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8.0/10
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Una gran bella sorpresa.

Kakushi Goto è il giovane padre di Hime, una dolce bambina di dieci anni. La madre non sappiamo che fine abbia fatto, la sua sorte è avvolta dal mistero, fatto sta che Kakushi si trova a crescere la bambina da solo. È un padre ammirevole: attento, affettuoso, pronto a fare qualunque cosa per sua figlia, e proprio per questo, per proteggerla, decide di tenerla all’oscuro del suo lavoro. È infatti un autore di manga un po’ sconci, e pensando che questo lavoro imbarazzante potesse arrecare a sua figlia difficoltà sociali e derisione, decide di tenerlo segreto.
Il titolo “Kakushigoto” non è stato scelto a caso: leggendolo tutto attaccato in giapponese, significa infatti “segreto”, ma è anche il nome del protagonista (Kakushi Goto, appunto).
Assisteremo dunque alle simpatiche situazioni in cui si verrà a trovare e ai salti mortali che faranno lui e i suoi collaboratori, nel tentativo di mantenere il segreto e dissimulare ogni indizio agli occhi della figlia.

Detta così, potrebbe sembrare una robetta comica senza spessore, e in effetti superficialmente si presenta come una commedia allegra e spensierata, tuttavia è in grado, quando meno te lo aspetti, di tirar fuori dei momenti amari e melanconici che sono come stilettate improvvise, colpiscono dritte al cuore. È questo il grande pregio di questa serie, il gusto agrodolce che lascia in bocca ogni puntata. Ridi, ti diverti e poi un pensiero malinconico di Kakushi o Hime ti fa inumidire gli occhi.

I personaggi sono stupendi. Hime è una bambina tenerissima, si preoccupa per il suo papà, cerca a modo suo di aiutare la famiglia. Kakushi in casa è un padre amorevole, si sente onorato di essere padre di Hime, fa l’impossibile per lei. Al lavoro rappresenta la quintessenza del mangaka sotto stress.
Anche i personaggi secondari sono ottimi: dalla maestra d’asilo Ichiko che fraintende sempre, ai collaboratori pronti a parodiare impietosamente il mondo dei mangaka, per culminare con quell’ignobile mentecatto di Tomaruin, l’editore imbecille che ogni volta che apre bocca combina disastri (da morire dalle risate).

Un cartone animato delizioso che riesce a emozionare e che consiglio a chi cerca una visione leggera che strappa sorrisi e talvolta anche una lacrima.