"Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. [...] Perché snocciola chicchi d'un rosso succoso a ogni cambio della metro. Tanti piccoli semi, ognuno con una forma simile eppure distinta, incastrati tra branchie di legno. Sono città nella città, collegate da una lunga collana di rotaie. Basta spaccare il guscio per scoprirle, una a una, separate da linee invisibili di confine."
                                               
                                                            Tokyo Orizzontale- Laura Imai Messina- Ed.Piemme


 

Marunochi (o Tokyo centro)

 

Può esistere in una metropoli come Tokyo un centro? Qualcosa di simile a quella che può essere la piazza di un paese? In un certo senso sì, perché possiamo dire che il cuore di Tokyo si trova a Marunochi, lì dove coesistono le sue tre anime: il Palazzo Imperiale dove vive lontano dagli occhi del mondo l'Imperatore e la sua famiglia, la Stazione Centrale dove transitano tutti i treni che attraversano l'arcipelago e le sedi delle più importanti società che operano nel settore finanziario e che producono da sole quasi un quarto del PIL del Giappone. In un solo quartiere potrete vedere la tradizione millenaria coesistere con l'efficienza dei trasporti e con lo spietato mondo affaristico, il tutto condito da grattacieli, giardini e negozi. Pronti a partire?
 

Il Palazzo Imperiale e i suoi giardini


Detto anche Kokyo, è la residenza ufficiale dell'Imperatore e della sua famiglia; è sempre chiuso al pubblico tranne che per due giorni all'anno, cioè il 2 gennaio e il 23 dicembre, il giorno in cui l'Imperatore Akihito compie gli anni. In tutti gli altri giorni è sempre possibile visitare i dintorni del palazzo e i suoi giardini, che si estendono su una superficie di 23.000 metri quadrati e che in passato sono stati valutati per una cifra superiore al valore di tutti gli immobili della California.
 

Il palazzo attuale sorge sul terreno dell'antico castello Edo, dal quale lo shogunato dei Tokugawa governò tutto il paese; con la restaurazione Meiji lo shogun Tokugawa Yoshinobu fu costretto ad abbandonare tale residenza e nel 1868 l'imperatore Mutsuhito scelse di abbandonare il Palazzo imperiale di Kyoto per trasferirsi nel castello Edo, rinominando la città Tokyo e modificando di conseguenza anche il palazzo. Ma la notte del 5 maggio 1873 un incendio divampò nel castello distruggendo tutto e sulle macerie venne iniziata la costruzione di un nuovo palazzo, ultimato nel 1888.
Per prevenire incendi e terremoti, il nuovo castello mutò radicalmente il suo aspetto prediligendo l'uso di pietra e ferro come materiale da costruzione al posto del legno. Ma niente potè contro i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: la notte del 25 maggio 1945 gran parte del palazzo venne distrutta per l'ennesima volta e la sua ricostruzione terminò nel 1968.
Dell'edificio originale restano l'ampio fossato e le imponenti mura. Uno dei punti più amati dai turisti è la piazza antistante l'entrata detta Kokyo Gaien da cui è possibile ammirare il Nijubashi, ponte da cui è possibile intravedere una piccola parte del palazzo.
 

Il Kokyo higashi gyoen è il Giardino Orientale del Palazzo Imperiale ed è la sola parte del palazzo aperta al pubblico; è situato esattamente all'interno di quello che era il cuore del castello e infatti sono ben visibili ancora i fossati, i muri, i cancelli di ingresso e diversi corpi di guardia che formavano l'Honmaru (cerchio principale) e Ninomaru (cerchio secondario di difesa). Un ampio prato e le fondamenta dell'ex torre del castello si trovano in cima alla collina.
 

La torre di guardia, detta Fujimi yagura, completata nel 1638, era famosa per essere la più alta nella storia del Giappone, tanto che da lì la nobiltà poteva godere della vista del Monte Fuji. Ma solo pochi anni dopo, nel 1657, fu distrutta da un incendio e non fu più ricostruita. Ai piedi della collina, nel Ninomaru, è stato creato un giardino in stile giapponese, all'interno del quale vi è anche un percorso di 5 km dedicato agli amanti dello jogging.
 
Stazione Centrale di Tokyo
 

È il terminal ferroviario principale di Tokyo nonché la stazione giapponese più frequentata per numero di treni al giorno (oltre 3000). È anche la quinta stazione del Giappone orientale per traffico di passeggeri e il punto di partenza ed arrivo della maggior parte delle linee ferroviarie ad alta velocità, i cosiddetti Shinkansen; inoltre serve numerose linee locali e regionali per pendolari e fa parte della rete metropolitana di Tokyo.
Della sua costruzione si iniziò a parlare verso la fine dell'Ottocento, ma a causa della Prima guerra sino-giapponese e di quella russo-giapponese i lavori cominciarono solo nel 1908.
Il progetto fu affidato all'architetto Tatsuno Kingo (che progettò anche la stazione di Manseibashi e l'edificio della Banca del Giappone, situati vicino); vi fu chi vide molti parallelismi con la Stazione Centrale di Amsterdam, a cui Kingo pareva essersi ispirato, ma gli studiosi non sono concordi.
La stazione aprì ufficialmente i battenti il 18 dicembre 1914 con quattro binari e continuò ad espandersi negli anni successivi, aggiungendo nuove linee. Fu teatro dell'assassinio del primo ministro Hara Takashi nel 1921.
 

Purtroppo anch'essa, come buona parte della città, fu distrutta dai due bombardamenti dei B-29 il 25 maggio e il 25 giugno del 1945, che lesionarono irrimediabilmente le imponenti cupole di vetro della stazione. Dopo la guerra, la stazione venne ricostruita in fretta e furia, nel tentativo di riportare velocemente il paese alla normalità, anche se nel 1949 un incendio costrinse ad un'ulteriore ricostruzione. Fu solo nel 2009 che la stazione subì un'imponente opera di riqualificazione, portandola allo splendore odierno.
La Stazione Centrale di Tokyo non è solo un importante snodo del traffico su rotaia, ma è anche un enorme centro commerciale: soprattutto nei suoi piani interrati si possono trovare moltissimi negozi e ristoranti, la maggior parte dei quali dedicati alle principali prelibatezze della cucina giapponese. Per farvi un'idea potete leggere qui
 

Quartiere di Marunochi
 



Gran parte dei terreni presenti in questa zona sono di proprietà o sotto il controllo della Mitsubishi Estate, il colosso industriale nipponico e la sede di molte società del gruppo Mitsubishi sono in Marunouchi.

La società negli ultimi dieci anni ha sottoposto il quartiere ad un'importante opera di restyling, sostituendo vecchi edifici con nuovi grattacieli, in cui gli uffici sono collocati ai piani superiori, mentre negozi e ristoranti occupano il piano strada.
Questa ricollocazione ha rivitalizzato il quartiere, aumentando il numero di visitatori non più legati quindi al solo lato affaristico.

Il grattacielo più famoso è senz'altro il Marunouchi Building (detto amichevolmente Marubiru): inaugurato nel 2002, proprio di fronte alla stazione di Tokyo, è uno dei punti di riferimento e offre anche ristoranti con una splendida vista panoramica sulla città.


Qualche anno più tardi, nel 2007, è stato costruito il suo "gemello", lo Shin Marunouchi Building (Shin Marubiru), dotato al 7 piano di un balcone accessibile al pubblico, da cui godere una bella visuale della stazione e dei dintorni. Da qui potete imboccare Nakadori, un viale alberato che attraversa il quartiere e che è fiancheggiato da caffè, boutique alla moda e numerosi altri negozi e che diventa pedonale durante l'ora di pranzo.
 

Interessante è anche il Tokyo International Forum, un complesso di spazi e strutture che ospita mostre, manifestazioni culturali ed eventi; al confine con il quartiere di Ginza, è anche una delle tante attrazioni architettoniche della città: il suo futuristico atrio in vetro lo rende una meta imperdibile per gli amanti delle strutture moderne e all'avanguardia.
 

Se volete approfondire, il quartiere è dotato anche di un sito internet: Marunochi

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Fonti consultate:
Wikipedia
Japanguide