Che fine ha fatto il manga sul mondo dei Samurai a cui Hayao Miyazaki (Laputa, il Castello nel Cielo, Nausica della valle del vento, La città incantata, Il castello errante di Howl, Si Alza il Vento) aveva dichiarato di volersi impegnare, poco dopo l'annuncio del suo "pensionamento"? A quanto pare il 74enne Miyazaki ha davvero troppe cose da fare per poter terminare la storia dei Regni Combattenti a cui ha iniziato a lavorare e di cui vi abbiamo mostrato anche alcune primissime immagini, lo ha confermato all'interno di un' intervista alla rivista Variety la cui occasione è stata il conferimento dell'Oscar alla Carriera da parte dell'Academy  (vedi il video e le immagini) ma che ha svariato su altri temi di attualità, come i molti lavori che Miyazaki sta realizzando in questi ultimi tempi, il rapporto con Hideaki Anno il talentuoso regista di Evangelion la situazione dell'animazione giapponese e quella dello Studio Ghibli.
 

L'intervista, condotta dall'inviato Mark Schilling, si è svolta all'interno di un piccolo chalet, in stile europeo, costruito alle spalle dell'edificio principale dello Studio Ghibli, all'interno il regista vive e lavora cinque giorni alla settimana occupandosi dei numerosi progetti in cui è impegnato, all'intervista è presente anche un'assistente del regista.

- Mark Schilling: Qual'è stata la sua reazione alla notizia dell'Oscar?
 
Hayao Miyazaki: Ho pensato che qualcuno ci avesse messo uno zampino, magari John Lasseter, che è davvero un mio grande fan. Anche se questo è solo un mio pensiero, non sono una persona che vuole altri premi John mi ha invitato a casa sua, considerando che questo potrebbe essere il mio ultimo viaggio ( negli USA). Non voglio andare, non mi piace, in effetti volare sugli aerei.

Hayao-Miyazaki-Oscar.jpg- Il Tokyo Festival ha dedicato una grande retrospettiva a Hideaki Anno e qualche tempo fà Toshio Suzuki ha indicato in Anno il leader dell'animazione giapponese nei prossimi dieci anni. Cosa ne pensa?
Anno è un mio amico quindi gli auguro la massima fortuna ma sarà un lavoro veramente duro. Quel tipo di animazione che preferisce, creato con carta e matita sta morendo. Io ho l'intenzione di creare ancora dei picoli progetti, usando l'animazione fatta con "carta e matita", ma non farò più dei film.

- Intende realizzare dei lavori per il Ghibli Museum.
Ne abbiamo fatto alcuni e ne farò altri.

- Avete già dei titoli? Qualche dettaglio che può rivelarmi?
Non ancora.

- E per quanto riguarda il manga a cui lavora ?
 
Continuo a lavorarci, ma ho sempre molte cose da fare, devo metterlo da parte.



Nell'atelier, pieno di materiale da lavoro, colori, tavole, sono presenti molti disegni del manga, durante l'intervista Miyazaki ne ha abbozzato uno.
 
Miyaza Manga Samurai

- Si tratta di un manga sul mondo dei Samurai, vero?
Si. In effetti comincio ad avere molti dubbi sul fatto che riuscirò a terminarlo. Vi ho messo dentro molte idee, perchè credevo di farlo nel tempo libero, ma continuo a ricevere offerte di lavoro, non sempre pagate, ma che sono piuttosto interessanti per me. E il mio tempo libero evapora... di recente ho iniziato a lavorare cinque giorni alla settimana, non riuscivo a capire cosa fare con tre giorni liberi alla settimana, però cerco sempre di lasciarmi libero sabato e domenica.

- Dove si reca in vacanza ?
Credo che andrò a Kamikochi (una località zona a nord di Tokyo montagna) per una settimana.

- Sono stato alcune volte allo Studio Ghibli, lo ho trovato sempre pieno di persone, qual'è oggi la situazione?
Ora non c'è nessuno, abbiamo appena terminato la lavorazione di un progetto (Hiromasa Yonebayashi’s “When Marnie Was There”) ed è vuoto.

- In molti pensano che lo Studio interromperà la produzione per concentrarsi sulla gestione dei diritti cinematografici. Inusualmente prima che Miyazaki risponda è il suo assistente ad intervenire energicamente:
*Questo non succederà.
- Un gesto insolito, anche la risposta di Miyazaki è venate di malinconia anche se non sconsolata.
In questo momento stò lavorando con lo staff del Ghibli Museum (Studio Ghibli e Ghibli Museum sono due realtà organizzative e sociali distinte N.d.R.)... e come tutti gli altri membri dello Studio non so cosa accadrà. Non voglio essere coinvolto in tutto questo. Rimarrò qui, continuerò a lavorare fin quando avrò la possibilità di fare quel che mi piace fare. Guardi cosa stò facendo adesso (Miyazaki mostra all'intervistatore il disegno di una tartaruga con un globo sul dorso) Questa è l'isola di Kumejima, presso Okinawa, nel disegno Kumejima è sulla parte superiore e il resto del Giappone è a testa in giù. Non so che cosa gli isolani penseranno, ma è un simbolo che ho fatto (ride). E' una bellissima isola. E' stato realizzato un progetto per farvi arrivare i bambini di Fukushima ed i loro genitori possono andarci. Possono giocare all'aperto, e questo contribuisce a migliorare il loro sistema immunitario. Ci sono parti di Fukushima dove i bambini non possono più giocare fuori, lo sà. Mi è stato chiesto di dare una mano a questo progetto, ed ho pensato di farlo con questo simbolo creato per loro. Mi ha occupato un bel po'.
 

 
 
La mia intenzione è quella di continuare a lavorare fino al giorno della mia morte. Ho abbandonato la regia dei lungometraggi ma non l'animazione e sono molto contento del piccolo cinema nel Museo, la maggior parte dei visitatori assiste alla proiezioni dei nostri corti e non abbiamo mai avuto delel lamentele su di essi. Mi piacerebbe continuare a fare film che lasciano il pubblico soddisfatto ma sarebbe inutile se non usassimo delle tecniche uniche. Sono divertenti da farsi.


Fra le opere proposte all'interno del Museo Ghibli, meno note per evidenti motivi al grande pubblico, di durata variabile dai 15 ai trenta minuti, ricordiamo "The Whale Hunt," "Koro's Big Day Out," "Mei and the Kitten Bus," che vi proponiamo in un video recuperato in modo fortunoso, "Mon Mon the Water Spider," "House Hunting," "Hoshi o Katta Hi," e "Mr. Dough and the Egg Princess."

Possiamo dire a conclusione che davvero il sogno di Miyazaki proseguirà.

Un ringraziamento a Roberto Addari, collega di Mangaforever.


Fonte Consultata: Variety