Nel presentare il proprio rapporto annuale sul mercato, annuario di rilevazioni statistiche del mercato giapponese, la nota società Oricon ha dedicato una parte del rapporto anche alle pubblicazioni cartacee e, ovviamente anche i manga.
Stando ai dati resi noti del rapporto, con un'analisi legata al periodo compreso tra il 30 dicembre 2014 e il 28 dicembre del 2013, il mercato giapponesi dei libri si è mantenuto sostanzialmente in linea rispetto al periodo precedente arrivando a un giro di affari di circa 1.028,1 miliardi di Yen (ben 7,79 miliardi di euro circa) con una lieve flessione dell'1% sul 2013.
Tuttavia mentre tra i principali componenti del mercato cartaceo i romanzi e le "edizioni brossurate" (tutto ciò che viene classificato come "bunko") calano di circa il 5 e il 7% rispettivamente, sono i volumi dei manga ad andare in contro tendenza.
Nell'insieme il settore dei volumi manga è cresciuto del 4% arrivando a un totale di 281,6 miliardi di Yen (2,13 miliardi di euro) arrivando così alla cifra più alta stimata da quando Oricon ha iniziato a condurre le sue rilevazioni sistematiche nel 2008.
Nel complesso i volumi di manga venduti sono quasi 500 milioni, anche questo un livello record.
A tirare questa crescita, Oricon ritiene sia stato determinante il boom registrato da L'attacco dei Giganti dopo la messa in onda dell'anime. Ma un certo peso hanno avuto le vendite sempre buone di One Piece nonché altri manga che hanno visto aumentare (seppur non come i Giganti) la loro popolarità dopo l'esordio di una serie animata. Tra gli esempi più rilevanti The Seven Deadly Sins, Haikyuu!! e Tokyo Ghoul.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Stando ai dati resi noti del rapporto, con un'analisi legata al periodo compreso tra il 30 dicembre 2014 e il 28 dicembre del 2013, il mercato giapponesi dei libri si è mantenuto sostanzialmente in linea rispetto al periodo precedente arrivando a un giro di affari di circa 1.028,1 miliardi di Yen (ben 7,79 miliardi di euro circa) con una lieve flessione dell'1% sul 2013.
Tuttavia mentre tra i principali componenti del mercato cartaceo i romanzi e le "edizioni brossurate" (tutto ciò che viene classificato come "bunko") calano di circa il 5 e il 7% rispettivamente, sono i volumi dei manga ad andare in contro tendenza.
Nell'insieme il settore dei volumi manga è cresciuto del 4% arrivando a un totale di 281,6 miliardi di Yen (2,13 miliardi di euro) arrivando così alla cifra più alta stimata da quando Oricon ha iniziato a condurre le sue rilevazioni sistematiche nel 2008.
Nel complesso i volumi di manga venduti sono quasi 500 milioni, anche questo un livello record.
A tirare questa crescita, Oricon ritiene sia stato determinante il boom registrato da L'attacco dei Giganti dopo la messa in onda dell'anime. Ma un certo peso hanno avuto le vendite sempre buone di One Piece nonché altri manga che hanno visto aumentare (seppur non come i Giganti) la loro popolarità dopo l'esordio di una serie animata. Tra gli esempi più rilevanti The Seven Deadly Sins, Haikyuu!! e Tokyo Ghoul.
Fonte Consultata:
Anime News Network
E' troppo vero quello che hai detto, io stessa negli ultimi anni mi sono ritrovata costretta a rinunciare ad un gran numero di serie che avrei voluto iniziare perchè ne avevo già troppe in ballo...
Anzi, più il mercato è ampio più salgono le copie vendute, per forza di cose. Ma non gli utili, ovviamente.
Non è lo stesso per l'azienda che porta in Italia i manga visto da una parte si ritrova ad avere una spesa di 60 e guadagnare 20, dall'altra una spesa di 100 e guadagno di 20. Le perdite portano poi un'azienda a bloccare manga in corso perchè invenduti, a bloccare manga in corso perchè si sono raggiunti i numeri giapponesi e così il compratore medio si dimentica/stufa di prendere una serie che esce ad ogni morte di Papa, alcune case falliscono vendendo i diritti ad un'altra azienda che è obbligata a ricominciare a pubblicare da capo ( Gp ad esempio ) e molti non hanno voglia di ricomprare tutto da capo se il manga non tra i must have ma al contempo sono abbastanza collezionisti da volere una serie esteticamente uniforme e dunque abbandonano, ci sono aziende che fanno il passo più lungo della gamba comprando diritti pesanti ( Versailles no Bara ) fanno un'edizione extralusso di cui però possono permettersi poche copie che ovviamente non compenseranno l'acquisto dei diritti. Con il mercato saturo, gli acquirenti sono divisi su un'ampissima scelta di cui però non riescono a contribuire con i propri soldi.
No perchè a fronte delle riduzioni delle uscite ( falsate, perchè la maggior parte è solo allungare il tempo di uscita tra un volume e l'altro e non una vera interruzione ) escono almeno altri dieci manga e di questi quanti verranno interrotti/allungati perchè non vendono? E' un serpente che si mangia la coda.
Escono 2 serie al mese. Io compro una serie, l'altra non mi piace. 1 libro al mese.
Escono 10 serie al mese. Io compro 3 perché non posso permettermi 5 serie, ma 3 sì. 3 serie al mese.
Il mercato collassa, escono solo 2 serie al mese. Io compro sempre 2 serie al mese perché quelle che compro sono sopravvissute.
Ovviamente con più persone si complica il tutto, ma non penso che restringimento del mercato dopo una saturazione faccia ristringere le vendite. Cioè se da 10 passano a 100, poi di nuovo a 10, i manga venduti prima e dopo sono comunque gli stessi.
In Italia si pensa sempre che troppo e meglio. Ma non è certo meglio per le tasche dei clienti. Se pubblichi 100 serie io non potro' mai seguirle tutte a meno di non avere un generosissimo conto in banca e saro' costretto a fare una cernita. Se però si tende a sparare sul mercato tutto quello che passa, magari anche opere mal riuscite di un' autore famoso solo perché è famoso, succede che chi magari si affaccia sul mondo dei manga per a prima volta si vede una schifezza tra le mani, generalizza che tutti i manga sono di quel livello ed è un cliente perso.
Se diminuissero con serie di qualità magari avrebbero per quelle serie più clienti, ergo una maggiore tiratura, di conseguenza economie di scala migliori con costi ridotti e maggiori utili (e, perché no, prezzi minori per i consumatori).
Troppo è controproducente.
Del resto non sono un'esperta di marketing e perciò non giudico né consiglio, per me quel che ho ora basta, certo... qualche titoletto in più lo vorrei, qualche spin off e special... le novel sono un sogno, ma rispetto ad altri paesi va di lusso.
Non esistono sere di qualità, quelle che vendono sono le migliori.
Comunque si parla di fatturato e copie vendute, non utili.
Escono 2 serie al mese. Io compro una serie, l'altra non mi piace. 1 libro al mese.
Escono 10 serie al mese. Io compro 3 perché non posso permettermi 5 serie, ma 3 sì. 3 serie al mese.
Il mercato collassa, escono solo 2 serie al mese. Io compro sempre 2 serie al mese perché quelle che compro sono sopravvissute.
Non è così facile. Delle dieci serie che una casa prende vi sono dietro licenze, distribuzione, traduzione, stampa etc, operazioni che non vengono compensate dalla vendita di appena tre albi. Nel primo caso ( due serie, si compra sempre una ) vi è una situazione di pareggio, nel secondo di perdita ed anche eliminando le serie invendute la perdita iniziale non viene compensata ( le prime copie sono comunque uscite, i diritti li hai pagati comunque ). E questa è solo la parte più facilotta.
Ovviamente la seconda ipotesi, come utili, è la peggiore e il mercato, sempre come utili, risentirà di questo a lungo.
Oppure, si concentrano su manga brevi per buttarsi nel mercato, ma ovviamente sono quelle più scarse.
Leggendo alcuni articoli pubblicati si AC dove parlavano gli editori avevo inteso in questo modo.
Magari chi è più esperto di me in mercato può dare un parere più approfondito !
Comunque, a me non verrebbe da pensare che sia tutto in calo, perlomeno a fronte di un ovvio problema finanziario, credo che l'interesse per manga e anime sia in crescita (basti pensare a tutte le persone al Lucca Comics)! Per questo, ritengo che pur essendoci una contrazione del mercato al momento attuale, non è detto che non vi possa essere un miglioramento in futuro!
Le case editrici nostrane ormai hanno dati a sufficienza accumulati dall' esperienza per capire se una serie venderà o meno e possono basarsi anche sui dati di vendita in madrepatria e nei mercati in cui è già sbarcata.
Consideriamo anche che hanno i propri dati di vendita per vedere se un genere, un' autore o un tipo di storia vanno oppure no.
Ci hanno abituato nel corso degli anni a numerose serie di cui è iniziata la pubblicazione e che poi sono state interrotte con false promesse e scuse di ogni genere (print on demand ad esempio. Hagane: 4 volumi a 10,00 € e interruzione definitiva a 2 volumi dalla fine dopo anni e anni di promesse).
Seconda questione: il fatturato.
Le aziende guardano agli utili, non al fatturato.
Puoi avere un giro di affari da 10 mln di € di fatturato e spenderne 11 oppure 5 mln e spenderne 4 con 1 mln di utili.
Come sempre ci hanno detto fino alla nausea pubblicare un fumetto in poche copie ha costi eccessivi (in alcuni casi proibitivi) che vanno inevitabilmente ad incidere sul prezzo finale e di conseguenza sul numero di copie vendute: una spirale che si avvita su se stessa fino alla interruzione a meno di avere uno zoccolo di appassionati veramente duro e disposto a spendere. E' il caso, appunto, del print on demand caro alla Planet che porta volumi costosi e diluiti nel tempo che finiscono per essere abbandonati.
Trovo estremamente scorretto iniziare una serie e non portarla a termine: è un danno di immagine per la casa editrice (e non economico) e un danno economico per gli acquirenti.
Per il discorso "se vuoi questa devi comprare anche altre 2 /3 serie" basterebbe che tutti gli editori nostrani si rifiutassero di sottostare a questo ragionamento, ma a loro conviene acquistare lotti piuttosto che serie singole e poi dicono che è il contrario.
@Haizhong_Musume ti ricordo che quelli che visitano Lucca non vanno lì esclusivamente per i manga e gli anime. Magari a qualcuno non frega niente assolutamente niente e ci va solo per i videogiochi, giochi di ruolo, giochi da tavolo ecc.
@therealcowboybebop non è stata la Planet ad interrompere Hagane ma l'autore il quale ha avuto problemi con la casa editrice almeno da quello che so io. E, comunque, da quello che so la Planet piuttosto che interrompere una serie alza il prezzo di tale serie e la fa uscire lentamente, a differenza della Star che interrompe e casta (ho messo la star giusto per fare un esempio)
Come possono fare cartello qui, lo possono fare anche in Giappone. Ma una situazione di stallo qui significa non pubblicare nulla, in Giappone significa solo meno guadagni esteri, ma ci sono altri paesi dove vendere i diritti.
"Le aziende guardano agli utili, non al fatturato."
Beh, non sempre. Baste vedere Amazon.
Comunque stavo commentando la notizia dove si parla di fatturati e copie vendute, non utili.
Per quello che so io invece la Planet ha perso i diritti della serie per la lentezza con cui la pubblicava e ha tagliato senza avvisare.
Sempre per la Planet, non si contano le serie interrotte senza spiegazioni o con false promesse di riprenderle. E' vero che lo stesso discorso vale anche per la Star Comics (ad es. Agharta e Princess Resurrection), ma alla Planet sono molto di più.
Elenco non esaustivo e risalente a qualche anno fa
http://www.nanoda.com/manga-interrotti-italia-elenco/
Per Hagane
http://www.animeclick.it/news/30881-interrotto-hagane-di-masaomi-kanzaki-in-italia-per-planet-manga
"Planet Manga si scusa per il disagio arrecato, peraltro del tutto indipendente dalla sua volontà." Ma chi vogliamo prendere in giro? (riferito alla Planet, si intende)
e il fatto che sia vecchio e quindi non aggiornato non lo rende affidabile.
C'è da dire che ben 9 titoli su 32 sono fermi in giappone, senza contare che sia di Gundam 0079 che di Shamo sono usciti parecchi numeri (cito quelli perchè sono sulla lista). Mentre Slam Dunk è stato preso e finito da un'altra casa editrici (anche questo era sulla lista). Delle altre serie sinceramente non so e sicuramente c'è un motivo se sono state interrotte. Ma da quello che ho visto, nel ultimo periodo la Planet non ha interrotto così tante serie, anzi.
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