Molte sono le pagine di successo a tema nerd o cartoni animati che costellano il variegato panorama di Facebook ma negli ultimi mesi una in particolare si è messa in mostra per il rapido successo con cui ha allargato la sua fan base. "Sopravvissuti ai traumi infantili provocati dai cartoni animati giapponesi" è infatti arrivata a 111.000 like in pochissimo tempo, tra spassose vignette, recuperi nostalgici e contest di vario tipo. Un fenomeno ma anche un "soggiorno virtuale" dove chi ha superato gli "enta" e gli "anta" (ma non solo) torna bambino, gioca e può scaricare un po' di stress.

Parliamone con il suo admin e creatore Gianpaolo Sacconi.

AnimeClick.it: come è nata l'idea della pagina?

Gianpaolo: era fine settembre 2014, ero davanti al pc assorto nei miei pensieri...a dire il vero stavo cercando lavoro, era quasi un anno che ero fermo ai box dopo una brutta esperienza. Non nego che ero molto depresso in quel periodo, non vedevo “la luce in fondo al tunnel”. Ecco, quel giorno stavo lì davanti al pc e all'improvviso ho detto: “Gianpaolo, riparti da qualcosa che ti piace”... ed ho pensato a Goldrake, ho pensato a quella sensazione di potenza, adrenalina, brivido che provavo quando correvo per casa a 7 anni gridando “alabarda spaziale!”. Volevo condividere quel brivido con gli altri e...siamo qui!

A: Ti aspettavi subito un tale successo?

G: no, è nato tutto per gioco senza pensare minimamente a quanti Fan potessero arrivare. Non mi sono neanche messo a chiedere il “like” ai miei amici su Facebook...anzi l'ho fatto ma solo con un centinaio di loro. Mi sono reso conto che poteva diventare qualcosa di importante dopo qualche settimana, quando ho visto che dei 106 Fan che avevo, solo 40 erano miei amici. Allora ho messo una piccola inserzione da 5 euro al giorno per 10 giorni e...sono arrivato a 6.000 Fan in una settimana. Praticamente avevo un fattore 10 volte superiore al massimo stimato da FB per quel tipo di inserzione.


A: Come ti organizzi per renderla sempre attraente?

G: innanzitutto sono sempre stato metodico. Gli utenti sanno più o meno in quali momenti della giornata escono i post e quali tipi. Poi i contenuti. Le vignette, per esempio, sono l'elemento rivoluzionario della pagina, quello che più identifica “Sopravvissuti”. In questo sono stato fortunato a trovare Alessio, ex fan che ora amministra la pagina con me. Lui ha un talento nel rielaborare i personaggi e renderli credibili in ogni situazione. Ogni giorno mettiamo circa 6/7 post, non è facile tenere sempre uno standard alto di qualità, in questo sono bravo a bilanciare i post più importanti con quelli di contorno.
 


A: Secondo te perchè i cartoni giapponesi degli anni 70 e 80 riscuotono tanto successo anche oggi...solo fattore nostalgia?

G: quello sicuramente, hanno segnato davvero una generazione. Penso sia come il carosello per i nostri genitori, è stato un fenomeno culturale che ha caratterizzato un ventennio di storia della televisione italiana. Però non è solo nostalgia, c'è una sorta di ammirazione per un prodotto che in quegli anni era all'avanguardia. Ci sono animazioni fatte negli anni '70 che sono ancora attualissime, penso alla fluidità dei movimenti di alcuni personaggi o alla caratterizzazione dei robot di Go-Nagai.

A: Tu per lavoro  frequenti molto il web e i vari fandom. Che impressione ne hai?

G: che c'è una grande differenza tra gli appassionati “vintage” ed i ragazzi di oggi. E' cambiato il modo di vedere l'animazione. Gli otaku (passatemi il termine) di oggi sono preparati, scelgono cosa vedere e cosa no. Vanno loro alla ricerca del prodotto, lo studiano, lo recensiscono, lo criticano. Internet ha cambiato tutto, ora la visione è on-demand, esistono i simulcast che sono seguitissimi, insomma c'è una cultura dietro che prima non c'era. Ma anche questo è il bello dei cosiddetti “girellari” (passatemi anche questo termine), il poter vedere un prodotto con spensieratezza...perché per noi non erano Anime ma Cartoni Animati.

A: Erano più belli i cartoni o le sigle? 

G: tutti e due ma le sigle che sono state prodotte tra il 1979 ed il 1986 sono anch'esse un pezzo di storia della musica italiana. Non scherzo, ed avendo lavorato nella musica mi sento di poterlo affermare senza remore, quando dico che quelle sigle sono ancora oggi superiori al 50% di ciò che musicalmente viene prodotto in Italia. I Cavalieri del Re, i Rocking Horse, Vito Tommaso, Augusto Martinelli, Vince Tempera sono solo alcuni delle grandi firme che hanno contribuito al successo di quei cartoni animati.

A: I 5 cartoni giapponesi che hanno segnato la tua infanzia.

G: l'incantevole Creamy, Holly & Benji, Goldrake, I Cavalieri dello Zodiaco, Getter Robot
 


A: Perchè secondo te oggi c'è meno spazio per gli anime nella tv italiana?

G: negli anni 70/80 avevamo portato in italia prodotti per adolescenti e li avevamo fatti vedere ai bambini di 5 anni (per questo siamo “Sopravvissuti ai Traumi”). Ora facciamo vedere produzioni (anche di dubbia qualità) ai nostri bambini per non fargli vedere quei cartoni “sbagliati”...come se qualcuno ad un certo punto avesse detto “ah, scusate, abbiamo sbagliato per 20 anni ora andiamo sul sicuro con Peppa Pig, la Principessa Sofia etc".
Il fatto è che nella tv tradizionale c'è ignoranza, c'è sempre stata...basti pensare che ATLAS UFO ROBOT, titolo con cui venne presentato Goldrake in Italia era stato preso dalla scatola VHS francese dove c'era scritto appunto ATLAS UFO ROBOT (Manuale di istruzioni di Ufo Robot).
Per fortuna ci sono delle realtà che stanno riportando l'animazione giapponese in italia, VVVVID su tutte, e sono anche felice di vedere come si stiano popolando i cinema con serate speciali dedicate agli anime.

A: Ti si trova anche in radio, vero? Parlaci di questa esperienza.

G: anche questa è nata per gioco, ed è un bellissimo hobby. Tutti i venerdì su radiocusanocampus.it con Misa e Alessio parliamo dei “Sopravvissuti”. Ho avuto la fortuna di avere ospiti come Vito Tommaso, Clara Serina, Romano Malaspina, Giorgio Borghetti, Mino Caprio, Ivo de Palma...insomma, grandi nomi del doppiaggio e delle sigle tanto amate.

A: Che differenze ci sono tra utenza di internet e radio?

G: non credo molta, soprattutto perchè oggi anche la radio viaggia su internet.

A: Siamo ai saluti, ci ha fatto davvero piacere fare quattro chiacchiere con te e complimenti per il tuo lavoro e la tua simpatia.

Grazie ad Animeclick.it per questo spazio, è un grande motivo di orgoglio essermi potuto esprimere con questa intervista. Aspettiamo tutti, girellari e non, sulla nostra pagina:
www.facebook.com/sopravvissutiaicartonigiapponesi

Un Saluto e...ALABARDA SPAZIALE!!!