Parlare per stereotipi o luoghi comuni, commettendo errori nei confronti di persone straniere è una brutta abitudine che purtroppo un po' tutti abbiamo: scambiare un Canadese per uno Statunitense, criticare il cibo inglese solo perchè lo fanno tutti o non saper distinguere un Coreano da un Cinese o un Giapponese, a chi non è mai capitato.

Il sito Rocket News 24 ha chiesto ad alcuni Giapponesi quale fossero i pensieri o le affermazioni degli stranieri nei loro confronti che davvero li fanno innervosire e gli intervistati sono stati ben lieti di rispondere! Quanti di questi otto passi falsi nei confronti degli abitanti del Paese del Sol Levante avete commesso? Scopritelo con noi.
 
giappone-680x365.jpg


1. “Ni-hao”

Uno degli intervistati, stato da poco in Italia, è rimasto sorpreso che i venditori ambulanti di ombrelli, bastoni per selfie ecc lo salutavano con "Nihao" (ciao in cinese) invece che con “Konnichiwa.” Inoltre, in un ristorante di Roma, la sua famiglia è stata fatta sedere in una parte del locale solamente con turisti asiatici invece che con altri di diversa nazionalità. "La situazione mi ha ricordato il famoso incidente successo al cantante Gackt in un hotel francese" ha affermato durante l'intervista [ndt: Gackt, cantante Giapponese, aveva affermato di essere stato vittima di razzismo in un hotel parigino]. 


2. “Tu devi essere Coreano".
 
8122441284_2970f6d02a_z.jpg

Se non riesci a distinguere un Giapponese da un Coreano o un Cinese, non preoccuparti, anche molti Giapponesi affermano di non essere in grado di capirlo del tutto. Certo, se prima affermi di essere un esperto in materia, poi evita di fare strafalcioni che potrebbero risultare offensivi per il tuo interlocutore. Se non si è mai stati in Asia, è davvero difficile fare una distinzione: questi tre paesi, tuttavia, sono molto diversi fra di loro per politica, lingua e cultura  e i rapporti fra di loro nella storia non sono stati esattamente rose e fiori, quindi meglio evitare di essere troppo superficiali. Nonostante anni di convivenza pacifica, le ferite che si sono inflitti fra di loro sono ancora ben lontane dall'essere sanate. Nel dubbio, meglio chiedere chiaramente la nazionalità.


3. Dire "Sei Giapponese, giusto?" a un abitante di Okinawa.

Un Americano che viveva ad Okinawa una volta si è lamentato che una signora Giapponese si era molto offesa con lui per averla chiamata "Okinawana". "Davvero, non sono in grado di distinguerli. Non volevo essere scortese", ha detto "Solo dopo ho capito che era una questione culturale.
Proprio come le isole Hawaii, per esempio, fanno parte degli USA, ma hanno una loro cultura e popolazione nativa, lo stesso vale per Okinawa. Le popolazioni indigene sono orgogliose delle loro radici e preferisco non essere scambiati per dei "semplici" Giapponesi. Allo stesso modo, i Giapponesi preferiscono non essere considerati dei "sempliciotti" di Okinawa. Alla faccia di chi pensava che i Giapponesi fossero tutti culturalmente compatti.


4. “Cosa ne pensi del tempio Yasukuni?”
 
640px-yasukuni_shrine_201005.jpg


Il Tempio Yasukuni, è uno dei posti più controversi del Giappone. Questo luogo sacro, infatti, è causa di contenzioso con diversi paesi, fra cui soprattutto la Cina e il Sud Corea. Il tempio, infatti, onora le 2.466.532 persone che sono morte in Giappone a causa della Seconda Guerra Mondiale (inclusi stranieri e bambini) e serve come memoriale per il personale militare caduto in battaglia. Il problema è che a venir celebrate sono pure le memorie di 1060 soggetti che sono stati considerati come criminali di guerra, addirittura 14 sono etichettati come criminali di classe A. Fortunatamente, la questione è stata messa da parte da quando il primo ministro Abe ha smesso di fare spesso visita al tempio, preferendo invece il tempio Ise per evitare l'ira dei paesi stranieri.
Il Giapponese medio preferisce non farsi coinvolgere nei dibattiti sociopolitici e spesso è in imbarazzo anche ad esprimere le sue idee politiche di fronte ad altri, quindi è decisamente meglio sorvolare sull'argomento.

5. Perchè avete ancora un Imperatore?

Gli stranieri, in genere, sono curiosi a proposito delle antiche monarchie ereditarie sparse nel mondo e potrebbero chiedersi quale sia lo scopo di avere un imperatore, quando manca un impero da governare. Nonostante l'imperatore Akihito e la sua famiglia siano trattati più che altro come celebrities, la domanda degli stranieri spesso è connessa ai fatti della Seconda Guerra Mondiale e al passato del Giappone. Nel moderno e pacifico Paese del Sol Levante, come risultato della Costituzione Pacifista e dei fatti successivi alla guerra, la maggior parte dei cittadini preferisce non discutere del precedente passato imperialista. Se proprio si deve parlare della royal family meglio parlare della kawaii princepessa Aiko o del bel principe Kako (cose su cui tutti i Giapponesi concordano).


6. Quanto spesso mediti?

Seppur la maggior parte dei Giapponesi sotto pressione vi risponderebbe di essere buddista (o shinto), ciò non significa che passino le giornate a meditare, sappiano il Sutra del Loto a memoria o siano familiari con i punti più complessi di entrambe le religioni. La fede è una questione un po' complicata per i Giapponesi, che tendono a seguire i protocolli religiosi soprattutto quando si tratta di cerimonie: matrimoni, funerali, festival. Chiedergli, quindi, domande del tipo "Quanto spesso mediti?" o "Cosa sta facendo il prete, ora?", potrebbe mandarli in crisi e farli sentire in imbarazzo.
Aspetto che ci conduce alla settima domanda:


7. Perchè? Quando? Come?! 
 
Western_Sushi.jpg

"Come fate a mangiare pesce tre volte al giorno?" (Risposta: sushi, sashimi, insalata di polipo, anguilla grigliata, chirashi zushi, udon con tempura, zuppa di miso, gamberi al curry, calamaro secco, nabe...) "Dove sono tutte quelle biciclette delle foto?" (Risposta: Um, in Cina forse?) "Cosa ne pensi della questione delle Isole Senkaku?".
Gli stranieri chiedono un sacco di domande! Essere curiosi è un'ottima cosa e può essere davvero soddisfacente scoprire che c'è un tale interesse per il proprio paese, ma molti Giapponesi si sentono esausti alla fine di una giornata passata a fare da guida ai turisti, specialmente quando il loro inglese (o italiano) non è esattamente perfetto. Potrebbero sentirsi come in un quiz a premi senza fine, sulla storia e la religione locali. Meglio scegliere poche domande per ogni persona che si incontra, rispetto che bombardarne una sola.


8. Honda, Panasonic, Toyota!

Un po' come per gli Italiani che in qualsiasi parte del mondo si vada, vengono accolti da una serie di "Pizza, pasta, mandolino e mafia" sparati a caso, allo stesso modo anche i Giapponesi vengono accolti da persone che sparano a caso i nomi di marche giapponesi per farsi capire. A quanto pare, soprattutto Toyota riscuote particolarmente successo fra i termini da dire a un Giapponese appena conosciuto. Certo, sentirselo dire una volta, può far ridere: di continuo potrebbe dar non poco fastidio.

E voi, quali passi falsi vi siete trovati a fare nei confronti di Giapponesi o Asiatici in generale? Fatecelo sapere nei commenti.


Fonte consultata:
Rocket News 24