Mamoru Hosoda è uno dei più grandi animatori al mondo, le sue opere sono sicuramente tra le più apprezzate e non c’è da sorprendersi se la sua fama abbia toccato anche l’occidente; difatti ultimamente negli Stati Uniti si fa un gran parlare di lui grazie alla presenza nei cinema della sua ultima opera, The Boy and the Beast, ma anche per il decimo anniversario del suo celebre La Ragazza che Saltava nel Tempo.

Che dire, per Hosoda è davvero un ottimo periodo nonostante non sia previsto nessun suo nuovo film per quest’anno. Il regista è stato inoltre ospite della Waseda University, una delle più importanti università private di tutto il Giappone, tenendo una lezione speciale (lui come altri luminari del cinema invitati dall'università). Gli alunni hanno avuto modo di porgli delle domande, approfittando così della situazione per chiedergli con quale criterio scelga i suoi doppiatori; Hosoda ha risposto dichiarando che solitamente giudica le loro performance basandosi non propriamente su delle proprietà tecniche, ma su quello che riescono ad esprimere a livello umano.
 

Tutto ciò ha sicuramente senso considerando quanto i dialoghi dei suoi film diano l'impressione di essere intimi e fluiscano sempre in modo molto naturale. Molti dei suoi fan hanno inoltre notato un elemento per i quali i doppiatori dei suoi film differiscono dagli altri, difatti la quasi totalità dei doppiatori scelti da lui per i ruoli maggiori, non hanno mai avuto una parte in un anime. Prendiamo ad esempio The Boy and the Beast, dove possiamo trovare: Koji Yakusho, Shota Sometani, e Suzu Hirose, i quali hanno lavorato principalmente in live-action o in televisione. La situazione non varia nemmeno se prendiamo in considerazione il cast scelto per Wolf Children e Summer Wars.

A tal riguardo i film di Hosoda hanno qualcosa in comune con quelli di Hayao Miyazaki. Sicuramente alcuni dei doppiatori scelti dallo storico direttore dello Studio Ghibli erano già ben più che famosi (come Sumi Shimamoto di Nausicaa della Valle del Vento, Chika Sakamoto de’Il Mio Vicino Totoro e Minami Takayama di Kiki Consegne A Domicilio), ma per la grande maggioranza dei film dello Studio sono stati scelti doppiatori che non provenissero dal mondo dell’animazione. Anche Yoshiyuki Tomino, il creatore di Gundam, si è detto altamente insoddisfatto della qualità media dei doppiatori di anime.

C’è sicuramente da precisare che la scelta di Hosoda non è da collegare ad una sua “bocciatura” al mondo degli anime. Piuttosto è da considerare come una logica conseguenza per il suo modo di concepire le sue opere, oltre che una mera questione di tempismo. Difatti il Giappone non ha mai prodotto così tanti anime e come logica conseguenza i doppiatori non sono mai stati così impegnati. È normale quindi che non ci siano doppiatori famosi nelle sue opere.
 

“I doppiatori di anime sono sicuramente capacissimi, quindi puoi registrare i dialoghi di ogni loro personaggio in modo separato”, ha spiegato Hosoda. “Ma facendo in questo modo non puoi sentire l’alchimia crearsi tra di loro, non importa quanto tempo si possa provare, il prodotto finale sembrerà sempre sbilanciato. Se i doppiatori non sono insieme, allo stesso momento, allora mi sembra che manchi qualcosa… se i doppiatori di anime avessero più tempo a disposizione per provare insieme penso proprio che chiamerei qualcuno di loro”.

Molto difficilmente l’animazione cambierà tendenza, quindi probabilmente vedremo ancora molti altri film di Hosoda doppiati senza “nomi famosi”. Ma del resto questo è davvero un problema? Molti apprezzano i suoi prodotti proprio perché riescono a differire da ciò che vediamo di solito, quindi che possa continuare a lavorare nel modo che maggiormente preferisce!

Fonte Consultata:
Rocketnews24