Una breve introduzione da parte mia, ovvero Tacchan, visto che so che la visione di Vanna, ovvero Grande Blu, farà discutere. Spero che la discussione proseguirà in modo costruttivo.
Quanto segue è stato scritto per una discussione sul forum di Italia 1. Vi invito a scrivere in modo costruttivo, in caso non la pensiate come lei. Ma è giunta l'ora di dare spazio alle sue parole:
---
Carissimi amici, voglio proporre a tutti voi un nuovo punto di vista su Naruto...
Facciamo un passo indietro, ok? Originariamente Naruto è un manga, poi sono stati fatti alcuni films, più questa serie a cartoni animati.
Ma da dove parte tutto questo? Da un'idea, da un progetto di storia di cui l'autore ha deciso di fare un manga. Ma poteva benissimo, con questa idea, fare un racconto, e pubblicarlo scritto.
Cosa voglio dire? Che l'idea di partenza, il progetto di storia, per capirci, può essere realizzato praticamente con diversi mezzi.
Ma ognuno di questi "mezzi" è diverso dagli altri. Un libro è diverso da un fumetto, un fumetto è diverso da un film. Queste diverse forme che la storia può assumere, al di là da quella scelta dall'autore all'inzio, si chiamano "versioni".
Per capirci, il manga è l'originale, ha una versione sotto forma di film ed una sotto forma di anime.
Perché distinguerle? Perché un manga si legge ed un anime si guarda... Cosa cambia? Il modo di raccontare le avventure di Naruto e dei suoi compagni.
Veniamo ora alla versione che viene trasmessa ora su Italia 1. Se venisse trasmessa in un'altra fascia oraria, beh, immaginate da soli che questo discorso non si porrebbe.
Ma questo non è un mondo perfetto, e queste cose non succedono da oggi.
Chi mi conosce sa bene che amo accostare letteratura e cartoni.
E il mio esempio viene proprio dalla letteratura internazionale.
Quando, tra il 1880 ed il 1881 Robert Louis Stevenson pubblicò, a puntate su rivista, "L'Isola del Tesoro" rimase enormemente sorpreso del successo, visto che lui non aveva intenzione di scrivere un romanzo per ragazzi. Niente affatto! La sua era una critica al colonialismo, visto attraverso gli occhi del giovane Jim Howkins, che orfano di padre, incontrava nella sua avventura tutta una serie di figure maschili che pretendevano, quasi dei padri sostituti, di insegnargli a vivere. Ma nessuno dei loro modelli era valido, perché tutti avevano qualche insanabile difetto di fondo.
Ma il pubblico e gli editori appiccicarono all "Isola del Tesoro" l'etichetta di libro per ragazzi. Con il risultato che quelli di noi che hanno letto questo libro quando erano più piccoli lo hanno senz'altro letto nella "versione per ragazzi".Versione che ovviamente è molto lontana dall'originale.
Tuttavia, migliaia di lettori in tutto il mondo, io stessa, abbiamo amato questo libro, e da adulti siamo andati a cercare l'originale, scoprendo un racconto familiare e nuovo al tempo stesso.
Se una storia vale, possono rivoltarla, ma non perderà il suo fascino... Giudicate questa "versione" di Italia 1 come una versione "per ragazzi" della storia del ninja biondo con gli occhi azzurri...
I piccoli ed i grandi che la guardano oggi non la dimenticheranno.
Ed andranno a cercare il manga, scoprendo che il loro eroe ha ancora tante sorprese per loro...
Nella speranza di avervi divertito, interessato, ma soprattutto fatto pensare, rimango la vostra
Grande Blu
Quanto segue è stato scritto per una discussione sul forum di Italia 1. Vi invito a scrivere in modo costruttivo, in caso non la pensiate come lei. Ma è giunta l'ora di dare spazio alle sue parole:
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Carissimi amici, voglio proporre a tutti voi un nuovo punto di vista su Naruto...
Facciamo un passo indietro, ok? Originariamente Naruto è un manga, poi sono stati fatti alcuni films, più questa serie a cartoni animati.
Ma da dove parte tutto questo? Da un'idea, da un progetto di storia di cui l'autore ha deciso di fare un manga. Ma poteva benissimo, con questa idea, fare un racconto, e pubblicarlo scritto.
Cosa voglio dire? Che l'idea di partenza, il progetto di storia, per capirci, può essere realizzato praticamente con diversi mezzi.
Ma ognuno di questi "mezzi" è diverso dagli altri. Un libro è diverso da un fumetto, un fumetto è diverso da un film. Queste diverse forme che la storia può assumere, al di là da quella scelta dall'autore all'inzio, si chiamano "versioni".
Per capirci, il manga è l'originale, ha una versione sotto forma di film ed una sotto forma di anime.
Perché distinguerle? Perché un manga si legge ed un anime si guarda... Cosa cambia? Il modo di raccontare le avventure di Naruto e dei suoi compagni.
Veniamo ora alla versione che viene trasmessa ora su Italia 1. Se venisse trasmessa in un'altra fascia oraria, beh, immaginate da soli che questo discorso non si porrebbe.
Ma questo non è un mondo perfetto, e queste cose non succedono da oggi.
Chi mi conosce sa bene che amo accostare letteratura e cartoni.
E il mio esempio viene proprio dalla letteratura internazionale.
Quando, tra il 1880 ed il 1881 Robert Louis Stevenson pubblicò, a puntate su rivista, "L'Isola del Tesoro" rimase enormemente sorpreso del successo, visto che lui non aveva intenzione di scrivere un romanzo per ragazzi. Niente affatto! La sua era una critica al colonialismo, visto attraverso gli occhi del giovane Jim Howkins, che orfano di padre, incontrava nella sua avventura tutta una serie di figure maschili che pretendevano, quasi dei padri sostituti, di insegnargli a vivere. Ma nessuno dei loro modelli era valido, perché tutti avevano qualche insanabile difetto di fondo.
Ma il pubblico e gli editori appiccicarono all "Isola del Tesoro" l'etichetta di libro per ragazzi. Con il risultato che quelli di noi che hanno letto questo libro quando erano più piccoli lo hanno senz'altro letto nella "versione per ragazzi".Versione che ovviamente è molto lontana dall'originale.
Tuttavia, migliaia di lettori in tutto il mondo, io stessa, abbiamo amato questo libro, e da adulti siamo andati a cercare l'originale, scoprendo un racconto familiare e nuovo al tempo stesso.
Se una storia vale, possono rivoltarla, ma non perderà il suo fascino... Giudicate questa "versione" di Italia 1 come una versione "per ragazzi" della storia del ninja biondo con gli occhi azzurri...
I piccoli ed i grandi che la guardano oggi non la dimenticheranno.
Ed andranno a cercare il manga, scoprendo che il loro eroe ha ancora tante sorprese per loro...
Nella speranza di avervi divertito, interessato, ma soprattutto fatto pensare, rimango la vostra
Grande Blu
Autore: Grande Blu
http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/scuola_e_universita/servizi/musicagiovani/metal-intelligenti/metal-intelligenti.html
Di questa cronaca ti fidi?
Tra l'altro, mi ha fatto venire in mente: se anche fosse vero che la violenza è in aumento tra i giovani, quali prove avresti che la causa è proprio la diffusione di determinati film dai contenuti "forti" anche tra gli infra14enni?
E se poi si scoprisse, tramite qualche ricerca seria e accurata (non con le opinioni del TG5 o di Panorama) che gli spettatori infra14enni di quei film hanno un tasso minore di violenza rispetto alla media generica?
"O stiamo giocando sui termini, o li stiamo usando in maniera diversa.".
Sì, la tua è la perfetta definizione da vocabolario. Nel linguaggio comune però sempre più spesso, censura viene riferita a episodi di tagli e rimaneggiamenti, ovvero proprio quello di cui ci si lamenta negli anime. Ma se la dobbiamo intendere letteralmente, hai ragione.
Quindi, la seconda che hai scritto.
"Se la cronaca mi dice che tra i gggiovani dilaga la viuuulenza, be', mi dispiace, ma mi prendo il lusso di non crederci.".
Liberissimo di farlo.
"Perché è la stessa identica cronaca che dice che Yu-Gi-Oh è un anime satanico, che se vedi i Pokemon poi ti butti dal balcone, che se vedi Ken vai a lanciare i sassi dal cavalcavia e via delirando.".
Per gli anime la questione è più complicata, perché sono ormai il capro espiatorio mediatico della delinquenza minorile. Come ho già detto, non tutte le notizie sono vere o false.
"E so anche che sin troppo spesso la bestia chiamata "coscienza collettiva" si è fatta irretire dalle sirene di chi, per comodità, calcolo o semplice fanatismo, ha propagato o propagandato fobie assolutamente INFONDATE, da tutti creduti come VERE solo perché "tutti ne parlano".".
Come la storia sui mutamenti climatici. Ma che dico, si tratta solo del ciclo naturale del nostro pianeta...
"Se ci sono stati tutti questi casi, cosa mi impedisce di pensare la stessa cosa per la fobia per la "gioventù violenta" alimentata da fonti NOTORIAMENTE inaffidabili come Studio Aperto o altri rotocalchi degni del bidone dell'immondizia?".
Il tuo senso critico.
"Lo puoi fare, ma solo finché hai la possibilità di apprendere qualcosa da discutere.
Questo non lo puoi fare quando, a monte, c'è un potere pubblico che ti impedisce di accedere in toto a determinate forme di espressione.".
Non credo, nessun ipotetico regime è eterno, perché l'uomo ha incorporato un istintivo campanello d'allarme che suona puntuale quando le cose vanno stranamente tutte troppo bene, o tutte troppo male!
"Cosa pensi che proverebbe un 14enne leggendo quelle tue parole?".
Se non è un bamboccio non si sentirà offeso.
"A te sarebbe piaciuto sentirti chiamare...
...come un'orda di animali pericolosi e in preda ai peggiori istinti.".
Solo un intervento strappa applausi. Perché vedi tutto o bianco o nero? Esiste anche il grigio, per fortuna.
"Questi sono gli stessi argomenti...
...Non è certo colpa dei film horror.".
L'umanità è violenta di per se, ma se la violenza (GRATUITA) viene anche giustificata e istigata allora è proprio la fine. E in ogni caso un adulto è responsabile penalmente, un minorenne se la cava con molto meno.
"Ovviamente sono contrario anche alle fasce d'età, come si sarà capito.".
Altroché, è proprio lì che non ci incontriamo!
Rispetto al tuo ultimo paragrafo:
Ogni epoca avrà le sue regole e i suoi pudori. Cominciamo a preoccuparci della nostra. Quando lo stato cercherà "di proibire certe cose A TUTTI, maggiorenni compresi", sarà davvero il caso di ribellarsi.
"E se poi si scoprisse, tramite qualche ricerca seria e accurata (non con le opinioni del TG5 o di Panorama) che gli spettatori infra14enni di quei film hanno un tasso minore di violenza rispetto alla media generica?".
Beh, secondo il tuo modo di ragionare, chi ti assicura che quella ricerca sia stata veramente seria, accurata e imparziale? Come vedi, come avevo già detto inutilmente, con quest'ottica può essere tutto e il contrario di tutto.
Però, perdona se mi levo dalla discussione in maniera un pò cafona, ma sono stanco di continuare a dire le stesse cose. Spero non ti offenda. Anzi, a prossime occasioni! Ciao!
Scherzo, scherzo.
Saluti
Non vorrei ripetere cose già dette ma ritengo ogni modifica un' offesa e purtroppo questo sentimento anti-anime-videogiochi-&-co è abbastanza diffuso, solo noi "addetti ai lavori" abbiamo un minimo di discernimento. Un' opera può mostrare contenuti immorali, ma chi guarda non è mica un burattino senza cervello, ho ragione? Mentre scrivo sto guardando "Detective Conan", non penso che adesso mi metterò a far fuori la gente, mi piace giocare ai videogiochi, ma non imito il comportamento di CJ o Jimmy Hopkins.
Io penso ogni persona abbia capacità di decidere, in caso contrario, se per davvero i ragazzi si facessero strane idee e commettessero atti poco leciti, questa la riterrei proprio una sconfitta per il genere umano.
Purtroppo ci vogliono molto lavoro e fatica per almeno tentare di cambiare la situazione e dare alla gente "non addetta ai lavori" un' idea diversa: qualche giorno fa a scuola, prima di andare via, parlavamo insieme alla prof dei "cartoni animati giapponesi" che secondo la prof "danno ai bambini idee fuorvianti". Io ho preferito rimanere in disparte ad ascoltare gli altri (la prof mi aveva messo 8, come contraddirla?) ma la mia tesi è questa: gli anime e i videogiochi non sono più roba per bambini. Bisogna infilare questa idea nella zucca di tutti i perbenisti-puritani-benpensanti che ci sono in giro.
Fiuuu, finalmente ho terminato questo flusso di coscienza, ciao
Ultima precisazione e poi chiudo anch'io.
>>"E se poi si scoprisse, tramite qualche ricerca seria e accurata (non con le opinioni del TG5 o di Panorama) che gli spettatori infra14enni di quei film hanno un tasso minore di violenza rispetto alla media generica?".
Beh, secondo il tuo modo di ragionare, chi ti assicura che quella ricerca sia stata veramente seria, accurata e imparziale? Come vedi, come avevo già detto inutilmente, con quest'ottica può essere tutto e il contrario di tutto.<<
Condurre in modo serio una ricerca statistica significa dichiarare le basi teoriche, i metodi adoperati, l'ampiezza e il campionamento del gruppo sondato, l'eventuale presenza (che dovrebbe essere d'obbligo) di un gruppo di controllo, i tempi del sondaggio, l'eventuale forbice del margine di errore.
Ovviamente una ricerca seria dovrebbe includere anche una cosiddetta peer-review.
E ovviamente, essendoci internet, i vari istituti che le effettuano o promuovono possono pubblicare sui loro siti tutti i dati e le modalità di raccolta e analisi, in modo che siano chiare, trasparenti e accessibili a tutte.
QUESTO è un modo serio di far ricerca, e di ricerche così ne sono state effettuate un bel po' nel corso dei decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, proprio per verificare l'impatto dei new media, o di l'effettiva "pericolosità" di determinate attività (come l'assunzione di determinate sostanze o la fruizione di materiale pornografico).
E i risultati sono spesso stati molto diversi dal "comune sentire", di solito basato su fobie irrazionali.
Be', se permetti, sempre col beneficio del dubbio, mi permetto di dar più fiducia a ricerche di cui sopra, piuttosto che agli strilli di Repubblica, Corriere, Studio Aperto, TG1,2,3,4,5,6,7 della serie "Allarme bullismo!", "Dilaga la violenza nei videogiochi", o, visto che ci riguarda "I lanciatori dei sassi dal cavalcavia giocavano in piazza a Ken il Guerriero"!
Bada bene, non sto dicendo che credo al 100% alle ricerche serie e non credo PER NIENTE ai giornalacci delle nostre edicole.
Dico solo che, a conti fatti, ritengo molto più plausibili i risultati delle prime e molto meno credibili i secondi.
Tanto per mostrarti che non è vero che vedo tutto bianco & nero!
E concludo (sul serio!) invitandoti a riflettere su questo: se davvero preferisci la moderazione all'estremismo, considera se non sia più estremista un TG che per aver più pubblico possibile strilla in modo isterico e perentorio sulla violenza dilagante, oppure una ricerca fatta con criteri solidi e spassionati e con l'intento di capire razionalmente e col beneficio del dubbio su come vadano effettivamente le cose.
Saluti.
Riuscire a trasmettere degli anime in una realtà retrogada come quella italiana è ammirevole.
A me sto discorso non tange proprio visto che non seguo la tv da oramai 5 o 6 anni. L'unica cosa che guardo in tv è il telegiornale provinciale giusto per tenermi aggiornato su cosa accade dove vivo.
Come essere in grado di pensare e ragionare autonomamente sono arrivato all'unica conclusione possibile: evitare totalmente di guardare la TV.
Ora sono totalmente dipendente da internet e scelgo IO cosa guardare e cosa non guardare e non quello che mi viene imposto dai canoni socialmente accettati o meno.
Sono ampiamente a conoscenza che non tutti sono nella mia condizione tanto è vero che siamo uno dei Paesi più ignoranti del mondo. Cioé è assurdo pensare a quante persone oggigiorno in Italia non sappiano ancora usare un pc o non sappiano almeno l'inglese. Ai Giapponesi queste due cose vengono insegnate alle elementari indi per cui sarebbe impossibile porre questo genere di censura ai ragazzi nipponici perchè si metterebbero a ridere e andrebbero tutti a cercare le versioni integrali di film anime eccetera.
Capisco che è un altra realtà ma ogni Stato ha il suo livello di cultura e le sue usanze. Noi abbiamo il pontefice che ci ( vi ) dice cosa è giusto e sbagliato e quindi siamo un pò il fulcro del fenomeno della censura.
Parlando poi in termini di Audience che alla fine è ciò che interessa a Mediaset creare Naruto "per ragazzi" come è stato definito permette di comprire uno spettro di utenza più ampio e quindi di avere più ascolti che questo piaccia o meno non importa. + Audience + Soldi per pubblicità.
Quindi inutile avventurarsi in battaglie perse. La TV non è fatta per essere libera e indipendente se volete essere liberi in tal senso c'è un unica via Internet.
Con questo chiudo.
Tu scrivi:"Ora sono totalmente dipendente da internet e scelgo IO cosa guardare e cosa non guardare e non quello che mi viene imposto dai canoni socialmente accettati o meno."
A parte che il termine "dipendente" è quantomeno infelice, posso solo sottolineare che questa tua frase mette in luce perfettamente la grande illusione di libertà in internet. Sei tu che scegli, ok, ed allora? Questo evita di pensare che potresti scegliere male? Certa controinformazione ha già dimostrato di essere guidata da mani non meno interessate ad un controllo molto discutibile della gente.
Internet riesce a dare varietà, quantità, ma consegna anche di ogni evento tutto ed il contrario di tutto. Per cui il nocciolo resta l'impossibilità di verificare. E' se questo dubbio nasce anche in internet capirai che non può essere santificato come ultima frontiera di libertà personale.
Lo ripeto, internet dalla sua ha la grande possibilità di mettere a disposizione una smisurata massa di dati ed informazioni ma anche questo straorinario mezzo di comunicazione non garantisce limpidezza. E a questo punto siamo daccapo.
Per cui resta sempre lo scoglio che ognuno crede a quello che già in precedenza è portato a pensare vero per cui togliamoci dalle teste di poter raggiungere il dato oggettivo.
Uno che crede in Studio aperto, in internet andrà a cercarsi notizie alla Studio aperto, uno che crede al TG3 andrà in cerca di notizie in stile Tg3, entrambi magari accentuando le caratteristiche specifiche di questi due esempi. Per cui si ritorna al solito circolo vizioso.
Concludo ricordando che anch'io considero internet una grande opportunità ma sono lontano dall'innalzarlo nello scranno dei paladini della libertà.
Saluti.
Altrimenti sembra che faccio una sviolinata ad Tacchan,non è per questo. Risponderò ad Grande Blu,che rispondere a ciascuno sarebbe impossibile! esponendo il mio punto di vista...non è certo un libro di avventure per ragazzi il libro l'isola del tesoro,ma come dicono le nostre mamme ( e teorizzo con alate parole un antico poeta italiano) e sanno le ditte farmaceutiche per far prendere le medicine ai bambini ( grandi e piccoli) occorre che siano avvolte e nascoste da un pò di zuchero
Per Mediaset,per tutta la nostra cultura,tranne per qualche rara ma altissima ed isolatissima voce,come lo era quell'anima bella di Gianni Rodari,mai letta l'Invasione degli orsi in sicilia amici miei?? Leggetela,è un libro per ragazzi,ma è strardinario,se qualche copia si trova da qualche parte, l'animazione,come anche i fumetti sono cose per BAMBINI.
PUER,ed i bambini vanno protetti anzitutto da se stessi.
E ricordatevi che per bambini qui si intende anche gli adolescenti fino ai 15 anni per mediaset - dopodichè secondo mediase NON SI GUARDA PiU' ANIMAZIONE il maiuscolo a sottolineare che è questa una posizione POLITICA di Mediaset,politica ed editoriale,non a gridare.per le persone dai 15 anni in più,no scusate,i consumatori,dai 15 anni in su,ci sono Amici e corbellerie citate,ed il Grande fratello,ed CAMPIONI ( questo è urlo, vi siete scordati campioni!! Io no! )...per il Moige...bhè siam tutti bambini fin credo alla mia veneranda età ( ) non scherzo..il Moige ,che spesso dice cose giuste,
(davvero,loro sanno che esistono forme di animazioe diversa per fasce di età diversificata!
Lo sanno però poi impongono la loro politica non concordano niente con nessuno,non vogliono amici,vogliono solo appoggi e sudditanze perchè proteggere i "bambini" è la loro missione....come se,come se noi fossimo dei matti...e badate i danni che fanno non sono la versione per "bambini" che ci passa Mediaset...proprio per nulla....
.....stanno facendo passare da anni,ed oramai è diventato un elemento difficile da estirpare,non solo l'idea che davvero l'animazione è per bambini è solo per bambini,ma che l'animazione nipponica è...pornografica..oltre che violenta,piena di sangue....magari quelli che hanno più esperienza che si trovano a parlare spesso con altre persone,ben fuori della cerchia familiare,in pubblico lo sanno, lo sappiamo,i più giovani no,che credono sia solo un problema della propria famiglia,dei propri amici,avrete amare discussioni e delusioni.
Altro che i DVD che non si trovano e la versione di mediaset di naruto per ragazzi! Magari fosse!
Nè l'esserci ritirati sul web ci ha molto aiutati..il Web è davvero un'altromondo...ma anche è separato dalla cultura reale...dovremmo...dovremmo anche trovare modo per farci valere contro queste persone,e senza tante cerimonie,uscendo dallo schema Animazione - bambino - tutela del...che è insolubile...visto che ogni famiglia lo deve risolvere da se...ed al Moige anche questo lo sanno bene...
Alla fine chi ha perso son loro non noi.
Per un'anime trasmesso sulle TV in chiaro ad certi orari è inevitabile la censura - ribadisco che io ancora mi stupisco del fatto che su MTV mandino in onda le repliche di Nana a certi orari - inevitabile la versione edulcorata....ovviamente per i "canali a pagamento ^__^ sia del satellite che del Digitale terrestre sarà ben diverso...
Già molto diverso...avete notato l'enorme pubblicità fatta a Boing! Quando ho sentito per la prima volta parlare della chiusura di Hunter al pomerigio nella testa è risuonato un suono...BOING,Boing...
Sò per certo ma oramai è un fatto che penso sia di dominio pubblico che mediaset,mentre la Rai continua nel suo periodo di Confusione totale,avete notato,non ho accennato a Mamam Rai...eppure,eppure..non è che non circolino indiscrezioni...idee..ma se non si noinano i direttori che formulano i piani di guerra per l'anno prossimo...
Mediaset sui Canali digitali ( a pagamento e non) sposa un'altra politica,a quanto mi si dice,soprattutto conle produzioni nuove...
Vedremo con CDZ Hades...sembra che la politica adottata sia quella,dovrebbe esser quella,di MTV,non subito,che comunque sia bisogna vedere chi guiderà questi canali e che peso avranno nel palinsesto i cartoon...ma son sicuro che almeno qualcosa di ITT lo rivedremo...come son sicuro che qualche sorpresa ci aspetta magari quest'anno stesso.Niente cambiamenti epocali per Italia Uno,niente cambiamenti culturali,perchè comunque nella politica di mediaset l'animazione resterà un prodotto per BAMBINI...solo che,nei vari pacchetti digitali a pagamento,si inseriranno anche un canale ( o magari due?? ) in stile ITT destinati a 40 enni d'assalto che vogliono ri- vedersi delle vecchie glorie dell'animazione..e che magari hanno famiglia...e se ci infilano dentro anche "cose nuove e belle" che sò non la replica di Naruto visto in TV ma . i film di Naruto?? se non erro al TAF 2007 ne hanno presentato un'altro...e pure un film di One Piece...ambedue per l'estate...
Sub forever(salvo eccezioni)
Cmq cerco di stare al passo,io sicuramente nn ti ucciderò sasuke girl perchè anche io sono d'accordo con te riguardo alle voci dei personaggi di naruto,mi piacciono troppo!!
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