Dopo aver lasciato la sua rubrica sulla rivista Gundam Ace ben noto magazine del gruppo Kodansha, il regista Yoshiyuki Tomino (Mobile Suit Gundam, Gundam Z, Ideon, Turn A Gundam) continua a dire la sua sullo stato del mondo dell'animazione e dei manga giapponesi.
Complice è la rinnovata attenzione che i media giapponesi hanno nei suoi confronti in questo periodo di celebrazioni per il 35° Anniversario del Gundam Universe, a cui partecipa attivamente sia attraverso la presenza a conferenze, che con interventi in mostre e presentazioni e, più direttamente, attraverso la serie animata Gundam G No Reconguista in programmazione a Ottobre.
Proprio durante un'intervista per il numero di settembre della rivista Beat Magazine, edita da Bandai visual, il regista ha fatto alcune dure considerazioni sui giovani doppiatori giapponesi le cui voci gli sembrano oramai diventate spaventosamente uguali, piegate alle necessità interpretative degli anime alla moda. Il casting di Gundam G No Reconguista è stato per Tomino davvero molto difficile:
Tomino ha spiegato che per il suo anime cercava delle voci naturali, mentre oggi i doppiatori finiscono per caricare di effetti esagerati la propria voce, e ben difficilmente vi rinunciano, in senso opposto la doppiatrice Yu Shimagura (interprete di Aida) di cui ha apprezzato la professionalità e la capacità di cambiare la sua impostazione ed interpretazione del personaggio, come si potrà vedere nel secondo episodio della serie.
Rispondendo ad un'altra domanda, sulle serie realizzate nel passato, Tomino ha fatto una dichiarazione che può lasciare perplessi molti appassionati occidentali affermando di essersi pentito per aver affidato a Syd Mead, uno dei maggiori concept artist americani dell'epoca (lavorò alla realizzazione di film di fantascienza che hanno segnato un'epoca, da Alien a Guerre Stellari), la direzione artistica di Turn A, l'ultima grande serie della franchise diretta da Tomino, di cui si sta realizzando in Giappone una ricca edizione home-video, un errore di cui si prende la responsabilità piena e che attribuisce alla sua grande stima per l'autore americano:
Proprio sulla base di questa esperienza Tomino ha deciso di essere più franco con i suoi disegnatori sulle sue intenzioni e richieste, regola che dall'epoca ha applicato fedelmente, anche per la nuova serie. Lo si può notare nell'aspetto, davvero molto particolare, del Mobile Suit principale, il G-Self, il cui mecha è stato disegnato da Akira Yasuda la cui linea ricorda, per alcuni aspetti, il potente "Baffone".
Syd Mead, vogliamo ricordarlo, è stato impegnato anche nella serie Gundam Build Fighters, ma Tomino non ha voluto commentarne l'operato né ha detto alcunche sulla possibilità di un'eventuale ritorno dell'autore americano nella prossima serie, Gundam Build Fighters Try. D'altra parte è costume di Tomino non fare commenti su serie di Gundam che non abbia diretto personalmente.
Fonti consultate:
Anime News Network
Gundam Universe Blog (Immagini Mostra Osaka)
Complice è la rinnovata attenzione che i media giapponesi hanno nei suoi confronti in questo periodo di celebrazioni per il 35° Anniversario del Gundam Universe, a cui partecipa attivamente sia attraverso la presenza a conferenze, che con interventi in mostre e presentazioni e, più direttamente, attraverso la serie animata Gundam G No Reconguista in programmazione a Ottobre.
Proprio durante un'intervista per il numero di settembre della rivista Beat Magazine, edita da Bandai visual, il regista ha fatto alcune dure considerazioni sui giovani doppiatori giapponesi le cui voci gli sembrano oramai diventate spaventosamente uguali, piegate alle necessità interpretative degli anime alla moda. Il casting di Gundam G No Reconguista è stato per Tomino davvero molto difficile:
"Tutte le voci degli interpreti più giovani sono come appiattite sugli standard dell'interpretazione degli anime di moda. Il primo giorno tutte quelle voci (che avrebbero dovuto essere una diversa dall'altra) mi sembravano uguali fra di loro, la prima cosa che abbiamo dovuto fare è stata quella di spezzare questa impostazione."
Tomino ha spiegato che per il suo anime cercava delle voci naturali, mentre oggi i doppiatori finiscono per caricare di effetti esagerati la propria voce, e ben difficilmente vi rinunciano, in senso opposto la doppiatrice Yu Shimagura (interprete di Aida) di cui ha apprezzato la professionalità e la capacità di cambiare la sua impostazione ed interpretazione del personaggio, come si potrà vedere nel secondo episodio della serie.
Rispondendo ad un'altra domanda, sulle serie realizzate nel passato, Tomino ha fatto una dichiarazione che può lasciare perplessi molti appassionati occidentali affermando di essersi pentito per aver affidato a Syd Mead, uno dei maggiori concept artist americani dell'epoca (lavorò alla realizzazione di film di fantascienza che hanno segnato un'epoca, da Alien a Guerre Stellari), la direzione artistica di Turn A, l'ultima grande serie della franchise diretta da Tomino, di cui si sta realizzando in Giappone una ricca edizione home-video, un errore di cui si prende la responsabilità piena e che attribuisce alla sua grande stima per l'autore americano:
"Chiedere a Syd Mead di realizzare il Mecha design di Turn A non è stata una buona idea. Ero un estimatore di Syd, del suo lavoro, ed anche se percepivo che c'era qualcosa che non andava nei disegni lo lasciai fare, lasciai che lo staff continuasse per la sua strada. Alla fine era troppo tardi per cambiare direzione."
Proprio sulla base di questa esperienza Tomino ha deciso di essere più franco con i suoi disegnatori sulle sue intenzioni e richieste, regola che dall'epoca ha applicato fedelmente, anche per la nuova serie. Lo si può notare nell'aspetto, davvero molto particolare, del Mobile Suit principale, il G-Self, il cui mecha è stato disegnato da Akira Yasuda la cui linea ricorda, per alcuni aspetti, il potente "Baffone".
Syd Mead, vogliamo ricordarlo, è stato impegnato anche nella serie Gundam Build Fighters, ma Tomino non ha voluto commentarne l'operato né ha detto alcunche sulla possibilità di un'eventuale ritorno dell'autore americano nella prossima serie, Gundam Build Fighters Try. D'altra parte è costume di Tomino non fare commenti su serie di Gundam che non abbia diretto personalmente.
Fonti consultate:
Anime News Network
Gundam Universe Blog (Immagini Mostra Osaka)
La verita' e' che il mecha design del Turn A si fonde benissmo con l'ambientazione della serie, una serie che e' ambientata occorre ricordarlo migliaia di anni nel futuro del UC. Sarebbe stato fuori luogo fare un solito Gundam. E questo il pelato l'ha sempre saputo. Ma siccome oggi il Turn A incomincia a spopolare relativamente in patria ecco partire la critiche a Syd. Ma quando ai giapponesi del Turn A non fregava una mazza il pelato mica critico' Syd per il fallimento della serie. Turn A e' una serie del 1999, per 15 anni il pelato non ha emesso critiche e ora di punto in bianco parte l'attacco ? Ridicolo. Che torni a disegnare che e' meglio per tutti.
Ha detto cose verissime
La bile vomitata a distanza di tre lustri su Mead è assolutamente incommentabile.
Riguardo alle critiche sul design del Gundam baffuto, è quel che disse tutto il mondo all'epoca, perchè parlarne MALE solo adesso?
Che poi, chi se ne frega se la scelta robotica può essere infelice, è e rimane una serie "stile Miyazaki" in ogni caso, e non credo che se fosse stata disegnata come le serie appena precedenti (G Gundam e Gundam Wing, che il 0083 è meglio considerarlo esercizio otaku a sè) il senso della stria sarebbe diverso...
E come andare nel futuro e vedere che le macchine sono sempre le solite. Nel 3000 DC datemi la Ferrari 512S con capacita di balzo nell'iperspazio almeno.
Forse mi spingo troppo in la, forsedoveva essere disegnata in quel modo, è un mondo particolare quello di Turn A ( come anche quello di Reconguista) ai limiti della storia. ma tant'è.
Sul doppiaggio trovo interessante alcuni giudizi che leggo, davvero.
Ci sono stati anni in cui la media delle serie era molto più alta. Poi c'è stato il periodo nero del fan service esasperato, delle guerriere tettute e del soft porno, con qualche rara eccezione. Ora un po' le cose stanno cambiando, ma se i doppiatori recitano tutto uguale è anche perché tanto quello che hanno da recitare è stato tutto uguale per anni.
http://ia.media-imdb.com/images/M/MV5BMTkyMTgxNzIwOF5BMl5BanBnXkFtZTcwNjYyNjM5NA@@._V1_SY317_CR1,0,214,317_AL_.jpg
;)
Poi su queste sue considerazioni ho detto, è un bastian contrario. Riguardo a Turn A che nulla avrebbe a che fare con Gundam per le "atmosfere troppo bucoliche" ( sempre con questa storia della mucca vero...) bene io, che un pò di questa serie me la sono viste, posso notare che proprio quando la normalità della vita entra in Gundam abbiamo avuto le cose migliori da questo progetto.
E' una storia di guerra, vero, ma una storia vera di guerra, che non è mero cozzo di arme ma l'esplodere nella vita reale di ognuno di noi di eventi straordinari, intanto però i bambini nasceranno, gli amori si evolveranno, mangeremo e festeggeremo con gli amici, pregheremo, dormiremo, ameremo e odieremo, VIVREMO. Rigoverneremo le mucche. La guerra non assorbe ogni istante del nostro essere, l'esempio migliore, senza tornare ad Gundam 0080 e l'ottavo Plotone, sono le storie della prime selezione di Ms Igloo.
Turn A, ha effettivamente qualche problema diverso.
Sui doppiatori @Araldo il problemaccio è la brutta tendenza a risparmiare su tutto, anche su dove NON si deve risparmiare.
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