Al recente Lucca Comics  & Games 2014 Ochacaffé ha avuto come suo ospite uno dei più celebri autori di manga hentai, Toshio Maeda (Urotsukidoji, Adventure Kid, La Blue Girl). Riportiamo l'intervista esclusiva con il mastro del tentacolo, come ama farsi chiamare, che Ochacaffé ha concesso ad Animeclick e la conferenza tenutasi nella giornata di domenica.
 


AC: Maestro Maeda, può presentarsi al pubblico italiano?

Maeda: Salve pubblico italiano, sono Toshio Maeda e vengo dal Giappone. Sono molto onorato e mi sto divertendo molto qui in Italia e a Lucca.

Il maestro Maeda ha di recente realizzato anche manga per ragazze. Qual'è la differenza tra realizzare un manga erotico per un pubblico differente da quello maschile?

Non c'è una differenza sostanziale, ma le fan richiedono situazioni dettagliate. Quando scrivevo per un pubblico femminile, anche su magazine che ospitano manga omoerotici e storie yaoi, ricevevo spesso delle richieste particolari anche per lettera. Il pubblico femminile mi richiede delle storie con situazioni ben orchestrate, ad esempio degli studenti molestati da un insegnante. E' diverso perché il pubblico maschile si accontenta che disegni semplicemente scene hentai.

A questo punto la domanda che volevamo farle è la differenza tra l'erotismo occidentale e quello giapponese. Come la vive l'artista?

C'è effettivamente una differenza tra pubblico occidentale e pubblico giapponese, perché mentre il pubblico americano, europeo o comunque occidentale si concentra sui dettagli fisici, anche su quelli che possono essere gli strumenti di piacere, il pubblico giapponese è più concentrato sulla situazione erotica. Quindi quello che può dare l'impressione di un erotismo anche mentale. Un erotismo quindi anche più raffinato e meno legato del nostro a una situazione fisica.

Sicuramente il maestro Maeda è lagato a un aspetto particolare del manga erotico, il tentacle rape: La domanda che tutti gli avranno già posto, ma noi non possiamo esimerci dal farla, è come è nata l'idea del tentacolo. Sicuramente è nata per ovviare a delle difficoltà di rappresentazione del sesso in un periodo di chiusura censoria, ma sarebbe interessante qualche aneddoto a riguardo.

Quando avevo circa trent'anni la censura in Giappone era così restrittiva che lo stesso rappresentare un uomo e una donna nel letto, o con l'uomo sopra, era assolutamente vietato perché indicava sesso. Inoltre non potevamo disegnare genitali. Così per aggirare quella censura ho utilizzato il tentacolo. Essendo lungo permette di rappresentare uomo e donna distanti e, se sono molti, anche scene di doppia penetrazione. E' stimolante per la fantasia del lettore e mi piaceva perché potevo disegnare la donna da diverse angolazioni.

Ma c'è un legame con la tradizione di Hokusai e delle Shunga?

Sì, dopo il grande successo dei miei manga, degli occidentali mi han detto che già Hokusai e l'erotismo dell'era Edo usavano questo stratagemma. Effettivamente porto avanti questa tradizione, ma non consciamente. Ho quasi sicuramente visto queste immagini da adolescente e mi sono rimaste impresse nella mente, ma  al momento di iniziare a disegnare non le ricordavo. Me ne sono accorto dopo.

Una domanda che al maestro va fatta: in Italia questo tipo di manga viene etichettato come hentai che in giapponese ha un altro significato, quello di perversione. Se vai in un negozio giapponese e chiedi un hentai, non ti capiscono (il maestro ride). Cosa pensano gli artisti giapponesi di questa catalogazione? Può essere una visione negativa di questa tipologia di fumetto? Cosa pensano gli artisti dell'apprezzamento per questi manga?

In realtà non sanno di avere così tanto successo, io stesso non lo sapevo. E' solo negli ultimi anni in cui ho viaggiato per il mondo che ho scoperto di avere così tanti fan. Ma non solo io e gli hentai, anche gli altri manga, gli anime e il cosplay. Apprezziamo molto la cosa, ma probabilmente gli altri artisti, se venissero in Europa, sarebbero sorpresi. Fondamentalmente i mangaka sono persone introverse, non estroverse, amano stare in casa e disegnare tutto il giorno. Sono veri e propri otaku, anche io ero otaku all'inzio...e poi c'è la barriera linguistica; molti di loro non parlano affatto inglese. Hanno rapporti esclusivamente con gli editori giapponesi e questi ultimi non vogliono che viaggino per paura che firmino dei contratti all'estero; cosa che creerebbe loro dei problemi.

La situazione odierna per un artista di manga erotici in Giappone...C'è libertà di espressione?

Questo è un problema controverso: in questo periodo il governo di Tokyo sta cercando di stabilire una legge contro i manga pornografici con protagonisti bambini e molti mangaka famosi sono apertamente contrari ad essa, ma io no: io la sostengo. Probabilmente la cosa vi sorprenderà, ma io penso che un manga pornografico vada bene solo per persone cresciute, adulti. In Giappone però c'è confusione. Un adolescente può comprare un manga scabroso o di pornografia infantile e io sono contrario a questo. Deve esserci una linea certa tra i manga per adulti e quelli per bambini o adolescenti. Io stesso ho lavorato a vari manga anche per bambini e per donne: sono un artista a 360° e conosco le differenze tra i vari generi. Aggiungo che mi è stato detto da giornalisti occidentali che in Giappone la pedopornografia è ovunque e hanno l'impressione che sia un paese pericoloso. In realtà non è così: il Giappone rimane una delle nazioni più sicure al mondo e puoi camminare la notte da sola per la strada con la minigonna senza correre rischi di stupro o rapimento. In occidente non è così. Per tanto credo che i manga pornografici non abbiano nulla a che vedere con questi crimini.

Ultima domanda che incuriosisce molto noi italiani che siamo noti per essere sessualmente più aperti, come vede il giapponese il sesso? Abbiamo dai manga un'immagine soprattutto di adolescenti, ma anche persone adulte, che hanno notevoli difficoltà a rapportarsi all'altro sesso. E' davvero così o è un'immagine deformata che ci arriva da manga e anime del Giappone?

Ai miei tempi ci si provava con le donne e quando andava male si provava di nuovo. I ragazzi d'oggi invece sono un po' pecore, sono deboli e se vengono respinti il loro ego ne esce distrutto. Posso dire che oggi i giapponesi non sono tipi "carnivori". Prima i giapponesi erano come voi italiani, ma non siamo più così. Vi chiamiamo "stalloni italiani"...non abbiamo uomini così in Giappone ormai.
(la seguente frase con cui il maestro Maeda conclude l'intervista è poco chiara NdR)
Mi piace il maschio italiano. L'altro giorno mia moglie era da sola per strada e un uomo l'ha abbordata. Io ammiro quest'atteggiamento dell'uomo italiano. Anche noi dovremmo essere così.

Ringraziamo il maestro Maeda e speriamo di rivederlo presto in Italia.

Grazie a voi.

Quella che segue è la conferenza tenuta dal maestro Maeda e presentata da Ochacaffé.
 


DJ shiru: Penso che tutti conosciate Maeda, lo conoscete? Il maestro dei tentacoli. La prima domanda che sorge spontanea, direi, è come mai ha cominciato a fare questo tipo abbastanza particolare di manga, hentai e nello specifico i tentacoli?

Maeda: Quando avevo dieci anni avevo già deciso di diventare un disegnatore di manga professionista e, dopo tre anni come assistente a Tokyo, mi sono messo in proprio. A vent'anni anni mi domandavo se sarei potuto sopravvivere nell'industria del manga e decisi di dedicarmi a opere per adulti. Avendo letto leggevo molti manga, avevo notato che i mangaka che lavoravano per Shonen Jump e i magazine per ragazzi avevano una durata media di vita lavorativa di circa dieci anni.  Invece io volevo avere una carriera più lunga e fare questo lavoro tutta la vita. Le case editrici dell'epoca ritenevano che gli autori di manga, specialmente manga per ragazzi, fossero sacrificabili e a me quest'idea non piaceva.
Come sapete la censura sui fumetti a luci rosse in Giappone era molto restrittiva e ho inventato le scene con i tentacoli per eluderla. Neanche nei manga per adulti potevamo disegnare l'uomo e la donna a contatto nel letto. Così ho pensato che se fossero stati lontani, quello non sarebbe stato sesso e sarebbe stato permesso. Ma come fare sesso con quella distanza? Si può con i tentacoli. Se poi non c'è un tentacolo solo, ma tre o più, puoi divertirti con più donne allo stesso tempo. Una scena con tentacolo lunga e pesante può anche essere piacevole per una donna e per l'artista è piacevole disegnare la donna da diverse angolazioni. Sostanzialmente  abbiamo la gravità sulla
Terra e la rappresentazione della donna in un letto è limitata, ma con parecchi tentacoli è come se la gravità non ci fosse più. Proprio come degli astronauti che facessero sesso nello spazio.

Tutti conosciamo la sua carriera fino adesso anche perché molti suoi lavori sono stati pubblicati in Italia. Cosa sta facendo adesso come lavoro?

(Maeda fa una digressione prima di rispondere alla domanda): Se avete visto i miei lavori dopo gli anime di Miyazki, l'effetto delle scene con i tentacoliè stato disgustoso. Lo stesso effetto facevano a me i manga che noleggiavo da ragazzo; avevano così tante scene cupe e violente e splatter. Allo stesso tempo però ero irretito. Quindi quando vedete un anime di Miyazaki provate felicità, mentre se vedete un mio anime vi verrà solo da vomitare. Questo è il mio scopo!
Dopo aver avuto un incidente ho perso la capacità di lavorare come mangaka e ho interrotto la carriera. Ho incominciato a viaggiare per il mondo.
(La frase seguente è molto confusa) A un certo punto ho pensato di diventare un magnaccia e prendermi varie donne, ma non ha funzionato. Inoltre avendo una certà età comincio ad avere problemi di incontinenza e presto forse dovrò usare i pannolini.

Per cui quel'è la soluzione per il futuro?

Ah, la lascerò andare. Probabilmente presto mio figlio mi metterà in ospizio e avrò risolto il problema.

Come sono stati questi quattro giorni a Lucca?

Non ero mai stato a Lucca, ma sapevo quanto si stesse bene in Italia perché da febbraio a marzo scorsi sono stato in Italia in vacanza, non per lavoro. Amo l'Italia. Gli italiani mi fanno sentire come se fossi a Osaka. Io sono di Osaka città e gli abitanti di Osaka sono come gli italiani: sono persone felici che amano mangiare, bere e l'amore. E con amore intendo sesso. Quando siamo stati anni fa in Italia e mia moglie si è trovata da sola, un signore di settant'anni ci ha provato con lei e io ammiro quest'atteggiamento. Gli uomini dovrebbero proprio essere così. Penso che gli uomini dovrebbero morire a letto facendo sesso. E' il miglior modo di morire.

Cosa pensa sua moglie del suo lavoro?

A dire il vero siamo entrambi risposati; quando ci siamo incontrati nove anni fa, lei non sapeva che io fossi un disegnatore di manga e io non le ho detto niente. In Giappone però la carriera è solo carriera e non ha a che vedere con la vita privata. Quando le ho confessato di essere un disegnatore di hentai, ha risposto "ah ok". Non aveva mai letto manga di nessun tipo e non sapeva cosa fossero gli hentai. Un giorno ha voluto usare il mio computer e ha scoperto un sacco di foto di donne che succhiavano il mio equipaggiamento. A quel tempo lavoravo come reporter, come dire, di professioniste della notte.

Erano foto o solo disegni?

Erano fotografie che mi ero fatto mentre delle signore me lo succhiavano, così non c'era la mia faccia. Lei però disse "mi sembra che questo affarino mi sia familiare"... una volta voleva usarlo come stuzzicadenti e da quello aveva capito che ero io. A quel tempo c'erano riviste per valutare le professioniste. Mi ha chiesto di lasciare quel lavoro di reporter; il brutto è che avendolo fatto a lungo per degli editori a pagamento, non riuscivo più a goderne senza compenso. Al contrario dovevo pagare io e mi dicevo "ma che cavolo..."

Ci sono molte riviste così?

A dire il vero ci sono diverse riviste di questo tipo perché in Giappone i single non amano proporsi alle ragazze, sono un po' pecore. Però quella loro specie di tentacolo non può sopportarlo. Ha bisogno di qualcosa. Per cui spesso vanno nei locali per prostitute. Prima di andare in questi locali, devi acquistare una di queste riviste per scegliere il club migliore. Questo era il tipo di rivista per cui lavoravo. In genere questi locali sapevano quando un recensore si presentava da loro e facevano trovare le ragazze migliori, addirittura con dei servizi speciali. Una volta mi hanno inviato in un locale speciale senza dirmi i dettagli. (Djshiru fa una battuta "mi faccia controllare l'età dei presenti" Siete tutti maggiorenni prima che racconti il servizio speciale? "Tutti ridono) Mi son chiesto il perché...quando sono entrato nel locale sono apparse due ragazze con grosse tette. Era contento, ma quando han tolto il bikini ho notato subito che avevano la stessa cosa che avevo io e una era molto più grande della mia. Mi dissero che l'editore aveva detto loro di divertirsi con me. Io ho pianto e ho supplicato di non farlo. Una di loro in verità era naturale, nata così. Mi disse che aveva frequentato una scuola femminile ed era molto popolare. Molti volevano approfondire cosa avesse negli slip e lei lo aveva più grande di tutti. A un certo punto queste ragazze mi han preso per le braccia e han cercato di violentarmi. Ho detto "nooo è impossibile". Così ho dato loro dei soldi di tasca mia e ho chiesto di fare tra di loro. Le ho corrotte: così quella volta ho dato io dei soldi invece di prenderli. Comunque avendo assistito al tutto, ho scattato delle foto e le ho usate dopo per un manga. Essere un mangaka è davvero pericoloso, specie un mangaka di hentai.

L'idea che mi ero fatto di lei è che fosse molto aperto a tutto...

In realtà non mi importerebbe niente, ma ho temuto mi sarebbero venute le emorroidi.

Qualche domanda? Vedete che non ha imbarazzo a rispondere direttamente su tutto.

Pubblico: Come è arrivato alle sue prime pubblicazioni? Quale strada ha dovuto seguire?

Il momento peggiore fu quando ero assistente, perché non ricevevamo abbastanza soldi per sopravvivere. Eravamo così squattrinati che nel weekend bevevamo solo acqua di rubinetto. Pensai di scrivere una lettera al mio mentore, ma questi si dimostrò essere uno schiavista. Cercai di scappare da quello studio e diventare indipendente, trascorrendo un anno a realizzare il manga che sarebbe stato il mio portfolio.

Per quanto tempo è stato assistente?

Tre anni. In realtà ero appena scappato via dalla mia città natale, Osaka; quando avevo 16 anni rubai una certa somma e andai a Tokyo per diventare un mangaka. Disegnavo già ogni giorno quando ero bambino e nello zaino di scuola non avevo libri e quaderni, ma un cuscino. Gli insegnanti non ne potevano più di me. A un certo punto mi dissero di non andare più a scuola e io risposi "fanc... alla scuola". Scrissi una lettera in cui dicevo "Vado a Tokyo, ciao". Non era difficile diventare mangaka a Tokyo, ma lo era sopravvivere, come potete immaginare. Tutti i giorni erano uguali: disegnare, disegnare, disegnare. Per questo pensai di creare situazioni insolite: feci una scommessa con un mio assistente che non avrebbe osato indossare un bikini da coniglietta e entrare saltando in un McDonalds. Una scommessa da 30mila Yen e non avrei mai pensato che un mio assistente potesse farlo, invece lo fece. Lo avevamo atteso nel McDonalds e lui entrò con una carota in bocca e saltellando. Così vinse la scommessa. Un altro giorno feci questa scommessa: un assistente disse che sarebbe entrato in un grosso centro commerciale indossando solo la biancheria. Lo fece e un sacco di ragazze gli si avvicinarono. All fine lo fece in un angolo del settore biancheria intima femminile, ma secondo la legge giapponese non era illegale, perché aveva la biancheria indosso. Non era del tutto nudo, ma era talmente trasparente che si vedeva tutto...gli si vedeva l'affare. Ancora una volta persi i soldi...creavamo sempre queste situazioni stupide. Un giorno, entrando nello studio, vidi un assistente tutto nudo.

Assistente uomo o donna? Uomo uomo...se fosse stato donna lo avrei subito fatto con lei. Era appeso al soffitto a gambe aperte con il culo verso la porta.- (DJShiru dice: "L'intervista più interessante che abbia fatto finora" e ride) -- Gli chiesi quante ore aveva atteso in e lui rispose "due ore". Che stupido! E non prese soldi, solo per divertimento. Anche per questi sciocchi assistenti alla fine mi stufai, non solo di disegnare stupidi manga con tentacoli. Che stile di vita stupido che avevo...

Quali sono i manga che l'hanno ispirata?

Da bambino vidi i film animati di Walt Disney, bellissimi, e a sedici anni scoprii i fumetti americani. Così presi il loro stile cambiandolo un po'. E lessi così tanti libri. Credo che per fare il mangaka non devi solo disegnare ogni giorno. Devi leggere molti libri recenti e molti classici. L'altro giorno durante un trasloco ho buttato via circa cinquemila libri. Prima di compiere vent'anni avevo letto almeno diecimila libri. Non solo manga, ma libri vari. Essere un mangaka è molto difficile e vidi anche un sacco di film.

DjShiru: Pensa che tutto quel che vede finisca nei suoi manga?

Qualcosa, non tutto. Oggi però i disegni sono così sofisticati che richiedono molto tempo per essere finiti. Così gli artisti non hanno tempo di leggere libri...ecco perché hanno bisogno di sceneggiatori: non sanno scrivere le storie loro stessi. Ed ecco perché non hanno il copyright sulle loro opere, diversamente da me che ho il copyright completo. Oggi però non serve perché abbiamo Youtube dove puoi vedere tutto. Quando andai in Cina, vidi miei manga accatastati nelle librerie e io non sapevo nemmeno di avere un contratto con loro. Ma non mi dispiace.
Scusate se il mio discorso è stato un po' scurrile.

E' incredibile è la quarta volta che la intervisto e risponde sempre in modo diverso anche alle stesse domande. Grazie!

Grazie mille!
 
Lucca 2014: Toshio Maeda