Ore Monogatari 1Lo shoujo manga di tipo scolastico è sempre un genere di manga molto popolare, dato che la scuola è parte integrante della vita delle adolescenti giapponesi, e non stupisce che possano sognare l'amore e trovare i primi batticuori fra i banchi di scuola.
Dovendo raccontare la normale vita scolastica delle adolescenti, che di per sé non è granché fantasiosa, e dovendosi attenere a un tipo di disegno e a stereotipi di personaggi (sia maschili che femminili) ormai collaudatissimi, è difficile, però, trovare qualcosa che riesca a colpire in maniera particolare, fra le tante storie apparentemente tutte uguali che affollano le riviste delle varie case editrici, nonostante il sempre buon successo che garantisce pubblicità, grande spazio nelle librerie e sempre più adattamenti in forma di film cinematografico con attori in carne ed ossa o telefilm per la tv, medium ultimamente preferito alla serie a cartoni animati.
Si possono, infatti, contare sulle dita di una mano gli anime di genere "shoujo scolastico" usciti negli ultimi anni: pochi e generalmente brevi, incompleti e/o dimenticabili e dimenticati nell'arco di un trimestre.
Sono lontani, ahinoi, i tempi dei cinquanta episodi di Gokinjo Monogatari, Ai shite knight, Hana yori dango, dei settanta e passa di Marmalade Boy e degli oltre cento di Kodomo no omocha, al punto che il pubblico delle spettatrici di anime si sta un po' disaffezionando alle semplici storie d'amore scolastico, in favore di altri generi più avventurosi, più complessi o, perché no, che possano far loro sognare una storia d'amore... omosessuale!

Ore Monogatari ("La mia storia"), recente adattamento animato in 24 episodi del manga sceneggiato da Kazune Kawahara e disegnato da Aruko, rappresenta una felice eccezione in questo scenario.
Innanzitutto perché é bello poter sognare con i suoi personaggi a disegni animati, una volta tanto (ok, hanno fatto anche il film con attori in carne ed ossa, ma successivamente) e farsi accompagnare da loro per ben sei mesi, che sono un buon compromesso fra una trasmissione annuale e una trimestrale.
In secondo luogo, perché Ore Monogatari è uno shoujo un po' sui generis e anzi, sebbene sia ideato da autrici donne e pubblicato su una rivista diretta ad un pubblico femminile, ha tutto il potenziale per piacere più ai ragazzi che alle ragazze, come i recenti crossover con Jojolion o Nisekoi dimostrano.
 
Ore Monogatari 2


Ore Monogatari si dimostra particolare già dall'inizio, dato che il punto di vista è quello di un protagonista Maschile (il maiuscolo è d'obbligo). Takeo Gouda, il nostro protagonista, è un ragazzone enorme e forzuto, idolatrato dai compagni di classe come un simbolo di virilità quanto impopolare fra le ragazze. Un modello di personaggio maschile decisamente inconsueto e innovativo per uno shoujo, in cui di solito il protagonista è efebico, delicato e bellissimo e se c'è uno con un po' di muscoli è un insegnante di ginnastica macchietta o un teppista buzzurro dal quale il suddetto protagonista salverà la sua bella.
Anche in Ore Monogatari c'è un ragazzo efebico, delicato e bellissimo, ma Makoto Sunakawa, il nostro bishounen, stavolta è la spalla, un silenzioso e indecifrabile migliore amico sempre pronto ad osservare e a dare buoni consigli.
La scena è tutta per Takeo, il personaggio principale, che, istintivamente, finirà per attrarsi le simpatie degli spettatori di sesso maschile, esattamente come fa con i suoi compagni di classe.
Robusto, sportivo, virile e apparentemente arcigno e minaccioso, il nostro ragazzone è in realtà una persona timida e dal cuore d'oro, che si fa sempre in quattro per gli altri (finendo, ahilui, per spaventarli) e che un po' soffre il fatto di esser l'ombra dell'amico Sunakawa, sempre attorniato da ragazze puntualmente rifiutate.
Un giorno, all'improvviso, però, tutto cambia e al duo di amici si unisce la graziosa Rinko Yamato, studentessa con l'hobby della pasticceria che Takeo ha salvato da un molestatore in treno e che, con la scusa di sdebitarsi, finisce per frequentare il ragazzone sin troppo spesso...
 
Ore Monogatari 3


A differenza di quanto accade in molti suoi "colleghi", in Ore Monogatari il sogno d'amore del protagonista si corona piuttosto presto, dopo pochissimi episodi, e per il resto della serie ci viene mostrata la vita di coppia con la sua ragazza. Solitamente, questo tipo di struttura finisce per diventare noiosa e poco interessante, dato che il bello degli anime sentimentali sta nel sospirare in attesa della dichiarazione, del bacio, del fidanzamento, e poco interessa, invece, vedere due fidanzatini che si scambiano effusioni.
Effettivamente, anche Ore Monogatari soffre un po' di questo problema, dal momento che le effusioni fra i due fidanzati non mancano (le due frasi chiave dell'anime, si potrebbe fare un video di montaggio che conta quante volte vengono pronunciate, sono "Takeo-kun, sei figo!" e "Mi piaceeee!!!") e può capitare che lo spettatore si annoi in mezzo a tanta dolcezza e a scene di vita di coppia un po' ripetitive.
E' più o meno la stessa cosa che accade in Arrivare a te di Karuho Shiina, un altro recente shoujo manga scolastico di grande popolarità, così come in High School Debut, una delle opere precedenti della sceneggiatrice Kazune Kawahara. In entrambi i casi, allo stesso modo, il focus è sulla vita sentimentale di una coppia di innamorati che si forma nei volumi iniziali.
La marcia in più di Ore Monogatari sta proprio nel suo inusuale punto di vista al maschile, che permette, una volta tanto, un'identificazione molto forte da parte dello spettatore maschio. E' di una tenerezza incredibile vedere come la dolce Yamato esprima incondizionatamente i suoi sentimenti nei confronti di quel ragazzone da cui tutte le altre fuggono, ed è altrettanto bello vedere come Takeo finisca pian piano per conquistare, con la sua grandezza d'animo, non solo il cuore della sua ragazza ma anche quello di moltissime altre persone che in un primo momento lo temevano o lo prendevano in giro.
Il nostro è un protagonista assolutamente adorabile, che riesce a vincere senza sforzo qualsiasi competizione sportiva ma ha notevoli difficoltà a capire la psiche femminile; che si getta fra le fiamme di un palazzo incendiato e a detta sua affronterebbe (e siamo sicuri che lo vincerebbe) anche un orso per proteggere le persone a cui vuole bene, ma che entra nel pallone per una sfida ben più normale, quella di chiamare per nome la fidanzata.
Takeo e Yamato crescono insieme, come persone e come coppia, vivendo insieme tutti i passi più importanti della loro relazione: il primo appuntamento, il primo bacio, il rapporto con gli amici "terzi incomodi", i compleanni e le varie ricorrenze. E' molto buffo e divertente vedere come questo impacciato ragazzone si approccia in maniera ingenua, goffa e strampalata alle normali situazioni della vita amorosa, fortunatamente potendo sempre contare sui saggi consigli dell'amico Suna.
A volte, i due innamorati risultano un po' troppo zuccherosi ed esasperanti nell'estrema mielosità del loro rapporto, ma poi, a ripensarci, li giustifichiamo pure, perché sono tenerissimi e perché noi, al posto loro, ci comporteremmo esattamente allo stesso modo.
 
Ore Monogatari 4


E' per la sua grande naturalezza, infatti, che Ore Monogatari incanta i suoi spettatori. C'è indubbiamente un po' di Takeo in ognuno di noi, che magari sognamo di avere la sua forza fisica ma nascondiamo nel cuore una forza interiore ancora più grande, che magari ci sentiamo tristi e inadeguati perché non siamo Adoni e non riusciamo a trovare l'amore che desideriamo, che guardiamo con una punta d'invidia ai nostri amici più belli o più spigliati di noi, che siamo un po' tordi nelle questioni d'amore ma abbiamo un cuore sincero e, chissà, potremmo anche noi sollevare una trave pesantissima o compiere imprese incredibili per far colpo sulla ragazza che ci piace.
I personaggi di questa storia hanno tutti una caratterizzazione un po' fuori dagli schemi o qualche tratto un po' stupido che li contraddistingue, ma risultano dotati di grande umanità. Scopriremo, dunque, molto piacevolmente, che Yamato non è solo una bambolina graziosa che proietta i desideri d'amore degli spettatori maschi, ma che anche lei, sotto sotto, nutre dei desideri più umani e normali e vorrebbe una relazione meno platonica e più concreta.
Allo stesso modo, sarà molto bello scoprire il toccante legame di amicizia fra Takeo e il compare Suna e vedere l'algido bishounen sciogliersi in risate di gusto dinnanzi alle stramberie del suo migliore amico; così come saremo piacevolmente colpiti dal vedere che anche i personaggi che arriveranno ad ostacolare l' amore della nostra coppia sono ragazzi un po' scemi, coi loro problemi, che si innamorano di Takeo e Yamato come persone e non in quanto oggetti del desiderio, finendo per rispettare e persino legare coi rispettivi rivali.
Sebbene il focus sia quasi sempre sulla coppia protagonista, di tanto in tanto arrivano altri personaggi secondari a rubargli un po' la scena per raccontarci storie intrise di tenerezza, che di tanto in tanto si fanno anche toccanti, ad arricchire la storia di formazione del nostro ragazzone, che, aiutandoli in un modo o nell'altro, finisce anche per crescere un po'.
 
Ore Monogatari 5


Ore Monogatari è una storia sognante, una love story tenerissima fra personaggi che sembrano strambi ma che si rivelano ben più realistici di quanto si pensi: ci siamo abituati, del resto, alla lentezza delle storie d'amore dei cartoni giapponesi, e un motivo di fondo c'è, il gran garbo e riservatezza che i Giapponesi dimostrano in ogni loro relazione interpersonale, anche quella fra innamorati.
I suoi protagonisti sono ragazzi che provano emozioni reali, che proiettano sogni reali, che vivono in un Giappone descritto in maniera dettagliatissima: i numerosi scorci di strade, negozi, minimarket, appartamenti, karaoke, parchi, passaggi a livello, zoo, scuole sono esattamente quello che si può vedere passeggiando per le città e le strade del Giappone. Sarà per questo, forse, che una storia come quella di questo simpatico e impacciato ragazzone col piglio e il fisico da eroe sta conquistando sempre più lettori in patria, al punto da vedersi dedicata una serie animata di media lunghezza, un film live action e da comparire nella top 20 delle uscite giapponesi con ogni suo nuovo volumetto?
Forse che nel buffo ma figo Takeo ci si identifica con inaspettata facilità, cosa che vale anche e soprattutto per gli impacciati studenti giapponesi che, sotto sotto, sognano anche loro di apparire come virili e fighissimi eroi agli occhi delle ragazze che gli fanno battere il cuore e a cui hanno difficoltà a dichiararsi?
 
Ore Monogatari 6


La realizzazione tecnica dell'anime si avvale di vivaci colori pastello, di disegni molto espressivi, sfondi e paesaggi molto realistici e simpaticissimi commenti dei personaggi che svolazzano qua e là estremizzando l'effetto comico di molte scene.
Molto buono è il doppiaggio di un buffo e tenero Takuya Eguchi (Takeo) e di una dolce e simpatica Megumi Han (Yamato), entrambi doppiatori che si sono dimostrati versatili e bravi in molte occasioni.
La colonna sonora offre brani molto piacevoli e due sigle orecchiabili. La opening "Miraikei Answer" dei Trustrick entra immediatamente in testa col suo ritmo frizzante, mentre la ending "Shiawase ari ka" dei Local Connect è la classica ballad romantica come le molte che affollano i palinsesti delle radio nipponiche. Un ulteriore elemento che aiuta a contestualizzare la storia di Takeo e Yamato in un Giappone vivo e reale in cui è facilissimo identificarsi.
 
Buffo e tenero, dolce e divertente, zuccheroso ma toccante, Ore Monogatari è un anime delizioso e interessante, che giunge come una boccata d'aria fresca in un mondo come quello degli shoujo scolastici, troppo spesso uguale a se stesso o troppo concentrato sulla narrazione dei sentimenti femminili per riuscire a interessare gli spettatori di sesso maschile.
Probabilmente, a qualcuno potrà dar fastidio l'eccessivo romanticismo nella trattazione della vita sentimentale di questi ragazzi molto ingenui, che non gli offrirà, come fanno altre storie, la possibilità di appassionarsi a personaggi, coppie e storie secondarie di un certo spessore. Qui non mancano, di tanto in tanto, ma il titolo dell'opera parla chiaro, ed è giusto così.
E' una storia che, pur appartenendo dichiaratamente alla tipologia shoujo, riesce a mettersi esattamente in mezzo fra i due tipi di pubblico, maschile e femminile: il punto di vista è quello di un ragazzo, e dunque probabilmente piacerà di più ai ragazzi (specialmente a quelli che hanno sempre vissuto in maniera complicata i propri rapporti con l'amore e l'altro sesso) che alle ragazze. La narrazione è attenta e sensibile, capace di raffigurare per bene il carattere e i desideri dei ragazzi, ma senza mai anteporre la sfera della sessualità a quella dei sentimenti come spesso accade agli shounen che trattano d'amore.
Nonostante il protagonista maschile di gran virilità, che ha muscoli d'acciaio e spicca sulle copertine del suo manga in cosplay da eroe dei videogiochi di lotta, la sensibilità di questo manga è tutta femminile, e ciò gli assicura un gran romanticismo e scene di infinita dolcezza, di cui, per una volta, siamo più noi maschietti a godere, finendo per commuoverci e sentire le palpitazioni del nostro cuore, insieme a quelle di questo straordinario ragazzone che, in maniera inaspettatamente piacevole, mette in scena impeccabilmente i nostri sogni di ragazzi dal cuore caldo e innamorato.