Le avventure del ladro gentiluomo Lupin stanno avendo una vita travagliata su Italia 1. Dopo aver spostato la serie "in prima mondiale" alle ore notturne, provocando l'ira dei fan, il canale di Mediaset, quasi a parziale ricompensa ci regalerà domenica primo novembre uno special totalmente inedito in Italia.
Stiamo parlando di  "Lupin III - Il sigillo di sangue - La sirena dell'eternità" (Lupin Sansei: Chi no Kokuin - Eien no Mermaid) del 2011 che andrà in onda alle 08:35, all'interno del contenitore "Latte e Cartoni"
 


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Quaranta anni, e non sentirli affatto, questo è Lupin III.
Sarebbero anche di più contando la versione cartacea, ma per quel che riguarda l'anime, tra serie TV, film e special, Lupin continua a vivere avventure e a rubare straordinari tesori da ormai quarant'anni.
"Chi no Kokuin - Eien no Māmeido" è l'ultimo e più recente special televisivo avente per protagonista il ladro gentiluomo, il ventiduesimo per l'esattezza, e ne celebra il quarantesimo anniversario.

Lupin è alla ricerca di un tesoro molto speciale, il segreto dell'immortalità della sacerdotessa Yaobikuni, le cui chiavi sono due gioielli, le "scaglie delle sirene" che indicano il luogo in cui è nascosto, e permettono di raggiungerlo. Ovviamente un tesoro del genere fa gola a gente senza scrupoli, e Lupin dovrà vedersela anche con loro, aiutato come al solito dai fedeli Jigen e Goemon, stando attento ai tradimenti di Fujiko, e al tenace Zenigata, sempre a pochi passi di distanza. Inoltre stavolta Lupin ha anche un motivo personale: suo nonno, il grande Lupin I, anche lui sulle tracce del tesoro, è tornato a mani vuote.

Il film, della durata di poco superiore ai novanta minuti, è un'avventura abbastanza classica di Lupin, come ce ne sono state tante altre prima. Non per questo è noioso o altro. Ha tutti gli elementi che piacciono ai fan di Lupin: una bella storia, un tesoro misterioso, belle ragazze da salvare, il doppio gioco di Fujiko, ottime scene d'azione, divertimento. Davvero tutto.

Il character design è stato affidato a Takeshi Koike, che quasi a rendere omaggio ai quaranta anni di Lupin usa uno stile che mi viene da definire "retrò", e che strizza l'occhio al Lupin di Miyazaki e del suo "Il castello di Cagliostro", da molti definito come il miglior film di Lupin.
Un'altra cosa che vale la pena sottolineare è che in questo film sono cambiati alcuni doppiatori storici di tre protagonisti: Zenigata, Goemon e Fujiko. Io non posso fare paragoni perché questo è solo il terzo film che guardo in lingua originale, e le vecchie voci non mi sono rimaste impresse dai due film visti precedentemente. Comunque il doppiaggio mi è parso buono, e più che convincente. Segnalo anche la presenza di Masako Nozawa, storica doppiatrice di Son Goku di "Dragon Ball" in una piccola, ma importante parte.

Stupenda è la colonna sonora, come sempre, non che ci fosse bisogno di ricordarlo. Il brano d'apertura usato è "Theme From Lupin III '78 (2002 Version)" del grande Yuji Ohno, mentre quello finale è la struggente "Love Squall" cantata da Yoshie Nakano, brano usato come seconda ending della seconda serie di Lupin (quella in giacca rossa).

Io parlo da fan, e a me il film è piaciuto molto. L'ho trovato bello e avvincente, nonostante la prevedibilità del tutto. I film di Lupin si somigliano un po' tutti, è vero. Ma è solo quando uno ci pensa che se ne accorge, mentre invece quando li si guarda si finisce inevitabilmente rapiti dal fascino di Lupin.
Non sono quarant'anni che lo seguo, ho poco più della metà degli anni del Lupin animato, ma è un eroe che seguo dall'infanzia, e che ancora adesso, dopo più di quindici anni dal primo episodio visto in tv, è capace di farmi emozionare come se non fosse passato nemmeno un giorno da allora.
Nel film Lupin è alla ricerca dell'immortalità, per me l'ha già raggiunta. Lupin ha portato a termine un altro colpo.


Fonte consultata:
CartoonFUN