Makoto Shinkai ha un problema, un grosso problema. Il suo ultimo film Your name. sta avendo così tanto successo che il regista sta cominciando a preoccuparsi.

 
"Non è una cosa positiva, penso che non debba essere più visto da altre persone"


Ogni settimana gli incassi al botteghino aumentano, e il film sta per raggiungere il traguardo del film animato più visto di tutti i tempi. E ora si parla pure di premi Oscar... "Spero proprio che non vinca", afferma il regista.

Un'affermazione che sembrerebbe una battuta, se solo Shinkai non fosse così serio sul voler fermare la promozione del film per poter tornare al lavoro: il regista vorrebbe solo potersi concentrare sulla prossima storia che vuole raccontare.

Tuttavia il suo "piccolo" film è andato fuori controllo, ottenendo prima una successo inarrestabile in Asia e succesivamente iniziando a vincere riconoscimenti anche in Europa e negli Stati Uniti.

Addirittura un giapponese su sette ha già visto questo film, che racconta una storia romantica e sovrannaturale, in cui un ragazzo e una ragazza scambiano i propri corpi.

 
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Trama - Mitsuha è una studentessa delle superiori che vive in una cittadina rurale immersa nel profondo delle montagne. Vive con la sorellina e la nonna, mentre suo padre, il sindaco del paesino, non sta a casa quasi mai. Mitsuha non ama il posto dove vive e anela il meraviglioso stile di vita di Tokyo. Taki, invece, è uno studente che vive nel centro di Tokyo che passa il tempo con i suoi amici, lavora part-time in un ristorante italiano e si interessa di architettura e belle arti. Un giorno, Mitsuha ha un sogno in cui lei è un giovane uomo. Anche Taki ha un sogno in cui è uno studente di liceo femminile in un paese di montagna che non ha mai visitato. Qual è il segreto che si cela dietro questi sogni?


Inevitabilmente il regista quarantatreenne viene già soprannominato il nuovo Miyazaki, venendo considerato come il successore del famoso regista ormai ritiratosi dalle scene (forse!), il cui film La città incantata è tuttora il lungometraggio anime di maggior successo di sempre, tanto da essere finora l'unico anime ad aver vinto l'Oscar come miglior film d'animazione nel 2003.

Ma questa comparazione rende il modesto Shinkai ancora più a disagio:

"Ovviamente sono contento il mio nome venga accostato al suo, mi sembra di sognare. Però penso che la gente stia sopravvalutando Your name, ritengo infatti di non essere assolutamente al livello di Hayao Miyazaki. Onestamente, preferirei davvero che Miyazaki non vedesse il mio film, perché ne noterebbe immediatamente tutti i difetti."

Nonostante le critiche entusiaste, Shinkai continua infatti ad insistere che il suo film non sia poi così magnifico come sembra - un'affermazione bizzarra tenendo conto che arriva dalla persona che dovrebbe essere la prima a doverlo promuovere.

"Ci sono state delle cose che non sono stato in grado di fare" continua, spiegando che il suo team di animatori, guidato da uno dei più grandi discepoli di Miyazaki, Masashi Ando, avrebbe voluto andare avanti a lavorarci sopra per migliorarlo, ma i soldi erano finiti e quindi hanno dovuto fermarsi.

"Per quel che mi riguarda, questo film è incompleto, non è ben equilibrato. La trama va bene, ma il film non è perfetto. Due anni purtroppo non sono stati sufficienti."
 

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Ma Shinkai sapeva già che il film sarebbe stato un successo quando lo mostrò in anteprima a Los Angeles prima della premiere a Tokyo.

"Il pubblico rise, e poi pianse... avevo previsto come le persone avrebbero reagito durante la visione, ed effettivamente è stato proprio così. Ovviamente ero felice che il film stesse ottenendo l'effetto che desideravo, ma allo stesso tempo ero preoccupato che stesse funzionando troppo bene. Continuavo a dirmi: 'Ah, mi sa che ho esagerato...'"

Più di ogni altra cosa, ciò che principalmente manda avanti il film sono le scene comiche che Shinkai ottiene dall'esilarante scambio di corpi dei protagonisti, come la gag del ragazzo che nonostante sia inorridito quando si sveglia nel corpo della ragazza, tuttavia è incapace di smettere di toccarsi il seno.

 
"Volevo parlare del nostro modo di vedere la sessualità, ma facendolo in modo divertente."


Ma la storia dei due opposti non termina qui. La trama è ambientata tra le meravigliose montagne della regione di Nagano, dove Shinkai crebbe, e l'ipermoderna megalopoli di Tokyo, e parla della disperazione degli adolescenti nel dover abbandonare la loro piccola cittadina per andare in una città enorme, e che sono ancora affascinati dalla bellezza delle antiche tradizioni giapponesi.

Makoto Shinkai ha adattato il film da un romanzo che ha scritto di suo pugno: "Questo è un film sui ricordi, ma anche sulla loro perdita. Parla della memoria individuale ma anche di quella collettiva, e della perdita di una certa morale e del senso della tradizione."

Rassegnato al fatto che verrà comparato a Miyazaki per il resto della sua vita, Shinkai continua a ribadire che loro due sono dei registi molto diversi. Una dimostrazione è che Shinkai ha affidato la colonna sonora ai Radwimps, un gruppo rock dal sound molto potente, al contrario delle musiche molto più leggere dei film di Miyazaki.

Shinkai inoltre insiste nel far notare che nonostante un altro dei motivi del successo del film sia stata la particolare alchimia tra Ando e un altro leader del team di animatori, Masayoshi Tanaka, il team in sé non si deve considerare un "reboot" dello Studio Ghibli.

"Non ho mai notato nessuna influenza artistica di Miyazaki in Ando. Al massimo l'unica influenza è la profonda concentrazione che applica nel proprio lavoro. Quando Ando arriva nello studio, prende in mano la penna ancora prima di bere una tazza di tè, e rimane a lavorare fino all'arrivo dell'ultimissimo treno notturno. Mangia raramente, pilucca giusto una ciotola di riso sulla sua scrivania, e persino in bagno ci va molto di rado. Quando lo vedo, mi sembra di stare di fronte a un monaco in un monastero, e mi dico che probabilmente questo è il modo in cui tutte le persone dello Studio Ghibli lavorano."



Fonte consultata:
Japan Times