«È proprio vero...
Anche se ti imbarazza tantissimo dire una cosa,
scriverla su un foglio è facile.
Una lettera è il modo migliore per far parlare il proprio cuore.»

A te che ancora non conosci Letter Bee...
...e a te che invece lo hai conosciuto.

 

Caro Lettore,
oggi sono qui, tutta raccolta, cercando di trovare le parole giuste per consegnarti la mia lettera. Purtroppo non vivo ad Amberground, dove potrei arrotolare i miei fogli inchiostrati fra le mani di un letter bee, un impiegato statale che ha il compito di consegnare le lettere intrise del cuore dei cittadini in giro per il mondo che non conosce l'alba, nel quale Hiroyuki Asada ha ambientato la sua storia, da cui poi sono state tratte due serie animate, Letter Bee e Letter Bee: Reverse... Perciò dovrò impegnarmi il doppio, per sparare le mie emozioni direttamente nel cuore di te che ti appresti a leggere un'altra delle mie nugae. Non ho una pistola sparacuore come Lag Seeing, protagonista di questo manga in 20 volumi, né proiettili del cuore. Ho solo un foglio, una busta, e dell'inchiostro nero col quale dipingere le mie memorie. Non so nemmeno se sarò una brava calligrafa; ma come suggerì il bee Goos Suede a quel bambino piagnucolone che consegnò come "lettera":
«Basta anche solo una parola. Ci sono persone che ricevendo anche solo quella piangono di gioia». Ecco perché io ci voglio provare. Proverò attraverso le parole a farti arrivare la gentilezza che questo shōnen targato Shueisha, mi ha trasmessa finora dal 2008, anno in cui la Panini Comics decise di lanciare sul mercato italiano questo delicato racconto, proveniente dal cuore di un autore già presentato con l'opera Generation Basket nell'anno 2000.
 
La storia di cui ti voglio parlare nasce ad Amberground, un paese che non vede mai la luce dell'alba, vivendo in uno stato di notte perenne. L'unico bagliore che rischiara le tenebre è costituito dai raggi di un sole artificiale che brilla nella capitale Akatsuki, la cui natura è più oscura del buio nel quale da tempi immemori è crollato il mondo. Nascosti nei meandri più cupi della terra si annidano mostri giganti dalle fattezze di insetti, i Gaichu. Non hanno un cuore ma lo desiderano più di ogni altra cosa; per questo motivo attaccano coloro che scortano il "cuore" delle persone di casa in casa. Sui sentieri di una terra arida e tetra, sfidando il pericolo degli insetti corazzati, si spostano proprio questi curiosi postini del "cuore", conosciuti col nome di letter bee (N.B. in giapponese, tegami bachi テガミバチ, ape delle lettere). Quand'era bambino, Lag Seeing venne consegnato come "lettera" dal bee Goos Suede, che lo ispirò al punto da convincerlo a intraprendere la medesima strada in futuro. È proprio inseguendo questo sogno che Lag ha iniziato a lavorare presso il centro di raccolta della posta, ossia l'Alveare di Yusari, che è la zona subito adiacente alla capitale Akatsuki, dove non si può entrare se non muniti di un permesso. E insieme alla sua dingo (compagno) Niche e alla sua preda Steak, tra organizzazioni sovversive e ombre di un passato remoto, il letter bee più piagnucolone che sia mai stato conosciuto a poco a poco si pone a un passo dalla verità che è celata in Amberground.
 

«Di ogni cosa al mondo
il cuore è la più indispensabile.
Ogni cosa al mondo è governata dal cuore e creata dal cuore.»

Ogni volume inizia con questi versetti, tratti dal Primo Salmo della Bibbia di Amberground. L'autore istituisce una vera e propria religione, con tanto di amuleti e madonne, di chiese e di luoghi di culto. Letter Bee è, infatti, un manga pregno di carità cristiana, di cui Lag Seeing ne è vero portavoce. Ogni gesto, ogni parola, ogni pensiero del piccolo Lag è rivolto al prossimo. Quel bee piagnucolone, che sembra un pulcino smarrito e inadatto ad affrontare l'arduo mestiere delle api dell'Alveare di Yusari, ha invece la capacità di empatizzare con chi gli è di fronte, arrivando anche a percepire l'oscurità e la luce che albergano nel cuore delle persone. Un protagonista di shōnen manga così sensibile è raro a vedersi. È comune a molti considerare il pianto disonorevole per un ragazzo, eppure la sensibilità di Lag è così genuina da essere vincente. Non solo ha l'abilità di attrarre a sé le persone, ma anche di influenzarle con la sua bontà semplice e satura di speranza.

Ma Lag non è il solo che Hiroyuki Asada ha caratterizzato a puntino. Poco per volta costruisce una famiglia intorno a quell'orfanello raccolto dalla terra da un'ape operaia del governo e consegnato come pacco postale a una levatrice di un paesino sperduto nella penombra di Yodaka, dove i raggi del Sole artificiale sono debolissimi. Dalla solitudine in cui è stato trovato, Lag risorge stringendo legami affettivi e d'amicizia importanti con i personaggi che incontra lungo il cammino che lo porterà a realizzare il suo sogno, che poi è il sogno di Goos Suede: diventare un head bee, la carica più alta a cui un bee può aspirare. Il suo primo amico è proprio Goos, una figura tanto genitoriale quanto di idolo. Lag tende a lui come un neonato fa col padre, allungando la manina dalla culla per afferrare il viso di colui che lo ha messo al mondo. D'altronde Lag non sa nemmeno cosa sia un padre perché non lo ha mai conosciuto, inoltre sua madre gli è stata strappata dalle braccia... ecco perché si è ritrovato solo e disperato, con un'affrancatura attaccata alla spalla, pronto per essere consegnato da un bee qualunque. Qualsiasi persona si sarebbe scoraggiata nella sua situazione, ma dopo aver scoperto che le lettere sono il cuore delle persone, Lag ha compreso di essere lui stesso il "cuore" che sua madre voleva consegnare alla cara amica Sabrina Mary.

 
 
«[...] i bambini sono creature sorprendenti.
Per quanto la vita possa essere dolorosa,
trovano sempre la forza per andare avanti, guardando al futuro.»

 
Lag va sempre dritto per la sua strada, va avanti mostrandosi per quello che è, senza permettere a ciò che lo circonda di snaturarlo e privarlo del suo "cuore". In questo modo si fa conoscere da Niche, Steak, Zazie, Connor, Silvet, la signorina Aria, le altre api dell'Alveare e i loro dingo, la panettiera, l'armaiolo, il dottore, tutte le persone a cui Lag ha consegnato le lettere, e quelle a cui ancora non l'ha consegnate ma spera di farlo presto... Oguno di questi cuori è entrato in sintonia con quello del protagonista, andando a formare per lui una vera e propria famiglia. Non c'è personaggio che viene sottovalutato, piuttosto l'autore trae il meglio dalla storia di ognuno. Soprattutto Asada è bravissimo a utilizzare l'espediente degli episodi autoconclusivi, narrando accanto alla storia principale tutta una serie di racconti intrisi di poesia. Sono degli scorci della vita della gente di Amberground, di cui l'autore ha tanta cura quanta ne ha per i suoi protagonisti. La gente di Amberground è sempre al centro dei pensieri dei personaggi principali, cattivi o buoni che essi siano; che sia per sfruttarla o per salvarla, interagire con essa o per essa è il punto focale di Letter Bee.
 
«…ciò che abbiamo dentro, il nostro cuore,
non cambia mai, qualsiasi cosa accada.»

Letter Bee è uno di quei manga che sanno come fare musica con le corde dell'anima. Ti entra attraverso, proprio come se Lag avesse immesso tutto il suo cuore in quel proiettile che ti trapassa da parte a parte, risuonando dentro. Mi sono sentita come un Gaichu, pronta a risucchiare il "cuore" di quest'opera, che non fa nulla per nascondersi, non usa strategie o fanservice, ma semplicemente si racconta. E lo fa in una maniera così dolce e immediata che è impossibile non rimanerne commossi. È una di quelle storie che ti fanno riflettere, ti fanno pensare che se il mondo sembra fatto male non bisogna chiudere gli occhi ma provare a cambiarlo... Ti fa pensare che non c'è un tempo giusto o sbagliato per sognare e credere in un futuro migliore per te e per i tuoi cari, sperare nel domani è possibile anche in un mondo che ti appiattisce e ti soffoca.

È un messaggio comune a quasi tutti gli shōnen manga, che pongono al centro un eroe capace di fare quello che gli altri non sono riusciti a compiere. Spesso ho sentito parlare di buonismo in questo genere, ma in Letter Bee non c'è nessun buonismo di sorta, anzi a tratti vi si trova una spiccata crudeltà nel mostrare le cose così come stanno e nello sbattere il destino in faccia ai protagonisti. Esiste però la bontà di personaggi buoni di cuore, che sono pronti a sacrificarsi per gli altri e che per forza di cose piacciono e tanto. Inoltre la crescita che li interessa offre un buon esempio di com'è che andrebbero affrontate e incamerate le sconfitte della vita, quando ti viene da alzare le braccia e dire «Basta, mi arrendo!» è lì che invece si deve alzare la testa e prendere di petto il problema. Prima o poi si spiccherà il volo... Le ali degli insetti sono fragili, possono spezzarsi subito, ma ciò non impedisce all'ape di essere laboriosa e di vivere nel mondo e per il mondo.
 
 
Letter Bee è anche un'opera che si dispiega su più livelli. Innanzitutto, emerge l'importanza rivestita dalla scrittura come uno dei massimi strumenti di comunicazione fra esseri umani. In particolar modo, è la letteratura epistolare a trovare il suo panegirico, in un fumetto che fa assurgere la lettera scritta a intermediario d'eccellenza. Attraverso l'intimità di uno scambio di epistole, il mittente si ritrova nella condizione ideale per confessarsi, essendo la lettera capace di far trapelare i sentimenti umani anche tramite la calligrafia, o l'attenzione con cui si prepara la cornice del testo, o la cura con cui si sceglie la carta e il profumo che a essa si appone... E ancora, preponderante è il tema della perdita, molto caro alla letteratura fumettistica giapponese. Letter Bee racconta della perdita di un orfano che non ha più famiglia. Della perdita di un genitore che non ha più un figlio da piangere. Della perdita di un uomo che non ha più i ricordi. Della perdita di una bambina che non ha le gambe per camminare. Della perdita di un amico che ti ha accompagnato per mille miglia. Della perdita di un bambino che non ha un tozzo di pane. Della perdita dell'umanità che non ha più un'anima. E di molte altre mille perdite... In una delle note per l'edizione in volume l'autore scrive: «"Ciò che si perde è perduto per sempre"... È uno dei concetti chiave da cui è nata la trama di questa storia.» In un'epoca in cui il mondo sembra sgretolarsi sotto i piedi degli esseri umani; tra catastrofi naturali, attentati terroristici, guerre imminenti, insieme alla sofferenza tumorale di un'umanità che non sa più come raccapezzarsi nella tragica realtà di oggi... È in un tempo così che Asada lancia un monito con Letter Bee. Tutti possono essere come Lag se solo lo volessero. Tutti possono guidare la salvezza del mondo.
 
«Ricordi quello che mi dici sempre?
Il cuore delle persone che scrivono una lettera
si riversa in ciò che scrivono.
Perciò ora il mio cuore è accanto a te. E sarà lì sempre.
Lag, tu non sei e non sarai mai solo.
Non dimenticarlo.»

Dalle vignette di Letter Bee sfuggono battiti di un cuore innamorato dell'arte. Il tratto di Arada è delicato quando disegna gli esseri umani e duro quando disegna i Gaichu. Il design degli insetti corazzati è curato nei minimi particolari, tant'è che ognuno è diverso dagli altri, nonostante abbiano tutti lo stesso caratteristico colore nero pece striato di bianco. Anche il design dei personaggi è positivo. Tondeggiante coi bambini, spigoloso con gli adulti, crudo con gli umanoidi, amorevole con le mascotte. L'autore si impegna tantissimo nel disegnare i suoi protagonisti, passando da uno stile all'altro, senza mai perdere la naturale bellezza, indice del suo talento. Riesce a mostrare perfettamente i sentimenti dei personaggi, presta molta attenzione alle espressioni del volto. Ricordiamoci del fatto che all'inizio Lag piange in continuazione, ma ogni pianto di Lag è così ben rappresentato che arriva diverso di volta in volta!

Per quanto riguarda i fondali, invece, hanno una profondità non indifferente, tant'è che più di una volta sembrano quasi risucchiarti, nemmeno fossero un buco nero. D'altronde, l'ambientazione notturna di Letter Bee ha un fascino significativo. Oltre a essere metafora dei tempi bui che vive il mondo, la notte nasconde un calore che di giorno non c'è bisogno di rincorrere. Perché è di notte che le persone si riuniscono dove la luce risiede. Nonostante gli sfondi abbiano tonalità molto cupe, l'autore ha cura di porre la luce nei punti giusti, dimostrando di saper padroneggiare bene la tecnica del chiaroscuro. Molto spesso mi è capitato di pensare che le tavole fossero piene di luce anche quando erano immerse nel buio. Riflettendoci, la sola presenza di Lag illuminava il disegno di un colore che non fa parte del media manga. La scelta del notturno, inoltre, va ancora di più a rimarcare il concetto che i letter bee siano portatori di luce, perché dove essi si dirigono, sparando il proprio cuore, donano alla gente la luce della speranza.

Ma anche un altro tipo di notturno c'è in Letter Bee, ossia quello che risuona sul pentagramma. Nonostante i manga non siano audiovisivi, Asada ha saputo cospargere la sua opera di note musicali. Dal jazz alla musica classica, passando per il blues e per il rock, l'autore si sfizia a battezzare luoghi e persone con nomi che richiamano ogni sorta di genere musicale. E non è solo la musica a trovare il suo spazio, ma anche la letteratura mondiale ogni tanto viene chiamata in causa per conferire una profondità e un passato alle apparizioni di questo compendio di conoscenza.

 

La traduzione dell'edizione italiana è stata curata da Simona Stanzani, che è riuscita a dare un adattamento puntuale all'universo di Amberground, lasciando così un'impostazione definita alle colleghe che dopo il volume 16 ne hanno ereditato il lavoro. In ogni caso, i dialoghi sono scorrevoli, scritti in un linguaggio semplice e ben incasellati nei registri linguistici. Anche l'adattamento delle onomatopee è ben curato; ho apprezzato molto la scelta di eliminare la versione giapponese, poiché le tavole sembrano meno affollate. In generale, l'edizione targata Panini Comics è altalenante. Se gli interni sono ben realizzati, non si può dire ugualmente del contenitore. I volumi fino all'11 sono sottili e flessibili, dal 12 fino alla fine subiscono un incremento di voluminosità; inoltre sempre dal 12 fino al 17 hanno una copertina piuttosto rigida, che ostacola la lettura. Fortunatamente le cover sono nere, cosicché l'ingrassamento progressivo degli albi si nota poco, ma resta pur sempre visibile se l'occhio ci si sofferma troppo. Il prezzo è senz'altro la delusione più grande, perché mentre i primi 7 volumi sono stati venduti a 3,90€ i successivi hanno il prezzo maggiorato di 5,50€. D'altronde i primi 7 numeri sono stati il tentativo fallito di vendere al prezzo di un mainstream un'opera che non lo è mai stata. Ma va bene, almeno il manga è stato concluso, cosa che a oggi non è da considerarsi scontata.
 
Una lunga lettera. Letter Bee è una lettera lunga venti volumi, nei quali Hiroyuki Asada consegna il suo cuore a noi lettori. Una lettera che, con braccia di carta e dita di inchiostro, avvolge in una stretta gentile quel bambino piagnucolone che ci accompagna da sempre nella vita, e che anche da adulti continua a nutrire la speranza di un mondo migliore di quello di oggi... Letter Bee è la lettera che asciuga le lacrime del dolce Lag che è in ognuno di noi, lo abbraccia e gli sussurra di restare sempre fedele a se stesso, perché solo così niente sarà impossibile. Come frammenti di luce emanati dalla pistola sparacuore che va a colpire il Gaichu di turno, Letter Bee imprime delle immagini nell'animo del lettore, che non potrà mai dimenticare Amberground e i suoi abitanti. 

«Farò di tutto per restituirti il tuo cuore.»
 
Sono sicura che come è successo a me, anche a te Lag Seeing consegnerà il "cuore". Perciò, mio caro lettore, prenditi il tempo che ti serve per leggere questa lunga lettera. Conservati un paio di sere in cui raccoglierti alla luce di una lampada, col tuo bel volumetto fra le mani, pronto a immergere le membra stanche nella magia di Letter Bee. E lascia che il tuo Goos ti prenda in spalla per portarti dove non sei mai stato, anzi dove hai dimenticato di essere stato. Io ti attenderò dove il tuo viaggio finisce.
Aspettando di vederti,

LaMelina.

 

Titolo Prezzo Casa editrice
Letter Bee  1 Ristampa € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  1 € 3.90 Panini Comics
Letter Bee  2 € 3.90 Panini Comics
Letter Bee  3 € 3.90 Panini Comics
Letter Bee  4 Ristampa € 4.50 Panini Comics
Letter Bee  4 € 3.90 Panini Comics
Letter Bee  5 € 3.90 Panini Comics
Letter Bee  6 € 3.90 Panini Comics
Letter Bee  7 € 3.90 Panini Comics
Letter Bee  8 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  9 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  10 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  11 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  12 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  13 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  14 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  15 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  16 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  17 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  18 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  19 € 5.50 Panini Comics
Letter Bee  20 € 5.50 Panini Comics