Sabato le autorità hanno identificato il corpo ritrovato sul monte Arafune, spazzando via le ultime speranze di ritrovare in vita Yoshito Usui.

E' ora confermato che si tratta dell'autore di Shin-chan. Il cadavere è stato recuperato da un dirupo di circa 120 metri sotto una parete del monte Tomoiwa e trasportato in elicottero dalla polizia della prefettura di Gunma. Il mangaka si trovava nella zona per scalare il monte Arafune (1.422 metri), al confine tra le prefetture di Nagano e Gunma.

I familiari e il suo staff ne avevano perso i contatti da alcuni giorni, denunciandone la sparizione alle autorità. Il referto medico sul corpo ha rivelato che Usui aveva i polmoni collassati e ferite multiple in tutto il corpo; il decesso sarebbe avvenuto nel pomeriggio del 11 settembre.

L'editore del magazine Manga Town, Futabasha, manifesta lo shock per la grande perdita: “Non ci sono parole per esprimere l'angoscia e il dolore dei suoi familiari, ma pregheremo per la sua felicità nell'Altro Mondo”. La rivista presenterà gli ultimi due capitoli inediti di Shin-Chan fino al numero di dicembre.

Condoglianze anche dallo staff dell'anime in onda su TV Asahi, che esprime la propria riconoscenza all'autore dicendosi indeciso sul futuro della serie animata, per la quale era già in programma una pausa per il 16 ottobre, ma attualmente un nuovo episodio è previsto per quella data.

Crayon Shin-chan è iniziato come manga nel 1990. La commedia per ragazzi è movimentata dal piccolo Shinnosuke Nohara, meglio noto come Shin-chan, combina guai di professione quotidianamente alle prese con i genitori, compagni di classe e corpo scolastico.
La serie animata prodotta da Shin'ei Doga, che conta oltre 680 episodi, è trasmessa ancora oggi su TV Asahi dall'aprile del 1992, piazzandosi regolarmente sul podio degli anime più visti in Giappone ogni settimana. In Italia l'anime è stato proposto sui canali Mediaset Italia 1, Boing, e Hiro e sul satellitare Cartoon Network.
Il manga, giunto a 49 volumi, è tuttora inedito in Italia, se escludiamo la fugace apparizione di alcuni capitoli nel numero 8 e 9 della prima serie della rivista Man-ga! edita da Panini Comics e redatta dallo staff di Yamato Video.