Poco nella vita è più poetico, se non filosofico, di una partita a scacchi. Gli scacchi ricordano l’eterno scontro tra il bene ed il male, l’equilibrio che vi è tra la vita e la morte. Un gioco completamente basato sulla strategia, sul comprendere il tuo avversario e anticiparlo. Capire qualcosa in più su di te, sulle tue capacità e sui tuoi limiti.
Deep Green è un fumetto italiano, rigorosamente in stile manga, edito dalla Reika Manga, disegnato da Ketsu, pseudonimo dietro al quale vi sono un fratello ed una sorella (ovviamente italiani).
Tutto inizia in un ospedale giapponese, dove incontriamo Arthur Hunt, un ragazzo taciturno ricoverato per un banale infortunio alla gamba che si ritroverà a suo malgrado nel mezzo di un esperimento, un gioco orribile e crudele.
42 pazienti dell’ospedale saranno costretti, da un losco dottore mascherato, a mettere in gioco le proprie vite in una partita a scacchi, dove anni di vita verranno aggiunti o sottratti in base al valore dei pezzi catturati: il pedone vale 1 punto, cavallo e alfiere 3, torre 5, donna 9; terminata la partita si passerà al conteggio dei punti e si comprenderà se il giocatore avrà perso o meno anni di vita.
In questo primo volume vedremo Nathan approcciarsi a questo terribile gioco, sentendosi pure costretto ad aiutare una ragazza ricoverata insieme a lui (con una condizione di salute ben peggiore), con la quale stringerà amicizia. Naturalmente il premio in palio per ogni partita di scacchi è così alto da rendere impossibile fidarsi di qualsiasi delle persone in causa, quindi quel che si aspetta dai prossimi volumi sono grandi colpi di scena ed ogni tipo di scorrettezza (elementi che già risaltano in questo primo numero).
La storia risulta interessante soprattutto se si è giocatori di scacchi, o persone fortemente interessate agli stessi, ma anche se foste completamente a digiuno da questo gioco gli autori non lesineranno interessanti spiegazioni delle basi, così da rendere di facile comprensione ogni lato della narrazione.
Le partite di scacchi rimarcano fedelmente le linee guida di ogni manga shonen, riuscendo quindi a riportare l’azione nonostante non sia un gioco particolarmente famoso per essere frenetico, in un certo modo sorprende la capacità di Ketsu di riuscire a mostrare al lettore questo gioco in un'ottica così nuova.
I disegni richiamano anch'essi fortemente la scuola nipponica, con l'autrice che si dichiara fortemente influenzata dai lavori di Hiromu Arakawa (Fullmetal Alchemist, Silver Spoon) e Takeshi Obata (Death Note, Bakuman), ma riuscendo senza dubbio a dare un piglio decisamente personale al proprio tratto.
Deep Green è un'opera che non ha ancora raggiunto la sua maturazione, che ha ampissimi margini di miglioramento, il che è ben più che normale considerando lo status di "semiesordienti" del duo di autori. Lo scoglio più grande per loro sarà, oltre i canonici problemi di chiunque si affacci al mondo del fumetto, riuscire a coinvolgere lo spettatore parlando di un argomento non alla portata di tutti; il consiglio sarebbe quello di continuare perlomeno su questa strada, senza cadere nella banalità e riuscire a rendere sempre emozionanti questi scontri, come difatti lo son stati in questo primo volume. Ci sarebbe ben altro da dire, ma come di consueto non voglio anticipare troppo.
Vi consiglio infine di seguire gli autori sulla loro pagina: Ketsu, così come Deep Green e se voleste potete seguire anche il loro manga autoprodotto Alone in the Headwind.
Deep Green è un fumetto italiano, rigorosamente in stile manga, edito dalla Reika Manga, disegnato da Ketsu, pseudonimo dietro al quale vi sono un fratello ed una sorella (ovviamente italiani).
Tutto inizia in un ospedale giapponese, dove incontriamo Arthur Hunt, un ragazzo taciturno ricoverato per un banale infortunio alla gamba che si ritroverà a suo malgrado nel mezzo di un esperimento, un gioco orribile e crudele.
42 pazienti dell’ospedale saranno costretti, da un losco dottore mascherato, a mettere in gioco le proprie vite in una partita a scacchi, dove anni di vita verranno aggiunti o sottratti in base al valore dei pezzi catturati: il pedone vale 1 punto, cavallo e alfiere 3, torre 5, donna 9; terminata la partita si passerà al conteggio dei punti e si comprenderà se il giocatore avrà perso o meno anni di vita.
In questo primo volume vedremo Nathan approcciarsi a questo terribile gioco, sentendosi pure costretto ad aiutare una ragazza ricoverata insieme a lui (con una condizione di salute ben peggiore), con la quale stringerà amicizia. Naturalmente il premio in palio per ogni partita di scacchi è così alto da rendere impossibile fidarsi di qualsiasi delle persone in causa, quindi quel che si aspetta dai prossimi volumi sono grandi colpi di scena ed ogni tipo di scorrettezza (elementi che già risaltano in questo primo numero).
La storia risulta interessante soprattutto se si è giocatori di scacchi, o persone fortemente interessate agli stessi, ma anche se foste completamente a digiuno da questo gioco gli autori non lesineranno interessanti spiegazioni delle basi, così da rendere di facile comprensione ogni lato della narrazione.
Le partite di scacchi rimarcano fedelmente le linee guida di ogni manga shonen, riuscendo quindi a riportare l’azione nonostante non sia un gioco particolarmente famoso per essere frenetico, in un certo modo sorprende la capacità di Ketsu di riuscire a mostrare al lettore questo gioco in un'ottica così nuova.
I disegni richiamano anch'essi fortemente la scuola nipponica, con l'autrice che si dichiara fortemente influenzata dai lavori di Hiromu Arakawa (Fullmetal Alchemist, Silver Spoon) e Takeshi Obata (Death Note, Bakuman), ma riuscendo senza dubbio a dare un piglio decisamente personale al proprio tratto.
Deep Green è un'opera che non ha ancora raggiunto la sua maturazione, che ha ampissimi margini di miglioramento, il che è ben più che normale considerando lo status di "semiesordienti" del duo di autori. Lo scoglio più grande per loro sarà, oltre i canonici problemi di chiunque si affacci al mondo del fumetto, riuscire a coinvolgere lo spettatore parlando di un argomento non alla portata di tutti; il consiglio sarebbe quello di continuare perlomeno su questa strada, senza cadere nella banalità e riuscire a rendere sempre emozionanti questi scontri, come difatti lo son stati in questo primo volume. Ci sarebbe ben altro da dire, ma come di consueto non voglio anticipare troppo.
Vi consiglio infine di seguire gli autori sulla loro pagina: Ketsu, così come Deep Green e se voleste potete seguire anche il loro manga autoprodotto Alone in the Headwind.
La trama sembra davvero interessante e mischia generi molto diversi tra loro.
Complimenti
Spero di trovare gli autori al Lucca comics
Dove lo vedi Hikaru no Go lo sai solo te lol
Ragazzo protagonista di un manga che tratta di un gioco da tavolo, capelli biondi sopra e bruni sotto. E parlando di somiglianze l'altro ragazzo è praticamente Alphonse Elric.
Eppoi han detto loro stessi di essersi ispirati ad Obata autrice appunto anche di Hikaru no go. La storia dal canto suo però sembra del tutto originale e intrigante, molto diversa da quella di hikaru, però il parallelismo ci sta tutto^^
Comunque a me ste somiglianze nei tratti non sembrano esserci, l'autrice è sicuramente partita da un determinato punto e sicuramente sta ancora affinando il proprio stile, però io una somiglianza così netta andando oltre qualche dettaglio (che ripeto, il dettaglio genericamente meno innovativo in assoluto) non lo vedo.
Fma perdonami se il mio tono ti può sembrare scontrato, comunque, non è assolutamente una mia intenzione!
Se non fosse per il sospetto che il personaggio di base non sia ispirato a Bobby Fisher, Detto cio la trama base sia pur con delle varianti mi ricorda molto sia una vecchia storia dell 92 di Dylan Dog (Partita con la Morte) sia la Variante Lunenburg "di Maurensig (qui ci sono gli anni di vita del protagonista come posta li c erano le vite dei compagni di prigionia del protagonista nell lager )
aggiungo che la storia Dylaniana era a sua volta ispirata dal Settimo Sigillo di Ingmar Bergman Dettio' puo essere comunque un idea interessante .tutto dipende molto da come verra tratteggiato il protagonista nell arco della storia e dalla capacita di rendere la tensioni il dramma le nevrosi che stanno dietro agli scacchi (dico nevrosi perche un buon 90% di campioni del mondo scacchistico erano dei notevoli casi clinici mentali di loro)
Allora voi per esempio che magari fate fan art o sapettate l'anime evento di Kyoukai no Kanata la protagonista è uno sputo identico a quello della kawashita in G- Edition... ma li niente polemiche è made in jappa... (>_>)
Allora, di storie uguali ci sono, In Time ( su Italia 1 in questi giorni ) Liar Game, Kanji ( ed un altro manga dello stesso autore che ora non ricordo il nome ) e, togliendo la discriminante del dover lottare per la propria vita, praticamente tutti gli shonen riguardanti giochi da tavolo.
La trama è eccellente così come i disegni;
No e no. Ma si salva il tutto per il semplice fatto che gli autori sono due ragazzini alle prime armi. Il problema è che in genere autori così palesemente immaturi dovrebbero farsi ancora le ossa in accademia e non pubblicare fumetti.
Ah ma ce l'hai con me Fma35 (°_°) ? I flame di voialtri sul web mi fanno sorridere quel tanto che basta quando vado di corpo... orsù non mi hai trovato cac...
fma35: "No e no. Ma si salva il tutto per il semplice fatto che gli autori sono due ragazzini alle prime armi. Il problema è che in genere autori così palesemente immaturi dovrebbero farsi ancora le ossa in accademia e non pubblicare fumetti."
J.R.H.:Scusa una domanda impertinente: Hai sborsato i soldini, l'hai aperto, l'hai letto tutto, hai visto i disegni etc etc? O sei andata sul sito dell'editore ed hai visto l'anteprima con il riassuntino breve? Non sapevo che dinanzi ad Anime CLick avevo Naoko Takeuchi coniugata Togashi... mi appecorono a lei...
Fma35:"Allora, di storie uguali ci sono, In Time ( su Italia 1 in questi giorni ) Liar Game, Kanji ..[omiss]..."
J.R.H.: Ma si mettiamoci Minority Reporter; Total Recall; Flint a spasso nel tempo, Yattodetaman; Yugi Oh di Kazuki Takashi; Aki di Oosaki Mitsuru; e aspè HALF & HALF di Seo Kouji ... tanto per dire morte e gioco... La mia risposta su codesto sito termina qui bellezza mia, con delle critiche da bar di scuola superiore a far gara a chi ce l'ha più lungo rovina la creatività di stò paese dove viviamo... Non so quali disegni fai, se pubblichi, se hai mai preso una matita ma a mio parere ti avviso che non stai parlando con uno che disegna un sole ed una casetta su di un foglio fabriano... salut e buona estate...!! /
Iliade e Odissea
...
...
Ho vinto ò_ò
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