Ci sono centinaia di film, telefilm e cartoni nipponici, coreani, francesi, tedeschi, neozelandesi, spagnoli ecc.... che noi non vedremo mai.
Vediamo solo spazzatura americana, o roba importata dai paesi sopra dagli americani.
Perché ?
Vediamo se ci arrivi ...
Parliamo di Flander che è preoccupato ce il suo Mancinorium se la passa male perché hanno aperto un mega Mancinorium accanto al suo, parliamo della Krapapal che apre un negozio di Muffin e poi le aprono un mega negozio di Muffin che le frega la clientela mandandola in fallimento e indebitata e via così.
Parliamo di una critica sociale dove le grandi aziende si stanno pappando il Mondo impoverendo sempre più la gente, facendola lavorare per stipendi da fame e contratti a tempo determinato .
Più leggo qua e altrove commenti su questa legge, e più capisco quanto gli italiani siano un branco di scimmie urlatrici che non hanno la minima idea di cosa parlino.
Mi sembra molto facile e comodo affermare che esistono servizi ma non saperli indicare scaricando la cosa sul “devono trovali loro”.
Online ormai si compra anche l’abbigliamento, settore dove il servizio del negozio fisico dovrebbe essere veramente un plus assoluto. Ma invece si opta per il fattore prezzo.
Tu, e molti altri, non capisci perché non guardi il quadro generale, guardi solo in piccolo, guardi al tuo tornaconto. Ma un governo deve guardare al tornaconto di tutto il paese, e dovrebbe farlo anche a forza di diventare impopolare.
No, il problema è che voi (tu, Sam o gli incompetenti che abbiamo al governo) volete far pagare questo protezionismo straccione italiano a tutti i lavoratori.
Volete sussidiare attività fallimentari e in perdita (e che quindi di tasse non pagano una cippa) per evitare presunti e sempre indimostrabili scenari apocalittici futuri.
Il costo economico e sociale di queste politiche è sotto gli occhi di tutti, l'Italia non cresce, non innova, le tasse sono tra le più alte (ne hanno di più solo paesi in cui il welfare state funziona davvero) e gli stipendi, per forza di cose, tra i più bassi.
Risultato: i migliori se ne vanno e in Italia rimangono una pletora di micro-attività improduttive, di nero dilagante, di continui cassaintegrati più i poveri stronzi che, pagando una fucilata di tasse, permettono che questo carrozzone vada avanti immutato, mentre al governo pensano bene di fare manovre in deficit e lasciar andare la gente in pensione anticipata, perché quando sei con le pezze al culo cosa c'è di meglio che fottere il futuro delle prossime generazioni (di cui immagino facciano parte molti di quelli che scrivono).
Poi uno deve venire su AC e deve sorbirsi discorsi su come il problema dell'Italia siano i colossi della vendita online e di come la cultura americana stia influenzando il mondo (food for though, magari aiuta il fatto che loro invece di sovvenzionare il lattaio sotto casa abbiano permesso ad aziende innovative e moderne di svilupparsi ha aiutato).
Lasciamo perdere va, tanto Sam lo conosco abbastanza da sapere che non si può discutere (immagino ritenga ancora che Big Hero 6 sia stato un flop, lol).
Attività fallimentari?? Non stiamo mica parlando di Alitalia, cribbio...qua si parla di giganti multinazionali che fanno concorrenza sleale ad attività locali...
La realtà è un po' più complessa di quello che pensate, ma per voi è tutto semplice, il nostro paese va a puttane perché non segue il modello ultra-liberista americano, che prevede poche tasse alle imprese, nella vana speranza che non se ne vadano in Messico o altrove, l'indebitarsi per studiare all'università e una sanità privata che costringe molti a nemmeno chiamare un'ambulanza per paura del costo che potrebbero addebitargli!
Nel frattempo le multinazionali, portatrici di innovazione e prezzi bassi però NON pagano molte tasse nemmeno in Europa: Apple ha evaso 13 miliardi in Irlanda, qualche centinaio di milioni in Italia, più o meno lo stesso in quasi tutti i paesi europei, idem Amazon, per non parlare di Netlix che non paga un tubo di tasse in Italia (grazie al cavolo, hanno i server in Irlanda loro!). Airbnb paga 10000€ l'anno di tasse nel nostro paese, e volevano pure rifiutarsi di fare da sostituto di imposta poverini...Facebook pure paga poche tasse, eppure incamerano circa 12€ all'anno per ogni profilo in pubblicità, ma anche loro pagano le tasse per lo più in Irlanda.
Ecco perché preferisco dare meno soldi possibili alle multinazionali, ci stanno fregando alla grande, ed in cambio ci danno briciole...
Si, Amazon dà un po' di lavoro, ma vorrei fare un po' di conti e vedere quante attività locali fa chiudere, e soprattutto quante tasse riesce ad eludere.
Ma voi tutto questo non lo vedete, non lo volete vedere, lo ignorate o lo volete ignorare. Boh, continuate pure ad arricchire Jeff Bezos & compagnia, io continuerò a supportare chi ha davvero bisogno.
Siccome su amazon si possono ordinare prodotti provenienti anche dall'estero non basterebbe spostare il magazzino della sezione libri poco fuori dall'italia e continuare a fare lo sconto del 15%?
Non mi pare ci siano divieti di comprare cose scontate dall'estero
Toh, leggete anche questo, magari qualcuno aprirà un po' gli occhi...
https://www.hdblog.it/amazon/speciali/n515713/amazon-inquinamento-spedizioni-impatto-ambiente/
Dove dice anche che entro il 2040 amazon inquinerá zero e che sta installando pannelli solari ovunque.
Ecco qual'è la differenza tra chi investe e chi si lamenta.
È tutto fumo negli occhi...intanto siamo nel 2020 e l'attività di Amazon contribuisce enormemente all'inquinamento...
Così come l'attività di tutti noi.
Oppure la colpa è solo e solamente di Amazon?
Qua si sta cercando di distogliere l'attenzione dai VERI problemi dei negozi "di vicinato".
State solo evidenziando i problemi (che ci sono e vanno risolti, IO lo riconosco) tralasciando "casualmente" gli innegabili VANTAGGI che Amazon e compagnia portano a tutti.
Facile parlare nascondendo le parti che vi danno fastidio.
Che vantaggi esattamente?
Ad ogni modo siete voi che non volete vedere i problemi che Amazon ed altre multinazionali hanno sempre avuto...
Nuovi posti di lavoro.
Collaborazioni con i negozi locali.
Creazione di piattaforme in cui i negozi locali possono vendere i propri prodotti senza dover gestire un proprio sito.
Possibilità di rifornirsi a prezzi accessibili, evitando i distributori per la maggior parte inaffidabili e cari (sì caro mio, molte fumetterie e librerie si riforniscono, anche regolarmente, da Amazon).
Dimmi se devo andare avanti.
Ah, altra cosa.
Non sarebbe strano, all'entrata in vigore della legge, vedere un rialzo dei prezzi praticati dai fornitori. Alla fine, se lo sconto massimo sarà del 5%, anche i distributori avranno diritto ad una "fetta" dell'incasso extra, no? (e non venite a dirmi che è una cosa impossibile, perché vorrebbe dire che non conoscete affatto il mercato)
Siccome su amazon si possono ordinare prodotti provenienti anche dall'estero non basterebbe spostare il magazzino della sezione libri poco fuori dall'italia e continuare a fare lo sconto del 15%?
Non mi pare ci siano divieti di comprare cose scontate dall'estero
Non ci sperare, esiste Amazon Italia ormai da tempo, il trucchetto non funziona più...la cuccagna è finita!
E poi mi pare che pure Bookrepository non facesse sconti maggiori del 10/15%, nonostante non abbia magazzini in Italia.
Ed ora , ci arrivi ?
Ora passiamo a "i Simpson l'avevano già detto" xD
Domandati perchè non hanno ampliato a qualsiasi prodotto,
Hai mai visto il fim "C'è posta per te" con Tom Hanks? C'è la storia di una donna che gestisce una piccola libreria indipendente che viene messa in difficoltà da una grossa catena di librerie. Lei smuove comitati di quartiere, telegiornali, dipinge il concorrente come il male assoluto, ma alla fine è comunque costretta a chiudere semplicemente perché non è riuscita ad attirare nuovi clienti. Il film poi si focalizza sulla parte sentimentale ma viene lasciato intendere che lei verrà assunta dalla grossa catena, portando la sua esperienza decennale.
Morale della favola? Se non riesci a batterli unisciti a loro.
Siccome su amazon si possono ordinare prodotti provenienti anche dall'estero non basterebbe spostare il magazzino della sezione libri poco fuori dall'italia e continuare a fare lo sconto del 15%?
Non mi pare ci siano divieti di comprare cose scontate dall'estero
Non ci sperare, esiste Amazon Italia ormai da tempo, il trucchetto non funziona più...la cuccagna è finita!
E poi mi pare che pure Bookrepository non facesse sconti maggiori del 10/15%, nonostante non abbia magazzini in Italia.
Già, è finita. Vorrà dire che da adesso quando dovrò recuperare una serie arretrata me la cercherò usata a metà prezzo su eBay. Zero guadagni per le librerie, zero guadagni per gli editori, qualche soldo che entra ad un'altra multinazionale.
A meno che poi farete tassare anche l'usato, ma direi che non vi conviene, visto quante librerie ci mangiano sopra con la rivendita di libri scolastici usati.
Ah che bello, invece di avere un attività propria, ti metti a lavorare sottopagato e a contratto a termine per una multinazionale ingorda ce sta facendo solo disastri economici ovunque ( basta googlare per capire)
Un destino di incertezze economiche e precarietà che presto o tardi colpirà tutti e nel tuo caso, ampiamente meritato .
Ricordati di dire ad Amazon e soci anche grazie , per questo .
Ah, il mito dei nuovi posti di lavoro...
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/02/16/prepariamoci-arriva-amazon-e-il-lavoro-non-cresce-anzi-diminuisce/37148/
Ah, il mito dei nuovi posti di lavoro...
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/02/16/prepariamoci-arriva-amazon-e-il-lavoro-non-cresce-anzi-diminuisce/37148/
un'altro articolo mal scritto che comunque ti dà torto, vergognoso se non facesse ridere, anche perchè oggi di maio se ne esce con un'altro sussidio per favorire l'export in ribasso per colpa del coronavirus. il bello è che vi fregano, voi vi lasciate fregare contenti e poi quando vi accorgete delle tasche bucate date la colpa al tizio di colore che avete incrociato prima
La legge sul libro è stata fatta perché da noi non si legge
Ma siccome siete tutti troppo giovani per averli visti, ho fatto un esempio che tutti capissero
Ah, il mito dei nuovi posti di lavoro...
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/02/16/prepariamoci-arriva-amazon-e-il-lavoro-non-cresce-anzi-diminuisce/37148/
un'altro articolo mal scritto che comunque ti dà torto, vergognoso se non facesse ridere, anche perchè oggi di maio se ne esce con un'altro sussidio per favorire l'export in ribasso per colpa del coronavirus. il bello è che vi fregano, voi vi lasciate fregare contenti e poi quando vi accorgete delle tasche bucate date la colpa al tizio di colore che avete incrociato prima
Poche idee ma ben confuse, ok.
Sei te che ci devi arrivare, visto che non sai nulla: da noi arriva roba americana perché abbiamo tutte tv americane che importano i loro prodotti .
Di europeo arriva pochissimo, e tralasciamo la roba orientale.
Guarda caso, da noi arrivava di tutto quando non c'erano monopoli ma solo piccole compagnie.
Ora abbaimo anche noi le multinazionali che decidono cosa vedere o leggere , comprando e assimilando quello che viene da fuori per farci i soldi loro ( i Pokemon,Yughi Oh o pensate a tutti i remake anime/live di Netflix per rimanere in campo anime )
Prima dei Simpson ci sono stati valanghe di telefilm, film americani che parlavano di ciò.
Ma siccome siete tutti troppo giovani per averli visti, ho fatto un esempio che tutti capissero .
La legge sul libro è stata fatta perché da noi non si legge e le librerie ed edicole stano chiudendo a raffica, portando disoccupazione e facendo chiudere editori e aziende che campano grazie alle edicole e librerie .
Quando cominceranno a fallire anche i centri commerciali, con conseguente fiumana di disoccupati, faranno una legge pure per proteggere loro .
...Ripeto: a tutti piace pagare il meno possibile le cose che compriamo...
...Ripeto: a tutti piace pagare il meno possibile le cose che compriamo...
Per l'ennesima volta, non è una questione di prezzo. Amazon offre un servizio migliore. Frega nulla se i negozietti riescono a fare un prezzo inferiore se poi il servizio è scadente. Difatti quando mi offrono un servizio migliore vado più che volentieri anche nei negozi (c'è un negozio vicino casa che offre la possibilità di prenotare arance e limoni biologici a prezzi superiori a quelli del supermercato ma comunque più che ragionevoli e difatti vado lì molto spesso... anche perché posso pagare con bancomat/google pay e il negozietto offre un buon servizio preciso e puntuale. Questo è tra l'altro anche un ottimo esempio di come gli agricoltori possono scavalcare la grande distribuzione vendendo sul territorio prodotti di qualità a prezzi che il consumatore è comunque disposto a spendere bypassando inoltre un intermediario. Al contrario non prendo mai il latte crudo dai produttori a me vicini perché non puliscono quasi mai la macchina che distribuisce il latte che poi infatti puzza e fa puzzare anche il latte (che nei giorni in cui la macchina viene pulita non puzza), questo nonostante il prezzo del latte dai produttori più di 1/3 inferiore a quello del supermercato che piace a me).
Sulla questione automazione e posti precari è l'ennesima cavolata:
1. L'automazione significa posti di lavoro in più per gli sviluppatori che creano e mantengono il software di tali macchinari e posti di lavoro in più per chi i macchinari li crea e li mantiene.
2. L'automazione non può automizzare al 100% i processi produttivi (se n'è accorta anche Tesla, che ha dovuto richiamare i lavoratori che aveva sostituito con macchinari al lavoro), la macchina non gestisce tutte le eccezioni che sono impossibili da prevedere del tutto. Gli esseri umani sono spesso più efficienti e, aiutando le macchine o servendosi delle macchine, possono aumentare la produzione e/o renderla più efficiente.
3. I lavori che chiunque può fare sono precari e malpagati di default.
La realtà è che "fare la cassiera" è un lavoraccio per studenti, non si dovrebbe fare tutta la vita perché pagano poco e chiunque (pure il cliente stesso) è capace di passare gli articoli sul lettore.
I lavori non precari che pagano bene da sempre e anche in periodo di crisi sono quelli che richiedono una specializzazione in un campo in cui ci sia domanda.
Non è un problema di amazon, è un problema del nostro sistema scolastico/lavorativo:
- In primo luogo è assurdo che si faccia scegliere il tipo di scuola ai bambini/ragazzini illudendoli di poter fare qualsiasi lavoro da grandi e orientandoli spesso verso scelte assurdamente inutili come licei e università tipo filosofia e lettere. La scuola deve preparare al lavoro... chi poi lavora senza essere precario potrà poi permettersi di istruirsi anche in materie che non danno il "pane".
A fare i filosofi per mestiere possono essere poche persone, tutti gli altri dovrebbero fare lavori tipo sviluppo software, meccanica, ristorazione, idraulica, contabilità e altri mestieri dove il lavoro si trova.
- In secondo luogo è assurdo pensare che per oltre 40 anni uno possa fare sempre lo stesso mestiere senza mai aggiornarsi.
La cosa più furba sarebbe prevedere almeno 1 giorno alla settimana di formazione nel proprio campo per tutti i lavoratori fino a 5-10 anni prima della pensione (questo sistema si chiama formazione continua). Corsi di aggiornamento per chi lavora in settori che vanno avanti, corsi per cambiare mestiere per quei lavoratori che fanno lavori che sono in via d'estinzione. Prevedendo sgravi fiscali per le aziende che fanno fare questi corsi si metterebbero d'accordo pure gli imprenditori (che comunque ricaverebbero il vantaggio di avere professionisti con capacità superiori e sempre sul pezzo).
Stai decisamente sbagliando tutto, il tuo punto di vista funziona solo in un'economia comunista dove lo stato è proprietario di tutto e provvede a tutti. In un'economia di mercato il tuo è puro e semplice protezionismo, non funziona e ti taglia fuori dal mercato globale impoverendo tutti.
Se tagli fuori chi investe in innovazione ti ritrovi con tante piccolissime imprese antiquate che fanno fatica a sbarcare il lunario, che non creano posti di lavoro e che lentamente muoiono nonostante tutte le tasse che sprechi in assistenzialismo.
L'Italia è già in ritardo lato innovazione (non parlo di tutte le aziende ma per molte è così), se continua a dormire ovviamente gli altri ne approfitteranno.
Non è vero.
Ho lavorato per un'azienda che a sua volta lavora per amazon come sviluppatore software.
Come per le cassiere il magazziniere è un mestiere non specialistico a cui semplicemente non si deve puntare.
E ancora no. I bar non possono restare bar, come le fumetterie non possono restare fumetterie per 20 anni sempre uguali. L'innovazione vale per tutti. I bar di oggi devono accettare pagamenti elettronici, 20 anni fa non c'era questa esigenza. I bar di oggi devono avere un design all'avanguardia altrimenti saranno svantaggiati rispetto ai bar più piacevoli. I bar di oggi devono offrire connessione internet ai propri clienti come servizio. I bar di oggi devono avere prodotti migliori della concorrenza. Ecc... Ecc...
Le fumetterie e le librerie rispetto ai bar devono evolvere molto di più perché il loro stesso prodotto non è più lo stesso.
Poi nessuno obbliga nessuno ma l'alternativa sul lungo periodo è il fallimento
TU, UNO, hai lavorato per un'azienda che lavora per Amazon, e gli altri migliaia di lavoratori che lavorano per Amazon che non sono sviluppatori nè mai lo saranno?? E tutti quelli che consegnano i pacchi di Amazon, pensi potrebbero diventare tutti sviluppatori?
Ma manco con corsi intensivi di 10 anni...
Non farmi ridere, dai.
I bar di oggi devono cosa? Avere un design all'avanguardia?
Ma per chi?? Devono offrire connessione ad internet? DEVONO?? E chi lo dice? Devono farlo perché TU non hai abbastanza soldi per permetterti un piano dati decente?
Dai su, siamo seri...
TU, UNO, hai lavorato per un'azienda che lavora per Amazon, e gli altri migliaia di lavoratori che lavorano per Amazon che non sono sviluppatori nè mai lo saranno?? E tutti quelli che consegnano i pacchi di Amazon, pensi potrebbero diventare tutti sviluppatori?
Ma manco con corsi intensivi di 10 anni...
Non farmi ridere, dai.
I bar di oggi devono cosa? Avere un design all'avanguardia?
Ma per chi?? Devono offrire connessione ad internet? DEVONO?? E chi lo dice? Devono farlo perché TU non hai abbastanza soldi per permetterti un piano dati decente?
Dai su, siamo seri...
E' così che funziona il settore sviluppo software, è quasi sempre consulenza, ma è un dato di fatto che amazon abbia bisogno di sviluppo e mantenimento del proprio software difatti gli sviluppatori lavorano.
E per gli altri migliaia ho elencato sopra altri settori oltre a sviluppo software:
meccanica, ristorazione, idraulica e contabilità e non sono gli unici settori in cui si può trovare lavoro specialistico..
Quelli che non fanno lavori specialistici dovrebbero trovarsi un nuovo lavoro perché stanno perdendo il loro tempo con un lavoro precario senza futuro.
Quelli che consegnano pacchi stanno un po' a metà strada... di certo per fare i corrieri un minimo di specializzazione ci vuole (bisogna prendere una patente apposta), ma non penso sia un lavoro particolarmente specializzato. Fossi tra i fattorini farei un corso di specializzazione in un altro settore e cercherei un lavoro migliore.
E tu continua pure a ridere intanto nel settore sviluppo software cercano tantissimo, ricevo settimanalmente dalle 3 alle 10 richieste di colloqui su linkedin tutte da aziende diverse, in due anni ho cambiato volontariamente ben 5 posti di lavoro con un miglioramento dello stipendio più che consistente (8000€ lordi in più l'anno rispetto a 2 anni fa). Non so in che settore lavori ma al momento non conosco altri settori in cui l'offerta di lavoro è così aggressiva da venirti a cercare ancora prima della laurea o anche solo con un corso di specializzazione di 6 mesi (ho colleghi che hanno studiato tutt'altro e in 6 mesi, 800-1000 ore di corso gratuito finanziato da regioni e province, hanno trovato subito lavoro... altro che 10 anni di corsi intensivi).
Ma tu continua a ridere.
E per quanto riguarda i bar, la connessione dati ce l'ho (iliad 30 GB al mese a 6€), ma offrire connessione ad internet nei locali è ormai consuetudine e un bell'ambiente fa sì che studenti possano ad esempio venire a studiare nel bar e, in quei casi, avere una connessione wifi per i pc può essere molto più comodo (e il tutto viene visto come un servizio interessante che permette di avere più clienti).
Senza contare che la connessione serve ormai per molte altre cose.
Se poi un bar ad oggi non vuole far nulla di tutto questo nessuno lo obbliga, ma il fallimento è dietro l'angolo e nessuno rimpiangerà locali senza personalità.
Pensala pure come ti pare, ma sbagli di grosso e se hai un'attività e la gestisci in questa maniera sei sulla via del fallimento.
Tu sei il tipico elemento che se in un posto non accettano Bitcoin probabilmente scappa urlando inorridito...
TU, UNO, hai lavorato per un'azienda che lavora per Amazon, e gli altri migliaia di lavoratori che lavorano per Amazon che non sono sviluppatori nè mai lo saranno?? E tutti quelli che consegnano i pacchi di Amazon, pensi potrebbero diventare tutti sviluppatori?
Ma manco con corsi intensivi di 10 anni...
Non farmi ridere, dai.
I bar di oggi devono cosa? Avere un design all'avanguardia?
Ma per chi?? Devono offrire connessione ad internet? DEVONO?? E chi lo dice? Devono farlo perché TU non hai abbastanza soldi per permetterti un piano dati decente?
Dai su, siamo seri...
TU, UNO, hai lavorato per un'azienda che lavora per Amazon, e gli altri migliaia di lavoratori che lavorano per Amazon che non sono sviluppatori nè mai lo saranno?? E tutti quelli che consegnano i pacchi di Amazon, pensi potrebbero diventare tutti sviluppatori?
Ma manco con corsi intensivi di 10 anni...
Non farmi ridere, dai.
I bar di oggi devono cosa? Avere un design all'avanguardia?
Ma per chi?? Devono offrire connessione ad internet? DEVONO?? E chi lo dice? Devono farlo perché TU non hai abbastanza soldi per permetterti un piano dati decente?
Dai su, siamo seri...
Tu per caso quando fai benzina ci pensi un attimo a tutte quelle migliaia di cocchieri che a suo tempo hanno perso il lavoro? Il mondo cambia e fare finta di non poterlo accettare è solo un atteggiamento ridicolo.
Il mondo cambia, ma non è detto che cambi sempre in meglio. Se librerie e fumetterie dovessero chiudere per colpa di Amazon non sarebbe certo un bene. Se questa legge permetterà a molte piccole librerie e fumetterie di sopravvivere ben venga.
Se quello che dico fa di me un (neo) luddista, allora sì, sono fiero di esserlo, benché abbia quasi sempre apprezzato le nuove tecnologie ed il cambiamento.
Il mondo cambia, ma non è detto che cambi sempre in meglio. Se librerie e fumetterie dovessero chiudere per colpa di Amazon non sarebbe certo un bene. Se questa legge permetterà a molte piccole librerie e fumetterie di sopravvivere ben venga.
Se quello che dico fa di me un (neo) luddista, allora sì, sono fiero di esserlo, benché abbia quasi sempre apprezzato le nuove tecnologie ed il cambiamento.
Librerie e fumetterie sono comunque destinate a chiudere per effetto della digitalizzazione, puoi fare tutti i decreti che vuoi ma ormai è un processo irreversibile.
E ti stanno spiegando da tre pagine che se la gente preferisce comprare su Amazon rispetto alle librerie non lo fa per i prezzi migliori ma per i servizi che offre. Degli esempi?
1) Facilità di trovare il prodotto che cerchi, bastano pochi click. In fumetteria più volte mi sono sentito rispondere "Boh, non lo so, cercalo tra gli scaffali" e spesso nemmeno erano in ordine alfabetico...
2) Disponibilità immediata degli arretrati nella maggior parte dei casi. In fumetteria devi attendere minimo un mese.
3) Reso facile e immediato. Invece in fumetteria per farmi sostituire dei volumi fallati ho dovuto quasi litigare col gestore, perché poi deve rispedirli di tasca sua.
Il mondo cambia, ma non è detto che cambi sempre in meglio. Se librerie e fumetterie dovessero chiudere per colpa di Amazon non sarebbe certo un bene. Se questa legge permetterà a molte piccole librerie e fumetterie di sopravvivere ben venga.
Se quello che dico fa di me un (neo) luddista, allora sì, sono fiero di esserlo, benché abbia quasi sempre apprezzato le nuove tecnologie ed il cambiamento.
Librerie e fumetterie sono comunque destinate a chiudere per effetto della digitalizzazione, puoi fare tutti i decreti che vuoi ma ormai è un processo irreversibile.
E ti stanno spiegando da tre pagine che se la gente preferisce comprare su Amazon rispetto alle librerie non lo fa per i prezzi migliori ma per i servizi che offre. Degli esempi?
1) Facilità di trovare il prodotto che cerchi, bastano pochi click. In fumetteria più volte mi sono sentito rispondere "Boh, non lo so, cercalo tra gli scaffali" e spesso nemmeno erano in ordine alfabetico...
2) Disponibilità immediata degli arretrati nella maggior parte dei casi. In fumetteria devi attendere minimo un mese.
3) Reso facile e immediato. Invece in fumetteria per farmi sostituire dei volumi fallati ho dovuto quasi litigare col gestore, perché poi deve rispedirli di tasca sua.
1) certo che non sono in ordine alfabetico, ogni fumetteria adotta il suo ordine...un buon "fumettaro" però sa di solito dove si trovano tutti (o quasi) i suoi fumetti.
2) un mese? Dipende da che arretrati e dalla disponibilità, a volte più, a volte meno. Con tutto quello che ho da leggere a casa io comunque posso aspettare, tanto so che prima o poi arriverà...
3) mai avuto problemi in tal senso, se un volume era fallato potevo sempre riportarlo in fumetteria per farmelo cambiare...ma anche qui suppongo che dipende da fumetteria a fumetteria.
4) Amazon ha la wishlist, ma non mi mette automaticamente da parte un nuovo volume di una serie che seguo non appena esce. Comixology lo fa, ma è solo per il digitale...
5) Amazon è ottima, ma per me lo è solo per recuperare manga pubblicati in altri paesi, tipo Spagna e Francia.
6) Di recente ho scoperto che oltre a Comixology pure Bookrepository è di Amazon, alla faccia della concorrenza...
1) certo che non sono in ordine alfabetico, ogni fumetteria adotta il suo ordine...un buon "fumettaro" però sa di solito dove si trovano tutti (o quasi) i suoi fumetti.
2) un mese? Dipende da che arretrati e dalla disponibilità, a volte più, a volte meno. Con tutto quello che ho da leggere a casa io comunque posso aspettare, tanto so che prima o poi arriverà...
3) mai avuto problemi in tal senso, se un volume era fallato potevo sempre riportarlo in fumetteria per farmelo cambiare...ma anche qui suppongo che dipende da fumetteria a fumetteria.
4) Amazon ha la wishlist, ma non mi mette automaticamente da parte un nuovo volume di una serie che seguo non appena esce. Comixology lo fa, ma è solo per il digitale...
5) Amazon è ottima, ma per me lo è solo per recuperare manga pubblicati in altri paesi, tipo Spagna e Francia.
6) Di recente ho scoperto che oltre a Comixology pure Bookrepository è di Amazon, alla faccia della concorrenza...
1) Ordine che potrebbe spiegare ai comuni mortali come me. I manga più vecchi poi erano mischiati tutti alla rinfusa.
2) Minimo un mese, e sto parlando di volumi arretrati che erano perfettamente disponibili sul sito dell'editore e del distributore. A volte ci sono ritardi anche sui titoli in uscita.
3) A me invece fanno sempre problemi. Figurati che qualche volta gli ho visto prendere il volume fallato che gli avevo portato e rimetterlo in vendita...
4) Questo è vero, ci vorrebbe un servizio come Amazon Pantry.
@whitestrider
Perdi ancora tempo a spiegare a stà gente cose che non vogliono capire ?
Lascia perdere.... quando si ritroveranno licenziati a 35 anni perché delocarizzeranno il loro lavoro dove costa meno " per mantenere i prezzi concorrenziali" e la gente gli dirà "cacchi vostri, io compro dove costa meno e offre un servizio migliore, chemmifrega se voi siete a spasso" capiranno, o se capiranno .
Fai il corso di programmatore poi ti offrono 3€ all'ora...
Non ho capito una cosa, come siamo arrivati a questo discorso?PS.
Per un'idea più precisa e scientifica:
https://www.jobbydoo.it/stipendio/programmatore-java
https://www.jobbydoo.it/stipendio/web-developer
https://www.jobbydoo.it/stipendio/programmatore-informatico
https://www.jobbydoo.it/stipendio/tecnico-informatico
Per dire che non mi sono inventato nulla.
Non ho capito una cosa, come siamo arrivati a questo discorso?
Non ho capito una cosa, come siamo arrivati a questo discorso?PS.
Per un'idea più precisa e scientifica:
https://www.jobbydoo.it/stipendio/programmatore-java
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https://www.jobbydoo.it/stipendio/programmatore-informatico
https://www.jobbydoo.it/stipendio/tecnico-informatico
Per dire che non mi sono inventato nulla.
Non ho capito una cosa, come siamo arrivati a questo discorso?PS.
Per un'idea più precisa e scientifica:
https://www.jobbydoo.it/stipendio/programmatore-java
https://www.jobbydoo.it/stipendio/web-developer
https://www.jobbydoo.it/stipendio/programmatore-informatico
https://www.jobbydoo.it/stipendio/tecnico-informatico
Per dire che non mi sono inventato nulla.
Il fatto che non capisci o fai finta di non capire è parte del problema infatti...in ogni caso quello che fa l'Italia non è altro che seguire quello che ha già fatto la Francia nel 2014, che oltre a ridurre gli sconti di libri e fumetti a ZERO ha anche vietato la spedizione gratuita (altra mossa impopolare ma giusta a mio avviso).
Non ho dati sotto mano per valutare l'impatto di quella legge su mercato francese, l'unica cosa certa è che nel 2018 sono stati venduti in Francia più manga cartacei rispetto agli anni precedenti, sconto o non sconto.
Non ho capito una cosa, come siamo arrivati a questo discorso?PS.
Per un'idea più precisa e scientifica:
https://www.jobbydoo.it/stipendio/programmatore-java
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Per dire che non mi sono inventato nulla.
Il fatto che non capisci o fai finta di non capire è parte del problema infatti...in ogni caso quello che fa l'Italia non è altro che seguire quello che ha già fatto la Francia nel 2014, che oltre a ridurre gli sconti di libri e fumetti a ZERO ha anche vietato la spedizione gratuita (altra mossa impopolare ma giusta a mio avviso).
Non ho dati sotto mano per valutare l'impatto di quella legge su mercato francese, l'unica cosa certa è che nel 2018 sono stati venduti in Francia più manga cartacei rispetto agli anni precedenti, sconto o non sconto.
Mi auguro che tu sappia che il mercato francese e quello italiano siano TOTALMENTE INCOMPATIBILI e non confrontabili a livello di numeri?
In Francia lo sconto ridotto un'inezia, in un Paese dove gli editori hanno RISPETTO per libri e fumetti e quindi adattano i prezzi, addirittura abbassandoli.
In Italia una cosa del genere non accadrà mai. Gli editori alzeranno ancor di più i prezzi, approfittando dei margini maggiori concessi dallo sconto ridotto e i librai che tanto esultano si ritroveranno gli stessi margini di prima, se non dei margini ancora più ridotti.
Ah. E complimenti per la proposta riguardo l'eliminazione della spedizione gratuita… Carichiamo ALTRI costi sui consumatori, perché questo aumento dei prezzi non è abbastanza evidentemente!
Non ho capito una cosa, come siamo arrivati a questo discorso?PS.
Per un'idea più precisa e scientifica:
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Per dire che non mi sono inventato nulla.
Il fatto che non capisci o fai finta di non capire è parte del problema infatti...in ogni caso quello che fa l'Italia non è altro che seguire quello che ha già fatto la Francia nel 2014, che oltre a ridurre gli sconti di libri e fumetti a ZERO ha anche vietato la spedizione gratuita (altra mossa impopolare ma giusta a mio avviso).
Non ho dati sotto mano per valutare l'impatto di quella legge su mercato francese, l'unica cosa certa è che nel 2018 sono stati venduti in Francia più manga cartacei rispetto agli anni precedenti, sconto o non sconto.
Mi auguro che tu sappia che il mercato francese e quello italiano siano TOTALMENTE INCOMPATIBILI e non confrontabili a livello di numeri?
In Francia lo sconto ridotto un'inezia, in un Paese dove gli editori hanno RISPETTO per libri e fumetti e quindi adattano i prezzi, addirittura abbassandoli.
In Italia una cosa del genere non accadrà mai. Gli editori alzeranno ancor di più i prezzi, approfittando dei margini maggiori concessi dallo sconto ridotto e i librai che tanto esultano si ritroveranno gli stessi margini di prima, se non dei margini ancora più ridotti.
Ah. E complimenti per la proposta riguardo l'eliminazione della spedizione gratuita… Carichiamo ALTRI costi sui consumatori, perché questo aumento dei prezzi non è abbastanza evidentemente!
Non è che in Francia i manga costino di meno che in Italia, i prezzi sono paragonabili.
La spedizione l'abbiano sempre pagata prima di Amazon, e nessuno aveva nulla da ridire, d'altro canto un servizio SI PAGA. Se non lo paghi tu lo deve pagare qualcun altro, con la conseguenzela che ci sono aziende che si rifiutano di fare affari con Amazon per la consegna della sua merce perché Amazon non paga abbastanza per mandare avanti la baracca...
Sostanzialmente Amazon scarica i costi su altre aziende e pure sullo stato in cui opera (grazie alle tasse che riesce a non pagare), in cambio di spedizioni gratuite, customer service fin troppo perfetto, prezzi tendenzialmente più bassi che altrove (ma non sempre, se uno cerca bene spesso riesce a trovare prezzi migliori altrove).
Per il consumatore è una cuccagna, che durerà però solo finché Amazon non riuscirà a spazzare via tutta la concorrenza. Dopo di che i prezzi "stranamente" cominceranno a salire...
Ma non è vero nulla. Il sistema di spedizione gratuita di amazon si basa sul pagamento di un abbonamento a prime altrimenti la spedizione è gratuita solo sopra i 25€ in modo che sia di fatto (tra abbonati e non abbonati) un costo nullo per amazon.
La spedizione di fatto è semplicemente compresa nell'abbonamento e gli abbonati sono così tanti da coprire i tratti dei non abbonati (per questo le spedizioni dei non abbonati sono più lente. Viaggiano quando viaggiano quelle degli abbonati).
Io sto parlando del MERCATO in sé, non dei prezzi. In Francia gli editori sono un minimo seri e non propongono edizioni di molto sovraprezzate, i loro volumetti non hanno inchiostro che rimane sulle dita, i loro Social Media Manager non insultano gli utenti che fanno le domande e, soprattutto, le loro case editrici non bloccano tutto il catalogo per anni e anni perché hanno preso 300 serie e non sanno gestirle…
Per il resto, la spedizione gratuita la forniscono TUTTI SOLO al di sopra di una certa soglia. Sia gli shop più piccoli, sia Amazon & co (se PAGHI 36€ di Prime ce l'hai gratis sempre, se non hai il Prime, allora devi arrivare a 25€ di spesa). la spedizione gratuita non è affatto garantita, ma è un incentivo a comprare di più.
Amazon inoltre, non solo NON scarica su aziende o sullo Stato i suoi costi (e ti è stato spiegato il perché negli scorsi messaggi, che, EVIDENTEMENTE, non hai letto), ma oltretutto NON SPAZZERÀ MAI via la concorrenza, perché semplicemente, non è e non sarà mai abbastanza forte. SOPRATTUTTO se parliamo del mercato di libri e fumetti.
Ma ripeto, continua a cuocerti nel tuo brodo e a credere alle favolette complottiste.
Noi andiamo avanti e non torneremo indietro a riprenderti...
Che Amazon abbia evaso tasse non me lo sono mica inventato io...nero su bianco, dal 2011 al 2016 ha evaso almeno 100 milioni di € (ma probabilmente molti di più!) in Italia, molto più di quello che incamererebbe da 1 milione di abbonati al servizio Prime, che la concorrenza (non troppo leale) di Amazon faccia chiudere attività non lo dico mica solo io...che aziende si rifiutino di fare affari con Amazon non me lo sono inventato io, me l'ha detto uno che ci lavora in una di quelle aziende, e non per fare le consegne...
Devo aggiungere altro?
Che Amazon abbia evaso tasse non me lo sono mica inventato io...nero su bianco, dal 2011 al 2016 ha evaso almeno 100 milioni di € (ma probabilmente molti di più!) in Italia, molto più di quello che incamererebbe da 1 milione di abbonati al servizio Prime, che la concorrenza (non troppo leale) di Amazon faccia chiudere attività non lo dico mica solo io...che aziende si rifiutino di fare affari con Amazon non me lo sono inventato io, me l'ha detto uno che ci lavora in una di quelle aziende, e non per fare le consegne...
Devo aggiungere altro?
E allora si legiferi direttamente in tal senso, per esempio promulgando questa benedettissima web tax. Ah no, poi se la fanno addosso per le ritorsioni economiche minacciate da Trump. Quindi pur di colpire Amazon è giusto far pagare di più tutti, no?
Negli USA le città americane fanno a gara a colpi di incentivi fiscali per convincere Amazon ad aprire magazzini, portando ad improbabili gare al ribasso tanto per assicurare una manciata di posti di lavoro ed una ricchezza "illusoria", ma se sta bene a loro...potremmo anche noi far pagare meno tasse alle multinazionali come fa l'Irlanda, per assicurarci lavoro in quantità, abrogare le leggi che proibiscono gli sconti selvaggi e poter magari comprare manga a metà prezzo. Chissà in quanto poco tempo le case editrici italiane fallirebbero, e andrebbe a ramengo pure lo Stato, non riuscendo a garantire i servizi essenziali perché le entrate fiscali non sarebbero sufficienti. Magari è una visione troppo pessimista, magari ha ragione chi dice che dovremmo accettare il progresso e lasciare che pure le fumetterie e librerie si estinguano come le videoteche, i negozi di CD...
Rispondi alla domanda prego, stai continuamente divagando.
Amazon se ne sbatterà allegramente di questa legge, visto che i guadagni li fa altrove. A rimetterci saremo solo noi lettori: se ti rileggi i commenti molti hanno dichiarato che adesso saranno costretti a selezionare maggiormente i propri acquisti, altri come me si rivolgeranno direttamente all'usato. Dubito che questo avvantaggerà case editrici e librerie, ma se la sono voluta.
Beh anche tu che d'ora in poi comprerai solo usato...forse è una decisione fin troppo radicale, non credi?
Per quanto riguarda la selezione dei propri acquisti, io la faccio dalla bellezza di oltre 25 anni ormai....nessun sconto ai tempi, pochi soldi, si comprava quello che si riusciva, il resto lo si leggeva da amici. Non che il 15% (ma anche il 25%) di sconto avrebbe fatto troppa differenza, si intende.
L'unico caso in cui mi mancherà uno sconto è quello dei manga della Dynit, che spesso hanno prezzi assurdi, quindi quando li scontavano del 25% i prezzi diventavano "quasi" umani...per il resto non è così drammatico.
Non per nulla le case editrici sono molto restie a pubblicare manga in formato digitale, si rischia di deprezzare ulteriormente il loro prodotto, e tenendo conto del fatto che spesso il 30% finisce in tasca alla piattaforma attraverso cui l'eBook viene venduto mi pare ovvio che per ora molte poche serie manga sono disponibili in formato digitale in Italia, e forse lo saranno per molto tempo, al contrario ad esempio degli USA dove la maggior parte dei manga pubblicati sono disponibili in formato digitale.
Ora che lo sconto in Italia si ridurrà, pensate che la gente comprerà il 10-15% di manga in meno? Possibile, no metto in dubbio, ma non è nemmeno escluso che molti continuino a comprare lo stesso numero di serie.
In sostanza per effetto di questa legge si leggerà di meno? Forse, ma non è detto. Dipende da molti fattori, non solo il prezzo.
Questa legge "salverà" le fumetterie e librerie indipendenti? Spero di sì, anche se anche qua dipende anche da altri fattori.
Vedremo insomma come evolverà la faccenda...per il resto si può frignare quanto vuole per la riduzione degli sconti, in ogni caso dubito si tornerà indietro a questo punto.
Non salverà un bel niente, anzi peggiorerà solo la situazione. Se un negozio sa che rimarrà a galla grazie ai sussidi chi glielo fa fare di rinnovarsi e provare ad attirare nuova clientela?
Non salverà un bel niente, anzi peggiorerà solo la situazione. Se un negozio sa che rimarrà a galla grazie ai sussidi chi glielo fa fare di rinnovarsi e provare ad attirare nuova clientela?
Ma in che cosa dovrebbero rinnovarsi, esattamente?? Vuoi che offrano wifi gratuito come nei centri commerciali?
Non salverà un bel niente, anzi peggiorerà solo la situazione. Se un negozio sa che rimarrà a galla grazie ai sussidi chi glielo fa fare di rinnovarsi e provare ad attirare nuova clientela?
Ma in che cosa dovrebbero rinnovarsi, esattamente?? Vuoi che offrano wifi gratuito come nei centri commerciali?
Questa tua risposta spiega tutto.
"Rinnovarsi" significa fornire i servizi migliori possibili.
Molte fumetterie che conosco offrono il servizio di casella "a distanza", con la fumetteria che spedisce periodicamente ad alcuni clienti i fumetti in casella.
Aprire uno shop online (o affidarsi a piattaforme come ebay o Amazon) è un altro modo per rinnovarsi.
Altra cosa è organizzare eventi.
QUESTO si intende con "rinnovarsi", cioè cercare di offrire sempre il meglio al cliente.
Perché chi rimane fermo è destinato a venire superato e a morire. E non c'è legge che tenga, in questo caso.
Praticamente, vogliono tutelare gli esercenti fisici, riducendo i prezzi di rivenditori online? Spiace, ma non metterò mai più piede in una libreria: non è giusto che per tutelare loro, dobbiamo andarci di mezzo noi!
La verità è che libri e fumetti non si dovevano vendere sotto il prezzo di copertina sin dall'inizio (e difatti una volta era così)!
Mi ripeto: quando comprate un quotidiano in edicola potete mai pagare meno del prezzo di copertina? No, l'unico caso è quello in cui si fa un abbonamento o si compra la versione digitale, ma sono casi particolari.
La verità è che libri e fumetti non si dovevano vendere sotto il prezzo di copertina sin dall'inizio (e difatti una volta era così)!
Allora il tuo biasimo non andrebbe esteso anche alle fumetterie che offrono abbonamenti con sconti dal 5% al 10%, più promozioni con percentuali anche maggiori? Questa è concorrenza sleale verso le edicole!Mi ripeto: quando comprate un quotidiano in edicola potete mai pagare meno del prezzo di copertina? No, l'unico caso è quello in cui si fa un abbonamento o si compra la versione digitale, ma sono casi particolari.
Ti è già stato risposto settimane fa: un quotidiano ha una vita commerciale di un giorno, praticamente è usa e getta. Non è minimamente paragonabile.
La realtà è che con gli ebook (pure togliendo la percentuale di amazon) il ricavo netto (togliendo i costi di stampa della versione fisica) è nettamente più alto.
e pure in una situazione come quella attuale il digitale si vende tranquillamente (basti pensare a tutti i videogiochi che stanno vendendo in questo periodo).
Oltretutto ho appena comprato una serie manga in digitale proprio oggi.
Io invece li leggo a scrocco adesso online e poi li comprerò in fumetteria quando riapre, pensa un po' che fesso che sono.
Però siamo sicuri che manga digitale in Italia possa portare più profitti alle case editrici? Secondo me no, molti lettori sono ancora legati alla carta (io no, ma paradossalmente compro più cartaceo che digitale...)
Però siamo sicuri che manga digitale in Italia possa portare più profitti alle case editrici? Secondo me no, molti lettori sono ancora legati alla carta (io no, ma paradossalmente compro più cartaceo che digitale...)
Io invece li leggo a scrocco adesso online e poi li comprerò in fumetteria quando riapre, pensa un po' che fesso che sono.
Però siamo sicuri che manga digitale in Italia possa portare più profitti alle case editrici? Secondo me no, molti lettori sono ancora legati alla carta (io no, ma paradossalmente compro più cartaceo che digitale...)
leggere a scrocco con la pirateria è completamente assurdo ora che ci sono piattaforme gratuite e legali tipo manga plus.
comprare in fumetteria quando riapre è solo una tua scelta che non dovresti imporre a nessuno.
Finché non provano sul serio non lo sapremo mai.
Per ora anche uno volesse spendere soldi in digitale non può farlo. Tu che dici di essere legato al digitale lo dovresti sapere. Compri più in cartaceo semplicemente perché se vuoi comprare manga in italiano non è che tu abbia molta scelta per la stragrande maggioranza delle serie.
PS. Penso che l'unico esempio di serie pubblicata in contemporanea fino ad ora sia Astra Lost In Space. E non è di certo una serie che farà grandi numeri.
Mi aspetto almeno qualcosa tipo Doctor Stone o ancora meglio One Piece prima di dire che non porta profitto.
Altrimenti siamo a livello di esperimento non ancora iniziato.
Però siamo sicuri che manga digitale in Italia possa portare più profitti alle case editrici? Secondo me no, molti lettori sono ancora legati alla carta (io no, ma paradossalmente compro più cartaceo che digitale...)
Ancora con questa storia? Sono mercati diversi e molto poco sovrapponibili: chi ha sempre comprato cartaceo continuerà a comprarlo, chi vorrebbe comprare in digitale invece non può farlo.
Sulla questione del manga digitale in Italia, già dover dare il 30% degli introiti a piattaforme come Kindle significa rinunciare ad un bel po' di soldi: manco le fumetterie hanno un margine così alto sui manga cartacei! E tu mi dirai: "che si facciano piattaforme proprietarie!"
...si beh, te auguro...
A saper l'inglese in verità chi vuole comprare in digitale oggi potrebbe comprare molte delle serie pubblicate in Italia
usare un ebook Reader non è il massimo, già provato, usare uno smartphone non rende benissimo, tocca fare lo zoom spesso, l'unica è un buon tablet, ma cosa almeno 200€. Considerando che c'è gente che 200€ non li spenderà in manga nemmeno in un anno va da sé che si preferisce il cartaceo...o leggere aggratis su MangaPus sul proprio schermino da 4,5"!
falso
un ebook reader è perfetto e costa meno di un centinaio di euro, è inoltre una spesa una tantum.
.
Ma che c'entra "usa e getta" scusa?
È il prezzo di copertina, non doveva essere qualcosa di "negoziabile", tranne dopo qualche anno per smaltire eventuali giacenze. Che non sia paragonabile lo dici TE perché ti sta bene così. Tra l'altro un manga una volta comprato perde in genere una gran parte del suo valore: certo non diventa carta straccia come un quotidiano, però...
In ogni caso è significativo che continuiate a frignare tanto ancora oggi, pensavo vi foste messi l'animo in pace, ormai...
falso
un ebook reader è perfetto e costa meno di un centinaio di euro, è inoltre una spesa una tantum.
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Si, perfetto per leggere libri senza dubbio, ma non per leggere fumetti, mi spiace (ancora meno comics a colori!).
Se devo zoomare poi sta 2 ore per farlo, per voltare pagina non è proprio istantaneo...leggere fumetti su un Kindle per me non è stata un'esperienza favolosa, anzi.
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Nuovi posti di lavoro.
Collaborazioni con i negozi locali.
Creazione di piattaforme in cui i negozi locali possono vendere i propri prodotti senza dover gestire un proprio sito.
Possibilità di rifornirsi a prezzi accessibili, evitando i distributori per la maggior parte inaffidabili e cari (sì caro mio, molte fumetterie e librerie si riforniscono, anche regolarmente, da Amazon).
Dimmi se devo andare avanti.
Ah, altra cosa.
Non sarebbe strano, all'entrata in vigore della legge, vedere un rialzo dei prezzi praticati dai fornitori. Alla fine, se lo sconto massimo sarà del 5%, anche i distributori avranno diritto ad una "fetta" dell'incasso extra, no? (e non venite a dirmi che è una cosa impossibile, perché vorrebbe dire che non conoscete affatto il mercato)