È da ormai dieci anni che la saga fantasy nata dalla creatività di Hiro Mashima appassiona i fan che settimanalmente seguono le gesta di Natsu, Lucy, Happy e del gruppo di maghi più strambi dei manga, ma per molto tempo c'è stato un tassello della trama che nella serie regolare è stato sempre e solo accennato: la nascita della gilda di Fairy Tail, che presta il nome al manga.
Per ovviare a questo “buco”, a partire da luglio 2014 vengono pubblicati sul Monthly Fairy Tail Magazine a cadenza mensile tredici capitoli che, sotto pressante richiesta degli appassionati, sono stati condensati in un volume, Fairy Tail Zero, che in Italia possiamo leggere grazie a Star Comics.
 
FairyTailZero

Isola di Tenro, anno X679. La gilda oscura Blue Skull con un attacco a sorpresa stermina l'intera popolazione dell'isola, completamente costituita da membri di Red Lizard, fazione rivale. Riesce inaspettatamente a sopravvivere la piccola Mavis Vermillion, di soli sei anni, che passerà i seguenti sette a Tenro studiando la magia insieme all'amica Zera, anche lei sopravvissuta allo scontro, fino all'arrivo di tre misteriosi individui della gilda di cacciatori di tesori Sylph Labyrinth, che si proporranno di recuperare la pietra protettrice dell'isola, portando le due ragazze a intraprendere un'avventura che segnerà per sempre la storia delle gilde magiche.

Fairy Tail Zero è un manga che si presta a più tipi di lettura: essendo infatti uno spin-off che non richiede conoscenze della serie regolare, può essere tranquillamente fruito da chi vorrebbe avvicinarsi alla saga senza l'impegno di cominciare direttamente una serie di, fino ad ora, quasi cinquanta volumi, come da chi, al contrario, è un lettore navigato e vuole approfondire un lato della trama ancora inesplorato.
 

Per quanto sulla carta Fairy Tail Zero possa sembrare uno spin-off tutto sommato soddisfacente e, vista la cadenza mensile dei capitoli, curato, leggendolo ci si può rendere conto di quanto invece non ci siano grandi differenze rispetto alla serie d'origine. Gli onnipresenti discorsi sull'amicizia e sull'importanza dei compagni faranno presto provare una costante sensazione di déjà-vu, spezzata da colpi di scena ben piazzati qua e là per una sceneggiatura lineare e ricca di cliché che ricalca perfettamente quella di qualsiasi altro shonen blasonato, tra una ricerca di informazioni (praticamente gratis) in una locanda e un power-up elargito da uno "sconosciuto" in un bosco.

I punti di forza dell’opera sono invece una lettura disimpegnata e leggera, ottima per staccare tra una serie e l’altra, e, come si accennava prima, la “doppia” chiave di lettura, oltre alla semplicità e ingenuità con le quali vengono affrontati gli eventi dai protagonisti. Se per alcuni quest'ultimo aspetto può sembrare un evidente simbolo di puerilità, per altri invece sarà una boccata d'aria fresca per alienarsi, anche se per poco, dalla frenesia della routine quotidiana.



Il tratto di Mashima, pulito e dalle linee taglienti, si presta piuttosto bene alla tipologia di fumetto che è Fairy Tail Zero, sorvolando su alcuni difetti di natura tecnica: non sempre vengono rispettate le regole prospettiche e le proporzioni. Il character design è, al contrario dell'opera principale, abbastanza anonimo e la caratterizzazione dei personaggi scialba, il tutto inserito in un mondo nel quale la magia è un'arte relativamente nuova e sconosciuta, e quindi con dei protagonisti che sono in grado a malapena di lanciare incantesimi di base. Quest'ultimo aspetto smorza sicuramente l'interesse verso il fight system, più simile a dei confusionari scontri corpo a corpo o all'arma bianca che agli imprevedibili combattimenti all'ultimo incantesimo rappresentati invece in Fairy Tail.

Star Comics si è premurata di fare in modo che sulla libreria questo volume si mimetizzasse a dovere tra i volumi della nuova edizione riveduta e corretta della serie, rendendolo riconoscibile tramite il logo speciale dello spin-off e apponendo il marchio della gilda delle code di fata dove, nei tankōbon canonici, risiede il numero. L'avventura di Mavis e Zera è disponibile in edicola e fumetteria al prezzo di 5 euro e 50 centesimi, giustificato dalle 272 pagine che, oltre alla storia, presentano inserti speciali e una lunga intervista all'autore riguardo la nascita del concept di Fairy Tail Zero.


 
Fairy Tail Zero è dunque un fumetto con la F maiuscola? La risposta, a malincuore, è no, ma ciò non significa che non sia comunque degno di essere letto. Come già scritto, è un manga autoconclusivo capace di trasportare il lettore per qualche ora nel misterioso mondo delle gilde magiche nell'attesa del canonico volume mensile della New Edition di Fairy Tail.


Titolo Prezzo Casa editrice
Fairy Tail Zero € 5.50 Star Comics