Un giorno, nella sua classe arriva Miyako, figlia di un’istruttrice di danza classica. La passione che la ragazza mostra per la danza riaccende in Junpei la voglia di ballare, desiderio in realtà mai sparito in lui del tutto. Riuscirà il giovane a liberarsi dalle catene che si è imposto e a spiccare finalmente il volo sul palcoscenico della danza classica?
Leggendo le prime pagine di Dance Dance Danseur ci si rende subito conto che siamo di fronte a un’opera ambiziosa, allegra, ben studiata e dal grande potenziale. L’autrice utilizzando la tematica della danza, argomento già ampiamente sfruttato da molte sue colleghe, riesce in maniera fresca e diretta a creare una storia dal taglio moderno e accattivante che ben si adatta a tutti i tipi di lettori.
Infatti anche se di primo acchito si può erroneamente credere che quest’opera sia destinata ad un pubblico di ragazze, in realtà non è così: serializzato sulla rivista Weekly Big Comic Spirits di Shogakukan, Dance Dance Danseur è a tutti gli effetti un manga seinen, indirizzato perciò ad un pubblico maschile.
Quello che affascina da subito sono le caratterizzazioni dei vari personaggi presenti nella storia. In particolar modo Junpei Murao, il nostro protagonista, è il classico adolescente: allegro, svogliato, energico, amichevole, timoroso, allupato, insomma tutto quello che ci si aspetta da un teenager, ma con la caratteristica che il suo cuore palpita d’emozione quando pensa alla danza.
La caratterizzazione di Junpei risulta molto interessante poiché, anche se la danza gli dona gioia e serenità, è costretto ad abbandonarla per un grave lutto che lo colpisce in giovane età, decidendo da quel giorno di vivere una vita “non sua” per meglio aderire alle aspettative del mondo che lo circonda.
Pensiero comune, ahimè, è quello di associare all’immagine dei ballerini classici quella di ragazzi effeminati e di credere che il balletto interessi solo a un pubblico prevalentemente femminile e omosessuale, ma è proprio qui che la Asakura dà il primo scossone.
Junpei risulta essere il classico ragazzo cisgender, si addormenta durante le esibizioni di danza perché le trova noiose, non è un tipo solitario, anzi ha un folto gruppo di amici, non disdegna di fare a botte ricoprendo anche un ruolo da bullo, insomma sembra condurre una vita più che spensierata; allora perché nei suoi occhi si legge sempre un velato senso di smarrimento?
Indubbiamente il grave lutto che ha subito lo ha condizionato più di quando gli altri credono, portando il piccolo Junpei alla drastica decisione di cambiare il suo aspetto femmineo, ma non effeminato, decidendo di adottare un look più virile e si approccia allo sport preferito dal padre rinunciando alla sua passione. Inoltre si ripete in continuazione, come una sorta mantra, che lui vuole essere figo e virile e tutto quello che può condurlo lontano da questa strada è da evitare o "perché è da sfigati".
Ma come in tutte le storie c’è sempre un evento che rimescola le carte in tavola: questo evento porta il nome di Miyako Godai, compagna di classe e aspirante ballerina, che vedendo un salto di Junpei ne riconosce un passo di danza percependo che sotto sotto al giovane possa interessare il balletto.
Miyako è presentata come il classico personaggio solare, gentile, involontariamente ammiccante - siamo pur sempre in un manga indirizzato ai ragazzi - ma estremamente determinato. Lei vuole a tutti i costi che il nostro protagonista prenda lezioni nella scuola di danza di sua madre, il perché sia così decisa non si capisce, ma si può intuire leggendo il primo volume. Ed è proprio tra quelle quattro pareti ricoperte di specchi che Junpei ritrova quella sensazione, quella esplosione di gioia ed eccitazione che pensava perse ma mai abbandonate.
La felicità con cui finalmente può volteggiare ed esprimersi sono contagiose, ma non è tutto rose e fiori, perché anche se sembra possedere un corpo predisposto per la danza, Junpei deve recuperare il tempo perduto.
Inizia così una serie di lezioni cercando in maniera alquanto maldestra di tenere tutti all’oscuro, continuando a negare intensamente che lui non ci tiene e non vuole ballare.
Anche se il volume risulta molto leggero e scorrevole, affronta al contempo tematiche altamente negative come il bullismo, lo scherno e l’emarginazione.
Lo stesso protagonista, da piccolo, risulta essersi comportato da bullo con un suo coetaneo, e ora che frequenta il liceo, Hyo, la sua vittima, è diventato il suo compagno di classe. Il ragazzo sembra docile ma in realtà cova un risentimento nei confronti di Junpei e nasconde lati negativi, infatti, si scopre leggendo il volume che è diventato bullo a sua volta: una bomba a orologeria che minaccia la tranquillità ritrovata di Junpei.
Questo passaggio da vittima a carnefice, l’etichettare qualcuno in maniera denigratoria o le battutine lanciate a Miyoko, definita una sfigata, rendono la lettura realistica, infatti non è la prima volta che leggiamo o vediamo atteggiamenti di questo tipo in un manga/anime, o peggio nel nostro quotidiano.
Viviamo in una società che indirettamente ci impone un determinato comportamento sociale da seguire: le ragazze vestono in rosa, amano la danza, le cose carine, sono delicate e devono prendersi cura della loro famiglia, mentre i maschi devono amare il calcio, non possono piangere, devono essere dei latin lover e non devono prendersi cura della casa perché “non sono mica femmine”.
In poche parole veniamo continuamente bombardati da stereotipi di genere che sono dei limiti alla nostra libertà individuale e che ci impediscono di essere ciò che davvero vogliamo essere. Per questo motivo è tenero vedere Junpei che, con fare combattuto e fanciullesco, cerca in tutti i modi di reprimere la sua passione ma allo stesso tempo si chiede se è ancora in tempo per poter diventare un ballerino classico, visto che è quello che alla fine vuole essere.
L’edizione di Dance Dance Danseur, che J-POP Manga ci propone, si presenta nel classico formato da 192 pagine B/N, brossurato, con sovraccoperta. I disegni di George Asakura, sinuosi, vibranti, elastici e leggermente sproporzionati hanno un fascino misterioso e ambiguo che si distacca molto dallo stile che ci si aspetterebbe da un manga per ragazzi, ed è proprio per questo motivo che tale opera potrebbe essere non compresa immediatamente da un lettore poco preparato a questo stile grafico e rischiare di rimanere sullo scaffale. L’unica nota dolente, per quanto riguarda il sottoscritto, è l’eccessivo ed invasivo font utilizzato per il titolo, che purtroppo copre mezza copertina e di conseguenza non lascia spazio alla visione della bellissima illustrazione che vi è sotto. Avrei gradito un font più essenziale e sottile che meglio si adattasse all’elemento danza.
Dance Dance Danseur 1
Junpei Murao è un ragazzo di 13 anni. Nonostante fin da bambino nutra una profonda attrazione per la danza classica, decide di abbandonare quella strada per sempre. Finché, un giorno, non incrocia il suo cammino con Miyako Godai, una splendida ragazza che si è trasferita da poco in città. "Facciamo danza classica insieme!" In un mondo in cui può avere successo solo chi è pronto a sacrificare tutto, la forte motivazione di Junpei è ora pronta a esplodere in polvere di stelle!
Prezzo: 6,50 €
Totale voti: 21 1 0
nuriko86
Junpei rimane affascinato dalla danza classica sin da piccolo e vorrebbe praticarla ma, essendo un ragazzo e tutti i commenti che circolano lo fanno desistere. Ma arrivato alle medie viene spronato da Miyako inizia ad avverarsi un sogno proibito
18/12/2023
Riccardo80
A me la danza classica non interessa, e compro pure pochissimi spokon, ma questa storia mi ha preso moltissimo. Dai personaggi, ai temi trattati, alla dinamicità del disegno.
31/05/2022
LaMelina
Interessandomi la danza classica (in realtà ne so solo per Amici di MdF, lol) mi ha subito presa, poi ha tematiche non semplici e personaggi che potrebbero regalare sorprese. Sono curiosa di vedere come Junpei sfonderà nello spietato mondo della danza!
27/12/2022
shinji01
Un manga che sprizza energia da tutte le vignette: la danza abbinata alla giovinezza, l'amore (?) e il rivale. Promette bene
01/05/2022
Zero___Zone
Il Billy Elliot giapponese, un po’ per stigma sociale e un po’ per rispetto verso il padre, reprime la sua passione per la danza con altro, ma la “scarica elettrica”…Buon disegno e lettura scorrevole ma non mi ha convinto al 100%: forse è un po’…scontato?
30/04/2022
Keehlm Fungiolo's baseball bat
Tocca diversi argomenti, tra cui il bullismo, c'è un monologo quasi letterario del protagonista in conflitto con sé stesso. L'unico difetto sono gli occhi all'ingiù, come se fossero tutti sempre tristi.
22/04/2022
CloveRed
Una storia giovanile, moderna, accattivante, ironica e piena di passione. Con abile maestria la Asakura crea una storia sincera e toccante che cerca di abbattere gli stereotipi di genere. Consigliato a chi insegue con bruciante passione i propri sogni.
21/04/2022
guy
Proprio un bel volume. Interessante questa tema della mascolinità tossica..., spero che Junpei la supererà in non molto tempo. Bella anche la parte finale con il suo rivale?
13/04/2022
Rory-84
Molto, molto carino! Una bella storia con un tratto decisamente dinamico energico e nervoso come il suo protagonista. Mi piace il parallelo errato con la virilità. Ora serve un secondo volume in crescendo e spero con tante parti dedicate alla danza.
12/04/2022
Altri Voti
12
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Funghetto86
Non si grida al miracolo ma si fa leggere con piacere nonostante a me la danza anche no. È riuscito a coinvolgermi per quanto lo possano fare questo tipo di storie. Alcune note sui termini della danza che mi aspettavo di trovare e per fortuna ci sono.
28/10/2022