L'edizione 2015 di Lucca Comics & Games ha visto, tra i suoi tanti ospiti, anche il mangaka Yasuhiro Nightow, autore del celeberrimo Trigun e di Blood Blockade Battlefront (Kekkai sensen), quest'ultimo attualmente in corso di serializzazione ed edito in Italia per J-POP Manga.
Come sempre in questi casi, l'autore si è messo a disposizione dei fan e degli addetti del settore in vari incontri e sessioni d'autografi.

Yasuhiro Nightow a Lucca Comics & Games 2015.jpgIn uno showcase tenutosi venerdì 30 novembre nella suggestiva location della Chiesa dei Servi, innanzitutto, l'autore ha  dato dimostrazione della sua abilità realizzando, tramite tavoletta grafica, un'illustrazione di Klaus Von Reinhertz, uno dei protagonisti di Blood Blockade Battlefront. Nel contempo rispondeva alle domande che gli venivano poste.

Il soggetto disegnato, fornisce subito lo spunto per parlare di Kekkai sensen: il manga è stato pensato e strutturato in modo da proporre degli episodi autoconclusivi.
Come ribadirà anche negli incontri successivi, in esso ha voluto riversare un po' tutte le sue passioni e interessi.
In realtà sembrerebbe non abbia alcuna intenzione di portarlo a termine, nel senso che vorrebbe continuare a narrare ad oltranza quel che accade in questo mondo, calandosi nella quotidianità della vita vissuta dai suoi personaggi.

Non vi è un personaggio in particolare in cui si identifichi, questo perché è all'interno di tutto il mondo stesso in cui è ambientata l'opera che Nightow ha riversato la propria personalità e i propri valori.
Tornando al personaggio di Klaus, Nightow spiega come ne abbia studiato la caratterizzazione in modo che risultasse assolutamente serio e credibile.

Tra gli autori giapponesi che lo hanno ispirato (legge tantissimi manga), Nightow cita Leiji Matsumoto, Rumiko Takahashi (soprattutto per quel che riguarda lo stile disegnativo dei personaggi femminili), e Katsuhiro Otomo.
Per quel che riguarda invece opere fumettistiche di altre nazionalità, egli si dice appassionato di fumetti europei, ma in particolar modo venera come una divinità Moebius, che gli è stato di forte ispirazione per il suo peculiare modo di creare mondi così particolareggiati.
A dimostrazione del suo interesse per le opere occidentali, l'autore rivela come l'ambientazione western di Trigun sia ispirata ad alcuni lavori di Simon Bisley.

Sempre riguardo l'opera di Trigun, Nightow rivela ad esempio come Vash the Stampede sia nato da una sua idea di quando era giovane, dall'esigenza di creare un personaggio atipico, un pistolero che non uccide nessuno.
Ed il suo famoso cappotto rosso era già lì quando Vash "si presentò" sin dalla prima volta nella sua immaginazione.
Inoltre il fatto di non essere in realtà un appassionato di western (cosa ribadita nel successivo incontro, il press cafè), gli ha permesso di partorire un personaggio western con caratteristiche particolari senza doversi attenere ad un'iconografia precisa.

In risposta ad una domanda dal pubblico, l'autore ammette poi come si sia sentito davvero morire realizzando la sequenza finale riguardante il personaggio del reverendo Nicholas D. Wolfwood ma, nonostante ciò, non si è mai pentito della scelta compiuta.

Da un punto di vista contenutistico, l'autore spiega come egli giochi molto con la dicotomia tra luce e ombra: più vuole evidenziare valori positivi, e più esplora i recessi della negatività umana, affinché di conseguenza i primi finiscano per risaltare in contrasto ai secondi.

Il mangaka, parlando d'armi, dice come la sua arma da fuoco preferita sia il fucile d'assalto P90, ma trova interessanti anche le armi più recenti cosi tecnologicamente avanzate.

Nightow, che si è dimostrato molto spiritoso e alla mano durante tutto l'incontro, anche passando a parlare di cucina strappa una risata agli astanti ammettendo come, da quando sia arrivato in Italia, non vi sia nulla che non abbia adorato tra tutto ciò che ha mangiato.
 
Yasuhiro Nightow a Lucca Comics & Games 2015 - showcase.jpg

Sabato 31 novembre, presso il Teatro del Giglio, Yasuhiro Nightow si è quindi messo a disposizione della stampa di settore per essere intervistato.
L'autore ammette come, a dispetto dell'ambientazione di Trigun, egli non sia in verità un gran appassionato di western. Infatti in merito, per la serie anime, ha lasciato carta bianca al regista, visto che questi se ne intendeva (afferma però ironico di essere al momento tentato di comprare un pupazzo di Clint Eastwood).
Ai tempi in cui lavorava su Trigun comunque ascoltava programmi radiofonici in podcast. Ora gli piace la musica pop/rock degli anni '80 che ascolta per rilassarsi. 

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Qui in alto, un paio di scatti rubati durante una delle affollate signing session tenutesi allo stad J-POP Manga.

Trigun è basato sul binomio fra vita vs morte e violenza. Per questo quando lo ultimò era molto stanco. Decise quindi di cimentarsi in qualcosa di più leggero, che lo divertisse, e in cui potesse inserire cose che gli piacciono. Così nasce Blood Blockade Battlefront.
Il nuovo manga lo impegna moltissimo, quindi non ha al momento intenzione di dedicarsi ad altro, come ad esempio un manga di GunGrave di cui è character designer.
Esclude la possibilità di realizzare un giorno un crossover tra Trigun e Kekkai sensen: sono due mondi totalmente differenti (sarebbe come mescolare Star Wars e Ritorno al futuro). Casomai potrebbe realizzare un breve crossover d'impostazione comica.
Vuole continuare Blood Blockade Battlefront fino alla propria morte e lo ha impostato in modo da poterci inserire tutto ciò che vuole.
L'ambientazione di base resterà la stessa, non allargherà fisicamente il setting (il manga è ispirato ad un romanzo) trattandosi di un piccolo quartiere di Tokyo in cui compaiono mostri e youkai.

Yasuhiro Nightow non ha mancato di divertire gli astanti, affrontando il tema delle le scadenze cui devono sottostare i mangaka e il loro rapporto con gli editor (argomento toccato anche durante lo showcase). Ed in effetti conferma quanto sia duro rispettarle: il giorno prima delle scadenze vorrebbe scappare e si mette alla ricerca su internet di informazioni su viaggi all'estero. Sa però di non poter fuggire, quindi finisce per supplicare delle proroghe al proprio editor.
Interviene nella discussione anche l'editor, lì presente, spiegando come la sua posizione sia più difficile perché deve mediare fra l'autore e la casa editrice. Ma Nightow lavora come mangaka da 20 anni, ormai è come un "predatore": capisce se può ottenere o no una proroga interpretando la voce dell'editor al telefono.

Tornando a parlare delle contaminazioni della sua opera con il fumetto occidentale, Nightow illustra come tutto un gruppo di personaggi in Blood Blockade Battlefront sia ispirato agli Avangers. O ancora il personaggio mezzo uomo e mezzo pesce molto simile a Abraham Sapien (Abe) di Hellboy. Dovrebbe disegnare in modo più originale, ammette ironico.
Gradirebbe molto comunque che Todd McFarlane realizzasse una serie di action figures ispirate ai personaggi di Blood Blockade Battlefront, come successo con Monev the Gale di Trigun (ispirato al personaggio Marvel di Venom.

Riguardo il mercato e l'industria del manga, Nigthow spiega come, non avendo mai lavorato per una rivista settimanale, non ha mai dovuto sottostare a ritmi particolarmente pressanti; i suoi sono relativamente più rilassati e liberi. Facendo un discorso generale però, si dovrebbe trovare un sistema diverso; ma i giovani mangaka di oggi sono molto entusiasti e dicono di voler dare anche la vita per questo lavoro, quindi finiscono facilmente inglobati da questo sistema.
Anche l'editor e' della stessa opinione. Sotto sotto, a mangaka ed editor piace il loro lavoro.

Sempre sabato 31,  Yasuhiro Nightow ha quindi preso parte all'incontro Myths International, assieme agli autori Mark Buckingham (disegnatore di Fables, Sandman, Death) e LRNZ Lorenzo Ceccotti (Golem, Astrogamma). Tavola rotonda che ha avuto come tema il mito, la magia e il misticismo; elementi questi in comune nelle opere dei tre autori.
Yasuhiro Nightow ribadisce ancora una volta come, grazie a Blood Blockade Battlefront sia arrivato a un punto della propria carriera in cui si può concedere di includere nelle proprie opere ciò che più gli aggrada e divertendosi a farlo.
Nightow quindi afferma quanto il fumetto sia un medium diretto e dalle grandissime potenzialità e si conceda da questa esperienza lucchese dichiarando che: "Anche se al giorno d'oggi con un PC e la computer grafica si può creare qualsiasi cosa, credo che il fumetto consenta una sperimentazione totale e io voglio continuare a sperimentare."