"Nella relazione della JNPTAC era incluso lo shoujo magazine Sho-Comi di Shogakukan, al top della lista dei manga che non dovrebbero essere letti dai bambini. La decisione era basata su un questionario sottoposto nel novembre 2006 ai genitori di bambini e ragazzi di elementari e medie inferiori."
Perché il questionario non lo pongono direttamente ai lettori, cioè a ragazzi e ragazze? Perché in questi casi si tira in campo SEMPRE l'opinione dei genitori come fosse l'unica possibile, e NESSUNO si chiede mai cosa ne pensino i diretti interessati? Non sto dicendo che l'opinione dei genitori non valga nulla, ma trovo sempre molto curioso che in tutti i casi di questo tipo non sia assolutamente possibile sapere l'opinione dei lettori, come se non esistessero. Dopotutto, se sono LORO i primi a comprare certi manga, ci saranno anche dei motivi: perché non si può cercare di capirli?
Trovo inoltre assolutamente SCORRETTO e PRETESTUOSO mescolare due cose molto diverse: - Fumetti indirizzati a giovani ragazze e ragazzi che parlano di tematiche sentimentali, *anche* con quel che comportano di fisico. - Fumetti indirizzati ad adulti ed esplicitamente pornografici.
Charcharodon
- 16 anni fa
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A scanso di equivoci: ovviamente parlando di scorrettezza nel mescolare le cose non mi riferivo a chi ha dato la notizia (Antonio.), ma all'atteggiamento dei nipponici moralizzatori.
Ribadisco che è scorretto mescolare le due cose: sarebbe come equiparare un pornazzo di quelli pesanti su DVD e per soli adulti con le letterine sulla sessualità che si trovano su Cioè o Top Girl.
Mchan
- 16 anni fa
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Le pressioni arriveranno sicuramente dall'estero, grazie a internet tutti possono scaricare fumetti di qualunque genere, e qualche bigotto politicante yankee avra' certo intimato a qualche politicante nippo (tutto il mondo e' paese del resto, gli scaldapoltrone esistono da noi come da loro) di limitare o debellare hentai, doujinshi e palle varie. Per il resto sono daccordo con Charcharodon, perche' non cheidere ai lettori direttamente? I genitori di oggi sono feccia, lasciano i figli allo sbando davanti a tv e playstation come educatori al posto loro, e poi se ammazzano qualcuno danno la colpa ai videogiochi e fumetti. Dovrebbero internare i genitori e dargli delle botte in testa per raddrizzarli, gente cosi' dovrebbero castrarle seduta stante, non meritano di mettere al mondo figli.
Armisael
- 16 anni fa
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Mah, secondo me questi problemi sono una boiata...da sempre i ragazzetti cercan di mettere le mani sul porno, una più semplice reperibilità cambia davvero poco la questione...il problema come al solito è che mentre una minoranza si arrangia e capisce le cose, tutti gli altri che non ci arrivano, invece di essere "guidati" dalla famiglia si faranno idee sbagliate...e poi giù di psicofarmaci... Comunque questi "minestroni" di cose che tra loro non hanno nulla a che fare sono solo il frutto di menti bigotte ed ipocrite...non bisogna neanche farci caso...tra 20 anni la situazione sarà decisamente diversa...
Boogiepop
- 16 anni fa
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Poi si preoccupano che certe letture possono portare i ragazzi a un interesse prematuro verso il sesso? Oo Ma dove vivono questi qua? ma lo sanno qual'è l'età media dei primi rapporti sessuali? E poi siamo sicuri che chi legge i manga non abbia un rapporto piu' normale di molti altri verso il sesso? non credo che una ragazza che legge shoujo diventa una ninfomane, o un ragazzo che legge un hentai o un lolicon si mette a stuprare a destra e a manca. Siamo sempre li, si mettono a cercare di risolvere problemi accanendosi contro chi non ha nessuna colpa, perchè i criminali veri è meglio lasciarli stare.
kayyam
- 16 anni fa
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@ Dovrebbero internare i genitori e dargli delle botte in testa per raddrizzarli
quoto al 100% queste staffen spedition servono solo a mettersi a posto la coscienza
cartman666
- 16 anni fa
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E' una cosa assurda, tra l'altro il giappone ha uno dei tassi di criminalita' piu' bassi nel mondo, nonostante le efferatezze dei manga , e poi gli adolescenti sono stati sempre attratti dal sesso, non vedo perche' si voglia tenerli bambini per sempre. La sessualita' e' l'istinto predominante nella razza umana, non si puo' reprimere, ma solo assecondare, io ho sempre diffidato da chi fa proclami d'innocenza e di castità, sono sempre le persone davvero deviate.
Antonio.
- 16 anni fa
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A scanso di equivoci, visto che la notizia è mia, voglio solo precisare la mia posizione in merito: Io ritengo che sia perfettamente giusto che il Giappone - finalmente - cominci a porsi il problema di disciplinare la questione delle pubblicazioni a carattere sessuale con questa discussa legge delle "Pubblicazioni Dannose". Ricordo, infatti, che tale legge non vieta la realizzazione e la pubblicazione di materiale dai contenuti adulti, ma solo ne fa una classificazione per età del pubblico. La cosa che ritengo più sconcertante è che fino a poco tempo fa non esistesse in Giappone nessuna legge in materia. A parte che ritengo che certe merde pedo pornografiche non dovrebbero comunque essere realizzate, perché penso che solo la mente di un autore malato le possa concepire, sottolineo sempre che io non sono per la CENSURA! Ma ritengo assolutamente doveroso VIETARE determinate pubblicazioni (film, fumetti, videogiochi) a un pubblico infantile, tramite l'applicazione a tali prodotti di fasce d'età per la destinazione d'utenza.
Cito Charcharodon: "Perché il questionario non lo pongono direttamente ai lettori, cioè a ragazzi e ragazze? Perché in questi casi si tira in campo SEMPRE l'opinione dei genitori come fosse l'unica possibile, e NESSUNO si chiede mai cosa ne pensino i diretti interessati? Non sto dicendo che l'opinione dei genitori non valga nulla, ma trovo sempre molto curioso che in tutti i casi di questo tipo non sia assolutamente possibile sapere l'opinione dei lettori, come se non esistessero. Dopotutto, se sono LORO i primi a comprare certi manga, ci saranno anche dei motivi: perché non si può cercare di capirli?"
-Prima di tutto perché sono i genitori a sborsare i quattrini per ciò che comprano i loro pargoli, quindi i primi responsabili sono proprio costoro; -Secondo, sarebbe davvero puerile porre tali domande a dei bambini/ragazzini: è ovvio che ti direbbero "Sì! Sì! Li vogliamo leggere!". Allo stesso modo in cui sarebbe idiota far decidere ai bambini se andare a scuola oppure no. Preferirebbero certamente passare il loro tempo alla Play o in qualunque altro modo. Non si nasce 'adulti', per cui fino ad una certa età è sacrosanto che debbano essere i genitori a educare e decidere per i propri figli (che poi ci riescano effettivamente, questa è un'altra storia...)!
Epicuro
- 16 anni fa
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Il maggior problema nel legiferare su certi argomenti è che alla fine si va a colpire molto spesso chi non aveva nulla a che fare con il "problema" che si voleva regolamentare. Nel caso di produzioni pedopornografiche non si andrebbe a colpire certo un mercato che continuerebbe ad ingrassarsi nei propri territori sotterranei, mettendo vincoli e leggi si andrebbe a colpire anime e manga del tutto esenti da colpe. Diciamoci la verità, quanti titoli perfettamente innoqui andrebbero a scontrarsi con la miopia di chi dovrà far rispettare la legge? Il caso Dragonball qui in Italia dovrebbe far riflettere. Chiarisco che anchio sarei per dare delle regole in certi territori a rischio ma sono anche conscio che il tutto si trasformerebbe ben presto in una caccia alle streghe. Il problema probabilmente è questo alla fine. Chi mi garantisce che un domani Evangelion (è un titolo totalmente preso a caso) non possa essere considerato un titolo che propaga pedofilia? E chi mi assicura che una qualche legge potrebbe regolamentare il mercato sommerso della pedopornografia senza far terra bruciata attorno a sé colpendo a testa bassa chiunque solo lontanamente venisse sospettato di infrangere le regole. Lo so, sto andando fuori dal discorso strettamente legato alla notizia riportata da Antonio ma credo che in questi casi il problema vada osservato da distante, nella sua intera complessità. Risposte? Su due piedi non ne ho di certe. Purtroppo.
Alla prossima
Charcharodon
- 16 anni fa
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@Antonio. Come ti puoi immaginare, se ti ricordi una nostra vecchia discussione su argomenti simili, non sono assolutamente d'accordo su quasi tutto quello che dici. Ma non ho né tempo né voglia di spiegare i dettagli, altrimenti scriverei un papiro interminabile...
Ti faccio solo notare che se, secondo te, fino a una certa età (ma quale, poi? 10? 12? 14? 16? 18? oltre?) è "sacrosanto" che i genitori decidano per i propri figli, a questo punto non possiamo più obiettare NULLA a quella gran parte dei genitori che accetta e vuole che gli anime in TV siano censurati per poter "proteggere" i pargoli.
E mi fermo qui, per evitare inutili sbrodolamenti nella discussione. Mi permetto solo di aggiungere che, per quanto mi riguarda, l'obbligo scolastico potrebbe anche essere tolto: a tutt'oggi è più dannoso che utile.
@Epicuro Il problema di ogni tipo di censura o divieto sull'espressione artistica o d'opinione è proprio questo: mancherebbero dei criteri *sufficientemente oggettivi* per separare il grano dal loglio. Possiamo proibire l'omicidio, perché è relativamente facile stabilire quando si tratta di un assassinio effettivo. I casi dubbi sono una minima parte. Ma se proibiamo le "opere dannose"? Come si fa a decidere se un'opera è o meno "dannosa"? E soprattutto CHI lo deciderà? I casi dubbi saranno troppi, e soprattutto saranno *troppo alte* le possibilità che qualcuno ABUSI del divieto per proibire o ghettizzare ciò che è scomodo *per lui*.
Ma qui mi sa che stiamo andando decisamente OT, anche se la discussione è interessante.
(fortuna che avevo intenzione di scrivere solo due righe!
Antonio.
- 16 anni fa
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Sì, Charcharodon, me la ricordo la discussione ed è vero che abbiamo posizioni diametralmente opposte. Se vogliamo, tutti a questo mondo hanno le proprie ragioni, stupratori, assassini, martiri, santi. Mettiamo tutti sullo stesso piano? Nessuno fa nulla per nulla (a meno di non essere un pazzo). Penso che la libertà maggiore per una società evoluta sia quella di poter decidere di darsi delle regole e seguirle. La scusa del solito "chi decide cosa" è solo un modo per evitare di affrontare i problemi, ma prima o poi bisognerà farlo. Col buon senso, ovviamente, come dissi già a suo tempo, intervenendo col bisturi e non usando il cannone per sparare nel mucchio...
Per quanto riguarda il discorso delle “età”, ci può certo venire incontro madre natura e la scienza. Il cervello umano sarebbe ancora in pieno sviluppo fino ai 14 anni. Poi, ciò che manca è l'esperienza. Ma dal momento che l'uomo è un essere che si sviluppa imitando il suo prossimo, è bene che il suo sviluppo non sia "viziato" da messaggi e comportamenti sbagliati (ma mi rendo conto che molti di questi arrivano direttamente dalle famiglie). E sia chiaro che non sto dicendo che un ragazzo debba vivere in una gabbia dorata credendo di vivere a Disneyland. Ma, per fare un esempio, il compito di spiegare un argomento delicato come il sesso ad un bambino delle elementari non dovrebbe certo essere lasciato ad un manga o a un porno!
Per quanto riguarda la censura televisiva, per il mio ragionamento il problema non si pone. Ti ricordo che ho detto che sono contro la censura (ma sinceramente penso che in tutti questi anime che sono passati tra le forbici dei censori televisivi non ci fosse proprio nulla da censurare, né violenze efferate, né tanto mento scene di sesso che potessero turbare bambini e adolescenti). Esisterebbero delle fasce orarie da (far) rispettare...
Ad ogni modo, ci tenevo ad esprimere la mia posizione tra le tante solite voci di protesta che si levano in occasione di questo genere di notizie. Difficilmente qualcuno cambierà la sua ottica.
Charcharodon
- 16 anni fa
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"dal momento che l'uomo è un essere che si sviluppa imitando il suo prossimo, è bene che il suo sviluppo non sia "viziato" da messaggi e comportamenti sbagliati"
Mi limito ad alcune considerazioni. Secondo me una cosa è venire a contatto, occasionalmente, con un messaggio o un comportamento "sbagliato", altra cosa è esserne bombardati giorno & notte. Se un bimbo vede, per caso, un film o un anime molto "forte" e con messaggi anche discutibili, l'effetto sarà minimo se, per il resto, vive in un ambiente familiare, scolastico, ecc. in grado di insegnarli a "metabolizzare", interpretare e prendere le distanze da quello che ha visto. Per questo mi fanno girare le scatole quelli che dicono che anche solo vedere una scena "violenta" può trasformare un individuo in un mostro. Può, certo, ma solo se c'è dietro tutto un ambiente che favorisce la "mostrificazione". Per questo, secondo me, prendersela con manga, anime, film, videogiochi e quant'altro per molti adulti è solo un pretesto per attaccare facilmente un nemico, lavarsi la coscienza e non pensare a problemi più concreti.
E comunque non siamo così "scimmie" da imitare passivamente tutto ciò con cui cresciamo! Altrimenti saremmo ancora nelle caverne... A una certa età si arriva a una relativa autonomia: ma ci si arriva se, dall'alto (adulti & istituzioni) ti viene data ANCHE la possibilità di scegliere e di "sbagliare". Avere SEMPRE & SOLO genitori o adulti in genere che decidono tutto per te, secondo me, rischia di fomentare deresponsibilizzazione & dipendenza. Per forza poi che, in Italia, abbiamo gente di 30anni ancora in famiglia e magari incapace di allacciarsi le scarpe da sola...
"Per quanto riguarda la censura televisiva, per il mio ragionamento il problema non si pone. Ti ricordo che ho detto che sono contro la censura (ma sinceramente penso che in tutti questi anime che sono passati tra le forbici dei censori televisivi non ci fosse proprio nulla da censurare, né violenze efferate, né tanto mento scene di sesso che potessero turbare bambini e adolescenti)."
Sì, ma la maggioranza della gente, purtroppo, non la pensa affatto così e lo dimostra il fatto che tanti anime assolutamente INNOCUI sono stati massacrati fino all'inverosimile... ( E io, sinceramente, mi preoccuperei alquanto a dare a persone con questa mentalità la possibilità di vietare & censurare, specie quando, di questo tempi, si arriva a vietare certi videogiochi PERSINO agli adulti!
Ecco, alla fine ho scritto un sacco come al solito... Be', con questa, comunque, ho chiuso.
Antonio.
- 16 anni fa
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OK, abbiamo espresso i nostri pensieri. Va bene così Ti saluto!
Epicuro
- 16 anni fa
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Mi chiedevo perché Charcharodon avesse scritto nel suo ultimo commento "innocui" in maiuscolo, poi, oggi, ho letto la sua discussione sui kanji e ho compreso che il nostro non è altro che un paladino della lingua italiana! Ommadonna, nel mio commento ho scritto "innoqui"!! Che errore! Che orrore!! Tutta colpa dello scrivere veloce cui si fa largo uso in internet. Maledetto internet, anche 'sta figura davanti al mio "rivale" Charcharodon dovevi farmi fare...
Naturalmente questo commento non è assolutamente da prendere seriamente, sia mai, per cui Charcharodon puoi riporre la katana nel fodero.
Saluti
ABI_666
- 16 anni fa
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@Charcharodon
Premetto che fondamentalmente sono d'accordo sul tuo ragionamento anti "solo genitori", però vorrei farti notare come confondi la regolamentazione con la censura, il che è poi IL Problema Italiano. Mi spiego: qui in Italia (e non solo del resto, ma soprattutto qui) il procedimento è il seguente:
1) un cartone fa successo nel suo Paese 2) un distributore italiano se ne accorge, ne compra i diritti, lo traduce e logicamente vuole guadagnarci il più possibile, quindi vorrà distribuirlo in modo che raggiunga più utenza possibile (ciò spiega i Griffin alle 14:30) 3) i moralizzatori dicono: "Ah! E' diseducativo! Regolamentiamo!" 4) a questo punto il distributore deve decidere se censurarlo per lasciarlo nella stessa fascia oraria (per non perdere share) o se non censurarlo e trasmetterlo in una fascia oraria più adatta (perdendo necessariamente share). Ovviamente in Italia, tranne che per casi più unici che rari (South Park, Berserk), si è sempre scelta la prima opzione. In Giappone invece la seconda (basta pensare a Death Note trasmesso all'una di notte).
Per i manga, fondamentalmente è la stessa cosa (obbligo di fasce d'età eccetera), ma qui vengono meno due cose: 1) il 99% dei genitori non controlla cosa il figlio compra (tranne quell'1% che controlla TROPPO, in stile gabbia dorata) 2) il 99% dei commercianti se ne frega se un bambino di 11 anni arriva in cassa con in mano un hentai e il dvd di Death Note (sic!).
A questo punto però non ha senso colpevolizzare l'opera in sé, quanto obbligare il rispetto della legge (e del buon senso) di *tutta* la fascia distributiva, e non solo dell'autore dell'opera, quindi:
il creatore di opere "forti" DEVE indicare che lo sono (V.M. 14, V.M.18*...) il distributore delle stesse DEVE distribuirle seguendo le regole (appunto V.M.), e questo significa non vendere online senza assicurarsi che l'acquirente sia maggiorenne (per esempio autorizzando solo il pagamento con carta di credito: non hai la sicurezza totale, ma quasi).
* = poi per mio parere personale il V.M.18 è assurdo, io lo porterei a 14 o giù di lì, la società si è troppo evoluta e proibire la visione di contenuti di sesso e/o violenza esplicita a un 16enne è letteralmente ridicolo ^^
Perché il questionario non lo pongono direttamente ai lettori, cioè a ragazzi e ragazze? Perché in questi casi si tira in campo SEMPRE l'opinione dei genitori come fosse l'unica possibile, e NESSUNO si chiede mai cosa ne pensino i diretti interessati?
Non sto dicendo che l'opinione dei genitori non valga nulla, ma trovo sempre molto curioso che in tutti i casi di questo tipo non sia assolutamente possibile sapere l'opinione dei lettori, come se non esistessero.
Dopotutto, se sono LORO i primi a comprare certi manga, ci saranno anche dei motivi: perché non si può cercare di capirli?
Trovo inoltre assolutamente SCORRETTO e PRETESTUOSO mescolare due cose molto diverse:
- Fumetti indirizzati a giovani ragazze e ragazzi che parlano di tematiche sentimentali, *anche* con quel che comportano di fisico.
- Fumetti indirizzati ad adulti ed esplicitamente pornografici.