Durante questo Napoli Comicon 2016 abbiamo avuto modo di tornare a parlare del Giappone.
Infatti Yuriko Tiger, Alessandro "Ironic74" Falciatore e Francesco "Zelgadis" Parrilla ci hanno raccontato le avventure vissute durante i loro viaggi e soggiorni. Tra curiosità, credenze e luoghi comuni da sfatare, ha avuto luogo una lunga chiacchierata e sono stati dispensati consigli utili per chiunque volesse vivere questa stessa esperienza.
La società giapponese è quindi davvero libera e spensierata come pensiamo? Tra i temi affrontati:
I luoghi comuni che in Italia aleggiano sul Giappone, alimentati da un certo tipo di informazione.
La sessualità e le molestie.
Cosa è considerato volgare e cosa no.
Come viene vista la cultura anime e manga nello stesso Giappone, e cosa viene considerato cultura.
Il mondo del lavoro.
Quanto cambia nei modi di fare e nell'accoglienza tra le varie zone del Giappone, soprattutto tra nord e il sud.
Il sistema scolastico e il bullismo.
Quanto della società che viene descritta negli anime e nei manga, corrisponda a realtà.
Il mondo del cosplay.
Per cosa sono conosciuti gli italiani e che idea hanno di noi.
In quali difficoltà si imbatte un italiano alla sua prima esperienza in Giappone.
Se vi stuzzicano questi ed altri argomenti, infarciti di aneddoti e bizzarrie, fiondatevi a visionare il video della conferenza qui di seguito.
Buona visione!
Infatti Yuriko Tiger, Alessandro "Ironic74" Falciatore e Francesco "Zelgadis" Parrilla ci hanno raccontato le avventure vissute durante i loro viaggi e soggiorni. Tra curiosità, credenze e luoghi comuni da sfatare, ha avuto luogo una lunga chiacchierata e sono stati dispensati consigli utili per chiunque volesse vivere questa stessa esperienza.
La società giapponese è quindi davvero libera e spensierata come pensiamo? Tra i temi affrontati:
I luoghi comuni che in Italia aleggiano sul Giappone, alimentati da un certo tipo di informazione.
La sessualità e le molestie.
Cosa è considerato volgare e cosa no.
Come viene vista la cultura anime e manga nello stesso Giappone, e cosa viene considerato cultura.
Il mondo del lavoro.
Quanto cambia nei modi di fare e nell'accoglienza tra le varie zone del Giappone, soprattutto tra nord e il sud.
Il sistema scolastico e il bullismo.
Quanto della società che viene descritta negli anime e nei manga, corrisponda a realtà.
Il mondo del cosplay.
Per cosa sono conosciuti gli italiani e che idea hanno di noi.
In quali difficoltà si imbatte un italiano alla sua prima esperienza in Giappone.
Se vi stuzzicano questi ed altri argomenti, infarciti di aneddoti e bizzarrie, fiondatevi a visionare il video della conferenza qui di seguito.
Buona visione!
E a proposito di viaggi, per maggiori informazioni vi invitiamo a dare un'occhiata al nostro sito dei viaggi: http://viaggigiappone.animeclick.it/ o contattarci all'indirizzo mail [email protected]
Davvero interessante la figura del barbone, non me l'aspettavo proprio.
P.s.
occhi a cosa dite nella metro di Tokyo c'è un'alta probabilità che qualcuno vi risponda
Non mi spiacerebbe fare due chiacchiere, dato che ultimamente con la storia del servizio delle iene ci siamo incrociati spesso nei commenti dei social (eravamo tra i più incazzati del giro xD).
Magari, visto che a Tokyo abbiamo conoscenze in comune, ci si potrà beccare questo agosto (anche se nella capitale ci resteremo davvero poco, praticamente solo i giorni del comiket).
p.s. quando mai farete una conferenza sul Giappone dalle mie parti non mi dispiacerebbe partecipare...
p.p.s. riguardo ai giovani più "aperti" con gli stranieri, in realtà ricordo che nel primo viaggio ci rimasi malissimo quando a Kyoto un vecchietto ci rivolse la parola in ITALIANO chiedendoci da dove venivamo (mentre spesso i giovani non ti cagano manco di striscio, soprattutto a Tokyo)
p.p.p.s. confermo che il viaggio in Hokkaido è stato traumatico... noi siamo stati apostrofati come gaijin da una cliente di un negozio di ramen, poi cazziata dal gestore che le ha detto qualcosa del tipo "brutta scema, guarda che questi ti capiscono...."
p.p.p.p.s. in realtà non è così strano che studino italiano, dato che almeno foneticamente per loro è più semplice parlarlo dell'inglese e soprattutto del tedesco (salvo poi complicarsi per l'uso del plurale e degli articoli)... ghghgh
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