Il 25 luglio siamo stati ospiti di un evento a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna, Castello Games. Doveva trattarsi di una fiera nel centro di una storica cittadina emiliana che voleva (come potete leggere dalla nostra intervista) "accostare il giocattolo al gioco da tavolo, i videogiochi ai cartoni animati, i cosplay e così via". Sono stati invitati per l'occasione nomi davvero importanti nel settore, musicisti che hanno fatto la storia delle sigle tv come i Superobots e Clara Serina dei Cavalieri del Re, Giorgia Vecchini a gestire l'evento cosplay, un ex conduttore di Bim Bum Bam come Marco Bellavia, RadioAnimati che è la radio ufficiale da anni di Lucca Comics and Games. Oltre a noi erano state invitate altre note associazioni a carattere ludico e videoludico per quella che doveva essere una festa...
Doveva e non è stato visto che la cronaca parla di un evento praticamente saltato, un flop non annunciato che ha sorpreso davvero un po' tutti e di cui siamo stati testimoni diretti.
Esponiamo quindi la nuda, impietosa cronaca della giornata di sabato 25 luglio 2015.
Arriviamo nella piazza di Castel San Pietro verso le 11, altri standisti ci avevano, infatti, avvisato che era tutto ancora in fase preparatoria nonostante l'apertura dell'evento fosse già al mattino e ci ritroviamo effettivamente in mezzo a un cantiere aperto con cavi circolanti e una piazza intasata di materiale da fiera. L'organizzazione sembra piuttosto in crisi, non si trovano i pass e non c'è una vera e propria biglietteria, solo un paio di signore in piedi, piuttosto spaesate, con una cassa e i ticket in mano. Riusciamo ad entrare e ci viene assegnato lo stand di RadioAnimati (uno dei più grandi), poichè a loro non arriva il cavo wi-fi e l'elettricità: si arrangeranno in uno stand creato velocemente e piuttosto rimediato. Non abbiamo tavoli e sedie che riusciamo a procurarci grazie ai ragazzi dello stand con i Lego, ogni tanto arriva un camion in piazza che li porta ma viene letteralmente assalito da orde di standisti. Ci accorgiamo di non avere elettricità, anzi pochissimi stand ce l'hanno! Molto più tardi riusciremo ad ricevere (grazie alla presenza dell'unico elettricista presente) la corrente della gelataia dello stand accanto al nostro.
Una volta riusciti a sistemarci assistiamo a scene surreali. L'evento è al centro di una piazza ma non è del tutto chiusa, praticamente si entra da più parti senza pagare. Quelli della sicurezza iniziano a incattivirsi chiedendo il biglietto (dal costo di 10 euro) a ogni persona che entra nel loro raggio visivo. Riescono a far tappare tutte le uscite con forti disagi per la popolazione che sembra non essere molto al corrente dell'evento in programma da mesi. Da questo momento in poi, per il resto della mattinata, non si vede un'anima viva. Il biglietto costa 10 euro, fa un caldo tremendo, le bancarelle sono troppo poche per attirare la gente senza contare la scarsa pubblicità dell'evento nelle settimane precedenti. Qualche zombie si aggira accaldato davanti il palco che fino alle 12.30 è praticamente un cantiere.
La situazione si fa piuttosto critica dopo le 15. Arrivano i "Cartoni Animali", storica cover band che, dopo 450 km di strada dall'Abruzzo, non possono fare il soundcheck perché sul palco non c'è tutta l'attrezzatura necessaria per suonare. Dopo un paio di ore e grazie alla buona volontà di tanta gente, arriva la strumentazione ma ormai è tardi per provare. Il concerto della cover band salta.
Tutto però sembra migliorare o almeno cerchiamo tutti noi di vedere il bicchiere mezzo pieno. I Superobot arrivano e iniziano a provare, i loro fan cominciano ad arrivare. Decidiamo di andare a mangiare i tortellini prima del concerto, ci sediamo a tavola ma la situazione precipita in un lampo: arriva la voce che non ci sono fondi per saldare i contratti dei cantanti, degli altri ospiti e di coloro che stavano lavorando per la manifestazione. Ci giriamo intorno e notiamo che non c'è più sicurezza, nessuno che controlla e nessuno con la maglietta dell'organizzazione. Spariti tutti alla notizia che non sarebbero stati pagati a fine giornata. Risultato: la gente entra senza sborsare un euro tra la rabbia giustificata di chi invece ha già pagato.
Sotto lo stand di RadioAnimati, in un clima surreale, prendiamo la decisione di lasciare la fiera "per motivi non dipendenti dalla nostra volontà", annunciandolo sul nostro profilo facebook, esattamente come tutte le altre realtà coinvolte anche per il giorno dopo, da Giorgia Vecchini a 80 Nostalgia, da Think Comics alla stessa RadioAnimati a tutti gli artisti invitati.
I Superobot danno una grande lezione a tutti decidendo comunque di calcare il palco senza essere pagati, per regalare una mezz'ora di loro grandi successi (Mazinga, Sampei, Forza sugar) ai loro fan.
Qui si è chiusa la nostra presenza a Castello Games.
Il giorno dopo si verrà a sapere di una riunione straordinaria in Comune che avrebbe generato il comunicato (potete leggerlo QUI) del giorno seguente. L'evento è infatti continuato in maniera gratuita, in maniera ridotta e senza ospiti.
Questa la cronaca di quanto accaduto, le colpe e le responsabilità non spetta a noi trovarle. Di sicuro queste situazioni fanno male a tutto l'ambiente e forse (a mio giudizio puramente personale) sono anche la conseguenza di una continua rincorsa all'emulazione lucchese (in termini di numeri e incassi).
Ci teniamo comunque a ribadire che, pur invitata dall'organizzazione di Castello Games, AnimeClick.it resta completamente estranea alla stessa.
Doveva e non è stato visto che la cronaca parla di un evento praticamente saltato, un flop non annunciato che ha sorpreso davvero un po' tutti e di cui siamo stati testimoni diretti.
Esponiamo quindi la nuda, impietosa cronaca della giornata di sabato 25 luglio 2015.
Lo stand di AnimeClick.it a Castello Games
Arriviamo nella piazza di Castel San Pietro verso le 11, altri standisti ci avevano, infatti, avvisato che era tutto ancora in fase preparatoria nonostante l'apertura dell'evento fosse già al mattino e ci ritroviamo effettivamente in mezzo a un cantiere aperto con cavi circolanti e una piazza intasata di materiale da fiera. L'organizzazione sembra piuttosto in crisi, non si trovano i pass e non c'è una vera e propria biglietteria, solo un paio di signore in piedi, piuttosto spaesate, con una cassa e i ticket in mano. Riusciamo ad entrare e ci viene assegnato lo stand di RadioAnimati (uno dei più grandi), poichè a loro non arriva il cavo wi-fi e l'elettricità: si arrangeranno in uno stand creato velocemente e piuttosto rimediato. Non abbiamo tavoli e sedie che riusciamo a procurarci grazie ai ragazzi dello stand con i Lego, ogni tanto arriva un camion in piazza che li porta ma viene letteralmente assalito da orde di standisti. Ci accorgiamo di non avere elettricità, anzi pochissimi stand ce l'hanno! Molto più tardi riusciremo ad ricevere (grazie alla presenza dell'unico elettricista presente) la corrente della gelataia dello stand accanto al nostro.
Una volta riusciti a sistemarci assistiamo a scene surreali. L'evento è al centro di una piazza ma non è del tutto chiusa, praticamente si entra da più parti senza pagare. Quelli della sicurezza iniziano a incattivirsi chiedendo il biglietto (dal costo di 10 euro) a ogni persona che entra nel loro raggio visivo. Riescono a far tappare tutte le uscite con forti disagi per la popolazione che sembra non essere molto al corrente dell'evento in programma da mesi. Da questo momento in poi, per il resto della mattinata, non si vede un'anima viva. Il biglietto costa 10 euro, fa un caldo tremendo, le bancarelle sono troppo poche per attirare la gente senza contare la scarsa pubblicità dell'evento nelle settimane precedenti. Qualche zombie si aggira accaldato davanti il palco che fino alle 12.30 è praticamente un cantiere.
La situazione si fa piuttosto critica dopo le 15. Arrivano i "Cartoni Animali", storica cover band che, dopo 450 km di strada dall'Abruzzo, non possono fare il soundcheck perché sul palco non c'è tutta l'attrezzatura necessaria per suonare. Dopo un paio di ore e grazie alla buona volontà di tanta gente, arriva la strumentazione ma ormai è tardi per provare. Il concerto della cover band salta.
Tutto però sembra migliorare o almeno cerchiamo tutti noi di vedere il bicchiere mezzo pieno. I Superobot arrivano e iniziano a provare, i loro fan cominciano ad arrivare. Decidiamo di andare a mangiare i tortellini prima del concerto, ci sediamo a tavola ma la situazione precipita in un lampo: arriva la voce che non ci sono fondi per saldare i contratti dei cantanti, degli altri ospiti e di coloro che stavano lavorando per la manifestazione. Ci giriamo intorno e notiamo che non c'è più sicurezza, nessuno che controlla e nessuno con la maglietta dell'organizzazione. Spariti tutti alla notizia che non sarebbero stati pagati a fine giornata. Risultato: la gente entra senza sborsare un euro tra la rabbia giustificata di chi invece ha già pagato.
Sotto lo stand di RadioAnimati, in un clima surreale, prendiamo la decisione di lasciare la fiera "per motivi non dipendenti dalla nostra volontà", annunciandolo sul nostro profilo facebook, esattamente come tutte le altre realtà coinvolte anche per il giorno dopo, da Giorgia Vecchini a 80 Nostalgia, da Think Comics alla stessa RadioAnimati a tutti gli artisti invitati.
I Superobot danno una grande lezione a tutti decidendo comunque di calcare il palco senza essere pagati, per regalare una mezz'ora di loro grandi successi (Mazinga, Sampei, Forza sugar) ai loro fan.
Qui si è chiusa la nostra presenza a Castello Games.
Il giorno dopo si verrà a sapere di una riunione straordinaria in Comune che avrebbe generato il comunicato (potete leggerlo QUI) del giorno seguente. L'evento è infatti continuato in maniera gratuita, in maniera ridotta e senza ospiti.
Questa la cronaca di quanto accaduto, le colpe e le responsabilità non spetta a noi trovarle. Di sicuro queste situazioni fanno male a tutto l'ambiente e forse (a mio giudizio puramente personale) sono anche la conseguenza di una continua rincorsa all'emulazione lucchese (in termini di numeri e incassi).
Ci teniamo comunque a ribadire che, pur invitata dall'organizzazione di Castello Games, AnimeClick.it resta completamente estranea alla stessa.
Chi avrà il coraggio di riproporre una nuova Castello Games o di andarci come ospite/espositore dopo questa figuraccia? Forse, come dice Ironic, la voglia di emulare il Lucca Comics porta anche a situazioni del genere: la selezione naturale farà il suo lavoro.
Leggendo su internet, il tutto parte da una sopravvalutazione dei numeri da parte del comune (Lucca Comics, non ha fatto tutto quei numeri alla prima edizioni...ci vuole tempo) e dall'organizzazione pessima. Ci sono commercianti che hanno dichiarato id aver perso molti soldi.
L'organizzazione è stata data in appalto ad una SRL che evidentemente pensava di pagare il tutto con i biglietti dell'evento. In sostanza poco sforzo e massimo guadagno...
Era una prima edizione, e quindi la fiera non poteva conoscerla nessuno. A quanto pare poi, l'evento non è stato pubblicizzato molto, o comunque è stato pubblicizzato male, e infine i giorni e il luogo scelto. Un sabato e una domenica di una estate caldissima, dove la gente sicuramente preferisce andare al mare o da altre parti anzichè stare sotto al sole, non è l'ideale per una fiera. Se poi non transennano nemmeno il posto non possono pretendere soldi dalla gente che passava dalla piazza.
Vi voglio al pavia comics di ottobre!
Nonostante siano stati anche loro delle vittime (non sono stati pagati) tanto quanto gli avventori (che devono essersi trovati di fronte a uno spettacolo indecoroso quando speravano in una fiera decente), almeno hanno deciso di intrattenere coloro che si sono spinti fin li e che hanno continuato a sperare in qualcosa.
Fiera gratis e ben attrezzata, e nessun problema nemmeno quando ci sono i big.
Se vogliono imitare il Lucca Comics, dovrebbero imitarne la storia e iniziare con una più tranquilla e modesta mostra mercato di fumetti e poco più, secondo me.
è davvero necessario e utile creare 1000-1500 eventi l'anno? da sovrapporsi 3-4 a settimana?
Siamo avvantaggiati dal fatto che il Comune ci dà una grossa mano, mettendoci a disposizione la piazza - che ha le predisposizioni elettriche adeguate anche per i concerti - e fornendoci gratuitamente l'uso del palco (di proprietà del Comune), con tanto di operai che ce lo montano e smontano; nonostante questo 4 o 5 di noi iniziano a marzo (quattro mesi prima) a richiedere i permessi per l'occupazione del suolo pubblico, contattare i Vigili per chiudere la piazza solo quando strettamente necessario, preparare i moduli per la SIAE, richiedere il collaudo dell'impianto elettrico sul palco (che, per forza di cose, arriva sempre al momento dell'inaugurazione della festa perché il palco ce lo montano il giorno prima)... e parliamo di spettacoli che richiamano (quando ci va di lusso) 250 persone che non pagano un centesimo, organizzati da un'associazione no profit.
Siamo dei maghi noi o gente poco organizzata quelli che ha messo in piedi il Castello Games?
Mi spiace soltanto per i disagi provocati alle persone invitate.
Hanno fatto proprio una brutta figura.
Sarà stato pure divertente, almeno, per la sottoscritta lo è stato, leggere questo testo, ma penso che un fatto del genere non sia di gran aiuto ad altri eventi simili che vorrebbero nascere presso altre cittadine. Quelli che hanno già debuttato con un'edizione o più non dovrebbero avere problemi se hanno intrattenuto a dovere i visitatori, ma per quelli che dovranno ancora essere organizzati, se una notizia del genere si diffonde credo che porti una certa diffidenza verso questi, soprattutto poi se sono in paesini o città più piccole...
La disorganizzazione è stata la palese e principale fonte dell'insuccesso, poca pubblicità, ospiti che possono richiamare appassionati ma di certo non a migliaia hanno poi fatto il resto.
Ogni anno vengono organizzate decine di eventi simili, per svettare sugli altri c'è bisogno di eventi, ospiti e attività di livello.
E pensare che la settimana prima ero stato al Rimini Comix che è organizzato molto meglio ed è addirittura gratis.
Ora aspetto di vedere il nuovo San Marino Comix con la fiera nel centro storico (29-30 agosto),sperando possa valerne la pena.
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