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Fonte consultata:
Screenrant
Il binge watching è un must di Netflix, caratterizza la piattaforma fin dall’esordio e ha cambiato negli anni la modalità con cui gli utenti usufruiscono delle serie televisive. Però sembra che Netflix stia pensando di passare alla più classica modalità di una puntata a settimana.
Il cambiamento è probabilmente dovuto alla guerra dello streaming degli ultimi anni, e alla sempre maggiore concorrenza di altri colossi dell’intrattenimento come Disney+, Prime Video, Apple TV+ ed altri. Questa maggiore disponibilità di titoli originali, rispetto a quando Netflix si è lanciata sul mercato, sta creando un’enorme pressione su come i loro show originali possono ottenere dei risultati nel tempo.
Netflix, per via di serie che non hanno ottenuto i risultati sperati o per via dell’accanita concorrenza, sta perdendo diversi abbonati e già da un po’ di tempo sta pensando a come correre ai ripari, un esempio è la nuova formula di piani meno costosi con pubblicità. La sempre maggiore importanza con cui Netflix segue i risultati dei propri show, nella prima settimana e nel primo mese di trasmissione, ha riacceso il dibattito se il binge watching è veramente il miglior modello da utilizzare.
Sembrerebbe che Netflix stia sul punto di introdurre un grande cambiamento. Al momento la cadenza settimanale viene utilizzata solo per alcuni reality, ma potrebbe a breve interessare anche le serie originali più importanti, in modo da mantenere gli spettatori coinvolti per un maggior periodo di tempo. Da questo punto di vista alcuni esperimenti sono già iniziati, la quarta stagione sia di Ozark che di Stranger Things sono state infatti divise in due parti rilasciate a breve distanza di tempo l’una dall’altra.
Naturalmente le due diverse modalità di visione hanno pro e contro, da un lato il pubblico può usufruire dello show tutto insieme, senza preoccuparsi di incorrere in spoiler, ad esempio sul finale della quinta stagione di Cobra Kai appena rilasciata. Dall’altro lato non si ricevono i benefici del passaparola, per aumentare il pubblico che segue lo show man mano che gli episodi vengono rilasciati. Quindi per Netflix è un lungo cammino e una decisione importante da prendere, anche se al momento non sembrano pronti a cambiare, infatti il rilascio della quinta stagione di Stranger Things è stato confermato in binge watching.
Il cambiamento è probabilmente dovuto alla guerra dello streaming degli ultimi anni, e alla sempre maggiore concorrenza di altri colossi dell’intrattenimento come Disney+, Prime Video, Apple TV+ ed altri. Questa maggiore disponibilità di titoli originali, rispetto a quando Netflix si è lanciata sul mercato, sta creando un’enorme pressione su come i loro show originali possono ottenere dei risultati nel tempo.
Netflix, per via di serie che non hanno ottenuto i risultati sperati o per via dell’accanita concorrenza, sta perdendo diversi abbonati e già da un po’ di tempo sta pensando a come correre ai ripari, un esempio è la nuova formula di piani meno costosi con pubblicità. La sempre maggiore importanza con cui Netflix segue i risultati dei propri show, nella prima settimana e nel primo mese di trasmissione, ha riacceso il dibattito se il binge watching è veramente il miglior modello da utilizzare.
Sembrerebbe che Netflix stia sul punto di introdurre un grande cambiamento. Al momento la cadenza settimanale viene utilizzata solo per alcuni reality, ma potrebbe a breve interessare anche le serie originali più importanti, in modo da mantenere gli spettatori coinvolti per un maggior periodo di tempo. Da questo punto di vista alcuni esperimenti sono già iniziati, la quarta stagione sia di Ozark che di Stranger Things sono state infatti divise in due parti rilasciate a breve distanza di tempo l’una dall’altra.
Naturalmente le due diverse modalità di visione hanno pro e contro, da un lato il pubblico può usufruire dello show tutto insieme, senza preoccuparsi di incorrere in spoiler, ad esempio sul finale della quinta stagione di Cobra Kai appena rilasciata. Dall’altro lato non si ricevono i benefici del passaparola, per aumentare il pubblico che segue lo show man mano che gli episodi vengono rilasciati. Quindi per Netflix è un lungo cammino e una decisione importante da prendere, anche se al momento non sembrano pronti a cambiare, infatti il rilascio della quinta stagione di Stranger Things è stato confermato in binge watching.
Fonte consultata:
Screenrant
Quanto alle mie abitudini di spettatrice, tendo a fare poco binge watching: per le serie molto brevi, aspetto che siano online per vedere le puntate tutte insieme, ma comunque nel giro di qualche giorno e solo se le amo davvero faccio binge watching; quando sono più lunghe o non ce la faccio ad apsettare, invece, cerco di vedere una puntata a settimana.
Ma certo, non si discute se guardare TUTTA la serie in una volta o 1 episodio alla settimana ma il fatto che ci impongano di guardare non piu' di un episodio alla settimana arbitrariamente perché, secondo loro, gli produrrà maggiori introiti ...
Il problema è che a me non frega proprio nulla dei loro introiti ... io sono il consumatore e, dato che pago, desidero il servizio secondo mio gusto e necessità che, nel mio caso, è quello di avere tutta la stagione (o le stagioni disponibili) in modo da gestirmi la visione come meglio credo (che poi e' il motivo per cui ho sottoscritto Netflix):
1-2-3 episodi a sera o tutta la stagione in un giorno, piuttosto che 1 episodio a settimana ... ma dev'essere a mia discrezione altrimenti (ribadisco sempre per me) il servizio streaming non ha alcuna utilità, non coincide con le mie esigenze e quindi cancellerei la mia sottoscrizione anche perché le alternative certo non mancano.
È Netflix l’eccezione, il restante già sfrutta la distribuzione settimanale
Speriamo che sia solo un rumors.
Non mi pare che Prime abbia distribuzione settimanale (almeno non su tutte le serie)
E cmq se vanno tutte su distribuzione settimanale non c'è problema, inizierò ad attivare sottoscrizioni a singhiozzo in modo da raggruppare quelle 3-4 serie complete, guardarmele nel mese per poi cancellare in attesa del prossimo periodo.
Per quel che mi riguarda da me vedranno comunque meno denari grazie alla loro politica ... peggio per loro.
Ma chi ha detto che lo vedo tutto subito? Uno che ha a disposizione tutti gli episodi non per forza di cose se lo guarda tutto di fila, può anche scegliere di vedere 2 puntate per volta, o addirittura una puntata alla settimana o quando ha tempo durante un viaggio sul treno o altro....
Ma poi 'sta cosa del "tu non sai...". Vabbé non ho parole....
Che vuoi un applauso?
Ma ognuno potrà vedere come cavolo gli pare e piace le serie, invece no, devono arrivare i soliti sommelier di 'sta cippa a dire a tutti come devono essere viste le cose.
A me, per dire, non piace vedermi trilogie intere di fila o guardarmi 20 puntate di seguito, ma fintanto che a chi piace non rompe le palle al prossimo saranno anche cavoli suoi come guarda le cose, no?
Madonna l'arroganza di certe persone mi fa impazzire....
Vuoi guardare una puntata a settimana, va benissimo, non è mica un problema, è il tuo modo di goderti qualcosa, ma perché devi arrogarti il diritto di fare la predica alle altre persone?
Ci sono tanti altri qui che hanno scritto la loro opinione dicendo di preferire uno o l'altro per varie ragione senza scadere nel "il mio è il modo migliore di gustare le cose gne gne gne"
Scusate l'OT e i toni usati, ma gli utenti con le manie da saccenti tuttologi mi fanno partire i cinque minuti.
Per gli anime ad esempio la distribuzione settimanale è quella più adatta, ma anche per le serie si può fare così. Tipo rilasciare un doppio episodio alla settimana piuttosto che uno solo.
Non è tanto che non ha funzionato, è più il fatto che rilasciare serie un episodio alla volta potrebbe garantire a Netflix delle maggiori entrate. Potrebbe, perché poi è tutta da verificare sul campo questa strategia.
io ho comprato un servizio che funzionava in una certa maniera e probabilmente mi è piaciuto in quel modo, se poi col tempo cambia al tram si attaccano loro, non di certo io, dato che ho il potere di scegliere. in più, se mai si dovesse verificare che siano in tanti a disdire, poi di riflesso ti ci attacchi tu e tutti gli utenti della piattaforma indistintamente, fidati.
Ti avviso che sei stato tu a quotarmi e prendermi per il culo... io ho solo detto la mia senza citare nessuno. Ti arrabbi e alla fine sembra quasi che la pensi come me ...
Comunque se a te va bene che un tizio si guarda qualcosa sul treno posso dire che per me sbaglia?
Non era una presa per il culo, era una constatazione di fatto, chi dice "si stava meglio prima", "tutto prima era meglio", senza però dare peso a queste affermazioni ma basandosi solo sui propri sentimenti, sono i vecchi che guardano al passato con le lenti della nostalgia. Che è una tendenza normale dell'essere umano ad archiviare i momenti più belli e ad eliminare quelli più brutti nel lungo periodo.
Non è vero che sei un "boomer"? Beh mi spiace ma non hai scritto niente per affermare il contrario.
Sottolineo che non ho nulla contro la tua affermazione iniziale
che è una tua opinione validissima, ma tutto quello che sta dopo che è un problema, il finto fatalismo condito dalla nostalgia.
Puoi benissimo avere le tue opinioni a riguardo (fintanto che si argomenta) ma la parola "sbagliato" indica qualcosa di assolutistico, e quando si parla di "piacere personale" (che non rientra in ambiti di legge), vuol dire avere una visione bidimensionale.
Secondo te vedere qualcosa sul treno non permette allo spettatore di gustarsi la serie perché si è distratti? Opinione perfettamente condivisibile, ma non è che quello che lo fa SBAGLIA.
Comunque direi di finirla qua, mi scuso per i miei toni se sono stati esagerati.
SE tanti dovessero disdire, sicuro. ma è tutto da vedere. Anche ogni volta che hanno aumentato il prezzo dell'abbonamento molti dicevano che avrebbero disdetto l'abbonamento, ma poi tanto in numero di abbonati continuava ad aumentare comunque.
Ma siamo d'accordissimo, e comunque la preferenza personale non cambia a prescindere, cambierà solo la libertà di continuare ad esercitarla o meno, tu (per dire) sarai libero (?) di guardare 1 o 2 episodi a settimana, io invece non sarò più in grado di fruire di tot numero di contenuti nella maniera che più preferisco.
Il discorso prezzo, vero, ci sta, ma se tu aumenti il prezzo di un servizio che mi piace, appunto, probabilmente continuerò a pagare comunque l'abbonamento, ma se poi il servizio me lo rendi (ed è soggettivo) meno attraente che garanzià c'è che io voglia continuare a pagarlo?
Non c'è bisogno di scusarsi, a volte i miei toni sono ben peggiori. E' un discorso che porta via tempo e che ho già affrontato altre volte anche qui ... sarò brevissimo...
Boomer so cosa vuol dire, ma ogni volta si tira fuori sta cosa e capisci che il discorso a questo punto è già chiuso se uno si pone così. Qui non si parla "ai miei tempi" ... perchè ti dirò, e ti farà arrabbiare, è sbagliato, totalmente. Perchè? Perchè non è una questione generazionale, ma epocale, quindi un tantino diverso. Su vari livelli, scale, ecc.ecc. Personalmente io da giovane non criticavo la musica il cinema i cartoni di una volta, anzi, li guardavo e ascoltavo e li apprezzavo. Mio padre nei 70 ascoltava di tutto, di ogni decennio, ed era uno che tornava a casa coi vinile dei Kraftwerk! E ti ho detto tutto. E quando scoppiò l'animazione in tv da noi era il primo a seguirli (e i classici li rivede tutt'ora) ... Non esiste nell'arte vecchio. Quando si apriva un libro di cinema/musica, ci si imbatteva in articoli anche filosofici-scientifici, sulla visione. E la visione, l'immagine, ha le sue leggi (non scritte), che tutti hanno rispettato per 100 e oltre anni ... Io sono cresciuto così. Imparando questo. Infatti a livello musicale cinematografico animato videoludico il 900 è stato qualcosa di irripetibile. Non lo dico io eh ... sono fatti ... approfondisci se non mi credi. Dicevo, e questo perchè? Perchè esistevano dei ritmi, delle leggi, come detto prima. Dai 2000 in poi queste leggi, questi ritmi, hanno iniziato a crollare, il cambiamento (ci dicevano) non toccherà le fondamenta. Invece pian piano hanno devastato tutto. E tu mi dici che sono discorsi da boomer? In questa rivoluzione digitale l'immagine è DIO. Foto, video, tutto sputtanato, usa e getta. Nulla rimane in mente. Quando Barbera (critico e direttore del Festival di Venezia) su RAI1 si permette di dire che i giovani oggi hanno il diritto di guardare i film dove come e quando vogliono con ogni mezzo, per me sbaglia eccome, e meriterebbe 6 mesi di galera...
La rete, lo scarico selvaggio, youtube ecc.ecc. hanno velocizzato questo processo. I ragazzi hanno iniziato a vedere tutto e subito. Dalle masse che andavano nei cinema, si è passati alle masse che guardano su pc, sulla strada, sul cesso, sul treno. E per te è giusto? E' egualitaria la visione tra cinema - schermo tv (possibilmente grande), cellulare? La serialità rimane impressa se viene condensata in 4 ore di visione o diluita in più giorni? E dove sta la bellezza dell'attesa? Il mollare tutto per l'appuntamento quotidiano?
Le generazioni di oggi hanno voluto questo, e se permetti a me non va bene ed è ovvio, quindi, che per me è sbagliato il loro approccio ... c'è bisogno di una rieducazione alla visione - e non solo quella - perchè oggi si è distrutto le riviste, il cartaceo, il cinema, la socialità coi videogiochi, i giochi da strada, l'homevideo, i negozi di musica, ecc.ecc. tutto in nome del progresso. Dicono, dei tempi che cambiano. Se campo, ci risentiamo fra 30 anni, vediamo cosa resterà di questa visione ventennale...
Apprezzo il fatto che ti sia preso il tempo di dare la tua visione e di argomentare il tuo punto di vista, ma purtroppo io non la vedo così.
Il tuo discorso è qualcosa che si è letto tante volte nel corso della storia, ed esce ogni qualvolta che ci sono i grossi cambiamenti tecnologici e generazionali.
Dopo aver vissuto abbastanza anni e si è diventati adulti si acquisisce la così detta "consapevolezza di se stessi", cioè, si decide da che parte stare nella barricata tra nuovo e vecchio.
è un ricorso storico che avviene ogni secolo o anche prima a seconda dell'avanzare sociale/tecnologico.
Io non lo reputerei come "progresso", ma come "ricambio", per me il progresso è qualcosa di effettivamente tangibile, come ad esempio se in medicina scoprono come curare un malato terminale quello lo reputo un progresso, mentre la metamorfosi della società, dei suoi ideali e della sua cultura è un ricambio.
Allo stesso modo di come cambi una ruota di una macchina, può capitarti la cinesata e bucarsi dopo pochi istanti (regressione), oppure puoi comprarne una uguale (stasi), o una migliore (evoluzione).
Scommetto che nel 1920 se qualcuno avesse sentito gli ACDC probabilmente avrebbe detto "che è 'sta merda", ed altri "mi piace questa roba nuova", e si sarebbe di nuovo formato una spaccatura.
Ogni uomo viene plasmata dalla società in cui vive.
Su una cosa sono d'accordo però, cioè che il mondo 'sta andando a ritmi troppo veloci (non so se è l'alba dei 30 anni hahaha che me lo fa dire), tutto viene creato e consumato così velocemente che basta un attimo di distrazione e ti ritrovi già nel "passato".
Comunque è questo che volevo che ci fosse, un confronto di idee argomentate, grazie per la chiacchierata .
Sta andando a ritmi veloci sì, ma per noi delle generazioni passate. I ragazzini questi problemi non se li pongono visto che non hanno ancora l'età per fare raffronti. Detto questo, per quanto mi riguarda ai ragazzini di oggi non poteva andare meglio di così: in ogni branca dell'intrattenimento hanno a disposizione una gamma di scelta enorme sia dal punto quantitativo che su quello qualitativo. Il problema è che a volte ho l'impressione che manchi l'elemento umano, perchè un algoritmo non potrà mai fare le veci di una persona in carne ed ossa che fa scrematura e selezione e, quando sei alle prime armi in un settore, persone del genere sono insostituibili.
Alla faccia di certa retorica autoconsolatoria, le nuove generazioni non sono peggiori (o migliori, naturalmente) della nostra. Sono diverse, ecco tutto. E, giustamente, vivono nel presente. Quindi piuttosto che mitizzare il passato sarebbe meglio fare in modo che di questo presente possano cogliere il più possibile, renderli curiosi, trasformarli da ricettacoli passivi a persone che coltivano attivamente i loro gusti. E invece devo vedere certi comportamenti da parte di miei coetanei che sono decisamente patetici.
Ma poi, il ragazzino di oggi che va di algoritmo è tanto diverso dal teledipendente degli anni 80 e 90 che passava le ore sul divano a strafogarsi di junk food e a incamerare passivamente quello che il palinsesto televisivo gli propinava?
Detto ciò però mi fa comodo avere tutti gli episodi disponibili in modo da poterli guardare quando più mi fa comodo senza dover aspettare.
La cosa più irritante per me restano gli spoiler quando ancora non ho visto un episodio o finito una serie.
Se Netflix adotterà questa politica mi adatterò (e forse aspetterò che vengano caricati tutti gli episodi prima di iniziare la visione, evitando il più possibile gli spoiler).
Sono d'accordo con te al 101%
Non so come li hai vissuti tu, ma da me, dai miei parenti, amici, conoscenti, insomma il mio microcosmo, no. Nessuno era spaparanzato sul divano con junk food (forse mangiato 3 volte in tutta la mia vita) a subire il palinsesto. Si usciva da scuola e si correva a vedere Ciao Ciao, si finivano i campiti entro le 16 perchè iniziava bim bum bam, si stava tutta la famiglia a vedere in prima serata, durante la cena, le 20, serie tipo Lady Oscar. O magari Rocky Joe o Bem preserale... trovarsi il giorno dopo a scuola a commentare l'episodio. Ma anche fuori a giocare a pallone in piazzetta, nei campetti, con la bmx, nelle sale giochi, all'angolo tutti riuniti, a fare avventure sotto i ponti, nei boschi, nelle case abbandonate, giocare a figurine, a scaricabarile, un due tre stella ecc.ecc., entrare anche solo a guardare i negozi pieni di giocattoli, andare ai concerti, in discoteca, alzare le chiappe e andare a suonare il campanello per chiamare gli amici, inventare giochi sempre nuovi, attaccare ruote negli sportelli degli armadi e scendere a manetta, conoscere amichette senza filtri/social/schermi ma direttamente guardandoci negli occhi, o facendo gli scemi, o le battute, ecc.ecc., comprare videogame in negozi strapieni, affittare vhs, comprare vinili/musicassette/cd, o magari andare al cinema a 10 anni per vedere i Goonies, Labytinth, Gremlins, Piramide di Paura, Legend, Breakfast club, ecc.ecc., ecc.ecc.ecc.ecc.
Insomma, non certo stare spaparanzato su un divano a subire il palinstesto (e che palinsesto! Trova le differenze con oggi). Probabile che ci fossero, gli spaparanzati, pochissimi, uno, due... di più, ma sempre pochissimi. E tu mi vuoi venire a dire che è la stessa cosa con i tempi di oggi?
Una società per la maggior parte derivata, incuffiati dalla mattina alla sere, spaparanzati nella postazione da gioco, soli, che parlano e giocano, ci dicono, con il mondo. Che in un negozio di dischi non ci sono mai entrati. Dato che ci sono, non vorrei passare per vecchio e per voi, in questo sito, passo molte volte ma ascolta: quando avevo 16/17 anni ed entravo in un negozio di dischi trovavo una varietà di clienti, se chiedevi ai tuoi contemporanei ti piace la musica, parlandoci ti accorgevi che avevano una cultura ottima, non solo quella degli 80, ma soprattutto dei 70-60 ecc.ecc. Ci si scambiava opinioni e gruppi che non si conoscevano ancora. Uguale col cinema, con la penna a segnare titoli nei pezzetti di carta ecc.ecc. Ora, tu pensi che i ragazzi di oggi abbiano la stessa cultura/curiosità ? Io ci ho parlato parecchio coi ragazzi/ragazzini ... Tu pensi che oggi conoscono gli anime degli anni 60-70-80?
Tu pensi che la curiosità sia la stessa?
Una generazione cresciuta tra film commerciali marvel, remake, prequel, sequel, reboot, saghe, derivazioni e citazioni selvagge, contenuti ridotti all'osso, velocità estrema, quasi sempre tratti da storie vere, da libri, da fumetti, pochissime idee originali, cg a profusione, fotorealismo ricercato, abbattimento della fantasia in favore del plausibile e scientificamente possibile, ecc.ecc.
Io penso che oggi l'ignoranza dilaga, e che sia la generazione più plagiata e manipolabile della storia. Gli influencer sono nati in questi 20 anni non prima. Per te/voi non fanno danni?
Ti dirò: c'è un noto influecer/youtuber esperto del Giappone, senza fare nomi, che vive in Giappone, che proprio giorni fa ha pubblicato un video parlando che tutte le cose negative che si raccontano sul Giappone sono false, idiozie, invenzioni ecc.ecc.
Sono rimasto sconvolto dalle castronerie che stava raccontando! Quante falsità! Anche io ci vivo e ti posso assicurare del mucchio di stronzate che divulga. Ma la cosa impressionante, scioccante, era i mila commenti ma ancor di più l'oltre il milione di visualizzazioni!!! Tu pensi che quel milione, ad essere buoni facciamo la metà, non è stata influenzata, ingannata, plagiata? A giudicare dai commenti direi proprio di si. Così è uguale in ogni ambito artistico e no ... questa è la gioventù di oggi che ha fatto a meno dei critici perchè io io io io io io...
Ultimo esempio e chiudo: su un articolo di Filmtv, anni fa, credo fosse Pezzotta o Sangiorgio, durante una lezione di cinema all'università, chiese di alzare la mano chi avesse visto 2001 e Arancia Meccanica. In tutta l'aula solo un paio lo fecero. Amaramente chiuse l'articolo dicendo: è finita.
Pensate che siamo vecchi? Che non esista un problema oggi? Che il cambiamento, la diversità generazionale basti a giustificare questo?
E c'è tanta altra roba di cui parlare ...
Bene, scusate la lungaggine ...
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