoi e yaki = alla griglia. L'impasto tipico comprende fettine di foglie di cavolo, acqua, farina e uova, a cui sono aggiunti, a seconda dei gusti, carne, seppie, gamberetti e molto altro. Il tutto è cotto su una piastra calda chiamata teppan.
Il problema è stabilire la paternità del piatto, contesa aspramente fra Osaka e Hiroshima. Secondo alcuni, l'okonomiyaki nacque nell'immediato dopoguerra a Hiroshima, come evoluzione di una merenda molto economica per bambini chiamata issen-yoshoku, preparata con gli ingredienti portati dagli aiuti umanitari seguiti alla bomba atomica.
Secondo altri, il piatto fu inventato ad Osaka alla fine degli anni trenta come un'evoluzione di precedenti pietanze tipiche della cucina giapponese, chiamate funoyaki, sukesoyaki e yoshokuyaki. Con la ripresa economica del dopo guerra si inizò ad aggiungere altri alimenti quali la carne, l'uovo ed il cavolo, mentre la maionese fu applicata per la prima volta nel 1946 da un ristorante di Osaka.

Katsudon

katudon

E' una delle varianti più famose di donburi costituito da una cotoletta di maiale impanata e fritta (ovvero il tonkatsu), uova e condimenti vari da versare sul riso caldo. Siccome il termine katsu vuol dire anche vincere, la consumazione di tale piatto la sera prima di un importante esame è diventato un rituale nella cultura giapponese.



Inoltre è anche coinvolto molto comunemente nelle gag di film polizieschi giapponesi: molte persone credono infatti che i sospettati, in lacrime, dopo aver mangiato un piatto di katsudon, alla domanda, "Ti sei mai chiesto come si senta tua madre per questo?" non potranno fare altro che dire tutta la verità.

Mochi

mochi


E' costituito da riso glutinoso tritato e pestato fino ad ottenere una pasta bianca, morbida ed appiccicosa che viene poi foggiata in una tipica forma tondeggiante. Molto comune in Giappone, consumato durante tutto l'anno, è però soprattutto un dolce caratteristico del Capodanno giapponese.
Secondo la tradizione, viene preparato in una caratteristica cerimonia detta mochitsuki: in questa pratica il riso, messo a bagno e poi cotto, viene triturato nel tradizionale mortaio di grandi dimensioni detto usu con un martelletto chiamato kine. Questo procedimento viene solitamente svolto da due persone: il primo pesta ritmicamente con il kine mentre il secondo rigira ed umidifica il mochi: è necessaria notevole coordinazione per eseguire questa manovra senza rimetterci una mano. La pasta collosa così ottenuta viene tagliata e modellata in forma solitamente di piccole sfere.

Takoyaki

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Sono polpette fritte sferiche tipiche di Osaka. Si cucinano dopo aver preparato una pastella fatta con una speciale farina di grano al cui interno viene posto un pezzo di polpo. Altri ingredienti da aggiungere prima della cottura possono essere i ritagli di tempura (tenkasu), zenzero marinato e cipolla verde. Quando sono pronti, vengono guarniti con salsa Otafuku, alga aonori tritata, maionese e katsuobushi (fiocchi di tonnetto striato essiccato e affumicato).
Per prepararli si usa una speciale padella in ghisa con forme semisferiche, leggermente unta di olio con un panno. Il composto va versato all'interno delle forme quando la padella è molto calda. Il vero problema dei Takoyaki? L'ustione sicura, perchè si mangiano appena cotti quando sono ancora bollenti!

Omurice

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Si può trovare scritto anche come "Omu-rice" ed costituito da riso fritto in padella con pollo, avvolto in uno strato sottile di uovo fritto e condito di solito con ketchup.
Il nome è quello che si definisce un wasei-eigo, cioè una parola nata dalla fusione dell'inglese con il giapponese e che non esiste nei paesi anglofoni, ma solo in Giappone. In questo caso è addirittura la fusione fra le parole omelette ("frittata" in francese) e rice ("riso" in inglese).
E' anche un esempio di Yoshoku, cioè l'usanza tipicamente nipponica di adottare la cucina occidentale con lievi modifiche per renderla squisitamente giapponese.
A volte, il riso è sostituito da spaghetti fritti ( yakisoba ) per fare omusoba ed esiste anche una variante di Okinawa, detta omutako, dove il ripieno è costituito combinando il tipo di carne macinata che si usa nei tacos con il riso bianco.

Nikuman

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La parola Nikuman vuol dire letteralmente "focaccia di carne". Si ottiene cucinando al vapore un impasto salato di farina e acqua ripieno di carne di maiale; ne risulta una specie di focaccia di forma sferica schiacciata simile a un piccolo panino che viene consumata calda, o per meglio dire rovente! Si può acquistare sia nei banchetti di strada che nei konbini dove è tenuto al caldo in speciali contenitori, pronto per essere consumato. Il ripieno classico può essere sostituito da altri ingredienti, ottenendo ad esempio l'Anman se ci sono i fagioli azuki o il Kareman se è a base di curry, che conferisce loro una colorazione gialla.


Ramen

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Uno, nessuno, centomila. Il ramen è il re della cucina giapponese pur essendo un piatto di origine cinese. Dopo la seconda guerra mondiale, si diffuse nel paese la farina economica importata dagli Stati Uniti d'America e nello stesso periodo milioni di soldati giapponesi tornarono dalla Cina e dall'Estremo oriente continentale dove erano diventati pratici di cucina cinese e di conseguenza aprirono ristoranti cinesi in tutto il Giappone.
Nel 1958 poi furono inventate le tagliatelle istantanee da Momofuku Ando, fondatore e presidente della Nissin Foods. Scelta come la più grande invenzione giapponese del XX secolo in un sondaggio giapponese, il ramen istantaneo permise a tutti di preparare questo piatto semplicemente aggiungendo acqua bollente. Negli anni 80 ci fu il boom e ora ogni regione ha la sua personale versione.



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