Ormai, se si parla di musica e Giappone a cosa si pensa? Idol, Idol e ancora Idol! Certo anche io adoro lo stile idol e il tipo di musica che esse ci propongono caratterizzata anche da un misto estremamente vistoso e vivace di testi in giapponese e inglese (dandomi anche un senso di unione fra le altre culture). Però, in generale, ricordo che questo fenomeno, assieme all'attuale musica leggera italiana (e tanti altri generi diversi), derivano comunque dall'antichità e da un certo "classicismo". Purtroppo, molti ragazzi di questi tempi ritengono tale genere noioso, antiquato e obsoleto quando, in realtà, senza la musica tradizionale e classica non si sarebbe arrivati a ciò che è considerata oggi (per la maggior parte) musica. Quindi veniamo a noi! Cominciamo dicendo che, in Giappone esistono tantissimi generi di musica "classica\tradizionale" ma, per semplificare il tutto, riconosciamo momentaneamente quelli più importanti:
- shōmyō = musica\canto buddista liturgico. L’esecuzione è affidata a un solista, a un coro, a volte è accompagnato da strumenti a percussione tra cui gong e il tamburo chiamato comunemente "mokugyou" con la forma stilizzata di un pesce. Questo genere però ha continuato a svilupparsi nel corso del tempo sino ai giorni nostri tramite manuali di canto liturgico caratterizzato da uno specifico sistema di notazione.
-gagaku = genere di musica orchestrale; eseguita alla corte imperiale sin dal periodo Heian. La musica di quel periodo si suddivide in kangen (musica strumentale) e bugaku (danze accompagnate da gagaku).
Ovviamente ci sono tanti altri generi che, è più facile riconoscere anche attraverso una breve descrizione di quelli che sono gli strumenti tradizionali giapponesi:
-Shamisen= probabilmente uno degli strumenti più conosciuto (poiché compare spesso anche in molti anime). Venne introdotto dalla Cina ed ebbe poi una rapida diffusione in Giappone. Strumento musicale a 3 corde appartenente alla famiglia dei liuti, era lo strumento più utilizzato nelle case da té dalle geisha di Gion (un quartiere di Kyoto) prima della Seconda Guerra Mondiale. La particolarità di questo strumento è la facilità con la quale lo si poteva smontare e rimontare. Ciò permetteva un trasporto molto facile durante i viaggi soprattutto per i cantanti itineranti!
Questo tipo di cantanti potevano anche usare per accompagnarsi strumenti come tamburi ed il flauto dritto in bambù detto shakuhachi (flauto dritto di bambù con 5 fori di cui 4 anteriori e uno posteriore con una estensione di due ottave e mezzo). In seguito, con il passare del tempo e degli stili, tale strumento subì delle modifiche a seconda del modo in cui veniva impugnato (il futozao a manico grosso usato nel gidayubushi e nel sekkyobushi, il chuzao a manico medio usato nello jiuta, nel tokiwazubushi, nel tomimotobushi ed infine lo hosozao a manico sottile).Ulteriore particolarità è rappresentata dai molteplici modi in cui può essere accordato.
Ecco a voi un esempio di come viene eseguito un brano con questo strumento!
-Biwa= liuto dal manico corto dotato di tasti; il corpo è "a forma di pera" e le corde sono di seta. Elemento caratteristico è il sawari, suono prodotto volutamente dal contatto delle corde con alcune zone dello strumento. Solitamente era suonato da un particolare gruppo di musicisti itineranti (Biwa Hoshi); lo usavano per accompagnarsi durante la narrazione di storie.
In seguito anche un gruppo di monaci ciechi cominciarono a suonare una versione di questo strumento più piccola per liturgie sacre e purificatorie. Ancora una volta vi lascio un esempio di una esecuzione.
-Koto= costituito da una cassa armonica (lunga circa due metri e larga tra i 24 ed i 25 cm), 13 corde di uguale diametro ed aventi stessa tensione, ognuna delle quali poggia su di un ponticello mobile (tali corde vengono suonate con un Plettro simile ad un'unghia). Originariamente veniva suonato appoggiandolo a terra (sul tatami) ed inginocchiandosi davanti ad esso ma in tempi recenti si usa anche disporlo su un tavolo e suonarlo stando seduti su una sedia. Il koto prende anche il nome di "sô" ed è paragonato al corpo di un drago cinese disteso.
Per tale motivo, le diverse parti di cui esso è formato assumono dei nomi che ricordano quelle di questo animale (come ad esempio Ryuko che è la schiena del drago ed è associato alla parte superiore della cassa armonica e Ryuto che è la testa e coda del drago che vanno a rappresentare le estremità dello strumento). Vi lascio all'ascolto di questo brano (anche se molto lungo xD) correlato a tale strumento.
-Fue= flauto traverso costruito generalmente dalla pianta di bambù. Possono essere usati sia come strumenti da accompagnamento sia come strumenti solisti. Esistono diversi modelli di Fue, che variano in colore, decorazione, materiale e lunghezza a seconda dell'uso cui sono predestinati. Qui potete trovare ancora una esecuzione da ascoltare.
-taishôgoto = strumento che rappresenta la perfetta fusione fra la musica occidentale e quella orientale! Difatti deriva principalmente dal koto (sopra citato) a cui sono state apportate alcune modifiche come ad esempio l'aggiunta di una serie di tasti che permettono di premere le corde nei punti necessari a produrre una scala musicale secondo il temperamento equabile occidentale. E' composto poi da una cassa armonica e da più o meno corde a seconda della grandezza dello strumento.
Voglio concludere questo articolo lasciandovi all'ascolto di questo brano
in cui vengono usati molti strumenti qui citati e non, fondendoli con strumenti più moderni per creare (a mio parere) un brano innovativo senza dimenticare la tradizione.
Vi invito a riflettere! Il concetto che si vuole trasmettere è uno solo: la musica è universale e bella in qualsiasi forma essa sia! Non soffermatevi sulla solita musica banale formata sempre dalle stesse triadi di accordi.. la musica non ha forma e non si può contenere! Facciamo rivivere la tradizione!
Qui è ancora la vostra Mitsuki che vi scrive e spero che l'articolo vi sia piaciuto. Ancora una volta ringrazio Animeclick.it per avermi dato ancora una volta l'opportunità di scrivere un articolo e se vi va seguitemi sulla pagina facebook Tomodachi! Ciao!!
- shōmyō = musica\canto buddista liturgico. L’esecuzione è affidata a un solista, a un coro, a volte è accompagnato da strumenti a percussione tra cui gong e il tamburo chiamato comunemente "mokugyou" con la forma stilizzata di un pesce. Questo genere però ha continuato a svilupparsi nel corso del tempo sino ai giorni nostri tramite manuali di canto liturgico caratterizzato da uno specifico sistema di notazione.
-gagaku = genere di musica orchestrale; eseguita alla corte imperiale sin dal periodo Heian. La musica di quel periodo si suddivide in kangen (musica strumentale) e bugaku (danze accompagnate da gagaku).
Ovviamente ci sono tanti altri generi che, è più facile riconoscere anche attraverso una breve descrizione di quelli che sono gli strumenti tradizionali giapponesi:
-Shamisen= probabilmente uno degli strumenti più conosciuto (poiché compare spesso anche in molti anime). Venne introdotto dalla Cina ed ebbe poi una rapida diffusione in Giappone. Strumento musicale a 3 corde appartenente alla famiglia dei liuti, era lo strumento più utilizzato nelle case da té dalle geisha di Gion (un quartiere di Kyoto) prima della Seconda Guerra Mondiale. La particolarità di questo strumento è la facilità con la quale lo si poteva smontare e rimontare. Ciò permetteva un trasporto molto facile durante i viaggi soprattutto per i cantanti itineranti!
Questo tipo di cantanti potevano anche usare per accompagnarsi strumenti come tamburi ed il flauto dritto in bambù detto shakuhachi (flauto dritto di bambù con 5 fori di cui 4 anteriori e uno posteriore con una estensione di due ottave e mezzo). In seguito, con il passare del tempo e degli stili, tale strumento subì delle modifiche a seconda del modo in cui veniva impugnato (il futozao a manico grosso usato nel gidayubushi e nel sekkyobushi, il chuzao a manico medio usato nello jiuta, nel tokiwazubushi, nel tomimotobushi ed infine lo hosozao a manico sottile).Ulteriore particolarità è rappresentata dai molteplici modi in cui può essere accordato.
Ecco a voi un esempio di come viene eseguito un brano con questo strumento!
-Biwa= liuto dal manico corto dotato di tasti; il corpo è "a forma di pera" e le corde sono di seta. Elemento caratteristico è il sawari, suono prodotto volutamente dal contatto delle corde con alcune zone dello strumento. Solitamente era suonato da un particolare gruppo di musicisti itineranti (Biwa Hoshi); lo usavano per accompagnarsi durante la narrazione di storie.
In seguito anche un gruppo di monaci ciechi cominciarono a suonare una versione di questo strumento più piccola per liturgie sacre e purificatorie. Ancora una volta vi lascio un esempio di una esecuzione.
-Koto= costituito da una cassa armonica (lunga circa due metri e larga tra i 24 ed i 25 cm), 13 corde di uguale diametro ed aventi stessa tensione, ognuna delle quali poggia su di un ponticello mobile (tali corde vengono suonate con un Plettro simile ad un'unghia). Originariamente veniva suonato appoggiandolo a terra (sul tatami) ed inginocchiandosi davanti ad esso ma in tempi recenti si usa anche disporlo su un tavolo e suonarlo stando seduti su una sedia. Il koto prende anche il nome di "sô" ed è paragonato al corpo di un drago cinese disteso.
Per tale motivo, le diverse parti di cui esso è formato assumono dei nomi che ricordano quelle di questo animale (come ad esempio Ryuko che è la schiena del drago ed è associato alla parte superiore della cassa armonica e Ryuto che è la testa e coda del drago che vanno a rappresentare le estremità dello strumento). Vi lascio all'ascolto di questo brano (anche se molto lungo xD) correlato a tale strumento.
-Fue= flauto traverso costruito generalmente dalla pianta di bambù. Possono essere usati sia come strumenti da accompagnamento sia come strumenti solisti. Esistono diversi modelli di Fue, che variano in colore, decorazione, materiale e lunghezza a seconda dell'uso cui sono predestinati. Qui potete trovare ancora una esecuzione da ascoltare.
-taishôgoto = strumento che rappresenta la perfetta fusione fra la musica occidentale e quella orientale! Difatti deriva principalmente dal koto (sopra citato) a cui sono state apportate alcune modifiche come ad esempio l'aggiunta di una serie di tasti che permettono di premere le corde nei punti necessari a produrre una scala musicale secondo il temperamento equabile occidentale. E' composto poi da una cassa armonica e da più o meno corde a seconda della grandezza dello strumento.
Voglio concludere questo articolo lasciandovi all'ascolto di questo brano
in cui vengono usati molti strumenti qui citati e non, fondendoli con strumenti più moderni per creare (a mio parere) un brano innovativo senza dimenticare la tradizione.
Vi invito a riflettere! Il concetto che si vuole trasmettere è uno solo: la musica è universale e bella in qualsiasi forma essa sia! Non soffermatevi sulla solita musica banale formata sempre dalle stesse triadi di accordi.. la musica non ha forma e non si può contenere! Facciamo rivivere la tradizione!
Qui è ancora la vostra Mitsuki che vi scrive e spero che l'articolo vi sia piaciuto. Ancora una volta ringrazio Animeclick.it per avermi dato ancora una volta l'opportunità di scrivere un articolo e se vi va seguitemi sulla pagina facebook Tomodachi! Ciao!!
ombra di dubbio il koto, quello grande appoggiato a terra:
adoro vederlo e sentirlo suonare! Riporta alla mente
il Giappone dei tempi antichi.
Grazie Mitsuki!
Non amo particolarmente il flauto, ma il koto è sicuramente il mio preferito. D'altronde, avendo più corde, si presta ad esecuzioni più complesse.
Mi ha colto totalmente di sorpresa il fatto che l'insegnamento del flauto venga tramandato oralmente invece che per iscritto, e la cosa ha effettivamente un senso, trattandosi di musica suonata da persone cieche. Certo, è forse un sistema prono a subire incidenti nel lungo periodo ma, specialmente ora che esistono vari tipi di registrazione sonora, quello che è arrivato finora dovrebbe - il condizionale è d'obbligo - essere meglio salvaguardato.
E adoro la musica che contamina vari generi, varie epoche. Sicuramente gli strumenti antichi, in un contesto moderno, hanno un sapore che vale la pena di riscoprire. In fondo, anche in natura è importante salvaguardare la biodiversità, perché non nella musica?
(...anche nel black metal)
Ho trovato interessantissimo il video sul Fue, dove spiega che non usano un sistema notazionale scritto ma imparano a memoria attraverso una tecnica particolare che poi li aiuta anche a suonare... E poi quel signore mi ricorda il mio prof di solfeggio...
Grazie per queste interessanti immersioni nella musica giapponese, fa sempre molto piacere
Io ascolto questa song quando mi sento un po' triste:
Non vorrei dire castronerie, ma mi sembra che sia un enka.
e questa:
Se può interessarvi, hanno sfornato 2 ottimi album che potete trovare cercando "ボカロ三昧" e "八奏絵巻". Per la qualità che possiedono, valgono ogni singolo euro speso. Siccome è una band che ho molto a cuore, se siete interessati nell'acquisto, vi posso consigliare volentieri i siti giusti.
Fu Franco Battiato.
KUMA-29 confermo, è enka.
E ti consiglio Sayuri Ishikawa.
bellina la performance dello "Shamisen" .
I wagakki band sono fantastici, e tra l'altro "rokuchounen to ichiya monogatari" è stupenda *O*
Lo shamisen e il fue li conoscevo, il koto l'avevo gia visto ma non sapevo nulla su esso nemmeno il nome mentre il taishogoto e il biwa non sapevo neanche che esistessero e, soprattutto quest'ultimo, hanno un suono che mi piace tantissimo!!!
ancora complimenti per il curioso e soprattutto istruttivo articolo!!!
non è banale, grazie a te.
La ragazza si è davvero molto.impegnata per fare l'articolo e sono davvero contento sia piaciuto pur toccando argomenti meno mainstream
Continuate a scrivere questi articoli meno mainstream, sono quelli di maggior valore
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