Sì sì, nel caso se dovesse restare senza lavoro mandagli un bonifico, eh!
Sono anni che gli si ripete che il suo lavoro NON incontra il favore del grande pubblico, a 'sto punto una persona davvero intelligente dovrebbe aver capito credo.
Adesso veda lui...
e perché fin ora non si è mai trovato di fronte all'editore che gli dice "no, così non va bene", finché andrà bene agli editori che gliene frega di cambiare, ora che ha avuto una batosta colossale con eva bisogna vedere cosa farà e cosa faranno gli editori in futuro, anche se probabilmente continuerà e lo faranno continuare per la sua strada come se niente fosse, basta vedere Di Sanzo come ha leccato nella live
Con Di Sanzo (manager di Man-Ga sulla carta, ma padrone di Yamato nei fatti) non avrà problemi, e lo sappiamo...
Personalmente, come ho scritto altrove, boicotterò qualsiasi uscita home video futura a cui parteciperà Cannarsi. Se facessimo tutti così credo che sarebbero costretti a trovare qualcuno più ragionevole.
Se i successivi film di Yamato/Koch (primo fra tutti Mai Mai Miracle, che a questo punto dò per scontato essere stato lavorato da Cannarsi) dovessero avere gli stessi problemi E la gente in massa non li acquistasse... beh, direi che Yamato sarà costretta a cambiare. Dubito possa andare in perdita su molti titoli.
Personalmente, come ho scritto altrove, boicotterò qualsiasi uscita home video futura a cui parteciperà Cannarsi. Se facessimo tutti così credo che sarebbero costretti a trovare qualcuno più ragionevole.
bhe dai, se facesse lavori nuovi (e si vedrà da sakura, sempre se non hanno già finito di doppiarlo) adattati per bene non vedo perché boicottare, un conto è se continuerà a perseverare, un altro è se ha capito il problema e cambierà
Personalmente, come ho scritto altrove, boicotterò qualsiasi uscita home video futura a cui parteciperà Cannarsi. Se facessimo tutti così credo che sarebbero costretti a trovare qualcuno più ragionevole.
bhe dai, se facesse lavori nuovi (e si vedrà da sakura, sempre se non hanno già finito di doppiarlo) adattati per bene non vedo perché boicottare, un conto è se continuerà a perseverare, un altro è se ha capito il problema e cambierà
Scommettiamo che non cambierà modus operandi?
bhe dai, se facesse lavori nuovi (e si vedrà da sakura, sempre se non hanno già finito di doppiarlo)
cmq i titoli di koch son solo di koch (e credo uno con lucky red), yamato non centra niente
Il film di Sakura è stato doppiato eoni fa da ShinVision... sì, l'adattamento e la direzione doppiaggio erano suoi comunque, ma a memoria non sono nemmeno a livello dei Ghibli attuali. O si sta parlando di altro di Sakura?
Mai Mai Miracle dovrebbe essere comunque Yamato (con Koch a distribuirlo). Non mi pare sia passato a Koch in toto...
Mai mai miracle dovrebbe essere Koch senza yamato...da quest' ultima mi dissero che lo avevano venduto a loro
Su Sakura...francamente nn so...il prox film in uscita home video ho capito ma li toccherrbbe chiedere sempre a loro
Finalmente ho finito di vedere le 3 ore 46 minuti di intervista a Cannarsi.
Mi ci sono voluti tre giorni ma ne e' valsa decisamente la pena e voglio ringraziare Ironic che ha organizzato l'evento, rimettendoci il sonno e facendosi sicuramente un bel mazzo, ma grazie a lui abbiamo avuto modo di sentire la campana di Cannarsi.
Io Gualtiero non l'avevo mai visto prima, ne' sentito parlare, adesso invece mi sono fatto un'idea della persona. Dico chiaramente che il mio rispetto per lui e' salito di 1000 punti: prima pensavo che facesse quello che fa per narcisismo, invece adesso adesso penso che lo faccia per puro idealismo. Ha una visione della correttezza ontologica maniacale ed eccessiva, fa sicuramente dei disastri eppure adesso sono convinto che lo faccia in buona fede. E' anche anche persona estremamente intelligente e in questo live ha annientato tutti i suoi oppositori che ci hanno fatto una magra figura, bisogna ammetterlo. Quindi tanto di cappello. Il suo problema e' che vive in un mondo tutto suo, in una turris eburnea totalmente sconnessa dal resto del mondo. In realta' io penso che sappia quale sia l'Italiano comunemente parlato (almeno 22 anni fa, ai tempi del primo adattamento, lo sapeva) ma per essere fedele ai suoi ideali folli se l'e' dimenticato o sta cercando di dimenticarlo. Questo e' quello a cui porta il troppo purismo, pero' non posso fare a meno di rispettarlo per il coraggio con cui porta avanti questa sua crociata donchisciottesca, che lo fa molto odiare e che rischia anche di lasciarlo disoccupato, se quello che ha fatto Netflix istituira' un precedente,
Mi dispiace per la persona, perche' credo che non scendera' mai a compromessi e piuttosto perdera' il lavoro che piegarsi. E' un peccato, perche' se non avesse la testa cosi' dura potrebbe fare dei lavori eccellenti, ma cosi' e'.
Queste le mie domande per Cannarsi:
-) Le pronunce dei nomi di diversi personaggi sono state aggiustate: ad esempio Asuka e Rei (Asuka la si sente chiamare Aska, che si avvicina alla pronuncia originale, con la u semimuta; Rei è detto con una e chiusa, pronuncia piuttosto prossima al giapponese ree)
Mi chiedevo innanzitutto se ciò è frutto di tue indicazioni o se è stata un'altra persona a darle. In secondo luogo, a prescindere di chi abbia fornito le indicazioni, come mai invece le pronunce di nomi come Misato (Misatò, in originale) sono rimaste quelle di una volta?
-) Parliamo della traduzione della seconda parte della prima linea di dialogo di Shinji nel primo episodio. Shinji dice: "やっぱり来るんじゃなかった…。" (Yappari kurun janakatta...). Riguardo questa battuta c'è una cosa che mi lascia perplesso, cioè è come è stato reso lo yappari. Io questa frase l'avrei tradotta semplicemente con: "Lo sapevo, non sarei dovuto venire". La versione che si ascolta invece è "Infatti non sarei dovuto venire". Molti, me compreso, si sono chiesti: ma infatti cosa?
Queste le mie domande per Cannarsi:
-) Mi piacerebbe che tu spiegassi che cosa ti hanno modificato nella frase dell'annaffiatoio. Chiedo perché, oltre al fatto che è una mia curiosità, nella diretta di ieri non hai avuto modo di farlo, e immagino tu abbia interesse a spiegare che cosa è succeso. Inoltre, dato che l'enunciato è risultato strano potresti spiegarlo al pubblico?
Ti ringrazio dell'attenzione.
Vorrei chiedere al signor Cannarsi cosa crede che sia la parola "adattamento" e se un lavoro come il suo come lo ha fatto dal primo evangelion in poi sia un lavoro accettabile nella dimensione di "adattamento".
Credo di sapere già la risposta però gli pregherei di essere esaustivo e di definire.
https://www.weblio.jp/content/ちょっち
Qui c'è scritto che "chocchi" è una parola del dialetto di Hokkaido... qual è la verità?
Io vorrei chiedere: " Chi ha pensato che fosse una buona scelta tra i tanti adattatori della lingua giapponese, proprio il signor Cannarsi? Quali sono le motivazioni?"
Vorrei una spiegazione.
Io domanderei perchè ha scelto la pronuncia MAGHI alla giapponese anzichè MAGI col riferimento religioso annesso che Anno ha voluto dargli, visto che ne parlavate in una scorsa live
Signor Cannarsi, può gentilmente esporci cosa significhi per lei adattamento ed in particolare come mai si definisce adattatore considerando il fatto che ha tradotto letteralmente? La ringrazio
Avrei un paio di domande specifiche, ma non vorrei tanto una risposta sulle frasi che prendo come esempio, piuttosto sul metodo di adattamento più in generale:
- Perché chiamare Unità Prima mantenendo l'ordinale ma poi non mantenerlo in Tokyo 3?
- La luna e la lana non è un inglesismo inutile?
- Si può analizzare "Ci è giunto comunicato che hanno già completato di prendere rifugio"?
vorrei chiedere al signor Cannarsi cosa ne pensa di questo post della pagina face book dell'enciclopedia Treccani sul suo utilizzo del termine recalcitrazione https://www.facebook.com/search/top/?q=treccani&epa=SEARCH_BOX
Gentile Sig. Cannarsi, premetto che sono laureato in lingua giapponese, ho un master in traduzione audiovisiva e traduco da amatoriale da quasi dieci anni, quindi penso di sapere di cosa parlo e spero prenderà in considerazione le mie parole.
Non ho intenzione di fare commenti mirati a delle sue scelte linguistiche, né voglio fare riferimenti alla live di ieri con GioPizzi e compagnia. Voglio parlare della sua filosofia lavorativa, del suo attaccamento al voler riportare il significato letterale delle frasi perché "l'autore ha scelto quella parola e quindi io devo rispettare le volontà dell'autore". Nella mia modesta opinione, lei, Cannarsi, come tutti gli adattatori, è superiore all'autore. Il suo compito è riportare non tanto le parole quanto i concetti che l'autore vuole esprimere. È suo onere e onore far sì che al pubblico arrivi un messaggio mediato ma chiaro. Non deve limitarsi alla resa letterale di una frase quanto piuttosto al trovare un equivalente per il suo contenuto. Il suo lavoro non è cosa soltanto sua, ma coinvolge tutti coloro che leggono ed è precisamente per loro che figure come la sua esistono. La prego, non si lasci più confondere da dei princìpi ferrei che lei stesso si è imposto ma svolga un lavoro libero, mediato non dal suo vocabolario ma dal suo animo.
Sinceramente volevo conoscere un opinione molto "basic" da Gualtiero.
- Cosa rappresenta Evangelion per lui? Avesse la possibilità di "mettere da parte" la carriera da adattatore per poter effettivamente collaborare in prima persona per realizzare approfondimenti in italiano dell'universo Evangelion, deciderebbe di intraprendere questa nuova esperienza?
Purtroppo, per quanto sia veramente preparato in quanto a cultura orientale e in primis di Eva, credo che l'adattamento sia quel che e', ma che la sua cultura non dovrebbe esser sprecata.
Volevo chiedere al sig. Cannarsi se dopo questo fortissimo feedback negativo per un suo lavoro abbia genuinamente il timore che in futuro le aziende non affidino più a lui futuri adattamenti, dato che devono necessariamente pensare anche ai guadagni.
Volevo fare una domanda riguarda le scelte fate dal signor Cannarsi in sede d'adattamento e riguardo la coerenza fatta in diverse occasioni. Ieri ha sottolineato come abbia preferito, in alcuni casi, per descrivere una persona, la parola ganzo piuttosto che figo o figa, questo perché per suo gusto personale trova quest'altra variante fin troppo volgare, considerato che ricorda fin troppo l'organo riproduttivo femminile
Come mai questa solerzia non è stata fatta nel caso del film "La principessa mononoke", preferendo il termine il dio bestia piuttosto che bestia divina, perché in questo caso è stato completamente sottovalutato la connotazione semi blasfema che prendeva la frase?
Tutto questo per capire in maniera più concreta che tipo di stile e coerenza vien presa in considerazione dal signor Cannarsi quando appunto si ritrova a dover fare una traduzione/adattamento?
Detto da un povero ignorante: dopo la live di ieri è evidente che l’idea di adattamento e la filosofia di lavoro del signor Cannarsi siano molto differenti da quelle del resto dei suoi colleghi, e questo è molto comprensibile e rispetto questa sua ottica.
Ora, ecco la vera domanda: com’è nata questa sua idea del lavoro di adattatore e questa sua filosofia di lavoro, così diversa da quella degli altri? Ritengo che sia per questa differenza sostanziale che siamo andati incontro a questo scontro fervente di opinioni di ieri e che si sia sollevato un tale polverone in seguito al lavoro svolto su Evangelion.
Grazie mille per un’eventuale risposta.
Nel caso di "il dio bestia", la locuzione in sé non può dirsi bestemmia, in quanto "dio" è un nome comune oltre che, con la maiuscola (Dio), il modo per chiamare propriamente il dio della religione cattolica.
Per esempio, sappiamo che Zeus era un dio farfallone e fedifrago, sappiamo che Dioniso era un dio ubriacone, e se ben ricordo Anibi era un dio davvero mostruoso, con elementi canini.
Ritengo quindi che, nel suo contesto, il dio bestia de La Principessa Spettro non costituisca una bestemmia fattuale, sia il modo corretto di rendere l'originale shishigami, e ricordo che durante la lunga lavorazione del film nessun collega ha sollevato alcun dubbio, forse perché totalmente immerso nel film - cosa che la decontestualizzazione tipica di Internet al contrario sfavorisce del tutto.
WOW solo 2 mesi, mi sembra un po tardi per riaprire una discussione ormai chiusa da così tanto tempo, ora come ora aspettiamo solo di vedere come hai "adattato" Shinko per capire se sarà da acquistare o meno
Ciao Animeclick, ritengo di avere una domanda molto pregnante per il signor Cannarsi.
Mi auguro che sarà letta nella live!
Il signor Cannarsi dice che nel momento in cui si fa usufrutto di un prodotto straniero, ci si deve aspettare un divario culturale. Tuttavia io credo che il processo di adattamento sia volto allo scopo di evitare che lo spettatore si ritrovi a doversi confrontare con questa difficoltà.
Allo stesso modo in cui l’opera di traduzione dovrebbe sgravare lo spettatore dalla necessità di studiare la lingua di origine dell’opera, l’opera di adattamento dovrebbe sgravare lo spettatore dalla necessità di conoscere la cultura di origine dell’opera.
Nel momento in cui Cannarsi opera una traduzione che, per quanto puntuale e fedele alle espressioni linguistiche utilizzate in Giapponese, non tiene conto della cultura di destinazione, ovvero non adatta la forma ed il contenuto del parlato a quella che è la cultura dello spettatore, egli produce sì una traduzione puntuale, colmando il divario linguistico, ma non produce adattamento, non colmando quindi il divario culturale.
Ora, l’adattamento di un’opera dovrebbe colmare anche il divario culturale, e non solo quello linguistico. Lei non trova? Io devo riconoscere le sue grandi capacità di traduzione e la sua meticolosità di ricerca allo scopo di fornire un prodotto di qualità, tuttavia è proprio per questo che mi rammarico del fatto che lei non operi poi un adattamento anche culturale. La mia opinione è che lei sarebbe un grande adattatore se solo operasse l’adattamento anche in termini culturali.
Domanda per il sig Cannarsi: Perché il "magi system" è stato chiamato "maghi system" quando l'ente in questione fa direttamente riferimento ai Re Magi?
Io ho una domanda molto semplice per Shito: come mai scrive solo sul Pluschan e che rapporti ha con quel forum? Come spiega che abbiano ristretto la visione ai soli iscritti proprio adesso?
Una domanda diretta:
Signor Cannarsi, per lei cosa vuol dire adattare? Quali sono gli obiettivi "standard" di un adattamento?
una traduzione o è massimamente fedele, o NON è una traduzione. Una traduzione o è fedele, o non è.
In questo senso è comprensibile, accettabile e persino “normale” che una traduzione risulti sempre un po’ straniante. Perché produce una lingua “straniera tradotta”, non una lingua nativa. Se così non fosse, ci sarebbe di dubitare del suo valore. Ma ancora, non è mai niente di intenzionale. È un qualcosa che ritengo inevitabile, come spero di aver illustrato.
E quanto ai colleghi, Shito, a faccia a faccia non emettono fiato , ma dopo ?
Ricordi Cinzia Andrei ?
In questa intervista parla brevemente anche di te ( verso la fine )
https://doppiaggiitalioti.com/2019/07/29/intervista-a-cinzia-andrei-assistente-al-doppiaggio-da-fulci-a-tornatore-passando-per-er-canotta/
scommetto che in sala non ti diceva nulla ....
2) Non credo. Ovvero, laddove in giapponese si usava "un modo di dire", "a base estetica", "sulla bellezza della luna paragonata a una cosa altrettanto sferica ma orrenda", ho trovato sensato mantenere la presenza della "luna" e -per pura fortuna- spostarmi un un piano di allitterazione tipicamente italiano per questo genere di proverbi: "prendere fischi per fiaschi", ecc. In italiano "Luna" "Lana" sono di certo assai affini.
KAJI :
Beh, Shinji… io non posso fare altro che starmene qui ad annaffiare.
Però quanto a te, quanto a quel che non puoi fare che tu, per te qualcosa da poter fare dovrebbe esserci.
Ma non ti costringerà nessuno.
Pensa da te stesso, decidi da te stesso... che cosa adesso, tu stesso debba fare.
Beh… che tu non abbia rammarichi!
WOW solo 2 mesi, mi sembra un po tardi per riaprire una discussione ormai chiusa da così tanto tempo, ora come ora aspettiamo solo di vedere come hai "adattato" Shinko per capire se sarà da acquistare o meno
WOW solo 2 mesi, mi sembra un po tardi per riaprire una discussione ormai chiusa da così tanto tempo, ora come ora aspettiamo solo di vedere come hai "adattato" Shinko per capire se sarà da acquistare o meno
Se anche fosse venuto ai tempi in cui qui c'era l'Inferno, sarebbe stato umanamente impossibile rispondere a tutti quei post. Sarebbe stato ancor più difficile seguire la discussione sia per gli utenti che per lui. Sfruttate quindi questa possibilità, ora che c'è quiete.
@Shito Bentornato
Sfruttate quindi questa possibilità, ora che c'è quiete.
Sfruttate quindi questa possibilità, ora che c'è quiete.
ma ora è inutile, può dire quel che vuole ma di fatto la questione si è chiusa con netflix che elimina il suo doppiaggio, può venire a dirci quel che vuole, portare millemila tesi dalla sua parte ma questo non cambierà il fatto che tutto ciò è irrilevante ai fini della distribuzione del serie, per questo è inutile parlarne perché non c'è più motivo per ascoltarlo, viceversa se iniziassimo a parlare del doppiaggio di Shinko e iniziasse a dirci già da ora perché ha usato certi termini invece che altri sarei ben disposto a leggerne i commenti
se iniziassimo a parlare del doppiaggio di Shinko e iniziasse a dirci già da ora perché ha usato certi termini invece che altri sarei ben disposto a leggerne i commenti
vorrei porre una domanda al signor Cannarsi su una frase pronunciata da un determinato personaggio nel nuovo adattamente ovvero toji che dice "Ci scusi per l'ingente incomodo datovi nel frangente" è coerente con l'opera originale e con la caratterizzazione del personaggio?
Se dovessi chiedergli tutto non la finiremmo più. Dovendo scegliere, vorrei sapere perchè ha sostituito Berserk con 'stato di furia'.
Esempio in eva di detto tradotto arbitrariamente:
" è come la lana e la luna"
Uno spunto di riflessione veloce per Gualtiero. Citando brevemente la live di ieri: lei ha affermato di essere indifferente al pubblico a cui è indirizzato un suo adattamento, facendo intendere chiaramente che il lavoro essendo suo può svolgerlo nella maniera più consona alle sue intenzioni.
Ora, per fare una semplice analogia, se un architetto costruendo una casa non prende in considerazione le necessità delle persone che poi dovranno abitarci, si può affermare che stia facendo un buon lavoro?
Sarò franco con lei, ha delle ottime capacità di traduttore ma un adattamento di nome e di fatto deve risultare fruibile e aiutare tutto il pubblico alla comprensione, che si tratti di un pluri-laureato in lingue che uno scaricatore di porto con la quinta elementare. Le capacità per fare il suo lavoro le possiede ampliamente ma mi domando, è a tutti gli effetti il ruolo di adattatore in linea con il suo pensiero?
Domanda per Cannarsi, l'avevo fatta anche nel blog:
Ormai è chiaro che Gualtiero Cannarsi adotta per tutte le traduzioni e adattamenti che gli vengono affidati un modus operandi in cui crede fermamente ma che viene costantemente criticato da tutti. Cosa lo spinge a continuare a svolgere in questo modo il suo lavoro?
Perché rendere film e serie meno fruibili al pubblico invece di dar vita a un lavoro che possa soddisfare tutti?
Domanda di un ragazzo che studia lingue orientali e che un giorno vorrebbe fare il suo stesso lavoro
Vorrei chiedere una cosa (rivolta a tutti magari): l’opera originale di NGE, quindi in giapponese, risulta ugualmente ostica, desueta e ricca di arcaismi anche allo stesso pubblico giapponese? Perché se fosse così, allora sarebbe giusto mantenere un tono altrettanto arcaico, in quanto l’opera è chiaramente e volutamente criptica, e tale deve essere in tutte le lingue.
Ma se così non fosse (se, per esempio, la traduzione giapponese di “orpello” sia molto più frequente e quotidiana di quanto non lo sia in Italia) non sarebbe invece più corretto scegliere una parola italiana altrettanto quotidiana, anche se tuttavia meno letterale come traduzione?
Una domanda e una affermazione incontestatibile per il sig. Cannarsi.
Parto da quest'ultima.
Studio Ghibli si pronuncia cosí come, in italiano, è scritto: non è San Siro nè l'olimpico, non è uno Stadio ma uno studio, che la lingua sia l'inglese, l'italiano o il giapponese: e Ghibli, con G dura, viene da una parola, ironicamente, italiana: Ghibli, un vento e un velivolo italiano, il Caproni Ghibli. Questa parola deriva dall'araba qibliyy, con la Q (ovviamente dura), che nell'italiano è diventata Gh. Pronunciarlo male perché lo pronunciano male i giapponesi (come fanno con Aerith/Aeris) non lo rende corretto. Se io chiamo la mia band musicale Slayer non verrá pronunciata Slaier perché nata in Italia, ma comunque Sleier perché ho deciso di usare una parola inglese anche se per il mio gruppo italiano, come lo Studio ghibli ha scelto di avere un "nome italiano" per quanto sia giapponese.
Poi la domanda. Lei dice, contro la deontologia stessa dell'adattamento, il cui obiettivo sarebbe di far usufruire il prodotto in questione al pubblico, che non le importa del pubblico (che con una percentuale vicina al 99% le assicuro che detesta i suoi adattamenti, basta avere una connessione internet e non vivere solo una roccia per saperlo se esce dal suo covo di adepti su pluschan).
Quindi ottimo, non le importa del pubblico, che sarebbe in realtà l'utente ultimo. Non lavora per il pubblico. Non lavora neanche per i giapponesi, che il prodotto lo guardano in giapponese. Non lavora per gli autori, che l'opera immagino la conoscano. Lavora per Netflix o lucky red? Mero "tecnicismo", si la pagano loro, ma la pagano per sottoporre il frutto del suo "lavoro" al pubblico, ricordiamoci, pagante. Quindi lei, per chi lavora? Per sè stesso? Prova particolare piacere nel riguardare le serie con i propri adattamenti? Perché altrimenti non si spiega. Per chi lavora lei, Cannarsi? Chi pensa debba usufruire del frutto del suo lavoro, lei, Miyazaki, Anno, la lucky red o il pubblico che è il motivo stesso per cui lei prende soldi e ha palesato un forte scontento nei suoi "servizi"? Grazie.
Se lei, per sua stessa ammissione, è l'UNICO in TUTTO IL MONDO dell'adattamento a fare così io mi farei due domande e mi chiedo, vista la sua reputazione, come faccia ancora a lavorare.["e]
Non ho mai affermato ciò, a parte il maiuscolo, perché non posso certo sapere chi altri usi logiche simile alle mie. Persone accademicamente più colte di me mi avevano anche detto a quale "corrente di pensiero" poteva ascriversi il mio operato. Suppongo al mondo ci siano davvero tante persone e tante cose, chi potrebbe mai dire di essere "l'unico al mondo a fare qualcosa"? Impossibile.
Quanto alle domande, ne faccio spesso - a me stesso e ai miei referenti. E' il mio lavoro, la mia vita, e parliamo di più di due decadi ormai.
In effetti, a me pare piuttosto che sia tu a sorprenderti della realtà vera, e che quindi ti interroghi retoricamente di qualcosa che forse è per te sgradito, inaccettabile, eppure è.
Prego.P.S.: Da che mondo è mondo, se faccio pizze e tutti mi dicono che a loro la mia pizza non piace, magari non sono per niente bravo a fare pizze. E non vale solo per le pizze, ma per ogni prodotto: adattamenti inclusi.
Domanda per Cannarsi:
Nel caso in cui incontrasse una battuta comica o un gioco di parole diciamo "fine a se stesso" (quindi non importante a livello di trama più avanti nell'opera o simili), come si comporterebbe?
Ad esempio, la battuta italiana "un uomo entra in un caffè, splash!" se venisse tradotta in inglese direttamente verrebbe "a man walks into a cafè, splash" trasmettendo il significato della frase, ma viene perso lo scopo (l'effetto comico); al contrario "a man walks into a bar, sdeng!" trasmette la stessa idea comica (bar = locale, ma anche "sbarra" e termina con l'onomatopea) ma cambia il senso letterale della frase, quale sarebbe preferibile? (so che lei adatta IN italiano, non DALL'italiano, ma penso che il senso dell'esempio giunga comunque)
Signor Cannarsi è giusto considerare il suo adattamento di nicchia?
Shinko è stato proiettato all'evento del VIGAMUS proprio l'altro sabato, che credo sia stato ripreso e verrà messo online, per gli interessati.
soprattutto a giudicare dal commento e dibattito a seguiti della proiezione, dove piuttosto che parlare dell'edizione italiana tutti hanno voluto parlare dei contenuti del film, dimostrando di averli colti davvero correttamente
cosa questa che dovrebbe sempre intendersi come il vero e unico fine di ogni doppiaggio in lingua locale di un'opera straniera.
e appunto, quando l'adattamente fa discutere più del prodotto in se vuol dire che c'è un problema, quando uscirà vedremo quanto farà discutere e su cosa lo farà xD
soprattutto a giudicare dal commento e dibattito a seguiti della proiezione, dove piuttosto che parlare dell'edizione italiana tutti hanno voluto parlare dei contenuti del film, dimostrando di averli colti davvero correttamente
vabbe di fatto a mente calda è normale che si discuta del film in se, i pareri sul adattamento/doppiaggio vengono dopo
[...]
e appunto, quando l'adattamente fa discutere più del prodotto in se vuol dire che c'è un problema, quando uscirà vedremo quanto farà discutere e su cosa lo farà xD
Senza alcuna vis polemica, direi che è piuttosto l'esatto contrario di quel che dici.
Se "a caldo" un film viene colto, capito ed eventualmente gradito, quella è la prova provata che una localizzazione funziona. Se il pubblico poi *dimostra* di aver colto delle sfumature *del film*, e ne discute, quella è la prova provata che la localizzazione ha funzionato *bene*. Perché con un solo passaggio di visione, quello che ha funzionato ha funzionato subito - evidentemente.
Al contrario, e di nuovo senza alcun intento polemico direi che la cosa è più che evidente, su "internet" più che i film ci sono le meme, il chiacchiericcio, i tormentoni, il sentito dire, il dileggio, gli "influencer" (pfff), l'affiliazione agli urlatori. Non dico che ci sia SOLO questo, se pensassi così non starei qui a scrivere, ma di sicuro sappiamo tutti che queste cose sulla rete abbondano. Non credo che nessuno potrebbe onestamente negarlo. Ho verificato personalmente, e ci sono state tantissime ammissioni, che tante persone "su Internet" criticano e fanno sparate per il gusto di farle, senza neppure avere visto o sentito quello di cui sparlano.
Quindi davvero, darò sempre più valore a chi ha seguito il film, in silenzio, in una sala buia, tutto d'un fiato, e a fine proiezione è lucido sui dettagli della pellicola, e sui significati delle scene e dei dialoghi.
Il miglior commento a una localizzazione, in coda a un film, è che non si parli affatto della localizzazione, né nel male e NEPPURE nel bene.
io sono per il si deve parlare di tutto sia che siano parole positive che negative, se non si parla di una cosa negativa come si fa a migliorare?
Ma di cosa stai parlando? Non mi sembra di aver fatto mao alcun vittimismo, anzi, mi pare di avere usato logica a minimalismo nichilista.
Sicuro di non vederci doppio, con quattro occhi?
2) Quella è una mia scelta. A parte che "uso" (credo senza allungamento) è molto "breve" (cfr. Asuka in voltata dal parapetto della OTR nell'ep.8, parlando con Kaji), non credo si possa parlare di un "neologismo". I neologismi sono parole di nuovo conio, come "petaloso" (aggettivo desonstantivale - ma da piccolo dicevo "cioccolatoso" e non è stata coinvolta Treccani ^^). In questo caso si tratta di un uso interiettivo di una parola esistente, anzi banale. Personalmente l'ho anche sentito, e ne ho sentiti molti di simili. Tipo che uno dice una cavolata, e un altro lo apostrofa "Ca**ata!" (come fosse: "hai detto una ca**ata"). O anche, il più tipico: "Balle!". Credo in ogni caso che l'uso interiettivo di "Bugia!" sia molto autoesplicativo e chiaro, al di là di tutto. Queste cose si elaborano d continuo, ricordo un comico che aveva il tormentone "Dì giuro!", ma si usava (non so ora) anche "Giura!, e tanti altri.
Ovviamente l'uso interiettivo è solo per l'uso interiettivo. Quando "uso" è in un discorso, in giapponese come in italiano, non è un'interiezione. MI viene subito in mente il famoso "uso bakkari" della Asuka-bambola nell'ep22, "Sono solo bugie", o "Tutte quante bugie", o "Nient'altro che bugie" - in tutte le versioni la parola mi pare meglio resa al plurale, anche se dipende dal contesto, per dire.
Non devi generalizzare una cosa che ho scelto in un caso per tutti i casi. Per esempio, non troverai mai un "Sonna!" reso "letteralmente" da me, no.
Tuttavia... per quanto so già che la troverai una critica vana e senza basi, mi ergo nella presunzione di poter dire che in italiano "Bugia" non si utilizza in quel contesto, tant'è che (in quanto attore) non saprei come recitarla. E se dovessi dirigere qualcun nel dire quell'esclamazione, gli direi "Dìmmi: -'non è vero'- ...ok, ora ripeti -'bugia'- utilizzando la stessa intenzione di -non è vero- e quella è l'intonazione che devi utilizzare."
La situazione che tu esprimi è quella di un ideale attore intelligente, che di fronte a una cosa "un po' inusuale" pensa/dice essenzialmente "questa cosa come va detta per dargli il giusto senso, il senso inteso?" - e di un ideale direttore capace che, avendo in mente la dinamica del dialogo e il suo contesto, lo spiega con un parallelo, un escamottage recitativo. Se proprio devo dirtelo, faccio esattamente lo stesso in molti casi di direzione. Come quando adatto "sumimasen" o "suman" come un routinario "ah, perdono!" - e poi chiedo di recitarlo "come se fosse" un ringraziamento distratto, poco marcato. Direi che è un caso del tutto analogo a quello da te proposto, ma ancora più "banale", nel senso di "minimo".
Di fatto, PRESUMERE di poter sapere quello che l'autore "vuole esprimere" mi pare un atto di presunzione
Hai frainteso il punto chiave.
Tutto il mio discorso di sottotesto vale per la scrittura di un testo dato alla lettura di un altro. Se scrivo un copione, l'ho scritto mentalmente con tutte le note enfatiche, le intenzioni, eccetera - tutte pensate in base all'opera tutta. Parlo del testo italiano.
Parlando del testo originale, e della sua interpretazione, forse dipende anche dallo stile,dal genere di prodotto. Forse certi "usi" sono tipici degli "anime", che francamente parlano un giapponese sempre più codificato - mi pare. Credo invece che in tutti i film Ghibli non ci sia un solo uso di "uso!" interiettivo. E sono tanti film. Ma non sono molto "giovanili", sono più "familiari", quindi trovi tanti dei vituperati fratellome, fratellino, sorellona, sorellina, nonnino, nonnina e simili. Che in tutto Evangelion figurano forse una volta, per cortesia dei tre livelli di servizio dello Shinkansen.
Non credo che "le sfumature" debbano esplicitarsi aggiungendo testo, ma recitandolo in un modo piuttosto che in un altro.
Nel caso di Asuka, credo fortemente alle intenzioni infantili del caso. Anche in base a numerosi elementi obiettivi che si stringono intorno sl personaggio, alla sua costruzione e all'opera tutta - per come anche introdotta e commentata dall'autore.
Dunque sempre per Asuka, ti direi di provare (se puoi) a (ri?)vedere in giapponese i due precisi punti che dicevamo, e magari poi concedimi un nuovo commento.
Non saprei quanto nei Ghibli abusino di forme codificate, ma sì, pure nei film Ghibli il linguaggio è decisamente codificato (è vero dire che gli Anime abbiano delle convenzioni esistenti all'interno di una bolla un po' fuori dalla realtà, persino i più realistici).
Comunque comprendo il tuo punto di vista ("uso" inteso in senso infantile da parte di Asuka), ma per quanto il lessico di Asuka sia oggettivamente semplice e sbarazzino, la percezione che ne può avere uno spettatore è del tutto relativa. Il fatto è che la percezione che hai deciso di perseguire tu (ovvero più marcata del dovuto, a mio parere) rientra comunque nel campo di "ciò che si presume". Non hai dati verificabili per stabilire che sia così con certezza, sono la tua conoscenza e il tuo buonsenso a suggerirtelo, proprio per questo dovresti essere un po' più comprensivo quando ti vengono mosse certe critiche. Ne va da sé che le tue scelte non sono comunque "le parole originali". Proprio in questi frangenti un direttore di doppiaggio "presume" ciò che vuole l'autore. È una questione di misura, chiaramente abusata o ponderata a seconda degli individui e delle circostanze... ma è impossibile evitare di presumere (e, pertanto, di avere la presunzione). Ne convengo, è assolutamente disdicevole il comportamento di quei dialoghisti gradassi che rielaborano a destra e manca perché più comodo e dilettevole, pur tuttavia qualsiasi dialoghista si ritrova prima o poi in un bivio in cui deve scegliere tra A o B, e il non voler avere la presunzione di supporre cosa volesse l'autore, lo farebbe rimanere in un'immobilità Kierkegaardiana assoluta non permettendogli di continuare il suo lavoro.
Nel caso di Asuka, rimango dell'idea che sì, il fatto che il personaggio corrisponda all'idea che ne hai (e che l'autore voleva trasmettere) ti faccia tuttavia sovrapporre un eccesso di misura. Una parola come "Ciao!" non stona nella bocca di un personaggio infantile, ma allo stesso tempo "Ciao" è una parola talmente generica che è difficile stabilire se un autore italiano la possa aver scelta in primo luogo per il suo essere infantile. Con "Uso" è lo stesso discorso, e in quelle scene Asuka usa parole semplici e informali ma non ostenta in modo così evidente particolare puerilità. È un'interpretazione ed è perfettamente coerente, ma non è determinabile. Discorso diverso per casi come "Shinu no wa ia", (benché io pure lì trovi la soluzione adottata comunque eccessivamente calcata rispetto all'originale) in cui la struttura utilizzata non è quella generica nemmeno in originale.
Il "Bugia" dell'episodio 8 funziona già meglio (su carta) in quel contesto... peccato però che nel doppiaggio la resa sia del tutto insensata e pronunciata con assoluto disagio alla buona la prima, con un'intenzione ed un sottotesto assolutamente incomprensibili. Ovviamente andava bene anche il "Non ci credo!" del primo doppiaggio, e sinceramente avrei trovato coerente anche un "Ma va!"... ad ogni caso la sua soluzione: troverei fuorviante adattare "Ma va" anche l'"Uso" detto da Asuka nell'episodio 24 riferendosi alla morte di Kaji, sarebbe anche la morte della scena.
Asuka, in ogni caso, si esprime esattamente come qualsiasi sceneggiatore farebbe esprimere una ragazzina 15enne esuberante da cartone animato, né più né meno, il suo linguaggio in contesti simili è piuttosto automatico e del tutto prevedibile.
Sempre per curiosità (ovviamente non ci devi nulla, ci stai facendo un favore): visto che il doppiaggio dell'End of Evangelion è stato cancellato con tutto il resto e non sono riuscito a reperirlo... come avevi reso la frase finale di Lorentz Keele e l'ultimo dialoghetto alla morte di Gendo Ikari nel Third Impact con Yui, Rei e Kaworu? Ho sempre trovato insoddisfacenti entrambi i passati adattamenti (in particolare quello del 2009), quindi ero molto curioso di vedere la tua resa.
e poi convengono che MIyazaki "usa una lingua strana, ma questo connota i suoi dialghi, i suoi film". Ancor, non sono io. sono Anno e Katayama. Autori giapponesi, coinvolti con l'auore e con la sua opera.
Per dire: la mia impostazione, anche in sede di interpretazione, è filologica e giurisprudenziale. Io sono abituato a farmi in testa una palingenesi delle fonti e ordinarla ontologicamente. (...)Il mio punto è sempre: su cosa si basa la presunzione?
Ovviamente metto tutte le fonti che ho in ordine ontlogico prioritario.
Prima avevo citato tutti gli apunti dell'autore sulla presa di coscienza di Asuka sula morte di Kaji, gli appunti sul testo èprelimnare i Air, i rimandi. Proprio quella scena. Per dire una. Una tra centinaia spesso. Mi confronto con testi (sempre ordinati ontologicamente- che so quei prelimnari me li sono tradotti e studiati PER INTERO), con persone coinvolte (dico, in Giappone), quando posso con gli autori stessi. Resta buna oparte di presuzione? Sì. Ma cerco sempre di fondarla su un'idagube ANALITICA, è questo il punto.
Infatti uno dei lati belli della semplice resa di "Bugia!" per "Uso!" è che, proprio come in originale a seconda dell'interpretazione può rendere genuina sorpresa (ep8) o profondo sconforto esistenziale (ep24). Così deve essere. Cosa sia stato ottenuto in fase di doppiaggio italiano non mi è dato di sapere, e purtroppo non può competermi. Ma in oni caso non è mettendo quattro sillabe (non è vero) e un contenuto essemico indebito (vero) su un quasi monosillabe (uso) che otterai qualcosa di migliore. E' un inganno della peggior specie, accettalo.
E' come quando ci mandarono un dettagliato rapporto sulle battute di DEATH, da dove fossero riprese e rimontate. Dagli USA. Io avv già fatto tutto da menper l'italia: cosa era ripreso, cosa reinciso senza varizioni, cosa reinciso con variizoni, cosa solo pitchato, cosa strechato, tutto. Loro on avevano "trovato" una battuta, scrivono Rei: smessls like Ikari". E io, al volo, senza nessun altro riferimento: "Episodio 14, circa 13 minuti". Era lì. Dalla traduzione inglese (anche stringata) avevo in mente la scena, la battuta in giapponese ("Ikari-kun no nioi ga suru"), come veniva recitata. Tutto. E lo stesso più o meno per ogni battuta di tutta la serie. Ancora adesso.
KEEL (DS) L’inizio e la fine sono nello stesso luogo…! Bene… tutto quanto…/ (IC) va bene così.
GENDO (CL) Questo momento… ho continuato ad attenderlo incondizionatamente./ Alfine ci rincontriamo…/ (FC) Yui./ (CL) Quando io gli sto accanto… Shinji lo ferisco soltanto./ (IC) E quindi, è meglio che io non faccia nulla.
YUI Di Shinji avevi paura, eh?
GENDO (CL) Non posso credere di essere amato dalle persone./ (IC) Io non ne possiedo le qualità.
KAWORU (FC) Stai solamente fuggendo./ (IC) Prima di venire ferito tu stesso… stai rifiutando il mondo.
YUI Quello che c’è tra le persone… senza alcuna forma… ciò che è invisibile agli occhi…!
REI (CL) Spaventatone… non hai fatto che chiudere il tuo animo, eh?
GENDO E in ricompensa vi è questo scenario…!/ (CL) Ti chiedo perdono… / (FC) Shinji.
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EVA-01 (VERSO)
Però aspetta, non vorrei che questo discorso servisse nuovamente per giustificare le "tue stranezze". Perché le "stranezze" che ti si rimproverano in Miyazaki sono le stesse che ti si rimproverano in Evangelion, in Battle Royale, in Takahata, ecc. Tutti questi autori non fanno parlare i loro personaggi allo stesso modo. È il fatto di volerli "far parlare come giapponesi che parlano in italiano". Tu questo lo sai.
Quegli autori non parlano come giapponesi che parlano in italiano: parlano come dei giapponesi (con tutte le loro debite convenzioni e codifiche, ma sempre come giapponesi). Quello che ti si è sempre contestato è solo questo (anche da parte di chi non riesce a spiegare bene la "stranezza" che sente).
Ci tenevo solo a puntualizzare su questo punto per evitare fraintendimenti e perché spesso difendi le tue idee aggrappandoti ad esso: lo trovo scorretto.
Difendere invece l'ideologia che sta alla base del tuo operato è, sì, corretto.
Ok, e questo è l'approccio lavorativo che dovrebbe avere chiunque. Ma per quanto uno conduca ricerche oggettive... alla fine si finisce comunque sulla percezione. Se Asuka dice "Uso" dice una parola colloquiale normalissima (che nella codifica degli Anime è usata oggettivamente più delle parole "Konnichiwa", "Sayonara" e "Yo", per dire.
Io non posso effettivamente contestare la tua scelta, ma tu non puoi contestarmi se avessi scelto di trasporlo con un più generico "Non è vero".
Eh, no, invece il problema sta anche qui secondo me. In originale si può interpretare a seconda del contesto, in italiano invece no.
Quello che sto dicendo è che in entrambi i casi conferisce una sfumatura d'intenzione che non è coerente con l'intenzione di Asuka. (intenzioni originali... ep.8-> "Ma vaaa, che stai dicendo! Assurdo. Non ci credo manco per scherzo che sei serio!" ep.24-> "Oddio no, dimmi che non è vero, mi rifiuto di crederci!") Le intenzioni non sono fatte solo dal tono, sono anche estremamente legate alle parole. Le parole non nascono per esprimere parole, nascono per esprimere concetti. Sono uno strumento di comunicazione di stati d'animo (tra le varie cose) che si deve accostare alla modulazione della voce. In questo caso il "Bugia!" utilizzato in quei contesti assume necessariamente l'intenzione "Furbetto! Lo so che sei un birichino bugiardino! Hi-hi-hi che monello!". E questa sfumatura va a stridere poi con il tono usato da Asuka. (o meglio, che dovrebbe usare. Lasciamo stare com'è stata pronunciata poi effettivamente perché lì si va ancora più sul nonsense).
Con Di Sanzo (manager di Man-Ga sulla carta, ma padrone di Yamato nei fatti) non avrà problemi, questo lo sappiamo... Con gli altri editori, però, come la mettiamo?