Under Night In-Birth Exe:Late Cover Ps3Under Night In-Birth Exe:Late è un videogame picchiaduro uno contro uno disponibile per Playstation 3. Si tratta della conversione per console casalinghe di “Under Night In-Birth”, gioco uscito in Giappone per sale giochi, sviluppato da Ecole Software e French-Bread, studi di produzione noti per la serie di videogame “Melty Blood”. Alla versione PS3 hanno lavorato anche gli Arc System Works, i realizzatori della serie di “Guilty Gear” e “BlazBlue”. Insomma, con questa gente alle spalle, c’è da aspettarsi un gran bel picchiaduro. E lo è? Sì, lo è, ma prima di parlare del gioco e del gameplay vero e proprio diamo un veloce sguardo alla trama e alle varie modalità di gioco.
Le vicende del gioco prendono il via a causa di un fenomeno sovrannaturale chiamato “Hollow Night”. In Giappone si aprono dei varchi dimensionali da cui fuoriescono delle creature che vengono chiamate Void. Tali esseri si nutrono della forza vitale degli umani, che però non sono in grado di percepirne la presenza. Chi riesce a sopravvivere ad un incontro con un Void può acquisirne i poteri trasformandosi in un In-Birth, una creatura a metà tra la vita e la morte. I personaggi del gioco fanno parte di diverse fazioni e organizzazioni che vogliono usare i poteri da In-Birth per il bene o per il male, ma ci sono anche i lupi solitari. Spinti ognuno dalle proprie motivazioni e convinzioni, si ritrovano a lottare tra di loro.

Dopo aver assistito ad una intro animata accompagnata da una canzone giapponese abbastanza orecchiabile, si può scegliere a che modalità giocare. Si tratta di quelle standard presenti in ogni picchiaduro:

-Arcade Mode: è la modalità principale del gioco. Si sceglie uno dei sedici personaggi disponibili e si affrontano dieci battaglie. Arrivati alla fine si può assistere alla ending del personaggio. Durante i vari combattimenti ci sono alcuni intermezzi in stile visual novel che mostrano vari dialoghi tra i lottatori. Poca roba comunque, la storia alla base di tutto rimane purtroppo confusa.

-Vs Mode: la classica modalità versus dove è possibile sfidare un altro giocatore o la cpu in incontri singoli.

-Network Mode: modalità online in cui è possibile sfidare gli altri giocatori nel mondo. Per giocarci è ovviamente necessaria una connessione a internet e la registrazione sul PSN.

-Score Attack Mode: una serie di dieci battaglie il cui scopo è fare il punteggio più alto possibile.

-Time Attack Mode: come sopra ma stavolta l’obiettivo è finire le dieci battaglie nel minor tempo possibile.

-Survival Mode: una serie infinita di battaglie che si concludono solo quando il giocatore viene sconfitto. Tra un match e l’altro si recupera una piccola porzione di energia persa.

-Training Mode: l’allenamento per fare pratica con i comandi.

-Customize Mode: qui è possibile personalizzare i colori dei personaggi e le targhette con le quali si affrontano i match online.

-Replay Mode: permette di rivedere i match registrati.

-Gallery Mode: qui è possibile rivedere le varie ending e illustrazioni dei personaggi sbloccati ed eventualmente comprarne altri con i punti ottenuti completando una qualunque modalità di gioco.

-Options: le opzioni, volume, difficoltà, tasti sul controller, dimensioni dello schermo. Le solite cose.
 
Under Night In-Birth Exe:Late 3

Parliamo allora del gameplay vero e proprio. Il gioco si presenta come un classico picchiaduro in 2D, uno contro uno. Per vincere bisogna esaurire la vita dell’avversario o al limite essere quello che ne ha conservata di più allo scadere del tempo. Il gioco usa quattro tasti di attacco: con quadrato si usa l’attacco debole, con triangolo quello medio e con cerchio quello forte. Il tasto X è usato per caricare la barra della mossa speciale. Non mancano ovviamente prese e schivate. Fin qui è semplice, ma Under Night In-Birth non è un gioco semplice. Perlomeno, ad una analisi più approfondita. Il gameplay del gioco è infatti abbastanza profondo e richiede tempo per essere padroneggiato. Alla prima partita, anche al livello di difficoltà normale basta premere tasti a caso e si arriva facilmente alla fine ma ai livelli di difficoltà più alti il gioco non perdona. Se avete giocato a “BlazBlue”, potete già capire a cosa mi riferisco: ogni personaggio ha un diverso stile di lotta e diverse modalità di attacco da attivare: c’è chi si potenzia in attacco, chi in velocità, chi usa le pistole, e tanta altra roba. Tutti i personaggi hanno però in comune la possibilità di usare delle mosse speciali, dopo che l’apposita barra si sarà riempita ovviamente, e di “rimuovere il velo”, cosa che li rende più forti per un certo periodo di tempo. Inoltre è anche possibile inanellare lunghissime combo, di cento e passa colpi (cosa richiesta anche dai trofei del gioco) che richiedono la massima padronanza dei personaggi.
 
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La caratteristica principale del sistema di combattimento sono però dei piccoli rombi che stanno al centro della parte inferiore dello schermo, tra le barre delle mosse speciali dei due personaggi. Questo è il Grind Grid, abbreviato in GRD e si riempie man mano che il personaggio attacca con successo. Più si attacca e più il personaggio diventa forte, e ciò da la possibilità di attivare la “chain shift” ovvero una serie di attacchi a catena di grande potenza. Subire danni o giocare troppo sulla difensiva, ad esempio indietreggiando troppo, non fa riempire la barra GRD, ma se gli attacchi vengono bloccati al momento giusto c’è comunque un bonus GRD. Insomma, i combattimenti richiedo un minimo di strategia tra attacco e difesa ma allo stesso tempo una discreta prontezza di riflessi perchè la velocità di gioco è alta.

La grafica è davvero ben fatta e bella da vedere. E’ 2D allo stato puro e sembra davvero di vedere i personaggi di un anime muoversi sullo schermo. Gli sprite dei personaggi sono in alta definizione e sono state realizzate a mano, ogni movimento è dettagliato e tutti i personaggi hanno a disposizione tantissimi movimenti. Anche gli sfondi sono stati realizzati in 2D, e il loro livello è molto buono, anche se in qualche caso in alcune stage si nota una sorta di distacco tra alcuni elementi, capita ad esempio sulle stage costruite su più livelli, dove gli elementi lontani si amalgamano poco con quelli più vicini. Un'altra cosa da notare è che gli sfondi sono scarni dato che oltre ai due personaggi su schermo gli ambienti sono vuoti. Il gioco è molto colorato e gli effetti visivi, specialmente quelli delle tante mosse speciali fanno bene il loro lavoro, tra fulmini, fiamme e turbini di vento vari.

Per quel che riguarda il cast di personaggi, è molto variegato e abbastanza interessante. Non ci sono karateka in viaggio per migliorare il proprio stile di lotta o pazzi dittatori in divisa militare, ma anche qua ognuno dei personaggi ha la sue caratteristiche ben definite, anche se un po’ stereotipate. C’è una scolaretta, una suora, uno psicopatico alla Iori Yagami di "King of Fighters", la gnoccolona in abito da sera, il gigante con le braccia enormi… C’è pure Sion da “Melty Blood” anche se qua è stata chiamata Eltnum. Tutti sono armati di spade, spadini, spadoni, pugnali, falci, e altre armi. Ogni personaggio ha le sue motivazioni per partecipare alla lotta, peccato solo che il gioco non abbia una vera modalità storia e la trama, che è potenzialmente interessante è poco approfondita.
 
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Musica ed effetti sonori fanno il loro compito in maniera più che soddisfacente. Le musiche sono tutte molto azzeccate alle varie stage che accompagnano, e già dopo un paio di ascolti i loro motivetti entrano in testa in maniera subdola. Un plauso va sicuramente al doppiaggio originale giapponese del gioco, davvero ben fatto. Ogni personaggio in battaglia parla tantissimo, sia prima e dopo il match nelle varie pose, sia durante, quasi ogni azione è accompagnata da una parola o una qualche esclamazione. Ovviamente, anche le parti in stile visual novel dell’Arcade Mode sono doppiate, e ciò contribuisce ancora di più a dare al videogame quel feeling da anime.

La versione europea, pubblicata da NIS America è con testi in inglese, l’audio invece è quello originale giapponese, dato che il gioco non è stato doppiato. Da segnalare anche è il fatto che la versione per PS3 è quella già patchata, dove i personaggi sono stati meglio bilanciati rispetto alle versioni da sala giochi, e include nuovi personaggi.

La longevità non si assesta su livelli molto alti purtroppo. Per completare il gioco basta finire la modalità principale con tutti i sedici personaggi, cosa che al livello di difficoltà normale richiede un paio d’ore, sufficienti anche a sbloccare tutti gli oggetti della galleria. La longevità aumenta se ci si dedica a collezionare i trofei, che richiedono obiettivi specifici abbastanza difficili da realizzare e che richiedono la massima padronanza del gameplay, dato che spesso richiedono di realizzare le combo massime di alcuni personaggi (combo che vanno da un minimo di cinquanta colpi a oltre cento). Ad aggiungere qualcosa alla longevità c’è sempre l’online e la possibilità di giocare contro un amico. Da questo punto di vista il gioco è potenzialmente infinito.
 
Under Night In-Birth Exe:Late 2
 
Under Night In-Birth Exe:Late è un ottimo picchiaduro 2D, con un ottima grafica, bei personaggi e un solido sistema di combattimento, che è profondo e in grado di donare soddisfazioni sia agli smanettoni che ai giocatori casuali. La difficoltà è ben calibrata nei suoi vari livelli e permette di prendere confidenza con il gioco senza asfaltare il giocatore nei primi match combattuti. A tutto si aggiunge un’ottima grafica e un comparto audio di pregevole fattura. L’unica cosa migliorabile è il roster dei personaggi che sono un po’ pochi, ma probabilmente se un sequel vedrà la luce, ci saranno sicuramente delle aggiunte. Questo potrebbe essere il primo titolo di una fortunata serie. I fan di “Guilty Gear”, “BlazBlue” e “Melty Blood”, e dei picchiaduro in 2D in generale, non resteranno affatto delusi.
 
Under Night In-Birth Exe:Late Playstation 3 Opening