Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domanda che vi frullano in testa da un po? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Beh ecco AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Ovviamente non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.
Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
Ovviamente non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.
Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
Seguire un sub ita a volte è difficile per la velocità dei dialoghi, se devi anche perder tempo per tradurre diventa un'agonia, va bene solo per coloro che traducono istantaneamente, per quanto concerne il doppiaggio parlato è anche più difficile.
Ma per curiosità, chi ha imparato l'inglese per fare i videogame?
Io ho dovuto imparare per fare Final Fantasy VII.
Ma l'edizione di Yamato Video non ha traccia originale con sub fedeli? Io sapevo così...
@Dany87: All'epoca mia le lingue straniere si cominciava a studiarle a partire dalla prima media, devo dire che ho avuto la fortuna di trovare una buona insegnante nei tre anni di quel ciclo scolastico, che spiegava molto bene la grammatica e ci faceva fare molti esercizi sullo scritto. Il problema però era l'impostazione del programma, che verteva molto più su quei due aspetti che non sull'ascolto e sulla conversazione. Attualmente non trovo molte difficoltà a leggere un testo in inglese e a comprenderlo, però se si tratta di parlare, o seguire un film faccio parecchio fatica, specialmente poi se vi sono scene concitate dove si tende molto a contrarre i termini, o peggio ancora quando vi sono battute in slang, o se si va su terminologie molto specifiche. Certo che chi ha già una buona base scolastica ascoltando i dialoghi dei film, magari in DVD con l'ausilio dei sottotitoli in inglese, può trovare grande giovamento nell'impratichirsi anche dal punto di vista della non semplice fonetica di quella lingua. Ovviamente il modo migliore per impratichirsi è di parlare con persone che l'inglese lo parlano bene come i madrelingua, in questo senso potrebbe essere utile fare una vacanza anche solo a Malta, dove la popolazione è bilingue inglese/maltese, e molti sanno pure esprimersi bene anche in italiano, quindi in caso di emergenza possono essere sempre d'aiuto.
Da leggere come sottotitoli, cosa preferite tra le seguenti varianti?
*prima variante*
Onee-san, ti aiuto a preparare i gyoza!
D'accordo, Rika-chan.
Pincopallino-san mi ha insegnato a farli!
*seconda variante*
Sorella, ti aiuto a preparare i ravioli!
D'accordo, Rika.
Il signor Pincopallino mi ha insegnato a farli!
Cosa preferite leggere in un sub? Onoririci + parole jap non tradotte, oppure un puro italiano?
Altrimenti una terza variante:
Ti aiuto a preparare i gyoza, sorella!
D'accordo Rika.
Pincopallino mi ha insegnato a farli!
Bella domanda.
Io opterei per la terza versione.
Secondo me, non ha molto senso usare gli onorifici, visto che in italiano non ne abbiamo. D'altro canto, non mi sembra neanche corretto italianizzare le pietanze giapponesi, quindi lascerei il nome in lingua originale.
Infilare termini giapponesi in una traduzione, quando non strettamente necessari, serve solo a far confusione.
Considerando il fatto che da noi il concetto di senpai praticamente non esiste, direi che alla fine opterei per il nome e basta.
Magari il solo cognome, giusto per mostrare un po' di rispetto e formalità, ma non sono sicura al 100%...
Se ti rivolgi a un tizio per la prima volta solo con senpai, potresti tradurlo con un semplice saluto.
Credo che negli altri casi si dovrebbe già conoscere il nome del suddetto senpai e quindi potresti usare questo al posto dell'onorifico.
Per lo meno, questa è la mia opinione. Non è che sia un'esperta
Non così tanto, però. Alla fine le parole deriveranno dalle stesse radici, ma la fonetica si è evoluta... un po' come successo col francese, graficamente le parole francesi si scriveranno in maniera simile all'italiano, ma la pronuncia è tutta un'altra cosa. L'inglese è una lingua graficamente molto conservativa (un sacco di parole inglese ancora oggi si scrivono in una maniera simile alle parole anglosassoni di 1000 anni fa), ma se devi imparare a parlarlo e studiare la pronuncia essere tedesco o norvegese aiuta poco.
Poi, e non so se dico bene, mi pare che la lingua polacca sia assai complessa sia a livello lessicale, che grammaticale, per forse per i polacchi risulta più semplice apprendere le altre lingue. Ma questa è solo una mia ipotesi, non so se sia effettivamente così.
Neanch'io so come sia la grammatica polacca, ma se avere una lingua grammaticalmente complessa aiutasse a imparare lingue più semplici, allora noi italiani non dovremmo avere problemi, perché l'italiano è una lingua dalla grammatica molto complessa, soprattutto per quanto riguarda la morfologia del verbo. Alla fine il vero problema è l'istruzione e l'incentivo a usare le competenze linguistiche, che nel nostro paese mancano (persino a livello universitario, e parlo per esperienza personale: nella facoltà di fisica della mia università ho saputo che non c'è nemmeno un corso di idoneità di lingua inglese, il che è grave se si considera che la letteratura scientifica internazionale ormai viene scritta in quella lingua).
"Ah, ma siete sicuri che Hide si pronunci così e non all'inglese?"
E meno male che ascoltano...
Ah, fatevi una vacanza a Jesolo, vedrete come l'inglese non lo parla quasi nessuno (la lingua più diffusa è il napoletano).
E se proprio volete imparare le basi d'inglese in modo decente e gratis, vi consiglio questo sito gratuito
https://www.duolingo.com/
@Stairway90: Sono d'accordo con te, ma anche qui io lo lascerei in contesi prettamente giapponesi, specialmente in ambito scolastico, dove è più plausibile trovarli. Per opere ambientate fuori da tali contesti invece sarei più propenso ad eliminare quel termine.
In quegli ultimi casi non vanno lasciate per nessun motivo, sono parole che hanno senso di esistere in ambito lavorativo o scolastico, fuori no.
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