Si è conclusa con successo il 2 luglio la ventitreesima edizione del Far East Film Festival di Udine, quest'anno svoltasi sia in presenza, con un sistema di 5 schermi per garantire la massima sicurezza, sia in una versione online sul portale MYmovies.it.
Ad aggiudicarsi la vittoria è stato il lungometraggio giapponese Midnight Swan di Eiji Uchida, che già aveva ricevuto il prestigioso riconoscimento come Miglior Film ai recenti Japan Academy Prize.
Questi i nostri pareri sui tre film del podio, oltre al comunicato ufficiale del festival:
Midnight Swan, UCHIDA Eiji, ballet and burlesque transgender melodrama, Japan 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
You're Not Normal, Either!, MAEDA Koji, please teach me how to flirt, Japan 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Audience Award - Gelso di Cristallo e Black Dragon Award
My Missing Valentine, CHEN Yu-hsun, something is lost…a fantastic love story, Taiwan 2020, European Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Gelso Bianco
Hand Rolled Cigarette, CHAN Kin-long, elegant crime, HK 2020, European Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Anima, CAO Jinling, Mother Nature rules!, China 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Gelso Viola - MyMovies
Limbo, Soi CHEANG, super- fierce thriller, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Di seguito troverete inoltre le nostre impressioni (nei colori verde, giallo e rosso come per il semaforo) anche sui film che abbiamo passato in rassegna.
Con l'eccezione di alcuni titoli, tutti i film sono rimasti disponibili on demand per l’intera durata del festival.
Cina
The Eight Hundred (800 Eroi), GUAN Hu, heroic war-epic blockbuster, China 2020, European Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Back to the Wharf, LI Xiaofeng, modern noir, China 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Before Next Spring, LI Gen, Chinese students lost in Tokyo, China 2021, World Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Cliff Walkers, ZHANG Yimou, a great spy action story, China 2021, International Festival Premiere – OFFLINE ONLY (OPENING FILM)
Endgame, RAO Xiaozhi, offbeat black crime comedy, China 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Like Father and Son, BAI Zhiqiang, tear-jerking road-movie, China 2020, International Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Hong Kong
Coffin Homes, Fruit CHAN, handmade horror, HK 2021, World Premiere – OFFLINE ONLY
Shock Wave 2, Herman YAU, bomb-ridden spectacle , HK 2020, International Festival Premiere – ONLINE EUROPE
The Way We Keep Dancing, Adam WONG, hip-hop hit, HK 2021, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Drifting, Jun LI, homeless in the city, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE WORLDWIDE
JUST 1 DAY, Erica LI, nostalgic romance, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
One Second Champion, CHIU Sin-hang, boxing, action - fantasy, HK 2020, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Sugar Street Studio, Sunny LAU, film industry horror, HK 2021, International Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Time, Ricky KO, assassins in golden years, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Zero to Hero, Jimmy WAN, Paralympic hero biopic, HK 2021, World Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Macao
Madalena, Emily CHAN, metropolitan love story, Macao 2021, World Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Indonesia
Death Knot, Cornelio SUNNY, horror from the past, Indonesia 2021, World Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Giappone
Blue, YOSHIDA Keisuke, “never give up” boxing story, Japan 2021, European Premiere – ONLINE EUROPE
The Goldfish: Dreaming of the Sea, OGAWA Sara, hand-in-hand youth drama, Japan 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Hold Me Back, OHKU Akiko, a voice in my head and a quirky trip to Rome, Japan 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Ito (Itomichi), YOKOHAMA Satoko, play shamisen and be happy, Japan 2021, European Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Last of the Wolves, SHIRAISHI Kazuya, dazzling extreme gangster movie, Japan 2021, International Premiere – ONLINE ITALY ONLY
OFFICE ROYALE, SEKI Kazuaki, violent femmes and mega punches, Japan 2021, International Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Underdog, part 1 & part 2, TAKE Masaharu, Japan’s answer to Raging Bull, Japan 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Wheel of Fortune and Fantasy, HAMAGUCHI Ryusuke, three love rendevous, Japan 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Malesia
Hail, Driver! Muzzamer RAHMAN, lonely souls in Kuala Lumpur, Malaysia 2021, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Myanmar
Money Has Four Legs, Maung SUN, cinephile dramedy, Myanmar 2020, Italian Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Filippine
Fan Girl, Antoinette JADAONE, a fan’s passion turns into a nightmare, The Philippines 2020 – Italian Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Son of the Macho Dancer, Joel LAMANGAN, cruel gay coming of age, The Philippines 2021 – International Festival Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Bwakaw
Shadows
Corea del Sud
Deliver Us from Evil, HONG Won Chan, action rollercoaster from Japan to Thailand, South Korea 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Night of the Undead, SHIN Jung-won, sexually-supergifted-E.T., South Korea 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
OK! Madam, LEE Cheol-ha, secret agents! north koreans! the strangest airflight ever! South Korea 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Please Don't Save Me, JUNG Yeon-kyung, coming of age drama, South Korea 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Seobok, LEE Yong Zoo, secret experiments, and an escaped clone, South Korea 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Voice of Silence, HONG Eui-jeong, the odd couple, the little girl and the gangsters, South Korea 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Nameless gangster: rules of the time
Taiwan
Dear Tenant, CHENG Yu-chieh, an offbeat take on gay life, Taiwan 2020, European Festival Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Gatao: The Last Stray, Ray JIANG, Taiwan Goodfellas and the girl, Taiwan 2021, International Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Man in Love, YIN Chen-hao, I’ll love you whatever it takes…, Taiwan 2021, International Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Thailandia
The Con-Heartist, Mez THARATORN, handbook for fooling your neighbor, Thailand 2020, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
The Maid, Lee THONGKHAM, blood, secrets, vengeful ghosts, Thailand 2020, International Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Documentari
Classici restaurati
Execution in Autumn, LEE Hsing, sentenced to death! ethical drama, Taiwan 1972/restored 2020, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Suddenly in Dark Night, GO Yeong-nam, a sensual classic horror tale, South Korea 1981/restored 2017, International Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Gelso d'Oro alla carriera
Il sodalizio con Rai 4 inoltre quest'anno ha continuato a promuovere il “made in Asia” in tivù, grazie al rodatissimo ciclo Missione: Estremo Oriente, mentre il Festival è divenuto per la prima volta un “evento diffuso”, realizzato assieme alla Tucker Film e sincronizzato con i 9 giorni di programmazione: FEFF on Tour. Un’esperienza di viaggio che ha portato in oltre 20 sale italiane quattro gioielli asiatici: due hanno brillato nella line-up dell’anno scorso, Better Days di Derek Tsang (entrato nella finalissima degli Oscar) e I WeirDO di Lyao Ming-Li, due nella line-up di quest’anno, Wheel of Fortune and Fantasy di Hamaguchi Ryusuke, e l’esplosivo Shock Wave 2 di Herman Yau, interpretato da Andy Lau, a cui è spettato il compito di aprire il FEFF online sulla piattaforma gestita con il supporto tecnico di MYmovies.
Fonte consultata:
Pagina Ufficiale Far East I, II
Ad aggiudicarsi la vittoria è stato il lungometraggio giapponese Midnight Swan di Eiji Uchida, che già aveva ricevuto il prestigioso riconoscimento come Miglior Film ai recenti Japan Academy Prize.
Questi i nostri pareri sui tre film del podio, oltre al comunicato ufficiale del festival:
Audience Award - Gelso d'Oro
Midnight Swan, UCHIDA Eiji, ballet and burlesque transgender melodrama, Japan 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLYNagisa è una transgender: cresciuta a Hiroshima come uomo, vive ora nel quartiere di Shinjuku come donna, a Tokyo. In seguito ad un grave episodio che coinvolge una parente e la figlia di lei, si ritrova a dover far vivere con sé la giovane Ichika, studentessa di scuola media. La ragazzina viene trascurata dalla madre Saori, ed è così che passando da una vita in solitudine a dei giorni condivisi con Ichika, Nagisa inizia a sviluppare per la prima volta dei sentimenti e istinti materni.
Midnight Swan, pellicola premiata all'ultima edizione dei Japan Academy Prize, è stata inserita in proiezione online e offline nel nostro Paese al Far East Film Festival di Udine.
La pellicola racconta la storia di persone in transito, o per meglio dire in trasformazione. Nagisa all'anagrafe si chiama Kenji, ma non si è mai sentito maschio, fin da piccolo. Sta risparmiando per potersi operare e diventare finalmente quel che desidera da sempre.
Ichika è un'adolescente con una madre assente dal suo ruolo e per questo viene spedita a Tokyo, da Nagisa, suo lontano parente. L'incontro fra due anime in pena sarà dapprima scontro e poi forza. Un film intenso, pieno di dolore ma anche di riscatto. Dietro ai lustrini e alle facciate delle famiglie perbene si nascondono storie di sofferenza e smarrimento, da cui però può nascere amore e solidarietà. Perché la famiglia può essere dove meno te lo aspetteresti. Regia che in alcuni momenti sfiora il sublime, con accostamenti che fanno venire la pelle d'oca. Tutto è mostrato, perché non c'è vergogna dove c'è affetto.
Prove d'attore magistrali, senza sbavature, anche nei ruoli minori. Musica soprattutto classica a sottolineare i momenti topici della trama. Da vedere. Se ne esce migliori.
La pellicola racconta la storia di persone in transito, o per meglio dire in trasformazione. Nagisa all'anagrafe si chiama Kenji, ma non si è mai sentito maschio, fin da piccolo. Sta risparmiando per potersi operare e diventare finalmente quel che desidera da sempre.
Ichika è un'adolescente con una madre assente dal suo ruolo e per questo viene spedita a Tokyo, da Nagisa, suo lontano parente. L'incontro fra due anime in pena sarà dapprima scontro e poi forza. Un film intenso, pieno di dolore ma anche di riscatto. Dietro ai lustrini e alle facciate delle famiglie perbene si nascondono storie di sofferenza e smarrimento, da cui però può nascere amore e solidarietà. Perché la famiglia può essere dove meno te lo aspetteresti. Regia che in alcuni momenti sfiora il sublime, con accostamenti che fanno venire la pelle d'oca. Tutto è mostrato, perché non c'è vergogna dove c'è affetto.
Prove d'attore magistrali, senza sbavature, anche nei ruoli minori. Musica soprattutto classica a sottolineare i momenti topici della trama. Da vedere. Se ne esce migliori.
Midnight Swan è una poesia su schermo che sa trasmettere emozioni e sensazioni che arrivano al cuore. In una storia tanto drammatica, va senza ombra di dubbio elogiato l’eccellente lavoro dell’attore protagonista Tsuyoshi Kusanagi, che mette anima e corpo per rendere al meglio le paure e i tormenti di Nagisa.
L’unica capace di accettare la vera umanità di Nagisa (al di fuori delle sue amiche transgender) è Ichika Sakurada, interpretata da una splendida Misaki Hattori, una ragazza delle medie alle prese con una madre incosciente e la scoperta della propria sessualità.
Che cosa significa dunque essere transessuali in una società che ti addita come un mostro? Ma chi sono i veri mostri?
La regia di Eiji Uchida è magistrale e in grado di catturare i momenti, anche quelli più semplici per lasciarli impressi; incantevoli poi le coreografie di danza classica.
Un film che ci permettere di riflettere su quale sia la forma dell’amore.
L’unica capace di accettare la vera umanità di Nagisa (al di fuori delle sue amiche transgender) è Ichika Sakurada, interpretata da una splendida Misaki Hattori, una ragazza delle medie alle prese con una madre incosciente e la scoperta della propria sessualità.
Che cosa significa dunque essere transessuali in una società che ti addita come un mostro? Ma chi sono i veri mostri?
La regia di Eiji Uchida è magistrale e in grado di catturare i momenti, anche quelli più semplici per lasciarli impressi; incantevoli poi le coreografie di danza classica.
Un film che ci permettere di riflettere su quale sia la forma dell’amore.
La danza, un mondo ostile, due donne in divenire e intorno a loro un piccolo gruppo di personaggi (quasi) tutti complessi e dolenti in una narrazione in cui Eiji Uchida punta tutto sui sentimenti.
La narrazione è portata avanti attraverso scene in cui le emozioni sono veicolate da immagini evocative e dalla recitazione, assolutamente impeccabile, di Tsuyoshi Kusanagi e Misaki Hattori. L'analisi viene lasciata fuori dallo schermo e questo è forse l’unico limite del film, che merita comunque assolutamente una visione!
La narrazione è portata avanti attraverso scene in cui le emozioni sono veicolate da immagini evocative e dalla recitazione, assolutamente impeccabile, di Tsuyoshi Kusanagi e Misaki Hattori. L'analisi viene lasciata fuori dallo schermo e questo è forse l’unico limite del film, che merita comunque assolutamente una visione!
Midnight Swan è uno di quei film che riesce a trasmettere allo spettatore emozioni e sensazioni che mai potrebbe provare nella vita: è impossibile comprendere cosa possa passare una persona transessuale se non lo si vive in prima persona, ma la bravura di regia e attori hanno permesso di comprendere almeno un po’ le sofferenze di chi si ritrova in un corpo che non è il suo.
È la storia di due anime che si incontrano, si intrecciano e si supportano a vicenda per riuscire a sopravvivere in una società che non ti accetta per quello che sei.
Indimenticabili le interpretazioni di Nagisa e Ichika, incredibile la regia e meravigliosa la colonna sonora.
È la storia di due anime che si incontrano, si intrecciano e si supportano a vicenda per riuscire a sopravvivere in una società che non ti accetta per quello che sei.
Indimenticabili le interpretazioni di Nagisa e Ichika, incredibile la regia e meravigliosa la colonna sonora.
La storia di una ragazzina amante della danza classica e figlia di una donna abusiva, e di una transessuale alla ricerca dei soldi per farsi operare. Pur trattando temi a me molto estranei, è un film fatto molto bene, anche se fondamentalmente si regge quasi tutto sulla splendida recitazione del protagonista.
Alcune parti troppo scontate e a mio parere anticlimatiche, altre cose decisamente stereotipate, ma a parte questo lo ritengo un gran bel film.
Alcune parti troppo scontate e a mio parere anticlimatiche, altre cose decisamente stereotipate, ma a parte questo lo ritengo un gran bel film.
10 mila presenze fisiche, a Udine, e 15 mila presenze digitali da 38 paesi del mondo: il successo del Far East Film Festival 23, nella sua forma storicamente più sperimentale, si può riassumere così. Il pubblico ha capito e premiato con entusiasmo il piano di massima apertura (chiamiamolo pure “piano di battaglia”!) messo a punto dopo un interminabile periodo di restrizioni: l’accessibilità del FEFF si è infatti moltiplicata, per la primissima volta, tra versione “live” (un’arena all’aperto da 400 posti e un sistema di 5 sale) e versione digitale (la piattaforma curata con il supporto tecnico di MYmovies). Un po’ di numeri per raccontare, concretamente, questa grande sfida?
1100 gli accrediti venduti, sommando appunto quelli dell’offline (Visionario e Cinema Centrale) e quelli dell’online (oltre 1 milione di minuti visti!), 500 i carnet che raggruppavano 4 titoli a scelta, 14 le dirette streaming con l’Asia, 5 le conferenze stampa via Google Meet, più di 1000 gli spettatori quotidiani “in presenza” e più di 1000 le persone che, sempre “in presenza”, hanno partecipato ai 50 Feff Events disseminati nel cuore di Udine. 55, infine, i professionisti arrivati da mezza Europa e anche dagli Usa per le sessioni industry di Focus Asia e Ties That Bind (per molti di loro era il primo evento “dal vero” dopo uno degli anni più difficili della storia).
Tutte cifre che, al netto delle inevitabili assenze degli ospiti asiatici e degli accreditati extraeuropei, parlano molto chiaramente della stessa urgenza: condividere con gioia e sollievo la normalità.
Una normalità diventata, per troppo tempo, un orizzonte lontanissimo.
Questa ventitreesima edizione era stata presentata come l’edizione di tutti quelli che, nello sport e nella vita, “provano a vincere”. Quelli che cadono, si rialzano, vanno avanti. Senza retorica: pura cronaca. E anche il FEFF 23, come abbiamo appena visto, è andato avanti. Lo ha fatto camminando assieme al cinema popolare dell’Estremo Oriente, di cui rappresenta la roccaforte europea dal 1999, e presentando 64 film: una potente ondata artistica (8 anteprime mondiali, 10 internazionali, 22 europee, 20 italiane) e geografica(Giappone, Hong Kong, Cina, Corea del Sud, Filippine, Malaysia, Taiwan, Thailandia, Indonesia, con le new entry Macao e Myanmar) che non si è arresa e ha continuato a crescere. Nonostante tutto.
La giuria popolare degli spettatori ha decretato la vittoria del Giappone, premiando con il Gelso d’Oro il meraviglioso melò Midnight Swan di Uchida Eiji e con il Gelso d’Argento l’irresistibile commedia You’re Not Normal, Either! di Maeda Koji. Il Gelso di Cristallo se l’è invece aggiudicato Taiwan, piazzando la love story-fantasy My Missing Valentine di Chen Yu-hsun sul terzo gradino del podio.
Anche gli accreditati Black Dragon hanno incoronato My Missing Valentine, mentre i lettori di MYmovies hanno scelto il ferocissimo thriller honghonghese Limbo di Soi Cheang.
I tre giurati internazionali della sezione “opere prime” (Mike Hostench, Igort, Angel Sala) hanno poi celebrato con il Gelso Bianco il grandissimo ritorno del noir made in Hong Kong: Hand Rolled Cigarette, opera prima di Chan Kin-Long (uno degli 8 giovani registi di Hong Kong sotto i riflettori del FEFF 23). Menzione speciale, infine, per Anima, l’inno ecologista cinese di Cao Jingling (una delle 10 registe che hanno brillato nella line-up 2021).
«Durante questi 9 giorni molti spettatori si sono complimentati per la bellezza del Visionario e ci hanno anche chiesto di mantenere le date estive del Festival in modo permanente. Certo, il sole e il cielo azzurro fanno piacere, ma noi siamo affezionati alla pioggia d’aprile – raccontano, sorridendo, Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, responsabili del FEFF – e vogliamo assolutamente tornare alle origini: ci vediamo al Teatro Nuovo Giovanni da Udine!».
L’appuntamento è già fissato: il Far East Film Festival 24 si svolgerà dal 22 al 30 aprile 2022. Una nuova sfida, un nuovo sogno.
1100 gli accrediti venduti, sommando appunto quelli dell’offline (Visionario e Cinema Centrale) e quelli dell’online (oltre 1 milione di minuti visti!), 500 i carnet che raggruppavano 4 titoli a scelta, 14 le dirette streaming con l’Asia, 5 le conferenze stampa via Google Meet, più di 1000 gli spettatori quotidiani “in presenza” e più di 1000 le persone che, sempre “in presenza”, hanno partecipato ai 50 Feff Events disseminati nel cuore di Udine. 55, infine, i professionisti arrivati da mezza Europa e anche dagli Usa per le sessioni industry di Focus Asia e Ties That Bind (per molti di loro era il primo evento “dal vero” dopo uno degli anni più difficili della storia).
Tutte cifre che, al netto delle inevitabili assenze degli ospiti asiatici e degli accreditati extraeuropei, parlano molto chiaramente della stessa urgenza: condividere con gioia e sollievo la normalità.
Una normalità diventata, per troppo tempo, un orizzonte lontanissimo.
Questa ventitreesima edizione era stata presentata come l’edizione di tutti quelli che, nello sport e nella vita, “provano a vincere”. Quelli che cadono, si rialzano, vanno avanti. Senza retorica: pura cronaca. E anche il FEFF 23, come abbiamo appena visto, è andato avanti. Lo ha fatto camminando assieme al cinema popolare dell’Estremo Oriente, di cui rappresenta la roccaforte europea dal 1999, e presentando 64 film: una potente ondata artistica (8 anteprime mondiali, 10 internazionali, 22 europee, 20 italiane) e geografica(Giappone, Hong Kong, Cina, Corea del Sud, Filippine, Malaysia, Taiwan, Thailandia, Indonesia, con le new entry Macao e Myanmar) che non si è arresa e ha continuato a crescere. Nonostante tutto.
La giuria popolare degli spettatori ha decretato la vittoria del Giappone, premiando con il Gelso d’Oro il meraviglioso melò Midnight Swan di Uchida Eiji e con il Gelso d’Argento l’irresistibile commedia You’re Not Normal, Either! di Maeda Koji. Il Gelso di Cristallo se l’è invece aggiudicato Taiwan, piazzando la love story-fantasy My Missing Valentine di Chen Yu-hsun sul terzo gradino del podio.
Anche gli accreditati Black Dragon hanno incoronato My Missing Valentine, mentre i lettori di MYmovies hanno scelto il ferocissimo thriller honghonghese Limbo di Soi Cheang.
I tre giurati internazionali della sezione “opere prime” (Mike Hostench, Igort, Angel Sala) hanno poi celebrato con il Gelso Bianco il grandissimo ritorno del noir made in Hong Kong: Hand Rolled Cigarette, opera prima di Chan Kin-Long (uno degli 8 giovani registi di Hong Kong sotto i riflettori del FEFF 23). Menzione speciale, infine, per Anima, l’inno ecologista cinese di Cao Jingling (una delle 10 registe che hanno brillato nella line-up 2021).
«Durante questi 9 giorni molti spettatori si sono complimentati per la bellezza del Visionario e ci hanno anche chiesto di mantenere le date estive del Festival in modo permanente. Certo, il sole e il cielo azzurro fanno piacere, ma noi siamo affezionati alla pioggia d’aprile – raccontano, sorridendo, Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, responsabili del FEFF – e vogliamo assolutamente tornare alle origini: ci vediamo al Teatro Nuovo Giovanni da Udine!».
L’appuntamento è già fissato: il Far East Film Festival 24 si svolgerà dal 22 al 30 aprile 2022. Una nuova sfida, un nuovo sogno.
Audience Award - Gelso d'Argento
You're Not Normal, Either!, MAEDA Koji, please teach me how to flirt, Japan 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Guardando You're not normal, either!, viene subito facile provare empatia per l’impacciato professore, interpretato da un quanto mai bravissimo Ryō Narita (Manabu Ito in Homunculus,
Wataru Imagase in Kyuso wa Cheese no Yume wo Miru) e la frizzante allieva interpretata da Kaya Kiyohara (Hinata Kawamoto in Sangatsu no Lion).
Dunque cosa significa essere davvero normali? Seguire le convenzioni sociali per quanto assurde e costrittive, o essere se stessi per quanto possa essere bizzarro il proprio io?
Con una commedia romantica e divertente ma mai banale, il regista Koji Maeda ci pone una domanda scontata ma che spesso viene ignorata. Tra dialoghi guizzanti e sguardi esplicativi, il film scorre piacevolmente fino all’ovvia, ma non scontata, accettazione del proprio essere “a-normale”.
Wataru Imagase in Kyuso wa Cheese no Yume wo Miru) e la frizzante allieva interpretata da Kaya Kiyohara (Hinata Kawamoto in Sangatsu no Lion).
Dunque cosa significa essere davvero normali? Seguire le convenzioni sociali per quanto assurde e costrittive, o essere se stessi per quanto possa essere bizzarro il proprio io?
Con una commedia romantica e divertente ma mai banale, il regista Koji Maeda ci pone una domanda scontata ma che spesso viene ignorata. Tra dialoghi guizzanti e sguardi esplicativi, il film scorre piacevolmente fino all’ovvia, ma non scontata, accettazione del proprio essere “a-normale”.
Film delizioso, dolce, tenero, simpatico. Leggero ma non banale. Fa riflettere su ciò che consideriamo normale per noi ma che dovremmo sempre ricordare non essere un concetto assoluto. Attori molto bravi, misurati. Assistere ai loro dialoghi vivacissimi è stato molto divertente. Sceneggiatura ben dosata e plausibile. Perfetto per riprendersi da una giornata pesante.
Felicissima che abbia vinto il Gelso d'argento al Feff: non solo i drammi, ma anche le commedie richiedono grande sforzo e ottime qualità recitative.
Felicissima che abbia vinto il Gelso d'argento al Feff: non solo i drammi, ma anche le commedie richiedono grande sforzo e ottime qualità recitative.
Lui ha quello sguardo del tontolone occhialuto che sembra essere cresciuto in un mondo tutto suo, per il quale l'universo dei 'normali' non sembra tangerlo più di quanto non gli sia strettamente necessario al lavoro.
Lei ha quello sguardo in grado di ridursi a indignate fessure, tanto più strette quanto più è implacabile il giudizio nei confronti della persona che ha di fronte.
I mondi visti dagli occhi del socialmente impedito professor Ono e della furbissima Akimoto sono completamente diversi per vissuto ed aspirazioni, e proprio per questo si toccano e si scontrano a suon di fitti ed acuti dialoghi che sciorinano un bisogno estremo di andare a fondo, di non fermarsi all'apparenza, così comoda per chiunque.
You're not normal, either! è una commedia tanto banale nella sua costruzione quanto leggera nel suo svolgimento, ma che fluttua quasi in una dimensione parallela quand'è il momento di riflettere per davvero sul contenuto di ciò che quella valanga di battutine tra Ono e Kasumi significa in profondità.
Una prova attoriale eccellente sia per la giovane Kaya Kiyohara che per il camaleontico Ryō Narita, straordinari in ogni sequenza di parlato, ancor più in quei momenti silenziosi eppur intensissimi. Adorabili, nei loro personaggi, al punto che confesso senza vergogna di aver bisogno di un sequel.
Lei ha quello sguardo in grado di ridursi a indignate fessure, tanto più strette quanto più è implacabile il giudizio nei confronti della persona che ha di fronte.
I mondi visti dagli occhi del socialmente impedito professor Ono e della furbissima Akimoto sono completamente diversi per vissuto ed aspirazioni, e proprio per questo si toccano e si scontrano a suon di fitti ed acuti dialoghi che sciorinano un bisogno estremo di andare a fondo, di non fermarsi all'apparenza, così comoda per chiunque.
You're not normal, either! è una commedia tanto banale nella sua costruzione quanto leggera nel suo svolgimento, ma che fluttua quasi in una dimensione parallela quand'è il momento di riflettere per davvero sul contenuto di ciò che quella valanga di battutine tra Ono e Kasumi significa in profondità.
Una prova attoriale eccellente sia per la giovane Kaya Kiyohara che per il camaleontico Ryō Narita, straordinari in ogni sequenza di parlato, ancor più in quei momenti silenziosi eppur intensissimi. Adorabili, nei loro personaggi, al punto che confesso senza vergogna di aver bisogno di un sequel.
Commedia brillante in cui tanto si dibatte sulla “normalità” e in cui questo dibattito assume una luce più interessante perché il protagonista è un matematico!
Si vede bene che, agli occhi del giovane professor Ono, la critica della vivacissima allieva Akimoto sul suo “essere non normale” assume proprio la definizione specifica in riferimento alla curva a campana, la gaussiana, per questo non si offende, ma si mette di buona volontà per poter comprendere cosa sia la normalità.
Sotto la guida della ragazza, che la sceneggiatura di Ryō Takada e la regia di Koji Maeda hanno dotato di una parlantina invidiabile e di battute efficacissime, il professore comprenderà benissimo dove sia la normalità e avrà modo di fare la sua scelta sull’aderirvi o meno.
Divertente e spensierato, meno banale di quanto potrebbe sembrare.
Si vede bene che, agli occhi del giovane professor Ono, la critica della vivacissima allieva Akimoto sul suo “essere non normale” assume proprio la definizione specifica in riferimento alla curva a campana, la gaussiana, per questo non si offende, ma si mette di buona volontà per poter comprendere cosa sia la normalità.
Sotto la guida della ragazza, che la sceneggiatura di Ryō Takada e la regia di Koji Maeda hanno dotato di una parlantina invidiabile e di battute efficacissime, il professore comprenderà benissimo dove sia la normalità e avrà modo di fare la sua scelta sull’aderirvi o meno.
Divertente e spensierato, meno banale di quanto potrebbe sembrare.
Un film decisamente strano e divertente e che cerca di trovare una normalità in una società che di normale non ha proprio nulla. Una storia d’amore un po’ atipica, in cui il punto forte sono stati gli attori: Ryō Narita si è calato perfettamente nel professore fissato di matematica, mentre la giovanissima Kaya Kiyohara (non solo attrice, ma anche doppiatrice nel recente film Josee, The Tiger and The Fish) non è stata da meno dei suoi colleghi più anziani.
Forse non mi ha colpito particolarmente come storia e tematiche, ma ho apprezzato che si trattasse di una storia d’amore e di persone tanto assurde quanto particolari.
Forse non mi ha colpito particolarmente come storia e tematiche, ma ho apprezzato che si trattasse di una storia d’amore e di persone tanto assurde quanto particolari.
Commedia romantica che parla di "normalità". Ma cos'è la normalità? E siamo sicuri che sia davvero meglio dell'anormalità? Commedia simpatica con dei bei dialoghi, ma che personalmente ho trovato molto banale sia nello sviluppo che nel messaggio che vuole veicolare.
Bravi i due protagonisti.
Bravi i due protagonisti.
Audience Award - Gelso di Cristallo e Black Dragon Award
My Missing Valentine, CHEN Yu-hsun, something is lost…a fantastic love story, Taiwan 2020, European Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Il taiwanese My missing Valentine si presenta come una commedia surreale per inguaribili romanticoni, con tanti spunti divertenti e due simpatici attori protagonisti, Patty Lee e Liu Kuan-ting, che si fanno notare con una performance spigliata e naturale.
Il film ruota intorno a un’impiegata veloce e iperattiva (ai limiti dello schizofrenico) alle prese con un timido conducente di autobus che al contrario è lento e impacciato. Il paradosso temporale, causato da due ritmi di vita così diversi, è il principale motore della vicenda e della vis comica. Questa storia d’amore, tanto improbabile quanto coinvolgente, ci offre anche tematiche che vanno oltre la serie di spassose situazioni comiche: la memoria, l’oblio, le amarezze e i rimpianti che ognuno di noi si porta dentro.
Il film ruota intorno a un’impiegata veloce e iperattiva (ai limiti dello schizofrenico) alle prese con un timido conducente di autobus che al contrario è lento e impacciato. Il paradosso temporale, causato da due ritmi di vita così diversi, è il principale motore della vicenda e della vis comica. Questa storia d’amore, tanto improbabile quanto coinvolgente, ci offre anche tematiche che vanno oltre la serie di spassose situazioni comiche: la memoria, l’oblio, le amarezze e i rimpianti che ognuno di noi si porta dentro.
Gelso Bianco
Hand Rolled Cigarette, CHAN Kin-long, elegant crime, HK 2020, European Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Anima, CAO Jinling, Mother Nature rules!, China 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Incorniciato in un paesaggio incontaminato, Anima del regista cinese Jinling Cao è un film dal taglio quasi etnografico (parla degli Ewenki, una comunità che vive in simbiosi con la foresta nelle regioni più remote del paese) e dal ritmo lento e contemplativo. Affronta tematiche legate al disboscamento scriteriato e al mancato rispetto dei cicli naturali e delle tradizioni locali, che gli Ewenki avevano imparato a tramandare di padre in figlio. Suggestivo per l'ambientazione nella natura selvaggia (che può essere sia madre protettrice che spietata tiranna), appassionante nella costruzione dei personaggi, a tratti duro e disincantato, conserva sempre un forte accento morale di stampo ecologista.
Linzi, il cui nome significa "foresta", nella foresta è stato trovato da neonato e nella foresta è poi cresciuto. Ora nella foresta ci lavora, seppur riluttante, come taglialegna, però non osa toccare gli alberi che reputa sacri e quasi come se facessero parte della sua famiglia, si limita quindi a fare solo da assistente al disilluso fratello. Ed è sempre nella foresta che Linzi incontra la bella Chun, vedova per colpa di un orso, del quale cerca vendetta. Intanto la foresta diventa sempre più debole, fino a quando deciderà di ribellarsi... Tra antichi rituali, superstizioni e distese infinite di alberi, questo poetico film veicola chiaramente un messaggio ecologista sempre più attuale.
Gelso Viola - MyMovies
Limbo, Soi CHEANG, super- fierce thriller, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
A un duo classico del genere, quello formato dal detective di grande esperienza e dal novellino brillante negli studi, si affianca, in questa concitata ricerca di un assassino seriale particolarmente brutale, la giovane ladra Tao che ha causato l’incidente che ha distrutto la famiglia del veterano.
Il trio funziona: l’odio del detective Jin per la ragazza, la voglia che ha lei di espiare la colpa e la volontà del giovane Kai di fare le cose nel modo corretto mantengono il trio sempre sul punto di rottura e innescano una sequenza di eventi che tiene altissima l'attenzione dello spettatore. Un film che è duro, cruento, sanguinoso e sanguinolento, in cui a dominare la scena è spesso, letteralmente, la spazzatura, accumulata negli anfratti di Hong Kong.
La regia di Soi Cheang che ha scelto la bellezza del bianco e nero per questa pellicola restituisce allo spettatore un film che mostra tanto degrado quanta poesia, una cura dei suoni meticolosissima.
Il trio funziona: l’odio del detective Jin per la ragazza, la voglia che ha lei di espiare la colpa e la volontà del giovane Kai di fare le cose nel modo corretto mantengono il trio sempre sul punto di rottura e innescano una sequenza di eventi che tiene altissima l'attenzione dello spettatore. Un film che è duro, cruento, sanguinoso e sanguinolento, in cui a dominare la scena è spesso, letteralmente, la spazzatura, accumulata negli anfratti di Hong Kong.
La regia di Soi Cheang che ha scelto la bellezza del bianco e nero per questa pellicola restituisce allo spettatore un film che mostra tanto degrado quanta poesia, una cura dei suoni meticolosissima.
Meraviglioso noir girato interamente in bianco e nero. Scene di un'intensità mozzafiato e regia claustrofobica perfettamente in linea con l'ambientazione buia e lurida in cui si muovono i tre protagonisti. Unico neo il villain poco incisivo, però davvero inquietante! Fantastica invece la performance dell'attrice protagonista.
Grandissimo film assolutamente consigliato ai fan del genere.
Grandissimo film assolutamente consigliato ai fan del genere.
Di seguito troverete inoltre le nostre impressioni (nei colori verde, giallo e rosso come per il semaforo) anche sui film che abbiamo passato in rassegna.
TUTTI I FILM DELLA RASSEGNA
Con l'eccezione di alcuni titoli, tutti i film sono rimasti disponibili on demand per l’intera durata del festival.
Cina
The Eight Hundred (800 Eroi), GUAN Hu, heroic war-epic blockbuster, China 2020, European Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Kolossal sulla guerra cino-giapponese ben fatto, con buone scene d'azione e ottima scenografia. La cosa che più mi ha colpito del film è stata la questione della zona franca a 20 metri dal campo di battaglia (fatto storico reale), con la gente che guardava i soldati cinesi venire fatti a pezzi, quasi a livello di intrattenimento (mi ha ricordato i bombardamenti in diretta tv durante la guerra del golfo, ma qui è ancora peggio). Consigliato in particolare agli amanti dei film di guerra e a chi è incuriosito dalla storia recente cinese.
Back to the Wharf, LI Xiaofeng, modern noir, China 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Dopo un avvenimento drammatico, il povero Song decide di auto-esiliarsi dal proprio paese, ma dopo 15 anni un evento lo costringe a tornare. Qui incontrerà una donna, che con l'amore gli farà attenuare il proprio senso di colpa, e il suo migliore amico, che invece ha tutt'altri scopi... Noir moderno e drammatico ma non particolarmente incisivo.
Before Next Spring, LI Gen, Chinese students lost in Tokyo, China 2021, World Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Cliff Walkers, ZHANG Yimou, a great spy action story, China 2021, International Festival Premiere – OFFLINE ONLY (OPENING FILM)
Endgame, RAO Xiaozhi, offbeat black crime comedy, China 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Commedia degli equivoci in cui un attore disoccupato ruba l'identità di un killer professionista, con tutti i casini che ne conseguono. Divertente, ma nulla di che.
Like Father and Son, BAI Zhiqiang, tear-jerking road-movie, China 2020, International Premiere – ONLINE WORLDWIDE
La storia di un venditore ambulante che si ritrova con disappunto a fare da "padre temporaneo" di un bambino. Ambientato in una zona poverissima della Cina.
Il regista ha dichiarato di essersi ispirato al neorealismo italiano e in effetti ci sono molte cose che lo ricordano.
Bel film che riesce ad essere molto commovente.
Il regista ha dichiarato di essersi ispirato al neorealismo italiano e in effetti ci sono molte cose che lo ricordano.
Bel film che riesce ad essere molto commovente.
Hong Kong
Coffin Homes, Fruit CHAN, handmade horror, HK 2021, World Premiere – OFFLINE ONLY
Shock Wave 2, Herman YAU, bomb-ridden spectacle , HK 2020, International Festival Premiere – ONLINE EUROPE
The Way We Keep Dancing, Adam WONG, hip-hop hit, HK 2021, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Un gruppo di giovani artisti viene coinvolto nella promozione delle politiche di riqualificazione urbana del quartiere di Kowloon, a Hong Kong. L’entusiasmo iniziale viene, tuttavia, smorzato molto presto da divisioni interne al gruppo, i cui membri poco a poco si rendono conto di essere pedine manovrate dalla politica per appoggiare un progetto che in realtà va contro i loro valori e le loro necessità.
The Way We Keep Dancing è un'interessante finestra sulle dinamiche che ruotano attorno al concetto di gentrificazione che sfrutta la musica e la danza per fornire un’occasione di riflessione.
The Way We Keep Dancing è un'interessante finestra sulle dinamiche che ruotano attorno al concetto di gentrificazione che sfrutta la musica e la danza per fornire un’occasione di riflessione.
Drifting, Jun LI, homeless in the city, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE WORLDWIDE
JUST 1 DAY, Erica LI, nostalgic romance, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
One Second Champion, CHIU Sin-hang, boxing, action - fantasy, HK 2020, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Sugar Street Studio, Sunny LAU, film industry horror, HK 2021, International Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Film a basso budget, Sugar Street Studio, del regista esordiente Sunny Lau, si presenta come una commedia nera stralunata e postmoderna che ricorda alla lontana lo stile di Alex de la Iglesia con il suo mix di horror e comicità grottesca.
La trama ruota intorno a un gruppo di giovani autori di props horror intenti ad allestire una "casa stregata" come set di un film. Ma lo stabile sorge su un vecchio studio cinematografico dove 30 anni prima un attore in costume da clown era impazzito commettendo una strage.
La trama ruota intorno a un gruppo di giovani autori di props horror intenti ad allestire una "casa stregata" come set di un film. Ma lo stabile sorge su un vecchio studio cinematografico dove 30 anni prima un attore in costume da clown era impazzito commettendo una strage.
Time, Ricky KO, assassins in golden years, HK 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Comedy/drama su tre vecchi killer in pensione, che si "riciclano" come angeli della morte su richiesta di anziani che hanno deciso di farla finita, fino a quando arriva una richiesta di una quindicenne... Il film tocca dei temi interessanti ma in maniera forse un po' troppo superficiale o almeno di poco impatto emotivo. Comunque non mi è dispiaciuto.
Zero to Hero, Jimmy WAN, Paralympic hero biopic, HK 2021, World Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Macao
Madalena, Emily CHAN, metropolitan love story, Macao 2021, World Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Indonesia
Death Knot, Cornelio SUNNY, horror from the past, Indonesia 2021, World Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Giappone
Blue, YOSHIDA Keisuke, “never give up” boxing story, Japan 2021, European Premiere – ONLINE EUROPE
Blue ricalca la stessa falsariga di Underdog (ma in maniera meno complessa e più sintetica), con i suoi personaggi sofferti, eterni perdenti, sconfitti dalla vita prima ancora che dallo sport. Sul ring si incrociano le aspirazioni e le frustrazioni di tre atleti: l’esperto Urita che ha tecnica e carattere ma perde sistematicamente ogni incontro; Ogawa che ha potenza e talento ma soffre di una grave malattia cerebale; Narazaki che si iscrive in palestra solo per fare colpo su una collega ma che troverà sul ring motivazioni più profonde.
Il regista mette in scena le amarezze e le delusioni della vita che possono rimettersi in discussione solo con la sfida sportiva contro un avversario e, in ultima analisi, contro sé stessi.
Il regista mette in scena le amarezze e le delusioni della vita che possono rimettersi in discussione solo con la sfida sportiva contro un avversario e, in ultima analisi, contro sé stessi.
The Goldfish: Dreaming of the Sea, OGAWA Sara, hand-in-hand youth drama, Japan 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Film drammatico, non particolarmente pesante, sull'amicizia tra una ragazza e una bambina entrambe ospiti in una casa famiglia, entrambe aventi un rapporto "controverso" con le rispettive madri, seppur per motivi completamente diversi. Film carino, una visione piacevole pur non essendo niente di eccezionale. Comparto tecnico nella media.
Hold Me Back, OHKU Akiko, a voice in my head and a quirky trip to Rome, Japan 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Hold Me Back è una commedia romantica che affronta il problema della solitudine e dei rapporti intrapersonali. La protagonista indiscussa è Mitsuko Kuroda, giovane donna di trentuno anni che non ha mai avuto esperienza in amore. L’incapacità di saper affrontare questo tipo situazioni l’ha portata a creare una sorta di amico immaginario o consulente mentale che è in grado di darle suggerimenti e supporto in caso di bisogno, ed è curioso come questa voce mentale sia di impronta maschile.
La tematica centrale dunque è la solitudine che si porta dietro la protagonista e il viaggio introspettivo nei meandri del suo essere. La grande recitazione di Non, che da sola è in grado di reggere oltre due ore di pellicola, riesce a far immedesimare immediatamente lo spettatore e ci si ritroverà a tifare per lei quando si innamora di Tada-kun (Kento Hayashi) e a incoraggiarla in ogni passo verso la rottura della barriera che si è creata intorno, soffrire insieme a lei quando giungerà il momento di dover dire addio al suo amico immaginario.
Il film, tratto dal romanzo di Risa Wataya e diretto da Akiko Ōku già nota per Tremble All You Want, è una trasposizione che presta attenzione alle insicurezze nate dalla solitudine, che la esamina e la vuole in qualche modo distruggere, lasciando però dietro un senso di tristezza anziché di liberazione.
Il sentimento di angoscia che trasmette, nonostante la leggerezza dell’opera e il lieto fine è qualcosa che pertanto non ho apprezzato totalmente, lasciandomi con l’amaro in bocca.
La tematica centrale dunque è la solitudine che si porta dietro la protagonista e il viaggio introspettivo nei meandri del suo essere. La grande recitazione di Non, che da sola è in grado di reggere oltre due ore di pellicola, riesce a far immedesimare immediatamente lo spettatore e ci si ritroverà a tifare per lei quando si innamora di Tada-kun (Kento Hayashi) e a incoraggiarla in ogni passo verso la rottura della barriera che si è creata intorno, soffrire insieme a lei quando giungerà il momento di dover dire addio al suo amico immaginario.
Il film, tratto dal romanzo di Risa Wataya e diretto da Akiko Ōku già nota per Tremble All You Want, è una trasposizione che presta attenzione alle insicurezze nate dalla solitudine, che la esamina e la vuole in qualche modo distruggere, lasciando però dietro un senso di tristezza anziché di liberazione.
Il sentimento di angoscia che trasmette, nonostante la leggerezza dell’opera e il lieto fine è qualcosa che pertanto non ho apprezzato totalmente, lasciandomi con l’amaro in bocca.
Ito (Itomichi), YOKOHAMA Satoko, play shamisen and be happy, Japan 2021, European Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Lo Tsugaru-shamisen sembra stia conoscendo una nuova popolarità grazie alla serie Those Snow White Notes appena conclusasi in streaming via Crunchyroll: di questo peculiare strumento e del suo suono proveniente dalla lontana prefettura di Aomori circondata da montagne, ne fa soggetto anche la pellicola Ito (Itomichi) che vede per protagonista un liceale chiusa in sé stessa e quasi incapace di parlare correntemente la lingua giapponese senza incepparsi nella 'pesante' inflessione del suo dialetto di origine. Il suo percorso di apertura alla vita passa, quasi sorprendentemente, attraverso un lavoro part-time in un maid café, ed è interessante il suo ri-avvicinarsi allo strumento che la lega indissolubilmente a ricordi di famiglia.
Vediamo un Giappone diverso in questo film, più lento e meno chiassoso, fatto anche di inquadrature a una montagna silente ma presente nel cuore, di legami ed amicizie inattesi, di una nonna che è una forza della natura.
Pertanto "keppare", ovvero metticela tutta, giovane Ito.
Vediamo un Giappone diverso in questo film, più lento e meno chiassoso, fatto anche di inquadrature a una montagna silente ma presente nel cuore, di legami ed amicizie inattesi, di una nonna che è una forza della natura.
Pertanto "keppare", ovvero metticela tutta, giovane Ito.
Last of the Wolves, SHIRAISHI Kazuya, dazzling extreme gangster movie, Japan 2021, International Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Seguito diretto di "The blood of wolves" che però si può guardare benissimo senza averlo visto. Film sulla yakuza fatto abbastanza bene ma che non riesce a raggiungere la poetica di altri registi specializzati nel genere, tipo Takeshi Kitano. Scene molto crude, sconsigliato a chi si impressiona facilmente ma una buona visione per gli amanti degli yakuza-movie.
OFFICE ROYALE, SEKI Kazuaki, violent femmes and mega punches, Japan 2021, International Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Office Royale è una commedia tanto surreale quanto divertente e piacevole, che ci conduce all'interno della 'dura vita' da Office Ladies nelle aziende nipponiche.
Perché sì, dopo il canonico orario di lavoro (e talvolta persino durante la pausa pranzo) le fanciulle si ritrovano a difendere l'orgoglio, il territorio e la nomea della loro azienda attraverso rocambolesche guerre tra bande, senza esclusione di colpi né di dosati colpi di scena: quando cioè la scalata al potere da parte della fortissima Ran Hojo (una spettacolare Alice Hirose) subisce un duro colpo, è la candida Naoko della dolcissima Mei Nagano a dover agire. E sono guai, cui lo spettatore assiste divertito grazie a un tocco che alterna con sagacia il brio all'azione e alla comicità.
Il film può vantare uno straordinario cast di stelle, quasi interamente al femminile con l'eccezione di alcuni talentuosi attori rigorosamente in drag, ed è fin troppo facile parteggiare praticamente per chiunque. Menzione speciale anche per le figure interpretate da Rina Kawaei, Nanao e Ken'ichi Endo, splendide le varie citazioni e inquadrature ai manga top del genere, come Crows o Rokudenashi Blues.
Perché sì, dopo il canonico orario di lavoro (e talvolta persino durante la pausa pranzo) le fanciulle si ritrovano a difendere l'orgoglio, il territorio e la nomea della loro azienda attraverso rocambolesche guerre tra bande, senza esclusione di colpi né di dosati colpi di scena: quando cioè la scalata al potere da parte della fortissima Ran Hojo (una spettacolare Alice Hirose) subisce un duro colpo, è la candida Naoko della dolcissima Mei Nagano a dover agire. E sono guai, cui lo spettatore assiste divertito grazie a un tocco che alterna con sagacia il brio all'azione e alla comicità.
Il film può vantare uno straordinario cast di stelle, quasi interamente al femminile con l'eccezione di alcuni talentuosi attori rigorosamente in drag, ed è fin troppo facile parteggiare praticamente per chiunque. Menzione speciale anche per le figure interpretate da Rina Kawaei, Nanao e Ken'ichi Endo, splendide le varie citazioni e inquadrature ai manga top del genere, come Crows o Rokudenashi Blues.
Office Royale è una parodia scanzonata e fracassona dei film sulle guerre tra bande (Crows zero in primis) in chiave girl power.
Il film è vivace e scandito da un ritmo velocissimo (il regista, alla sua opera prima in un lungometraggio, ha un passato nel campo dei videoclip musicali). Intrattiene parecchio con le numerose scene d’azione altamente coreografiche e con la simpatia delle attrici protagoniste. Dopo la visione non guarderete più con gli stessi occhi le inappuntabili e solerti office ladies giapponesi.
Il film è vivace e scandito da un ritmo velocissimo (il regista, alla sua opera prima in un lungometraggio, ha un passato nel campo dei videoclip musicali). Intrattiene parecchio con le numerose scene d’azione altamente coreografiche e con la simpatia delle attrici protagoniste. Dopo la visione non guarderete più con gli stessi occhi le inappuntabili e solerti office ladies giapponesi.
Underdog, part 1 & part 2, TAKE Masaharu, Japan’s answer to Raging Bull, Japan 2021, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Underdog è un dramma sportivo molto corposo, lungo ben quattro ore e diviso in due parti, incentrato su tre pugili falliti arrivati a un bivio nelle loro vite. Akira è un professionista che, dopo aver perso l'incontro della vita, si avvia a un’inesorabile parabola discendente; Miyagi è un attore televisivo alla deriva che si converte al pugilato nel tentativo di risalire la china; infine il ribelle Ryuta, sensibile e maturo ma con un passato turbolento che lo tormenta.
Se avete apprezzato 100 yen love (il regista è sempre Masaharu Take) qui troverete stesse ambientazioni, tematiche e personaggi moltiplicati al cubo (però non c'è Sakura Ando) in un'intensa storia d'amore, amicizia e pugilato. Come spesso accade nelle letteratura sulla boxe (e come insegna Ashita no Joe a cui questo film deve molto, soprattutto per alcune dinamiche fra i personaggi), siamo di fronte a una storia fisica e autodistruttiva che esalta un’etica antieroica e dove la sconfitta sportiva diventa metafora di un’intera esistenza.
Se avete apprezzato 100 yen love (il regista è sempre Masaharu Take) qui troverete stesse ambientazioni, tematiche e personaggi moltiplicati al cubo (però non c'è Sakura Ando) in un'intensa storia d'amore, amicizia e pugilato. Come spesso accade nelle letteratura sulla boxe (e come insegna Ashita no Joe a cui questo film deve molto, soprattutto per alcune dinamiche fra i personaggi), siamo di fronte a una storia fisica e autodistruttiva che esalta un’etica antieroica e dove la sconfitta sportiva diventa metafora di un’intera esistenza.
Wheel of Fortune and Fantasy, HAMAGUCHI Ryusuke, three love rendevous, Japan 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Malesia
Hail, Driver! Muzzamer RAHMAN, lonely souls in Kuala Lumpur, Malaysia 2021, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Strana storia di amicizia nella poverissima Kuala Lampur tra un taxista abusivo senzatetto e una prostituta cinese. Non ha una vera e propria trama, è quasi uno slice of life, ma personalmente sono rimasto incollato allo schermo, affascinato dalle vicende di questi due strani personaggi che si muovono in un mondo così "alieno" ai miei occhi di occidentale.
Questa opera prima, frutto di anni di lavoro, rappresenta la città di Kuala Lumpur in tutta la sua durezza e lo fa seguendo da vicino le vite di due sconfitti della società: uno scrittore al verde che si guadagna da vivere improvvisandosi come autista e una giovane donna cinese trasferitasi in Malesia per coronare i suoi sogni, ma costretta a prostituirsi. Le loro vite si incrociano per caso ma in qualche modo restano connesse, creando un legame profondo.
La storia segue il susseguirsi delle disavventure dei due protagonisti, che provano costantemente a emanciparsi dalla loro condizione, lasciando un senso di amaro in bocca leggermente addolcito dal bianco e nero delle immagini.
La storia segue il susseguirsi delle disavventure dei due protagonisti, che provano costantemente a emanciparsi dalla loro condizione, lasciando un senso di amaro in bocca leggermente addolcito dal bianco e nero delle immagini.
Myanmar
Money Has Four Legs, Maung SUN, cinephile dramedy, Myanmar 2020, Italian Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Filippine
Fan Girl, Antoinette JADAONE, a fan’s passion turns into a nightmare, The Philippines 2020 – Italian Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Son of the Macho Dancer, Joel LAMANGAN, cruel gay coming of age, The Philippines 2021 – International Festival Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Bwakaw
Il bravissimo Eddie Garcia interpreta René, un anziano burbero e solitario che vive nei sensi di colpa e nel rimpianto di una vita mai vissuta, trascorrendo il proprio tempo nella letterale attesa della propria morte. A fargli compagnia c'è Bwakaw, una cagnolina randagia che si è affezionata a lui.
Il film tratta temi sulla vecchiaia tipici della filmografia orientale, quali la solitudine, l'abbandono e i rimpianti, sviluppandoli in maniera egregia e aggiungendone anche altri, dall'accettazione di sé alla ricerca della volontà di vivere. Topica la scena finale. Prima parte con scene molto divertenti, la seconda invece vira sul tragico estremo e colpisce duro al cuore.
Il film tratta temi sulla vecchiaia tipici della filmografia orientale, quali la solitudine, l'abbandono e i rimpianti, sviluppandoli in maniera egregia e aggiungendone anche altri, dall'accettazione di sé alla ricerca della volontà di vivere. Topica la scena finale. Prima parte con scene molto divertenti, la seconda invece vira sul tragico estremo e colpisce duro al cuore.
Shadows
Uno pseudo-fotografo non molto sveglio e in gravi condizioni economiche vaga per Manila, incontrando tre persone che gli cambieranno la vita... forse.
Cortometraggio di una decina di minuti secondo me non perfettamente riuscito ma ne ho apprezzato particolarmente l'ambientazione e il senso di "desolazione" che riesce a trasmettere.
Cortometraggio di una decina di minuti secondo me non perfettamente riuscito ma ne ho apprezzato particolarmente l'ambientazione e il senso di "desolazione" che riesce a trasmettere.
Corea del Sud
Deliver Us from Evil, HONG Won Chan, action rollercoaster from Japan to Thailand, South Korea 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Un ex-killer si muove nei quartieri poveri di Bangkok in cerca della figlia rapita, mentre un secondo killer psicopatico è sulle sue tracce... Sparatorie, sventramenti, esplosioni e inseguimenti: c'è un po' di tutto in questo action-movie parecchio violento come da classica tradizione coreana.
Night of the Undead, SHIN Jung-won, sexually-supergifted-E.T., South Korea 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Night of the Undead è una commedia nera fantascientifica, con qualche idea divertente e tanti spunti già visti. Un alieno sotto mentite spoglie di inguaribile dongiovanni deve vedersela con la dolce mogliettina tradita e in cerca di vendetta. Quasi una risposta coreana a Men in black (la colonna sonora cita in maniera spudorata quella di Danny Elfman) riuscita solo in parte.
Nonostante il titolo, NON è uno zombie movie, ma una commedia grottesca e fantascientifica un po' bizzarra, in cui una donna, sospettando del tradimento del marito, scopre invece tutt'altro segreto. Non un film brutto, ma ampiamente dimenticabile.
OK! Madam, LEE Cheol-ha, secret agents! north koreans! the strangest airflight ever! South Korea 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Ok! Madam è la storia del primo viaggio all’estero di una modesta famiglia sud-coreana che si ritrova nel bel mezzo di un dirottamento aereo.
I tre si troveranno, loro malgrado, al centro dell’azione terroristica e dovranno trovare il modo di salvare i passeggeri e il loro tanto agognato viaggio alle Hawaii.
L’intreccio di spionaggio, combattimenti ad alta quota e commedia è riuscito nell’intento di intrattenere, divertire e, talvolta, anche sorprendere, superando ogni aspettativa.
I tre si troveranno, loro malgrado, al centro dell’azione terroristica e dovranno trovare il modo di salvare i passeggeri e il loro tanto agognato viaggio alle Hawaii.
L’intreccio di spionaggio, combattimenti ad alta quota e commedia è riuscito nell’intento di intrattenere, divertire e, talvolta, anche sorprendere, superando ogni aspettativa.
Please Don't Save Me, JUNG Yeon-kyung, coming of age drama, South Korea 2020, European Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Dopo il suicidio del padre, Sun-yu e la madre decidono di trasferirsi in una nuova città e cambiare vita lasciandosi il passato alle spalle. Nella nuova scuola Sun-yu farà la conoscenza di Jeong-guk, suo compagno di classe, che inizierà a prestarle particolare attenzione; nonostante i due abbiano caratteri molto differenti e che la ragazzina preferisca essere lasciata in pace, la costante presenza del ragazzo sarà per lei sempre più importante e vi potrà fare sempre più affidamento.
“Mi manchi, mi manchi” sono queste le parole con cui inizia la canzone Spring Day dei BTS, la stessa canzone che Jeong-guk canta in alcuni momenti del film, ma sono soprattutto queste le parole che pervadono tutta la pellicola di Please don’t save me. Nonostante madre e figlia abbiano deciso di scappare dal loro passato, questo non farà altro che tornare e il ricordo del padre sarà sempre più predominante.
La canzone cantata da Jeong-guk non è scelta a caso o per fama del gruppo sudcoreano: il testo e la storia del film si intrecciano, facendo respirare allo spettatore un’atmosfera triste e malinconica e facendogli sperare che prima o poi il gelido inverno lasci spazio ai giorni di primavera.
Grazie alla presenza dei due giovani protagonisti, il film risulta essere di una dolcezza e una tenerezza devastanti, ma mette lo spettatore di fronte a una realtà di cui forse si parla sempre troppo poco: tristezza, abbandono, fallimento e soprattutto suicidio.
“Mi manchi, mi manchi” sono queste le parole con cui inizia la canzone Spring Day dei BTS, la stessa canzone che Jeong-guk canta in alcuni momenti del film, ma sono soprattutto queste le parole che pervadono tutta la pellicola di Please don’t save me. Nonostante madre e figlia abbiano deciso di scappare dal loro passato, questo non farà altro che tornare e il ricordo del padre sarà sempre più predominante.
La canzone cantata da Jeong-guk non è scelta a caso o per fama del gruppo sudcoreano: il testo e la storia del film si intrecciano, facendo respirare allo spettatore un’atmosfera triste e malinconica e facendogli sperare che prima o poi il gelido inverno lasci spazio ai giorni di primavera.
Grazie alla presenza dei due giovani protagonisti, il film risulta essere di una dolcezza e una tenerezza devastanti, ma mette lo spettatore di fronte a una realtà di cui forse si parla sempre troppo poco: tristezza, abbandono, fallimento e soprattutto suicidio.
Seobok, LEE Yong Zoo, secret experiments, and an escaped clone, South Korea 2021, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Voice of Silence, HONG Eui-jeong, the odd couple, the little girl and the gangsters, South Korea 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Nameless gangster: rules of the time
Gangster movie stranissimo che ho fatto fatica ad inquadrare. Parla della strana alleanza tra un agente portuale corrotto e un capobanda mafioso locale. Il primo ha un'ottima capacità di ingraziarsi le persone che contano e sa muoversi per riuscire ad ottenere agganci e favori, mentre il secondo è il classico boss che ricorre alla violenza e alle armi. Quale delle due tattiche sarà la più efficace per ottenere successo e ricchezza? L'opinione del regista sembra abbastanza chiara, anche se...
Taiwan
Dear Tenant, CHENG Yu-chieh, an offbeat take on gay life, Taiwan 2020, European Festival Premiere – ONLINE EUROPE ONLY
Yu-Chieh Cheng sceneggia e dirige un film decisamente denso: tanti i temi che tocca attraverso il pretesto di una indagine sulla morte di un'anziana signora che viveva con il nipotino di nove anni, Yo-Yu, figlio del suo defunto figlio Li-Wei, e con Lin, l’inquilino del piano di sopra, ma anche compagno di Li-Wei. Questa morte insospettisce l’altro figlio della donna che chiede siano svolte indagini su questa morte.
Le difficoltà di vivere la vita, che siano quelle di due giovani uomini innamorati o quelle di un bambino colpito da dolorose perdite e i cui punti di riferimento vacillano sono resi in modo molto realistico, così come le difficoltà intorno alla morte: la difficoltà di una malattia invalidante, la difficoltà di mantenere promesse fatte ad un fidanzato scomparso.
Tanti temi, anche tanti eventi dolorosi, ma il film riesce a farlo mantenendosi lontano da toni urlati e melodrammatici.
Le difficoltà di vivere la vita, che siano quelle di due giovani uomini innamorati o quelle di un bambino colpito da dolorose perdite e i cui punti di riferimento vacillano sono resi in modo molto realistico, così come le difficoltà intorno alla morte: la difficoltà di una malattia invalidante, la difficoltà di mantenere promesse fatte ad un fidanzato scomparso.
Tanti temi, anche tanti eventi dolorosi, ma il film riesce a farlo mantenendosi lontano da toni urlati e melodrammatici.
Bel film a tematica LGBTQ+, drammatico ma senza scadere nel melodramma fine a sé stesso.
La frase che più mi ha colpito: "Se fossi stato una donna, mi avrebbe fatto la stessa domanda?". A parità di tematiche ho preferito altri film, ma ne consiglio comunque la visione a tutti.
La frase che più mi ha colpito: "Se fossi stato una donna, mi avrebbe fatto la stessa domanda?". A parità di tematiche ho preferito altri film, ma ne consiglio comunque la visione a tutti.
Dietro la facciata di mistery, con tanto di indagine giudiziaria, Dear Tenant svela una storia delicatissima e profonda che pone diversi spunti di attualità sul piatto della bilancia. Fra questi spicca il tema della genitorialità e della successione delle coppie gay, anche alla luce del fatto che Taiwan è stato il primo paese asiatico ad approvare una legge sul matrimonio omosessuale.
Gatao: The Last Stray, Ray JIANG, Taiwan Goodfellas and the girl, Taiwan 2021, International Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Man in Love, YIN Chen-hao, I’ll love you whatever it takes…, Taiwan 2021, International Festival Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Thailandia
The Con-Heartist, Mez THARATORN, handbook for fooling your neighbor, Thailand 2020, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Ina è una ex impiegata di banca e, in quanto tale, è in grado di riconoscere i segnali che si celano dietro le truffe. Purtroppo, però, non è altrettanto sveglia in fatto di temi di cuore e lo scopre a sue spese quando il suo ragazzo la lascia spezzandole il cuore e dilapidando tutti i suoi risparmi. L’incontro fortuito con il truffatore Tower sarà l’occasione per mettere in atto la tanto agognata vendetta nei confronti del suo ex.
Il film segue le prevedibili ma divertenti avventure di Ina e Tower, accompagnati da un paio di complici più o meno esperti nell’arte della truffa e dalle loro vittime inconsapevoli.
È una commedia tutt’altro che originale, ma che riesce a intrattenere piacevolmente senza annoiare.
Il film segue le prevedibili ma divertenti avventure di Ina e Tower, accompagnati da un paio di complici più o meno esperti nell’arte della truffa e dalle loro vittime inconsapevoli.
È una commedia tutt’altro che originale, ma che riesce a intrattenere piacevolmente senza annoiare.
Commedia in stile Ocean's Eleven, in cui una ex-banchiera chiede aiuto a un truffatore per vendicarsi del proprio ex. Nonostante alcune scene un po' trash, è una commedia carina e anche un po' romantica. Ho apprezzato molto l'attrice dall'impronunciabile nome (Pimchanok Leuwisetpaiboon) con una recitazione piuttosto fuori dalle righe, ma adatta al film, e soprattutto con un'espressività straordinaria!
Consigliato agli appassionati di con-movies che non sono troppo esigenti :-)
Consigliato agli appassionati di con-movies che non sono troppo esigenti :-)
The Maid, Lee THONGKHAM, blood, secrets, vengeful ghosts, Thailand 2020, International Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Fuori concorso
Documentari
- A Is for Agustin, Grace SIMBULAN, the struggle to study, The Philippines 2019, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
- Assassins, Ryan WHITE, a North Korean mystery, US 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
- Keep Rolling, MAN Lim-chung, Ann Hui and her world, HK 2020, Italian Premiere – ONLINE WORLDWIDE
- Life in 24 Frames a Second, SAW Tiong Guan, 4 great Asian directors speak, Malaysia 2021, World Premiere – ONLINE ITALY ONLY
- Tough Out, XU Hui-jing, the rise of a baseball hero, China 2020, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
- SUMODO ~ The Successors of Samurai ~, SAKATA Eiji, all about sumo, Japan 2020, Italian Premiere – ONLINE ITALY ONLY
Documentario molto interessante sul sumo, che segue due rikishi di due scuderie diverse, uno super serio che punta a diventare yokozuna, l'altro più "easy-going". I due lottatori arriveranno a scontrarsi nello stesso torneo. Consigliatissimo a chi vuole saperne di più sul sumo.
Classici restaurati
Execution in Autumn, LEE Hsing, sentenced to death! ethical drama, Taiwan 1972/restored 2020, European Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Suddenly in Dark Night, GO Yeong-nam, a sensual classic horror tale, South Korea 1981/restored 2017, International Premiere – ONLINE WORLDWIDE
Gelso d'Oro alla carriera
Salvare un film dall’azione distruttiva del tempo. Salvare letteralmente un film, fotogramma per fotogramma, suono per suono, riportandolo a nuova luce e a nuova vita. A nuova perfezione. Esiste qualcosa di più emozionate e prezioso agli occhi di chi ama il cinema? No, certo che no. Ed ecco perché il Far East Film Festival 23 ha deciso di premiare con il Gelso d’Oro alla Carriera 2021 L’Immagine Ritrovata di Bologna, laboratorio altamente specializzato nel campo del restauro cinematografico.
I destini del FEFF e dell’Immagine Ritrovata, la cui attività si è sviluppata sotto il segno della Fondazione Cineteca di Bologna, hanno trovato un punto d’incontro proprio in Oriente, grazie alla coraggiosa scommessa di Davide Pozzi e Gianluca Farinelli: mettere radici anche nel cuore del “lontano Est”. Una scommessa che, facendo nascere L’Immagine Ritrovata Asia, ha permesso al FEFF di restituire molti capolavori alla bellezza originaria (o, come nel caso del cult Made in Hong Kong di Fruit Chan, di scongiurarne concretamente la fine).
Pensiamo ai sei meravigliosi gioielli di Wong Kar Wai che la friulana Tucker Film sta distribuendo con successo nei cinema italiani (la monografia s’intitola Una questione di stile e vede brillare In the Mood For Love, Hong Kong Express, Happy Together, Angeli perduti, Days of Being Wild, As Tears Go By). E pensiamo, ovviamente, alla trilogia di Infernal Affairs, firmata dal magico duo Andrew Lau-Alan Mak: il restauro del primo, leggendario, capitolo (Scorsese, ricordiamo, ne ha tratto il suo The Departed) ha chiuso ufficialmente il Far East Film Festival 23 venerdì 2 luglio.
Un premio a chi crede nel dialogo culturale tra Oriente e Occidente e lo porta avanti con amore e tenacia.
I destini del FEFF e dell’Immagine Ritrovata, la cui attività si è sviluppata sotto il segno della Fondazione Cineteca di Bologna, hanno trovato un punto d’incontro proprio in Oriente, grazie alla coraggiosa scommessa di Davide Pozzi e Gianluca Farinelli: mettere radici anche nel cuore del “lontano Est”. Una scommessa che, facendo nascere L’Immagine Ritrovata Asia, ha permesso al FEFF di restituire molti capolavori alla bellezza originaria (o, come nel caso del cult Made in Hong Kong di Fruit Chan, di scongiurarne concretamente la fine).
Pensiamo ai sei meravigliosi gioielli di Wong Kar Wai che la friulana Tucker Film sta distribuendo con successo nei cinema italiani (la monografia s’intitola Una questione di stile e vede brillare In the Mood For Love, Hong Kong Express, Happy Together, Angeli perduti, Days of Being Wild, As Tears Go By). E pensiamo, ovviamente, alla trilogia di Infernal Affairs, firmata dal magico duo Andrew Lau-Alan Mak: il restauro del primo, leggendario, capitolo (Scorsese, ricordiamo, ne ha tratto il suo The Departed) ha chiuso ufficialmente il Far East Film Festival 23 venerdì 2 luglio.
Un premio a chi crede nel dialogo culturale tra Oriente e Occidente e lo porta avanti con amore e tenacia.
Il sodalizio con Rai 4 inoltre quest'anno ha continuato a promuovere il “made in Asia” in tivù, grazie al rodatissimo ciclo Missione: Estremo Oriente, mentre il Festival è divenuto per la prima volta un “evento diffuso”, realizzato assieme alla Tucker Film e sincronizzato con i 9 giorni di programmazione: FEFF on Tour. Un’esperienza di viaggio che ha portato in oltre 20 sale italiane quattro gioielli asiatici: due hanno brillato nella line-up dell’anno scorso, Better Days di Derek Tsang (entrato nella finalissima degli Oscar) e I WeirDO di Lyao Ming-Li, due nella line-up di quest’anno, Wheel of Fortune and Fantasy di Hamaguchi Ryusuke, e l’esplosivo Shock Wave 2 di Herman Yau, interpretato da Andy Lau, a cui è spettato il compito di aprire il FEFF online sulla piattaforma gestita con il supporto tecnico di MYmovies.
Fonte consultata:
Pagina Ufficiale Far East I, II
I film che ho visto sono giapponesi e sono stra contenta che un'opera come Midnight Swan abbia vinto poiché ha davvero tanto, tantissimo da raccontare e sa farlo emozionando profondamente.
Sono altrettanto felice del secondo posto: la commedia normale più a-normale che ci sia. Amo Ryo Narita così eccelso in questo ruoli "a-normali".
Se tutto dovesse tornare alla normalità e quindi il prossimo anno tornare a fare fiera dal vivo, con gli amici e i volti e il calore delle persone, il mio cuore sarebbe assai combattuto tra il Comicon e l'estremo nord perché ahimè temo proprio che le date coincideranno. Mha...inutile starci a pensare ora.
Purtroppo ho cercato di seguire in ordine e dare priorità alle proiezioni uniche sperando di riuscire a recuperare gli altri film che poi alla fine non ho visto. Diciamo che come selezione di film visionati sono stato più soddisfatto l'anno scorso, anche se devo dire che quelli che ho visto quest'anno mi son piaciuti tutti.
Alla fine ho visto questi:
SHOCK WAVE 2
UNDERDOG, PART 1
UNDERDOG, PART 2
JIGOKU-NO-HANAZONO OFFICE ROYALE
BLUE
WHEEL OF FORTUNE AND FANTASY
BEFORE NEXT SPRING
ENDGAME
INFERNAL AFFAIRS
In pratica mi sono fatto una scorpacciata di film con Andy Lau
Spero che in qualche modo gli altri film vengano messi a disposizione in tempi brevi, anche se speravo di vedere i film della passata edizione su Fareastream ma per ora ancora nulla.
Ho notato anche io le proiezioni in sala dei film del FEFF, purtroppo in orari non sempre comodi, ed è comunque un bel traguardo considerato quanto questi film non trovino normalmente spazio nelle sale (e il pubblico, lo si è dimostrato, esiste).
Mi trovo d'accordo sul premio a L'immagine ritrovata di Bologna, ormai il suo nome lo rivedo spesso per via di tutti i film restaurati e riporatati di recente anche nelle sale con i film di Wong Kar Wai (non li ho potuti vedere tutti purtroppo). Questo a dimostrare come è importante valorizzare e rendere disponibile un certo tipo di cinema e soprattutto preservarlo.
Grazie mille
Mi piacerebbe poter una volta partecipare dal vivo, ma purtroppo Udine è davvero lontana..... Spero continueranno a mantenere anche la versione online, è un modo alternativo per sostenere e godere della cinematografia orientale
Hai ragione, l'idea è balenata anche a me. Però prendere e stare una settimana intera ad Udine con tutti i problemi del caso non è cosa da poco. Inoltre mi chiedevo giusto come fosse presenziare là: con tutti quei film come ci si muove? Non si può vedere tutto e non penso si possa vivere in sala (tra l'altro mi pare di capire che siano sale diverse in luoghi diversi, o sbaglio?). Online a parte le proiezioni uniche si può scegliere quando e come vedere i film e non è poco. Purtroppo a mio avviso vedere tutto è impraticabile e pur capendo che ha senso che la visione sia permessa solo nel periodo del festival, mi piacerebbe veramente molto che ci fosse una finestra più ampia per vederli.
Anche perché il festival è bello e tutto, ma poi la maggior parte di questi film non ha una commercializzazione da noi che porti loro qualche soldo. A questo punto non sarebbe male metterli online in breve tempo così da permettere a tutti di fruirne e prendere soldi dagli abbonamenti (anche se mi piacerebbe vederne qualcuno finire in home video).
La modalità on-line che permette di seguire senza spostarsi non è affatto male!
- Office Royale: semplicemente stupendo, divertentissimo e geniale sotto tantissimi punti di vista. Personaggio fantastico quello di Ran (e poi, Alice Hirose...)
- Last Of The Wolves: bellissimo, crudo e con diversi colpi di scena... cosa vuoi di più dalla vita???
Io direi proprio di no... è strettamente legato al precedente: dal comportamento del protagonista alla vera e propria storia del secondo film (basata sull'arresto/morte dei "capoccia" nel film precedente).
Alla fine, la mia top 3 è:
1) Limbo
2) Midnight Swan
3) Bwakaw
Tra quelli che non ho visto, mi spiace soprattutto di essermi perso My missing valentine, Please don't save me e Voice o silence, ma miracoli non ne potevo fare! Spero che almeno qualcuno di questi venga inserito più avanti su FarEastream.
E' vero che è strettamente legato al precedente ma quello che volevo dire è che si capisce tutto benissimo, non rimangono punto oscuri o non spiegati che si potevano capire solo guardando il primo.
L'unica speranza è che escano in homevideo (di solito li edita la Tucker Film) oppure che vengano caricati sul servizio streaming a pagamento FarEastream. Ma moltissimi dei film che vengono presentati a questi festival poi purtroppo "scompaiono" nel nulla.
Questo in particolare è un peccato perché almeno i sottotitoli sono già stati creati. Mi rendo conto che un'edizione home video senza doppiaggio da noi è impensabile, ma così si spreca un lavoro già fatto.
La speranza è che almeno alcuni vengano riproposti al cinema dato che ora sembra ci sia un po' più di movimento in tal senso, però ho idea che con il ritorno alla normalità non ci sarà più tanto spazio per questi film di nicchia (il lato positivo della pandemia è che si sono aperte anche queste possibilità).
FarEastream per ora lo vedo un po' a rilento nell'aggiungere titoli a catalogo.
Complimenti agli organizzatori, tanta varietà di generi nell'offerta e soprattutto grande cinema di qualità accessibile anche online.
Ancora complimenti per il premio strameritato a Eiji Uchida, vecchia conoscenza del Far East Film Festival, che ha scritto e diretto un film di struggente bellezza.
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