Gli spettatori del Far East Film Festival, che dal 1999 sono l’unico giudice dei titoli in competizione (50, quest’anno, sui 77 del programma) hanno incoronato la Corea del Sud: il dramma bellico A Melody To Remember di Lee Han è dunque, a furor di popolo, il Gelso d’Oro 2016!
Sul secondo gradino del podio si è di nuovo classificata la Corea del Sud, con la dolcissima favola spaziale Sori: Voice From the Heart di Lee Ho-jae, mentre la medaglia di bronzo ha premiato il Giappone e il minimalismo stralunato di Mohican Comes Home di Okita Shuichi (portato in trionfo con il premio speciale della critica Black Dragon). Anche i web-giurati di MYmovies, infine, hanno scelto il Giappone, ma quello dell’action comedy Bakuman di One Hitoshi. Il FEFF 2016 chiude con 60.000 spettatori da oltre 20 nazioni.
Sul secondo gradino del podio si è di nuovo classificata la Corea del Sud, con la dolcissima favola spaziale Sori: Voice From the Heart di Lee Ho-jae, mentre la medaglia di bronzo ha premiato il Giappone e il minimalismo stralunato di Mohican Comes Home di Okita Shuichi (portato in trionfo con il premio speciale della critica Black Dragon). Anche i web-giurati di MYmovies, infine, hanno scelto il Giappone, ma quello dell’action comedy Bakuman di One Hitoshi. Il FEFF 2016 chiude con 60.000 spettatori da oltre 20 nazioni.
Dopo nove giorni di proiezioni e talks al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” e al Visionario, senza ovviamente dimenticare le coloratissime incursioni nel centro cittadino (oltre 100, quest’anno, i FEFF Events, tra cui il Far East Cosplay Contest e la sfida tra chef, vinta da Andrea Zuccolo col panino gourmet “Prosut e Wasabi”), è dunque tempo di bilancio per il diciottesimo capitolo. Un’edizione che, idealmente, si può riassumere attraverso l’analisi di Marco Müller, direttore dell’International Film Festival di Macao e ospite del primo Feff Industry-Focus Asia: «La crescita del Far East Film, anno dopo anno, è davvero esponenziale e Udine, ormai, è una piazza irrinunciabile anche per gli addetti ai lavori».
Da un lato, dunque, buyer e sales agent asiatici ed europei che s’incontrano e si confrontano, sotto il segno di MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo di Roma (con la collaborazione del Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e della DG Cinema – MIBACT), da un lato la meravigliosa comunità dei fareasters. Un pubblico fedele, fedelissimo, composto da giornalisti, critici, studenti, esperti e, soprattutto, da gente che ama le visioni d’Oriente.
A dispetto di un meteo avaro di gentilezze, il FEFF 18 ha confermato le ottime soglie del 2015: 60 mila spettatori in sala, 1200 accreditati, oltre 120 mila euro d’incasso (tra sbigliettamenti e accrediti).
Le provenienze hanno coperto, in totale, più di 20 nazioni: Slovenia (in particolare studenti e docenti dell’università di Lubiana), Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, Sud Africa, Hong Kong (in particolare studenti e docenti della Hong Kong Baptist University), Giappone, Stati Uniti, Ungheria, Slovacchia, Taiwan, Svizzera, Croazia, Paesi Bassi, Austria, Malesia, Cina, Polonia, Svezia, Corea del Sud, Belgio e Norvegia.
«We are not ready to say goodbye!» ha assicurato Sabrina Baracetti, presidente del Far East Film Festival, dal palco del Teatro Nuovo, e dentro quelle 7 parole c’è già tutto lo spirito del FEFF 19: non resta che darsi appuntamento, a Udine, dal 21 al 29 aprile 2017!
Fonte consultata:
Comunicato del 1/5/2015 - fareastfilm.com
Sono contenta anche per Bakuman e per le foto: finalmente vedo Morita ed affascinanti e inediti primi piani di Takumi Saitou <3
Grazie Bob per aver confermato la presenza di AnimeClick in una rassegna di livello notevole come questa. Grazie davvero ^^
Gli altri premiati li consiglio vivamente! Soprattutto Mohican comes home (film tragicomico, splendidamente scritto e interpretato), e Sori:voice from the heart (trama originalissima e toccante). In effetti anche Bakuman mi ha molto positivamente impressionato (mitica la tenzone a colpi di disegni fra i due protagonisti e il rivale Eiji Niizuma!), ora voglio recuperare il manga e l'anime!
Per il resto posso dire che il Far East è sempre una bella esperienza, dove si ha la possibilità di visionare film che altrimenti sarebbe difficile recuperare, oltre a poter incontrare registi e attori di notevole livello che non capitano tutti i giorni in Italia.
Fra i film che ho apprezzato di più della vastissima scelta posso citare senz'altro Lowlife love (JPN), The world of us (KOR), Mountain cry (CHI), Fourth place (KOR), The Kodai family (JPN), Young love lost (CHI), Three stories of love (JPN) e Destiny (CHI). Per non parlare della fantastica retrospettiva Beyond Godzilla che mi ha fatto scoprire il mitico Obayashi Nobuhiko di cui ho visto House (pazzo fantahorror sperimentale!), Exchange Students e The Girl who leapt through time (due grandi film di fantascienza in puro stile anni '80!).
Prossimamente su questi schermi succose interviste, croccanti recensioni e approfondimenti vari! Rimanete sintonizzati!
Personalmente, se escludiamo i film del maestro Obayashi che per ovvie ragioni erano diverse spanne sopra gli altri, penso che questa edizione l'abbia vinta il cupo Creepy di Kurosawa: opera potentissima e profondamente disturbante, che dimostra come il cinema di quel grande autore sia ancora più che mai vivo e forte.
Contento per il terzo posto + premio speciale ottenuti da Mohican Comes Home, uno dei titoli più belli, divertenti e al contempo toccanti di quest'edizione; molto carino anche il secondo classificato, un poetico sci-fi abbastanza inusuale e piacevole, che meritava un premio se non altro per l'originalità.
Anche il Giappone lo sa e gli ultimi lavori che ha fatto sono chiaramente ispirati da quelli coreani. L'unica differenza è la drammaticità quelli coreani sono sempre un pò drammatici ma forse proprio per questo sono fatti meglio.
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