Highschool of the Dead la serie anime targata 2010 dello studio Madhouse, finalmente arriva in Italia. Una storia un po' travagliata visto che questo titolo fu annunciato già a Lucca Comics and Games 2012 ma ora quello che conta è che giunga finalmente a noi anche doppiato sulla piattaforma a pagamento PlayYamato, piattaforma che al lancio farà usufruire di un mese gratuito di prova.
A proposito di doppiaggio, grande curiosità ha destato sui social la voce prestata ad una delle protagoniste, Rei Miyamoto, dalla simpatica Katia Sorrentino. Da bravi curiosoni siamo andati a importunarla per conoscerla e carpire qualche segreto da sala di doppiaggio.

1) Animeclick.it: Ciao Katia, presentati alla nostra utenza

Katia: Ciao a tutti! Sono una giovane mattacchiona, mezza emiliana e mezza campana, innamorata del suo lavoro

2) A: Abbiamo scoperto che il doppiaggio è entrato nella tua vita grazie proprio all'amore per le serie animate. Ce ne puoi parlare?

K:  Confermo! Non me ne perdevo nemmeno una...
Da piccina guardavo spessissimo la tv e sognavo, a dire il vero, più di poter diventare una "showgirl" in grado di recitare, cantare e ballare nel migliore dei modi.
Poi un bel giorno arrivarono i cartoni animati e... adieu! Ahahahahah!
Ne seguivo una quantità spropositata, affezionandomi puntualmente a storie e personaggi.
Avrò avuto 5 o 6 anni quando i miei genitori mi spiegarano che dietro tutto questo c'erano delle persone vere; scoprii il doppiaggio e iniziai a fantasticare sul poter fare la stessa cosa anch'io, un giorno.
Volevo essere una sorta di eroina, almeno vocalmente!
Mi piaceva da morire l'idea di non avere limiti, di "trasformarmi" ogni volta in qualcosa di diverso, con una voce diversa, e di poter interagire con qualcuno senza dovermi preoccupare di azioni e parole perché tanto non sarei stata io, Katia, a compierle o a pronunciarle!
Crescendo, mi convinsi sempre più di voler entrare a far parte di questo mondo, lo desideravo con tutta me stessa, solo che non sapevo "come"... così, dopo un breve periodo passato a giocare/esercitarmi con amici in una comunità online dedicata al "fandub" e dopo aver preso il diploma, nel 2006 m'iscrissi immediatamente a un corso di doppiaggio suggeritomi da un cugino che aveva scovato casualmente dei manifesti pubblicitari in giro per Bologna (praticamente la mia città).
Finito questo, in seguito decisi di approfondire ulteriormente l'argomento iscrivendomi a un'altra scuola, a Milano, e...eccomi qui 

 


3) A: Hai iniziato la tua attività di doppiatrice relativamente da poco, 2010 se non mi sbaglio. Che devono fare i più giovani che magari si cimentano con doppiaggi amatoriali per entrare poi in uno studio di doppiaggio vero e proprio?

K: No no, non sbagli. Ho iniziato l'8 settembre del 2010 (e chi se lo scorda più??).
Ho lavoricchiato per un po' tra Roma e Milano ma poi, a causa di problemi personali, mi sono dovuta fermare e ho ripreso nel 2012.
In totale doppio da poco più di 4 anni, insomma (ne ho da trottare!).
Ad ogni modo, che fare?
Io stessa sto ancora cercando di capire, crescere e affermarmi, giorno dopo giorno...risponderò quindi dando agli "aspiranti" un consiglio da amica, più che da lavoratrice:
Prima di tutto trovate una buona scuola di recitazione e studiate facendovi seguire da attori professionisti. Anche il più grande dei talenti necessita di essere coltivato con cura.
Poi, al di là delle capacità interpretative e dell'ottima dizione, credo siano fondamentali anche una certa predisposizione al sacrificio, una grande forza d'animo, un'ancor più grande voglia d'imparare e migliorarsi costantemente con impegno, umiltà ed educazione e, soprattutto, per quanto mi riguarda... una SMISURATA pazienza.
Non abbiate fretta, mai.
Perché dopo aver studiato vi toccherà presentarvi nelle (o telefonare alle) società di doppiaggio per chiedere di assistere ai turni dei professionisti e purtroppo non sempre vi sarà concesso. Vi toccherà trovare il coraggio e il momento giusto per domandare a qualche direttore/direttrice di ascoltarvi, sottoponendovi a un provino, e non avete idea di quante volte non ne avranno il tempo o, ammettiamolo, la voglia...
Questo settore non è propriamente il "Paese dei Balocchi" che molti immaginano... spesso ci si trova davanti a situazioni e ostacoli davvero difficili da superare. Le delusioni, sotto molti punti di vista, sono tante... ma non mollate! Sono convinta che se amate davvero il doppiaggio ce la farete!
C'è chi sostiene che voler intraprendere questo mestiere adesso sia una follia, per la crisi ecc. ma... l' "amore" non è mai stato razionale, no? 

 


4) A: Hai fatto esperienza in diverse opere animate di grande successo come "Naruto Shippuden", "Transformers Prime" o "My Little Pony - L'amicizia è magica". Quale di queste ti ha lasciato di più dal punto di vista professionale e quale ti ha divertito di più fare?

K: Purtroppo nelle serie che hai citato ho potuto dare solo un piccolissimo contributo, qualche anno fa, con battute appena riconoscibili...
Comunque e in generale, quasi tutti i personaggi che interpreto mi lasciano qualcosa, per un motivo o per un altro.
Sembrerà esagerato ed è difficile da spiegare ma con alcuni di essi si crea addirittura una sorta di "legame" e in qualche modo diventano una parte di me, soprattutto se ho la possibilità di lavorarci per diverso tempo.

Della serie di "Naruto", però, ho doppiato un lungometraggio uscito al cinema giusto quest'anno e intitolato "La prigione insanguinata" in cui ho prestato voce a una ragazza di nome "Ryuuzetsu"!
Mi è rimasta molto impressa per via del suo coraggio e del suo altruismo, particolarmente evidenti in una scena piuttosto intensa presente all'interno del film e ricordo con piacere il fatto di aver potuto condividere quest'esperienza con un carissimo collega, nonché amico di vecchia data (Jacopo Calatroni), che interpretava la "mia" controparte maschile.
È stato molto divertente ed emozionante commentare e vedere insieme il risultato finale 


5) A: Veniamo al tuo ruolo di Rei Miyamoto in HOTD. Conoscevi prima questa serie molto attesa dai fan degli anime?

K: Ebbene sì...avevo già avuto modo di guardare questa serie in lingua originale, anni fa.
Me la ricordo a grandi (ma mooolto grandi) linee però adesso, volente o nolente, di sicuro non la dimenticherò più per un bel pezzo ahahahah!
 
Ascoltiamo Katia mentre doppia Rei Miyamoto di Highschool of the Dead
 


6) A: Rei è forse il personaggio meno stereotipato di questa serie, come ti sembra?

K: Il che la dice lunga, dato che a suo modo è parecchio stereotipata anche lei eheheheh...
Ad ogni modo, sebbene non mi trovi molto d'accordo con alcuni suoi comportamenti, devo dire che non mi dispiace (attendo con ansia di rivedere in sala alcuni episodi per dare una spolverata alla mia memoria e rifarmi un'idea più accurata).
La trovo molto carina e sono felicissima di poterla doppiare, tra tutti, ma...vi confiderò un segreto...
*rullo di tamburi* il personaggio femminile che mi piaceva di più ai tempi della prima visione forse era Saeko ahahahahah!


7) A: Ti aspettavi di trovarti di fronte a una serie diciamo "scollacciata"?

K: Facendo questo lavoro non sai mai cosa può capitare, e pertanto metti in conto la possibilità di ritrovarti davanti a prodotti "particolari", prima o poi (mi è già successo per altre serie non animate) però mai e poi mai avrei pensato di ritrovarmi nel cast di "High School of the Dead"!

8) A: Come si diventa Rei Miyamoto ?

K: Di sicuro rivestendo d'acciaio le proprie corde vocali! Credo che le mie siano rimaste ancora da qualche parte sul leggìo, dopo il primo episodio (urla, urla OVUNQUE) ahahahah !
No beh, a parte gli scherzi... quando doppio, per prima cosa cerco sempre di ascoltare e osservare il più possibile ciò che è stato fatto in originale; di seguire e comprendere un personaggio sforzandomi di ragionare con la sua testa, secondo il suo carattere.
Spesso mi è di grande aiuto anche provare a immaginarmi fisicamente in certe situazioni...
Se e quando si può, inoltre, tento di pescare nel "cilindro" delle mie esperienze personali passate, nella speranza di riuscire a trovare e tirare fuori un'emozione quanto più simile possibile a quella che il mio alter ego sta provando in un determinato momento.

Fino ad oggi credo (e spero) che abbia funzionato...mi auguro sarà così anche con Rei!

 


9) A: Guardi ancora serie animate giapponesi di solito?

K: Capita ma purtroppo sempre meno negli ultimi anni...principalmente per mancanza di tempo *sigh*

10) A: I fan di oggi sono molto più attenti di quelli di ieri, di solito hanno visto la serie subbata e fanno paragoni. Il tuo in particolare è doppiato, nella versione originale, da Marina Inoue che in Giappone è una vera star. Sua la voce di Armin nell'Attacco dei Giganti e e di Yoko in Gurren Lagann. La conoscevi? Che ne pensi dei seyuu (doppiatori) giapponesi.

K: Aaah, lo so, lo so...infatti mi trovo spesso tra due fuochi, come si suol dire...
Comunque sì, altroché! Non sono un'esperta di voci nipponiche ma la Inoue la conoscevo perché oltre a Rei e Yoko (meravigliosa), che hai menzionato tu, ha doppiato altri personaggi che mi piacciono molto, anche solo per ragioni estetiche, come ad esempio Natsuru di "Kämpfer", Nao di "Smile Pretty Cure!", Kyouko di "Skip Beat!"...inoltre trovo che non sia solo un'ottima interprete ma anche una bravissima cantante (ascoltatevi "My song" tratta dalla serie "Angel Beats!", se non l'avete fatto...io l'ho adorata!!).

Per il resto, penso che i giapponesi siano bravissimi a doppiare i cartoni animati e ammiro la loro capacità di modulare la voce (anche se spesso, soprattutto nel caso delle donne, non amo molto alcune sonorità con cui recitano, fin troppo acute, che a tratti purtroppo risultano stridule e fastidiose, ovviamente secondo il mio personalissimo gusto).
D'altronde è la loro specialità! Detto ciò, sarò di parte, ma credo che gli italiani non abbiano nulla da invidiare agli attori del Sol Levante... Non a caso si suol dire che nel nostro Paese ci siano i doppiatori più bravi del mondo! 


A: Ti facciamo i nostri migliori auguri e siamo davvero curiosi di sentirti!

K: Sono io a ringraziare voi! È stato un piacere ^^ Mi auguro davvero di non deludere le aspettative...farò del mio meglio!
Un abbraccio