Piccola introduzione da parte mia, Tacchan, a questo articolo, solo per rendere noto che era stato scritto per il forum di Italia 1 e che è precedente all'altro su Naruto, pubblicato diverso tempo addietro e intitolato 'Italia 1 trasmette 'la versione per ragazzi di Naruto'.
Anche in questo caso è una lettura che, seppur si discosterà da quella di noi appassionati che Naruto già ben lo conoscevamo, trovo possa risultare interessante.

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Ci sono persone che affermano che Naruto sia troppo violento.
Ma dire di un cartone che "è troppo violento", è dare un giudizio generico e sbrigativo.
Fermo restando ognuno ha il diritto di esprimere il suo parere, osservando i giudizi di queste persone ho notato una cosa, che ora spiego anche a voi.
Innanzitutto molte persone, io compresa, non conoscevano Naruto prima di vederlo nella versione di Mediaset. Indubbiamente, per chi non conosce Naruto, esso si presenta come una novità assoluta. Ed è questo uno dei suoi punti di forza.
Innanzitutto di cosa parla Naruto? Di un mondo di cui gli occidentali sanno poco o nulla, al quale guardano anche con un pò di timore, pur essendone affascinati.

Cosa sappiamo veramente dei ninja, della loro realtà? La grande maggioranza del pubblico poco o nulla, salvo qualche esperto.
Dalle Tartarughe Ninja (cartone che io adoro, ma in cui è evidente che gli americani stanno tentando di interpretare il mondo dei ninja) sappiamo che ai ninja, istruiti fin da piccolissimi, viene insegnata la via del Bushido, che detta le regole di comportamento che un ninja deve tenere.
Ma al di là di questo, al di là del parere dello pseudo-esperto di turno, che crede di saper tutto quando in realtà non ha capito nulla... noi non sappiamo niente dei ninja.

Tutto quello che sappiamo è che i ninja sono una sorta di società parallela con regole particolarissime che non segue le leggi della società ufficiale.

Prima di proseguire, lasciate che vi dica che io diffido di tutte le fonti che non sono di prima mano, e siccome finora non mi è mai capitato sottomano un testo in cui un giapponese spiega i ninja agli occidentali, continuo a diffidare di chi pretende di aver capito tutto.
Naruto è più unico che raro, come anime, perché per la prima volta porta lo spettatore "nel mondo" dei ninja. Romanzato finché volete, ma questi sono ninja veri!!!
Esistono delle comunità ninja? Beh, questo pare che questo sia uno dei pochi dettagli veri che sono stati fatti trapelare.

In Occidente, tutto quello che si sa dei ninja - ma diffidate sempre di fonti occidentali - è che sono assassini a pagamento, legati a chi li assume per un contratto oppure per un periodo di tempo che può anche durare tutta la vita; chi nasce ninja resta ninja fino alla morte, e che ninja si nasce e non si diventa.
Esaminiamo bene l'anime, ora. Esistono "terre ninja" citate più volte. In queste terre, ci sono i villaggi ninja. I bambini nati nel villaggio sono istruiti per diventare dei ninja. Vi ricordate durante il combattimento contro i ninja della sabbia e del suono, dove abbiamo visto entrare in azione i papà dei nostri giovani eroi? Ninja anche loro, con gli stessi poteri dei figli.
Kabuto non è nato nel villaggio della Foglia, ma essendo il superstite di una guerra ninja, pur appartenendo ad un altro villaggio fa comunque parte della comunità ninja, quindi viene accolto.
Esistono dei clan che pare detengano un potere maggiore rispetto agli altri ninja: gli Hyuga e gli Uchiha.
Giusto per obiettare a chi dice che in questo cartone c'è violenza... Purtroppo la vita dei ninja non è una vita tranquilla. Pensate che in Occidente, vi parlo degli anni '70, per tradurre la parola "ninja" veniva usato il termine "corporazione degli assassini".

Ma il merito maggiore di questo cartone è che spiega a tutti noi perché i ninja sono ninja. Certo, gli scontri non mancano, se si viene assunti per proteggere qualcuno dal rischio di essere ucciso bisogna proteggerlo nel migliore dei modi. E purtroppo, come erano soliti dire i nostri antenati Romani, "mors tua, vita mea". Crudo finché volete, ma reale.
Per la prima volta, forse, i ninja non vengono rappresentati come macchine per uccidere, ma come persone. In questi primi episodi dell'anno nuovo abbiamo incontrato il temibile fratello di Sasuke, Itachi. Di cui abbiamo avuto modo di sapere quasi tutto, prima ancora di vederlo in faccia. E quando abbiamo incontrato Zabusa, durante la missione nel Paese delle Onde? Ci hanno spiegato che era un ambizioso che aveva tentato di eliminare il proprio kage per prenderne il potere, non c'era riuscito e si era dedicato attivamente ad uccidere per denaro.
Finalmente i ninja non sono più ombre minacciose, ma ragazze e ragazzi, uomini e donne, che hanno alle spalle una storia, degli errori, delle scelte sbagliate, delle circostanze che li hanno forgiati in un modo o in un altro (vi ricordate le storie, simili ma diverse, di Naruto e Gaara?). Hanno uno spessore, finalmente, non sono più ombre.
Il loro mondo, la loro vita, li porta a doversi sempre guardare le spalle. Ma se riflettete un momento, vi renderete conto che ci sono molte aree del mondo reale in cui la vita, purtroppo, è questa: il non sapere se domani sarai ancora vivo. E basta aprire un giornale per capire di cosa vi sto parlando.
E per quanto riguarda la storia di Sasuke... Avete seguito i telegiornali ultimamente, sulla cronaca? Vi dico solo questo, sono certa che ci arrivate da soli.

Naruto, se non ci si ferma all'apparenza, ci porterà nel suo mondo, fin troppo verosimile, ma nel quale i personaggi hanno una storia, che comunque merita di essere ascoltata.
E pochi cartoni sanno coinvolgere lo spettatore a questo livello, aprendo un mondo che fino ad ieri era nascosto dietro al silenzio ed al mistero, sul quale ci sono ancora molte leggende.

Nella speranza di avervi divertito, interessato, ma soprattutto fatto pensare, rimango la vostra
Grande Blu